Al Paese asiatico è dedicata la sezione più ampia nel rapporto annuale sulla libertà religiosa, che condanna la tortura di uiguri, Falun Gong, Chiesa di Dio Onnipotente e altri. Il media più citato? Bitter Winter
di Massimo Introvigne 24/06/2019
(articolo ripreso dalla rivista "Bitter Winter") *
(articolo ripreso dalla rivista "Bitter Winter") *
La Cina, per i credenti il Paese peggiore – La metodologia del rapporto: Bitter Winter, una fonte affidabile – Uiguri e altri musulmani – Le Chiese domestiche cristiane – I cattolici – Gli xie jiao – La Chiesa di Dio Onnipotente – Il Falun Gong – I tibetani e gli altri buddhisti, i taoisti – I rifugiati: la Corea del Sud
La Cina, per i credenti il Paese peggiore
Il 21 giugno il Segretario di Stato Mike Pompeo e l’ambasciatore degli Stati Uniti per la libertà religiosa nel mondo Sam Brownback hanno presentato l’annuale Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2019, stilato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America e riferito all’anno 2018. Pompeo ha indicato la Cina, insieme all’Iran, come il luogo peggiore del mondo per chi appartenga a una religione minoritaria, «dal momento che le minoranze religiose sono considerate minacce alla sicurezza nazionale, tali da guadagnarsi sorveglianza, arresti e talvolta la morte».
Ma, mentre l’Iran vessa chi non è musulmano, la Cina perseguita tutte le religioni. Solo le cinque religioni approvate dallo Stato, spiega il rapporto, sono «ufficialmente autorizzate a svolgere attività religiose», ma anche in questo caso con delle limitazioni. In realtà, come spiega la sezione riservata alla Cina, la più ampia e ricca di dettagli dell’intero rapporto, nel 2018 «sono proseguite le denunce di decessi avvenuti durante lo stato di fermo e si sono susseguite notizie di torture, abusi fisici, arresti, detenzioni, condanne alla prigione o vessazioni di fedeli sia dei gruppi registrati sia di quelli non registrati da parte del governo, e questo a causa di attività legate al credo e alle pratiche religiose». In Cina, «chi si dedica ad attività religiose non autorizzate è soggetto a sanzioni penali e amministrative».