26 agosto 2021

UPF - Ambassador for Peace Hold A CONFERENCE FOCUS ON AFGHANISTAN

On these days since the Taliban’s rise to power many news regarding the tragic situation in Afghanistan are spreading, and cannot fail to impress international community in this time of fear and uncertainty. Prof. Emilio Asti*, an expert in Oriental cultures who visited Afghanistan 20 years ago, writing several articles and essays about it, decided to organize a Conference focused on the Afghan current situation. The Conference was held on August 21 at Casa Alpina De Filippi, a hotel in Macugnaga that has been the venue of various cultural activities, with the participation via google meet of Prof. Marco Lombardi (UPF AfP), Director of the Sociology Department at Catholic University in Milano and of three Afghan: Hamad Tariq Noorzadeh, diplomat at the Afghan Embassy in Turkmenistan, Said Hamed Wahdat, former diplomat in Sweden and Selab Lahou, political analyst of Afghan issues.

Their interventions analysed the present situation of Afghanistan, a country that since long suffered immensely, providing the audience with new information on this issue.

After the introductory speech of Prof. Rev. Gianluigi Panzeri, Director of the Casa Alpina, presenting the speakers and expressing the wish that the Conference would result useful to get new perspectives on the Afghan situation, the Conference started with the speech of Prof. Asti. He explained the Taliban’s vision and their goal to rule the country according to Sharya Islamic law, as he could observe during his visit to Afghanistan at the time of the Talibans regime under the rule of Mullah Omar.

18 agosto 2021

Dottoressa Sakena Yacoobi (Afghanistan)

 Sì, sto facendo cose pericolose, c'è pericolosità intorno a me, c'è molta animosità contro di me. 

Ma sento davvero che Dio mi sta usando per questa nazione perché sto educando giovani donne che saranno i leader di domani. Penso davvero che attraverso il mio lavoro educativo formo le persone. La mia speranza è che cambiando una donna attraverso la formazione educativa, si può cambiare l'intera famiglia. E cambiando quella famiglia si cambia una comunità. E cambiando quella comunità si cambia una nazione. E come risultato si avrà una nazione che vive in pace.

16 agosto 2021

Sakena Yacoobi

Assegnato il Premio Sunhak per la Pace 2017 a Sakena Yacoobi

di Giorgio Gasperoni

La cerimonia di premiazione si è tenuta venerdì, 3 febbraio, 2017 a Seoul (Corea del Sud). Il Dott. Il Sik Hong, ex presidente dell’Università di Corea, ha condotto la Cerimonia di premiazione al Jamsil, Lotte Hotel World, Crystal Ballroom.

Il viaggio spirituale di Sakena Yacoobi

La Dott.ssa Sakena Yacoobi è stata riconosciuta in tutto il mondo per aver sviluppato programmi educativi legati all’insediamento dei rifugiati, lavorando specialmente nei campi profughi in Afghanistan, sottoposti a particolare stress dai numerosi anni di conflitto. 

La Dott.ssa Sakena Yacoobi è un’educatrice impegnata, che ha dedicato sé stessa all’educazione delle donne. Ha sviluppato una visione innovativa per l’istruzione nel mondo islamico, basata sulla sua convinzione che “educare le ragazze vuole dire educare le generazioni future”. Al fine di stabilire un sistema educativo stabile per i rifugiati, ha fondato l’istituto afgano per l’apprendimento (AIL - Afghan Institute of Learning) nel 1985, offrendo servizi educativi e sanitari a più di 13 milioni di rifugiati.

In particolare, Yacoobi è stata riconosciuta per aver migliorato notevolmente i diritti e lo status sociale delle donne all’interno della società islamica. Gestisce più di 80 scuole clandestine, lavorando anche a rischio della propria vita.  I suoi sforzi hanno consentito l’istruzione di migliaia di ragazze, anche sotto il regime talebano che proibiva strettamente alle donne di ricevere un’istruzione. Attualmente assiste attivamente la comunità internazionale, comprese le Nazioni Unite, in qualità di esperta nel rispondere alle crisi dei rifugiati. I suoi successi l’hanno portata ad essere una candidata per il Premio Nobel per la Pace nel 2005.  

Qui ripropongo il video “Il viaggio spirituale di Sakena Yacoobi” di nove anni fa (in lingua inglese). Veramente istruttivo. Guarda qui

  

10 agosto 2021

Donne e Diplomazia

La Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP Italia) ha celebrato la Giornata Internazionale delle Donne con un evento online dal titolo “Il Ruolo delle Donne nella Diplomazia Internazionale: Costruire una Pace Duratura” 

di Maria Gabriella Mieli 

L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia lo scorso 11 marzo e promosso dal Global Women’s Peace Network e da Eco dai Palazzi. Come ONG presso l’ECOSOC delle Nazioni Unite, con Stato Generale Consultivo, la WFWP ha collegato questa celebrazione anche agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile n. 5 e n. 17. 

Il Capo Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, dottor Carlo Corazza, nel suo messaggio di apertura dei lavori ha manifestato il suo apprezzamento per organizzazioni come la WFWP e di come lui sia fiero di rappresentare un’istituzione, il Parlamento Europeo nella nostra nazione, che ha sempre sostenuto e si è sempre battuta in difesa delle donne, purtroppo ancora vittime di discriminazione, violenze, mutilazioni e matrimoni forzati. Violenze e soprusi che si manifestano anche nel nostro paese e che vedono spesso la negazione dei più basilari diritti umani. Il dottor Corazza ha sottolineato quanto l’UE sia impegnata nella promozione e rispetto della Convenzione di Istanbul, specialmente nei paesi in cui è stata ratificata. 

FAMIGLIA: NUOVE PROPOSTE PER POTERLA VALORIZZARE

Intervista a Gigi De Palo, Presidente Nazionale Forum delle Associazioni Familiari 

Abbiamo raggiunto telefonicamente Gigi De Palo Presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari, giornalista, scrittore, formatore, sposato con Anna Chiara Gambini e padre di cinque figli, da sempre impegnato nel sociale e nella tematica della famiglia tanto da riuscire a coinvolgere il territorio nazionale nella prima edizione degli “Stati Generali della Natalità”. 

WFWP*: Questo progetto ha richiesto molta energia e molta determinazione ed impegno. La tua valutazione sulla riuscita dell’evento?

DE PALO: Diciamo che c’è tanto lavoro dietro e penso che chi ha partecipato abbia potuto avvertirlo, però non poteva partire meglio, vista la partecipazione del Santo Padre, di Draghi e di alcuni Ministri, di Amministratori delegati e di personalità del mondo dello spettacolo. Mi sembra sia andato molto bene. 

W. Concordo, è stato un evento ben riuscito in cui sono stati sviscerati, da molteplici angolazioni, molti temi legati alla natalità. Nel suo intervento, il Prof. Blangiardo ha dichiarato che, nel 2020, l’Italia ha avuto 170.000 nati in meno e ha messo in evidenza che questa importante crisi demografica subirà una curva in discesa esponenziale. Per invertire la tendenza, ha suggerito una sinergia tra progetti, risorse e diversi attori quali l’associazionismo, la famiglia, le regole e la cultura. Cosa pensa di questa proposta? 

DE P. È determinante, per far passare un tema come quello della natalità, allargare e coinvolgere tutto il sistema paese, quindi non solo il mondo della politica ed il mondo associativo, ma anche e soprattutto il mondo produttivo e il mondo del risparmio. Questa è la soluzione. L’avevamo detto molte volte prima ed insistiamo a dirlo. Non c’è settore che possa dire che questo problema non lo riguardi. Se crolla la natalità crollano i consumi, crolla il Pil. Se crolla la natalità anche chi non ha figli, che abbia scelto volontariamente e, aggiungo, legittimamente, di non avere figli, dovrebbe comunque tifare per politiche familiari che pongano le condizioni per far nascere più bambini perché, inevitabilmente, questo tocca, poi, anche la loro pensione, il servizio sanitario. Quindi, riguarda tutti. 

“Quale famiglia... verso quale futuro”

Incontro celebrativo dell’UPF e della WFWP il 14 Maggio 2021 

di Vittorio Patanella 

“La famiglia è il fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”. 

Con questa dichiarazione delle Nazioni Unite, Carlo Zonato, presidente dell’UPF-Italia ha aperto la tavola rotonda sul tema “Quale famiglia ... verso quale futuro”. L’incontro si è svolto il 14 maggio per celebrare la “Giornata internazionale della famiglia” proclamata dall’ONU nel 1994, che cade ogni anno il 15 dello stesso mese. A organiz- zare l’evento è stata la “Federazione internazionale per la pace nel mondo” (UPF-Italia) e la “Federazione delle donne per la pace nel mondo” (WFWP-Italia). Il presi- dente Zonato ha quindi spiegato come “nell’ambito della visione di pace dell’UPF, la famiglia rappresenta il cardine fondamentale e per questa ragione ogni anno, in occasione di questa giornata, dedichiamo al valore famiglia delle riflessioni significative”. 

Ha preso la parola Francesca Baldini, moderatrice dell’incontro. La giornalista ha ricordato le parole di Papa Francesco agli Stati Generali della Natalità, che ha esortato a considerare i figli come un dono e la necessità di rientrare in questa logica del dono. Il Papa ha inoltre invitato tutti quelli che credono nella vita e nell’avvenire ad andare avanti a non arrendersi perché “è bello sognare, sognare il bene e costruire il futuro, perché senza natalità non c’è futuro”. Ha poi citato il Reverendo Moon: “La famiglia è la scuola dove si insegna e si impara l’amore per l’umanità. Quando i figli cresciuti nell’amore dei loro genitori vanno nel mondo si preoccupano della gente bisognosa, come hanno imparato nella loro casa”. La moderatrice ha aggiunto come la famiglia sia “il nucleo centrale della società, palestra dove si impara non solo a camminare, a parlare, ma anche ad apprendere i valori che poi ci delineano come persone umane”. 

“THINK TANK 2022”

Progetto lanciato da UPF al sesto raduno della speranza per riunificare la penisola coreana 

Più di 2.000 esperti in tutto il mondo confermano la nuova iniziativa per la pace 

(BUSINESS WIRE) - I leader mondiali e gli esperti si sono uniti a più di un milione di partecipanti globali per il lancio del “Think Tank 2022” il 9 maggio durante il 6° Rally of Hope virtuale per la riunificazione pacifica della penisola coreana. 

Il rally, sponsorizzato dalla Universal Peace Federation (UPF), è stato trasmesso in diretta dalla Corea del Sud a 194 nazioni e tradotto in 14 lingue. Il Think Tank 2022 è una rete globale multisettoriale di più di 2.000 esperti provenienti da una vasta gamma di campi - governo, economia, università, fede, media, arte e cultura - dedicata alla ricerca collaborativa di soluzioni alle sfide più critiche del mondo. I leader di livello mondiale, compresi i 12 oratori principali della manifestazione, hanno affermato e rafforzato il concetto del Think Tank 2022. “Questa rete farà la differenza per la pace nella penisola coreana attraverso l’unità internazionale”, ha detto Ban Ki-Moon, ex segretario generale delle Nazioni Unite e presidente della nuova iniziativa. “Mi congratulo con la dottoressa Hak Ja Han Moon, la UPF e i leader del Think Tank 2022”. 

Il ruolo dei leader religiosi: quale tipo di leadership? Per quale mondo?

Estratto di un intervento tenuto al Summit Mondiale nel febbraio 2020 a Seul, Corea del Sud 

Rev. Dr. William A. McComish*


Qual è il ruolo di un ministro religioso? 

Giunsi alla conclusione che è qualcosa di simile alla stella che Mercedes usa come logo: una stella che brilla in tre diverse direzioni. La prima direzione è
la fede personale; la seconda è la comunità per la quale offri servizio e, alla quale, in un certo senso, devi lealtà; la terza è rivolta infine verso la comunità mondiale. Se manca una di queste direzioni, non state realmente svolgendo il vostro ruolo di clero. 

Ritengo che dovremmo essere chiari: se non siete leader, non siete clero, in quanto quest’ultimo ha il ruolo di guidare le proprie comunità. Esso può avere svariate forme: c’è la figura del sacerdote, il quale rappresenta una sorta d’intermediario tra le persone e Dio. C’è la figura del ministro della religione, come me, un presbiteriano, che è perlopiù un insegnante, un rabbino, come un imam. Questo è un ruolo diverso, ma i due risultano essere complementari. Si tratta di due figure riconosciute in diverse varianti della Chiesa cristiana. Tuttavia, ovunque nelle Chiese cristiane, così come nel resto delle religioni, il clero rappresenta la leadership della comunità, ed essa la riconosce come tale. Anche nell’Europa moderna, dove le istituzioni religiose non sono più così apprezzate come lo erano cinquant’anni fa, la gente è ancora religiosa e mantiene un enorme rispetto verso il ministro ordinato. Leadership dunque. Che tipo di leadership? Che tipo di mondo? 

IL NOSTRO ESODO VERSO LA “TERRA PROMESSA” DI PACE

Per poter costruire l’intera ed unica famiglia umana in pace è necessario iniziare ad immaginare le caratteristiche che dovrebbe avere il mondo che desideriamo e in cui vorremmo vivere

di Carlo Zonato 

COME SAREBBE BELLO SE CI FOSSERO... 

 Un movimento per la pace sostenuto dalla solidarietà e dalla cooperazione di capi di Stato provenienti da nazioni di tutto il mondo. 

 Un movimento interreligioso ed interconfessionale globale guidato da rappresentanti delle diverse tradizioni religiose che lavorino insieme in armonia per promuovere ed elevare la famiglia. 

 Un movimento di professionisti dei media da tutto il mondo che sostengano i valori etici e morali nella società. 

 Un movimento interdisciplinare di studiosi di ogni provenienza accademica che riconosca e promuova un insieme di principi universali alla base di tutta l’esistenza. 

 Un movimento di economisti e imprenditori che promuovano l’interdipendenza e la prosperità condivisa mentre lavorano per una distribuzione più equa delle risorse. 

 Un movimento di parlamentari che scrivano leggi e sostengano l’ordine pubblico per il bene comune ed il futuro benessere del nostro patrimonio ambientale. 

 Un movimento di giovani che abbiano imparato il valore dell’autodisciplina e dell’integrità sociale. 

ANCHE SAN MARINO PARTECIPA ALLA PEACE ROAD

Un progetto di Pace Globale che coinvolge 125 nazioni teso alla promozione della Pace Mondiale

Da Capo di Buona Speranza in Sud Africa a Santiago del Cile, da Londra a New York.

Realizzare il sogno di un’Unica Famiglia Globale proposto alla Conferenza Internazionale sull’Unità delle Scienze (ICUS) nel 1981.

“Peace Road” è un progetto globale di pace teso alla realizzazione dell’“Autostrada internazionale di pace”, originariamente proposto dal Dottor e dalla dottoressa Moon alla 10a ICUS il 10 novembre 1981 a Seul, in Corea del Sud.

La “Peace Road” è un progetto per aiutare a costruire la pace e porre fine a problemi che sono alla base dei conflitti, compresi quelli razziali e religiosi. Il progetto viene realizzato ogni anno a livello internazionale. 

Come Periodico Voci di Pace, abbiamo dato ampio spazio alle iniziative sulla penisola coreana. Diversi webinar e analisi sono stati riportati sui nostri due numeri del 2021.

Guarda il video

San Marino_Peace Road_2021