10 agosto 2021

Donne e Diplomazia

La Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP Italia) ha celebrato la Giornata Internazionale delle Donne con un evento online dal titolo “Il Ruolo delle Donne nella Diplomazia Internazionale: Costruire una Pace Duratura” 

di Maria Gabriella Mieli 

L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia lo scorso 11 marzo e promosso dal Global Women’s Peace Network e da Eco dai Palazzi. Come ONG presso l’ECOSOC delle Nazioni Unite, con Stato Generale Consultivo, la WFWP ha collegato questa celebrazione anche agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile n. 5 e n. 17. 

Il Capo Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, dottor Carlo Corazza, nel suo messaggio di apertura dei lavori ha manifestato il suo apprezzamento per organizzazioni come la WFWP e di come lui sia fiero di rappresentare un’istituzione, il Parlamento Europeo nella nostra nazione, che ha sempre sostenuto e si è sempre battuta in difesa delle donne, purtroppo ancora vittime di discriminazione, violenze, mutilazioni e matrimoni forzati. Violenze e soprusi che si manifestano anche nel nostro paese e che vedono spesso la negazione dei più basilari diritti umani. Il dottor Corazza ha sottolineato quanto l’UE sia impegnata nella promozione e rispetto della Convenzione di Istanbul, specialmente nei paesi in cui è stata ratificata. 

La Parità di Genere è necessaria e continuerà ad essere una priorità per il Parlamento Europeo. Solo con un’autentica parità di genere ha continuato, possiamo risolvere molte delle dramma- tiche sfide di fronte a noi. Il dottor Corazza ha anche ricordato il Premio Sacharov dell’UE, attribuito negli anni a donne di straordinario coraggio. È quindi intervenuta Gemma Guerrini, Presidente della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale. Nel suo intervento ha evidenziato come “siano state le donne di diversi paesi ad avere immaginato una giornata in cui far con- vergere la passione di migliorare il mondo attraverso il rispetto che l’essere umano deve ad ogni altro essere umano”. Citando le parole di Virginia Wolf sulla guerra “Che bisogno c’è di combattere?” ha centrato la sua riflessione sul fatto che “È importante partire proprio dalla cura e dalla prevenzione di ogni bisogno distruttivo e questo è il ruolo che la don- na ha sempre rivestito nel mondo. Il ruolo delle donne rappresenta questo valore aggiunto per il conseguimento della pace, ampiamente dimostrato nel quotidiano, nel sociale e nella politica internazionale”. 

Il Presidente della Federazione Italiana Diritti Umani Antonio Stango nel suo intervento ha affermato che in diversi paesi del mondo molte donne occupano posizioni apicali mentre in altre nazioni le donne sono ufficialmente discriminate a livello giuridico. Il dottor Stango ha ricordato la “Convenzione sull’Eliminazione di ogni forma di discriminazione delle donne” emanata dall’ONU e ratificata in molti paesi del mondo ed ha anche aggiunto che “Uno Stato che discrimina le donne sarà uno Stato che tenderà ad avere un ruolo di sopraffazione anche a livello internazionale”. Ha poi sottolineato quanto sia importante l’educazione ai diritti umani e al rispetto dell’altro per pervenire alla costruzione della pace. Ricordando infine la straordinaria figura di Maria Montessori ha proposto di dedicarle una statua a Roma “utile per un cammino di pace e di educazione”. 

L’Onorevole Emanuela Del Re, già Viceministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, ha affermato che “Quando si includono le donne nella costruzione della pace gli accordi hanno molte più probabilità di successo e sono di maggiore durata”. Riferendosi inoltre alle donne in carriera diplomatica ha accennato al fatto che sono ancora molto poche, e che la Risoluzione ONU, che impone di permettere alle donne di partecipare a tutte le fasi della soluzione dei conflitti, sia rimasta solo sulla carta. “Stiamo combattendo tutti, con molti uomini, contro la visione del negoziato esclusivamente maschile”. A tal proposito ha riferito come nel processo di pace per la Siria, tenutosi a Ginevra, le donne siano state completamente escluse. Ma ha anche aggiunto “Abbiamo fatto grandi passi in avanti e stiamo smantellando gli stereotipi”.

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