Mark Brann, Ex-Segretario Generale, UPF-Europa
Giovedì, 4 giugno, 2013
[…] L’UPF supporta pienamente la
nuova tendenza verso l'apertura e la trasparenza di ciò che è stato fatto dalle
ex potenze coloniali, come dimostra l'insistenza del nostro ministro degli
Esteri britannico, William Hague, che autorizza la verità su abusi da parte
delle forze britanniche durante la rivolta dei Mau Mau in Kenya durante gli
anni ‘50 affinché siano pienamente conosciuti…
[…] Quando gli africani
cominceranno a credere sempre di più in se stessi, mostreranno sicuramente che
saranno in grado di realizzare grandi cose per conto proprio e di essere sempre
meno dipendenti dall’Europa o altre potenze esterne. Siamo convinti che
l'Europa debba continuare ad avere un cuore benevolo nei confronti dell'Africa,
aiutandola in ogni modo a risolvere i suoi problemi e raggiungere i suoi sogni…
[…] Se gli europei sono aperti e onesti riguardo ai loro difetti e alle loro carenze verso l’Africa e mantengono un atteggiamento benevolo verso di essa, credo che la naturale grande capacità di perdono del popolo africano porterà a cancellare la cattiva eredità ed essere perdonati, e permettere che solo le cose buone siano ricordate, e un profondo livello di armonia e rispetto reciproco possa svilupparsi.
L'esperienza dell’UPF con l'Africa
ci porta a credere che per far avanzare la collaborazione in modo positivo,
particolare attenzione debba essere data alle aree di emancipazione dei giovani
e delle donne. Queste sono probabilmente le aree di cui l'Africa può
beneficiare maggiormente dell’aiuto europeo.
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