22 febbraio 2014

Ai ragazzi del Tibet

di Adriano Molteni

La speranza sta in voi, nel vostro sacrificio,
lungo le vie innevate che portano alle valli
di verdi, tolleranti paesi stranieri.
Racchiusi nelle viscere delle madri,
piegate dal dolore dello stacco,
stanno i vostri visi, il nome, i singhiozzi
e la paura dello sparo del cinese di turno.

Non è libertà vivere in un paese straniero,
chiedere allo spirito la forza di resistere,
affinché ci sia un rientro per riabbracciare
lapidi e calpestare le orme dei padri.

VIOLENZA NEL BOSCO

di Renato Piccioni


Hai mai ascoltato un bosco
che cresce nel sole a primavera?

S’odono solo le voci degli animali
con lo stormire delle foglie
mosse da brezza leggera che le accarezza
ed anche il mormorio dei ruscelli
gorgoglianti fresche acque
fra levigati sassi.

S’ode il cinguettar degli uccelli
che, gai, nell’aria disegnano
arabeschi con le ali tese nel vento.

Lo squittire di piccole arvicole
e di scoiattoli, e il ciangottar di merli
e il picchiettar dei picchi
intenti all’opra loro,
tutti lieti di vivere il bosco
nella gioiosità del silenzio
che regalmente sovrintende mentre,
tacitamente, crescono gli alberi centenari.


Ma quando, ferito dal morso 
dei denti d’acciaio di una sega,
il tronco cede alla protervia
dell’uomo e cade, in quella caduta,
come urlo di dogliosa agonia,
il fragore di quel crollo
si fa doloroso orrore, immane,
e scuote dalle radici il bosco tutto.


Poi, a quel terrificante frastuono,
segue attonito silenzio
come a crear penosa veglia funebre
di tutte le creature del bosco
e degli altri alberi che restano
per seguitare a crescere
in silenzio come a non disturbare.





21 febbraio 2014

UN CAVALLO PER AMICO

In quella terra, per la prima volta in vita mia, avevo percepito la bellissima sensazione di libertà, quando in sella a Musetto, provai la gioia della percezione dei grandi spazi aperti, che un compagno docile e fedele com’è un cavallo, può procurare all’uomo.

di Renato Piccioni*               
Correva l’anno 1982 era mese di febbraio, quando la Compagnia, per la quale lavoravo, mi chiese di trasferirmi in Nicaragua (America Centrale), per organizzare la costruzione e la relativa attività, di alloggi, cucine, mensa, uffici direzionali e impianti di officine, per un gruppo di ingegneri, geometri e tecnici specializzati, di una importante impresa italiana, incaricata della costruzione e della messa in attività, di una centrale “geotermica”, per la produzione di energia elettrica.
Andare in America Centrale, in un paese il cui popolo aveva appena vinto la rivoluzione liberandosi del feroce dittatore Somoza, per me rappresentava un vero stimolo alla mia innata curiosità e quindi accettai l’incarico e partii.

20 febbraio 2014

“Non è sufficiente!”

"Non è sufficiente!" Un libro sui diritti di chi non può più difendersi Tutti hanno diritto alle cure,
anche chi non è più autosufficiente e non può “guarire”. Lo affermano la legge e le norme dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria.
"Non è sufficiente" racconta battaglie giuridiche e civili per il
riconoscimento del diritto alle cure dei “più deboli”. Storie che ci riguardano tutti. Perché il “bicchiere” del diritto non resti pieno solo per metà. Autori Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione promozione sociale Onlus, che da oltre  30 anni promuove il diritto alle cure delle persone non autosufficienti e la tutela dei casi individuali e Andrea Ciattaglia, giornalista, collaboratore de La Stampa e del settimanale La Voce del Popolo.

19 febbraio 2014
“Non ci sono i soldi”, “Non c’è il posto letto”, “Suo padre va dimesso, può curarselo lei a casa”. Quante volte abbiamo sentito queste parole? Eppure, anche se non sono in molti a saperlo, il diritto alle cure delle persone non autosufficienti si fonda sulla legge e non dipende dalle risorse della Legge di stabilità, degli enti locali, dalla disponibilità di posti letto o dal buon cuore degli operatori sanitari.
“Non è sufficiente!” è un libro che rompe il silenzio e afferma con forza questo principio di civiltà: le persone non autosufficienti, gli anziani malati cronici, gli infermi con il morbo di Alzheimer e il Parkinson oppure forme di demenza senile, i pazienti psichiatrici incapaci di provvedere a se stessi hanno diritto alle cure: un diritto per il quale la Fondazione promozione sociale Onlus si batte da anni.

9 febbraio 2014

Anche il Myanmar invita papa Francesco

La Stampa | 4.2.2014
I vescovi sperano di poterlo accogliere a novembre in occasione dei festeggiamenti per i 500 anni dell’arrivo della fede cattolica nell’allora Birmania
All’indomani dall’annuncio del possibile-probabile viaggio di papa Francesco in Corea del Sud nell’estate 2014 (il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ne ha riferito ai giornalisti pochi giorni fa), arriva la notizia di un altro, clamoroso, invito in Asia per Bergoglio.

Myanmar: il nuovo vescovo dei Chin, occasione di "unità" per tutti i cristiani

AsiaNews | 06.01.2014
Mons. Bo ha presieduto l’ordinazione episcopale del neo vescovo di Hakha. Alla cerimonia hanno partecipato oltre 4mila persone, fra cui cristiani di altre denominazioni. Un momento di “festa” e di “gioia” per tutti e una risposta concreta alle “divisioni” che minano alla radice una comunità. Dai missionari stranieri ai vescovi locali, il “frutto” della testimonianza della fede.
Hakha -- La giornata di festa "per l'ordinazione episcopale di mons. Lucius" è un momento di "gioia" e una "buona notizia" per tutti, "cattolici e fedeli di altre denominazioni cristiane" che vivono nello Stato Chin. 

Birmania, indagine Onu: Più di 40 musulmani uccisi da buddisti

LaPresse/AP | 23.01.2014

Rangoon (Birmania) - Più di 40 musulmani sono stati uccisi la settimana scorsa in un attacco lanciato da buddisti armati di coltelli in un villaggio nell'ovest della Birmania. Lo riferiscono ufficiali, che hanno parlato a condizione di anonimato, citando i risultati di un'indagine delle Nazioni unite. Altre decine di persone, fanno sapere i funzionari, risultano disperse e si teme che siano morte. I dettagli del massacro, hanno riferito gli ufficiali, sono stati illustrati durante un incontro con il personale dell'ambasciata degli Stati Uniti in Birmania e con dipendenti di agenzie umanitarie. I funzionari hanno parlato a condizione di anonimato perché i risultati dell'indagine non sono stati ancora diffusi ufficialmente. Un portavoce del presidente birmano Thein Sein, Ye Htut, ha "obiettato con forza" alle affermazioni dell'Onu. I dati presentati dalle Nazioni unite, ha dichiarato, "sono completamente sbagliati". Le violenze settarie in Birmania, un Paese con una popolazione a maggioranza buddista, vanno avanti da giugno del 2012.