di Giorgio Gasperoni,
Parlare del significato di "pace" è un'opportunità per riflettere sulle fondamenta della convivenza umana. La pace non è soltanto l'assenza di conflitto o guerra, ma rappresenta uno stato di armonia, equilibrio e rispetto reciproco tra individui, comunità e nazioni. Implica giustizia sociale, diritti umani tutelati e una coesistenza pacifica tra diverse culture, etnie e religioni. È un concetto universale che va oltre la cessazione delle ostilità e include la costruzione di relazioni pacifiche basate sulla comprensione e cooperazione.
In questo articolo, verranno affrontati due concetti chiave: la pace negativa e la pace positiva. La pace negativa, definita dal pioniere norvegese della ricerca sulla pace Johan Galtung*, è l'assenza di guerra e violenza. Un esempio è un cessate il fuoco temporaneo durante un conflitto. Tuttavia, questa definizione non cattura le tendenze di una società verso stabilità e armonia. Un esempio concreto è la situazione tra le due Coree. Dalla fine della guerra nel 1953, non è mai stato firmato un armistizio e tecnicamente sono ancora in guerra. Questo è un esempio di pace negativa in quanto, nonostante l'assenza di conflitto attivo, la tensione e l'instabilità persistono.