29 ottobre 2013

Parma ha un Nobel nel Cuore

Benvenuta Aung San Suu Kyi

San Suu Kyi, appello all'Italia: prema sulla Birmania per cambiare la Costituzione

Il Sole 24 Ore | 28 ottobre 2013
Cambiare in fretta la Costituzione del Myanmar, eliminando le norme ad personam che impediscono alla principale leader dell'opposizione birmana di partecipare attivamente alla vita politica del Paese. È questo il messaggio che il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, oggi a Roma per una serie di incontri con i vertici delle istituzioni e un colloquio in Vaticano, ha chiesto che venga recapitato a stretto giro alle autorità della Birmania. «Nessuna Costituzione democratica può essere stilata tenendo a mente una sola persona e questa clausola della nostra Costituzione è palesemente elaborata tenendo a mente la mia situazione», ha sottolineato San Suu Kyi nel corso della conferenza stampa congiunta alla Farnesina con il ministro degli Esteri, Emma Bonino.

Bonino (Esteri): tempi stretti per garantire la transizione democratica
L'attuale Costituzione birmana proibisce di candidarsi a chi sia sposato con cittadini stranieri o abbia figli con la cittadinanza straniera, due norme fatte apposta per escluderla dal voto. Alla stampa, Emma Bonino ha ribadito la linea dell'Italia sull'esclusione del premio Nobel, confermando quanto espresso sul punto dal premier Enrico Letta e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'Italia ritiene che «un cambiamento significativo della Costituzione» birmana sia «un obiettivo importante sulla via della transizione democratica», messaggio che la Farnesina intende sottoporre alle autorità di Rangoon, anche se i tempi per un ripensamento del regime birmano sono comunque stretti: il 15 novembre scade infatti il termine per presentare le proposte di revisione della Carta e il 31 dicembre per il redigere il rapporto finale.

Aung San Suu Kyi: "L'Italia resti vicina alla Birmania"

il Giornale | 28 ottobre 2013
La leader birmana ha incontrato il Papa, Napolitano, Letta ed Emma Bonino. La costituzione
birmana le impedisce di diventare presidente perché madre di due figli stranieri.
Aung San Suu Kyi è commossa per l’accoglienza ricevuta in Italia. Il premio Nobel per la Pace ha incontrato le massime cariche dello Stato. Poco prima, in Vaticano, il faccia a faccia con Papa Francesco.  Durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Emma Bonino la leader birmana ha rivolto un appello agli italiani: "Mi auguro che rimaniate al nostro fianco e che ci sosteniate nel nostro cammino.

25 ottobre 2013

“EDUCARE ALLA PACE - Società Civile e Buona Governance”

12 Ottobre 2013, Bologna

di Elena Chirulli
Bologna, alchimia di arte e cultura, ha ospitato l’annuale appuntamento dell’Assemblea Nazionale UPF Italia.
La giornata, ricca di interventi e di spunti di riflessione, ha accolto i partecipanti all’Hotel Mercure con un seminario dal titolo “EDUCARE ALLA PACE - Società Civile e Buona Governance”, in linea con il tema lanciato quest’anno dalle Nazioni Unite, in occasione della Giornata Internazionale per la Pace. “Ogni popolo ha il governo che si merita” è la frase scandita da Bertrand Russell, oggi più che mai attuale che sottolinea l’importanza della partecipazione attiva della cittadinanza alla costruzione di nuove regole e rapporti politico-sociali. Particolare attenzione è stata data ai pensieri, ai valori, ai desideri che guidano le persone e le loro azioni. Fin dalla prime battute è emerso cha la formazione stessa deriva non solo dal contesto familiare in cui si vive, ma anche da quello scolastico, lavorativo, dalla sinergia con le istituzioni ed i mezzi di informazione. È un processo di crescita fin alla maturità che non riguarda il singolo, ma bensì, l’intera collettività tesa alla ricerca di persone consapevoli e responsabili capaci di educare le nuove generazioni ad una nuova visione, più attenta ai bisogni della società, ma anche più etica e più morale.
Giorgio Gasperoni,
direttore responsabile di “Voci di Pace”, organo editoriale dell’UPF italiana, ha più
volte sottolineato durante il suo intervento quanto sia importante la costruzione del carattere attraverso il “Service Learning”, già attivo nelle scuole americane. Il Service Learning è un metodo con cui i giovani apprendono e sperimentano attraverso programmi organizzati atti a capire il bisogno di tutti. Questo modello educativo dà la possibilità di sviluppare nuove abilità accademiche a cui abbinare una riflessione finale.

19 ottobre 2013

Tsunami della “follia”: ormai forma quasi abitudinaria su persone innocenti?

di Franco Previte
 Le folli tragedie che sono avvenute ed avvengono quasi giornalmente, delle quali ormai non ci sorprendono
più di tanto e non le citiamo in quanto sono ormai quasi quotidiane, nascondono la grave dimensione del “ fenomeno psichico” e non lo allontanano da quello che subiscono le famiglie che “vedono” insidiato il loro focolare domestico.
Quei tristi episodi di lucide follie che avvengono nel n/s Paese, sono i risultati di carenze di Servizi, scaturiti da menti psichicamente instabili ed inebriate da inquietudini, sofferenze, trasgressioni, nei quali bambini, giovani, ragazze, donne, anziani e gente comune, sono vittime di violenze inaudite e da vergognosi abusi d’ogni genere che ci lasciano attoniti, avviliti, sconcertati e con noi l’opinione pubblica.

17 ottobre 2013

I pilastri di una società civile equilibrata e il Service Learning

di Giorgio Gasperoni
Ma che cos’è esattamente il Service Learning? Generalmente si potrebbe definire uno strumento attraverso il
quale i giovani partecipano a servizi organizzati che spingono al di là della propria vita individuale o familiare o del gruppo. Il Service Learning è un’iniziativa tra le associazioni, le scuole e il territorio dove sia i  partecipanti sia il territorio ne traggono beneficio. E’ un luogo dove i vari componenti della società civile imparano a cooperare.
Perché oggi si comincia a parlare tanto di Service Learning? C’è bisogno di educare il carattere! Dal punto di vista educazionale, il Service Learning è un programma innovativo per la sua abilità a educare il carattere. Il Service Learning è qualcosa che tutti possono fare: genitori, insegnanti, studenti e giovani lavoratori.

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14 ottobre 2013

LA PACE NON TACE!

21 Settembre 2013
Giornata Internazionale della Pace promossa dalle Nazioni Unite

di Elena Chirulli
In occasione della Giornata Internazionale della Pace promossa dalle Nazioni Unite, la Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo sezione di Padova ha promosso l’iniziativa “La Pace Non Tace!
Nella mattinata, nel caratteristico “Prato della Valle”, una delle piazze più grandi d’Europa, è stato allestito un gazebo con materiale informativo presentato poi ai passanti incuriositi. Nonostante il sabato sia una giornata prevalentemente dedicata agli acquisti questo non ha impedito il successo e la partecipazione all’iniziativa. Ognuno era invitato ad esprimere un pensiero, una frase, una poesia, un messaggio dedicato alla pace. “La Pace non tace!” lo slogan scelto per la giornata proponeva una riflessione su come le azioni di ognuno di noi siano importanti e di quanto una società civile debba sentirsi coinvolta nei processi di pace educando, esprimendosi, ribellandosi ai soprusi e alle ingiustizie senza tacere.

Di seguito riportiamo alcuni frasi

Il più grande dono per una nazione è la pace. Ada

Per tutti i cuori nelle strade, nelle case, nel Parlamento, in tutto il mondo. Ely

Che la Pace sia per sempre! Nadia       

10 ottobre 2013

Hotel Rwanda, la vera storia

Rwanda, 1994: nel mezzo dell’efferato massacro di un’intera popolazione, l’Hotel des Mille Collines è l’unico luogo sicuro dove rifugiarsi. A difenderlo dal caos e dalla violenza degli uomini ammassati alle sue porte c’è il direttore, Paul Rusesabagina che, con la sua profonda conoscenza dell’animo umano e la sua abilità con le parole, salverà da solo 1268 persone. Hotel Rwanda è la “vera” storia dei fatti– scritta dal protagonista con la collaborazione del giornalista Tom Zoellner – che hanno ispirato liberamente
l’omonimo e celebre film (tre nomination agli Oscar: miglior sceneggiatura originale, miglior attrice e miglior attore).

"Tutti i genocidi, poi, fanno ampio ricorso al pensiero collettivo per aizzare gli assassini. (...) Tutti noi nasciamo con un potente istinto gregario che può indurre persone altrimenti razionali ad agire in modi inspiegabili. Non avrei mai creduto
a questa verità se non avessi visto i miei vicini di casa - persone gentili, divertenti, apparentemente normali — trasformarsi in assassini nel giro di due giorni".

Paul Rusesabagina

Paul Rusesabagina (Gitarama, 1954) ex direttore d'albergo in Rwanda, vive oggi in Belgio dove gestisce un'impresa di autotrasporti. Ha creato e dirige la Fondazione Hotel Rwanda Rusesabagina per prevenire genocidi futuri e per diffondere la consapevolezza della necessità di un processo di riconciliazione nel paese e nella regione dei Grandi Laghi in Africa.
Hotel Rwanda è il suo primo libro.

Tom Zoellner, giornalista e scrittore statunitense, è noto per i suoi libri di indagine sociale e denuncia
(in particolare ricordiamo le sue inchieste sull'industria dell'uranio e sul mercato dei diamanti). Vive a
New York.

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Esempi storici di soluzione dei conflitti

di Giorgio Gasperoni
“Le storie buone hanno il potere di salvarci”, osserva la terapeuta Mary Pipher. “La risorsa migliore contro la stupidità, la cattiveria e la disperazione del mondo è semplicemente raccontare la verità con tutte le sue ambiguità e complessità. Abbiamo bisogno di storie che ci offrano la possibilità di riconciliazione… come agire e come essere”. Le storie che seguono mostrano come persone dal carattere straordinario hanno lavorato per risolvere conflitti etnici e nazionali profondamente radicati.
    I primi due casi, riguardano una lunga storia di ingiustizie ed oppressioni di un gruppo etnico da parte di un altro. I leader dei gruppi oppressi hanno capito bene gli oppressori e hanno trovato dei modi per fare pressione su di loro e risvegliare la loro coscienza. Alla fine sono riusciti a liberare il loro popolo senza una guerra su vasta scala. Sono stati riconosciuti ed ammirati in tutto il mondo come persone dal cuore e dal carattere straordinari. Gandhi, Mandela e il Generale Douglas MacArthur sono i personaggi che esaminiamo in questa presentazione. Infine, esaminiamo alcuni eroi di tutti i giorni.
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7 ottobre 2013

Risolvere i conflitti interpersonali

Di Giorgio Gasperoni
Le persone imparano più dall’esempio che dalle parole. È importante che l’insegnante dimostri rispetto ed
empatia in classe. Questo dà agli studenti un modello con cui gestire le dispute in modo rispettoso. Inoltre si può insegnare agli studenti che le persone possono essere ferite più quando sono colpite da parole di disprezzo che da un oggetto.
È molto utile allenare gli studenti a fare da mediatori fra i compagni. Questi mediatori imparano preziose lezioni di vita attraverso le quali possono aiutare gli altri a trovare soluzioni ai conflitti. Se la mediazione fra compagni non risolve la situazione, può essere necessario che l’insegnante intervenga e faccia da mediatore. Alla fine, lo scopo dell’insegnante è mettere gli studenti in condizione di risolvere i conflitti da soli.
Le strategie summenzionate sono definite in relazione all’ambiente scolastico, ma possono essere adottate efficacemente anche a casa e nella comunità.
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4 ottobre 2013

Risoluzione restauratrice del conflitto

A volte per porre fine a un conflitto si negoziano degli accordi. Due nazioni, stanche della guerra, possono
concludere un trattato di pace. Un accordo, tuttavia, non significa necessariamente la risoluzione del conflitto, specialmente quando una delle parti si sottomette sotto pressione. In seguito possono riemergere conflitti anche più lunghi e profondi.
    Ad esempio, dopo la prima guerra mondiale, le nazioni Alleate vincitrici pretesero riparazioni da parte della Germania come pagamento per la distruzione materiale che aveva  causato agli Alleati. Queste richieste generarono così tante difficoltà economiche in Germania che Adolf Hitler fu in grado di salire al potere e giocare sui risentimenti dell’orgoglio ferito del popolo tedesco per costruire il fascismo. Questo condusse alla seconda guerra mondiale.


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3 ottobre 2013

10 ottobre 2013: “Giornata Mondiale della Salute Mentale”.

Di Franco Previte,
Ricorre il 10 ottobre 2013 la “Giornata Mondiale della Salute Mentale” per ribadire l’importanza di questo
ambito sanitario ritenuto nel mondo un carico eccessivo, gravante sulle spalle delle famiglie dove insistono questi “soggetti” e nell’economia di ogni società moderna, dove principalmente la schizofrenia e la depressione-ansia colpisce il 2% della popolazione di tutti i Continenti.

Ancora una volta dobbiamo ricordare che difendere la dignità di ogni cittadino è garanzia etica e costituzionale. Secondo il CENSIS in Italia, che da ben 35 anni attende la riforma sulla salute mentale, il 20% (circa 10 milioni di persone) accusa disturbi psichiatrici di varia natura ed

1 ottobre 2013

Il leader mondiale della Comunità Musulmana Ahmadiyya ha messo in guardia dal grave pericolo di una terza guerra mondiale

Riportiamo un comunicato inviatoci dal portavoce per l’Italia, Mostafa Chafaki, della comunità Mussulmana Ahmadiyya. Tale comunicato riporta la posizione del loro Leader Mondiale sulla situazione siriana. Aderiamo volentieri alla sua richiesta di pubblicare la loro posizione su tale vitale e drammatica situazione.

Pubblicato in Inglese da Zubair Khan.
Pubblicato in Italiano da Mostafa Chafaki.

Sua Santità , Hazrat Mirza Masroor Ahmad : il leader mondiale della Comunità Musulmana Ahmadiyya.


Venerdì 13 settembre 2013, il capo mondiale della Comunità Musulmana Ahmadiyya il quinto khalifa, Hazrat Mirza Masroor Ahmad ha parlato con grande preoccupazione per il potenziale impatto di un intervento militare in Siria.
Sua Santità ha detto che tale azione potrebbe causare il diffondersi del conflitto siriano in lungo e in largo e in ultima analisi, potrebbe portare a una devastante terza guerra mondiale. Sua Santità ha detto che l' unico modo per risolvere la crisi è quello di agire sempre in linea con la dottrina coranica di rimanere equi e giusti.

Rakhine, attivisti condannati per le proteste contro l’oleodotto cinese

AsiaNews | 27 settembre 2013


Il tribunale ha emesso una pena di tre mesi per 10 birmani, colpevoli di aver promosso “manifestazioni pacifiche”. All’esterno centinaia di cittadini chiedevano la loro liberazione. Nonostante la richiesta di permesso, le autorità non hanno mai concesso il via libera alle manifestazioni contro il progetto miliardario che lega Pechino e Naypyidaw.

Yangon  - Un tribunale dello Stato occidentale di Rakhine ha condannato 10 attivisti birmani al carcere per aver partecipato alle proteste contro lo "Shwe pipeline", un oleodotto che collega il Myanmar con la municipalità di Kunming, nel sud della Cina. La sentenza è giunta ieri e stabilisce che gli imputati dovranno scontare tre mesi di prigionia ciascuno, scatenando le ire della popolazione locale che si è battuta a lungo contro il progetto multimiliardario. Almeno 300 persone, provenienti da 20 villaggi, hanno circondando la Corte della città di Kyautpyu, chiedendo il loro rilascio.

Birmania,Suu Kyi: Senza riforma Costituzione voto 2015 non sarà giusto

LaPresse  | 27 settembre 2013


Rangoon (Birmania) -- "Se la Costituzione non sarà riformata, le elezioni del 2015 non potranno essere libere o giuste. Potrebbero essere libere, ma non giuste". È quanto affermato dalla leader di opposizione in Birmania Aung San Suu Kyi, che ha parlato alla stampa nel corso di una cerimonia per il 25esimo anniversario della fondazione del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia (Nld). "Elezioni tenute con una Costituzione irregolare non possono mai essere giuste e un voto iniquo porterà delle conseguenze", ha aggiunto, senza però scendere nei dettagli. Il partito Nld sostiene che la Costituzione non sia democratica per via di alcune clausole che danno ai militari una sostanziale porzione di seggi in Parlamento e impediscono a Suu Kyi di correre per la presidenza.

Assemblea Nazionale UPF Italia

Cari Ambasciatori di Pace, soci, amiche ed amici,
siamo lieti di invitarvi al nostro consueto appuntamento annuale per l’Assemblea Nazionale UPF Italia. Questo incontro cade in un momento di particolare intensità e drammaticità di eventi e, proprio per questo, pone tutta la comunità sia nazionale sia internazionale di fronte a delle SFIDE che potremmo definire strategiche e storiche al fine di costruire percorsi futuri di pace e di coesione sociale.
Come sapete, l’UPF è nata ed esiste per proporre una visione che contribuisca a ridare speranza e impulso sia alle qualità migliori riposte nel cuore di ogni uomo, sia ai principi fondanti di ogni suo organismo sociale. Proprio per questo cerchiamo di rendere il momento dell’Assemblea Nazionale un passo significativo di condivisione e costruzione. Il tema lanciato quest’anno dalle Nazioni Unite in occasione della “GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA PACE” è “Education for Peace - Educare alla Pace” ed è proprio prendendo spunto da questo che abbiamo pensato di organizzare il nostro convegno annuale:
“EDUCARE ALLA PACE - Società Civile e Buona Governance”
Bologna, 12 Ottobre 2013 - Hotel Mercure
“Ogni popolo ha il governo che si merita” è la frase scandita da Bertrand Russell la cui validità è sotto i nostri occhi. Una “Buona Governance” non può che essere frutto di un processo di formazione, di crescita e di maturità di coscienza individuale che diventa collettiva e che fa emergere figure di riferimento e con forte senso di responsabilità etico-morale verso ogni singolo e verso la collettività.
Vorremmo contribuire ad accendere una nuova “luce”; la luce dello Spirito Originale che ha animato i Padri Fondatori e gli innovatori di qualsiasi nazione; la luce dell’Anima e del Cuore senza la quale nessun popolo sopravvive a lungo, affinché possa pervadere le istituzioni, i luoghi di formazione ed educativi, i mezzi di comunicazione, le famiglie e la collettività tutta. Come accendere questa luce e costruire un processo virtuoso di maturità individuale e collettiva è quanto vorremmo approfondire insieme con voi.
Alleghiamo al presente invito il programma previsto (dalle ore 10.00 alle ore 18.00 del 12 Ottobre), sperando vivamente nella vostra partecipazione e nel vostro prezioso personale contributo per affrontare insieme un impegno di grande valore per il bene della nostra nazione e dell’armonia globale.
In attesa di una vostra conferma, i più cordiali saluti e ringraziamenti.
Giuseppe Calì
Presidente UPF Italia

Programma:

Invito: