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7 aprile 2025

Leader dei Balcani occidentali a convegno per rafforzare la cooperazione regionale

Riflessioni su pace, stabilità e transizione demografica in una regione strategica per l’Europa.

di Vittorio Patanella

Pristina, Kosovo - Il 5 ottobre 2024 si è tenuto a Pristina, presso l’Hotel Emerald, il convegno “Pace, stabilità e transizione demografica nei Balcani occidentali”, promosso da Universal Peace Federation (UPF Europa e Medio Oriente). In una regione ancora segnata da tensioni e sfide demografiche, leader politici e accademici si sono riuniti per discutere strategie di cooperazione e riconciliazione.

L’evento, ospitato dal governo del Kosovo e inaugurato dal Primo Ministro Albin Kurti, ha visto la collaborazione dell’University of Business and Technology (UBT), la principale università privata del Kosovo, e dell’Associazione internazionale dei giovani e degli studenti per la pace (IAYSP). Hanno partecipato 130 persone, tra cui ex Capi di Stato di Albania, Kosovo e Montenegro; due Ministri e tre parlamentari in carica e precedenti; un membro del Parlamento Europeo; e un rappresentante delle Nazioni Unite.

Donna e famiglia in Iraq oggi: Intervista a Suor Caroline Jarjis

In un contesto segnato da conflitti, difficoltà sociali e leggi spesso discriminatorie, il ruolo delle donne in Iraq continua ad evolversi. Nonostante le sfide, ci sono segnali di cambiamento, alimentati dalla determinazione di figure come suor Caroline Jarjis, che, attraverso la sua attività religiosa e sociale, promuove l’empowerment femminile. In questa intervista, suor Jarjis ci offre una panoramica della realtà odierna in Iraq, evidenziando le opportunità e le difficoltà delle donne, e riflette su come la cultura e la politica possano evolversi per garantire loro diritti fondamentali e dignità.

di Elisabetta Nistri

L’Iraq è una nazione che ha attraversato numerose tragedie nel corso della sua storia. Attualmente, l’opinione pubblica irachena è al centro di un acceso dibattito su una serie di emendamenti alla Legge sullo Status Personale, i quali potrebbero portare a significative violazioni dei diritti di donne e bambine.

In questo contesto, i cristiani, sebbene minoranza spesso vittima di persecuzioni, trovano sostegno in una Chiesa che trae forza dalla testimonianza dei suoi martiri e dal viaggio apostolico di Papa Francesco in Iraq, avvenuto tre anni fa, che ha portato un rinnovato senso di speranza.

Questi e altri temi sono stati al centro di un’intervista a Suor Caroline Jarjis, coordinatrice dell’Associazione “Martyr Anaheed Assembly to Empower Girls and Women” (MAA). L’incontro si è svolto durante il webinar “Donna e famiglia in Iraq oggi,” organizzato dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP Italia) martedì 5 novembre 2024, presso l’Ambasciata di Pace di Roma.

28 marzo 2025

Albertina Soliani*: “Salviamo il Myanmar, adesso”

«Un gravissimo terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar. Attualmente si contano migliaia di vittime. Sembra che Aung San Suu Kyi sia rimasta illesa nel carcere di Naypyidaw, danneggiato e colpito da incendi. Il regime militare non garantisce informazioni, aiuti o protezione alla popolazione, come già accaduto in passato in circostanze analoghe.

Il Paese, già devastato dalla dittatura militare, dalla violenza e dalla carenza di aiuti umanitari, privato di beni essenziali come cibo, medicine ed elettricità, ha un disperato bisogno dell’intervento della comunità internazionale. L’ONU e l’Unione Europea si mobilitino per far arrivare immediatamente aiuti al popolo del Myanmar. Si avvii in Myanmar un dialogo inclusivo per una transizione democratica conforme alle aspettative del popolo.

La comunità internazionale deve salvare il Myanmar. Adesso. Chiediamo al Governo italiano di farsi promotore presso l’Unione Europea di un piano strategico per salvare il popolo del Myanmar.»

Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, già Presidente dell’Associazione Parlamentare “Amici della Birmania”

Vi segnaliamo l'IBAN dell'Associazione per l'Amicizia Italia Birmania per contribuire alla raccolta fondi che stiamo lanciando per mandare aiuti per I colpiti dal terremoto in Myanmar. 

IBAN: IT02J0623012706000035930605 

Causale: Erogazione Liberale Terremoto Myanmar

 

Albertina Soliani è una Abasciatrice di Pace della Universal Peace Federation

19 luglio 2022

La IRFF (Associazione per il Sostegno e l’Amicizia) Italia coinvolta negli aiuti ai profughi ucraini

Intervista a Sergio Valgoi, che è l’anima della spedizione nella nazione a due passi dalla guerra. Sono stati consegnati oltre 100 quintali di viveri, alimenti per bambini e prodotti igienici

VILLADITIRANO(qmr) Sergio Valgoi, 64 anni di Villa di Tirano, è l’anima della spedizione in Moldavia di oltre 100 quintali di viveri, alimenti per bambini, materiale igienico sanitario. Due autoarticolati sono partiti in una settimana dal polifunzionale di Villa di Tirano verso la Moldavia ed esattamente presso la pretura di Botanica, quartiere di Chisinau, la capitale, e la sede della IRFF che collabora con associazioni come la UPF e la Federazione delle famiglie. Tutto per aiutare i profughi ucraini che continuano ad arrivare. Valgoi è presidente dell’associazione IRFF dal 2000. Lo abbiamo intervistato in viaggio. 

Raccontaci questo tuo ennesimo viaggio umanitario

«Questo materiale umanitario verrà distribuito ai profughi ucraini con la cooperazione delle organizzazioni IRFF Md, UPF (Universal Peace Federation), FFWPU (Federazione delle famiglie per la pace mondiale e l’unità) presenti sul territorio moldavo e con le istituzioni rappresentate dalla pretura di Botanica, ministero della Protezione dell’infanzia di Balti, villaggi di Bujor e di Costangalia, con le quali la IRFF collabora da molti anni nel sostegno di ragazzi e famiglie in difficoltà». 

29 marzo 2022

Afghanistan: ne parla Barbara Schiavulli, reporter di guerra

La Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo - Padova ha promosso un incontro dove si è esaminato come aiutare le donne in quel martoriato Paese.

di Flora Grassivaro,

Agosto 2021 ha presentato allo scenario internazionale un Afghanistan nuovamente in mano alle truppe talebane pronte a ricondurre il paese sotto le rigide regole integraliste. Secondo le Nazioni Unite servono circa 4.4 miliardi di euro per arginare l’ondata di miseria che sta attanagliando il paese e lo sta facendo precipitare in un baratro. Questa terribile situazione è probabilmente la più grave dell’ultimo decennio. Il 98% della popolazione non ha abbastanza cibo, su più di 24 milioni di persone incombe una fame estrema e 9 milioni di persone sono a rischio carestia. Il peso di questa situazione rischia di falciare le vite di più di 13 milioni di bambini. In questi mesi il termometro arriva a -15 e ruba le vite della popolazione che non ha né legna né coperte e spesso neppure teloni per ripararsi dalla morsa del gelo. Per un po’ di tepore si brucia tutto: stracci, plastica, qualsiasi cosa che spesso produce fumo, fuligginoso e poco sano.

7 novembre 2021

Dionisio Cumbà - Ministro della Salute in Guinea Bissau

Cosa unisce la italianissima Padova alla Guinea Bissau? Il Ministro della Salute Dionisio Cumbà.

di Flora Grassivaro

La sua è una storia di difficoltà superate con determinazione e coraggio, impegno, amicizia e soprattutto mette in luce la sua grande umanità e competenza. Nato nel piccolo villaggio di Jugudul decide di voler continuare gli studi nella capitale, a Bissau. Per sostenere le spese di trasporto vende una gallina ma arrivato in città scopre che la prova di ammissione è solo l’indomani e, non potendo coprire le spese di pernottamento, con i pochi soldi che aveva racimolato, decide di dormire sui gradini del Liceo dove poi si sarebbe iscritto. La vita a Bissau non è semplice, lontana dagli affetti familiari, ma il giovane ha la fortuna di incontrare Padre Ermanno Battisti, missionario che ha dedicato la sua vita al continente africano, che lo accoglie nella sua casa-famiglia offrendogli sostegno e formazione nella creazione di manufatti artistici. Il missionario intuisce le capacità e il sogno del giovane e lo ammette tra gli studenti che possono beneficiare di una borsa di studio. A maggio del 1991 Dionisio arriva in Italia, a Verona dove frequenta la scuola per infermieri; nel ’94 parte per Lisbona dove trascorrerà un anno alla fine del quale tornerà in Italia per riprendere gli studi universitari. La vita, la lingua, l’integrazione non sono sempre passaggi facilissimi ma il giovane africano riesce ad avere una cerchia di solide e fraterne amicizie che gli permetteranno di sostenere gli studi e di conseguire la laurea in medicina e la specializzazione in Chirurgia Pediatrica nel 2010.

Domanda: Ministro, quando è partito dal suo paese aveva un sogno: diventare medico. Dopo il suo intenso percorso di studi le è arrivata una proposta da Londra che nessun medico avrebbe rifiutato, Cosa l’ha spinta a ritornare in Guinea Bissau?

Risposta: Possiamo parlare di casualità anche se forse c’è sempre un disegno dietro ciò che accade. Avevo ricevuto l’invito a trasferirmi a Londra per lavorare in coppia con un altro chirurgo italiano e avevo già preso visione della città. Era una buonissima occasione e non potevo farmela sfuggire. Decisi allora di tornare a visitare la mia famiglia, in Africa, per salutarla e metterla a conoscenza dei miei progetti futuri. Giunto al termine delle poche settimane che mi ero concesso, mi sottoposero un caso clinico. Una bimba di soli 15 giorni con un addome gonfissimo! Nonostante fosse già stata visitata da molti, nessuno, purtroppo, era riuscito a diagnosticare una

26 marzo 2021

La visione dei fondatori UPF per la rappacificazione delle due Coree

La Corea è una piccola nazione circondata dalle maggiori potenze mondiali: Cina, Russia, Giappone e Stati Uniti. Potremmo paragonare la Corea ad un cuscinetto che ha lo scopo di ridurre l’attrito tra più oggetti in movimento, fondamentale per il funzionamento di tutte le parti della grande macchina.

di Jacques Marion, co-presidente dell’UPF per l’Europa, l’Eurasia e il Medio Oriente 

A conclusione di questo webinar, darò solo un piccolo contributo. Ho pensato che fosse importante capire più profondamente alcuni aspetti della visione che è portata avanti dall’UPF, eredità diretta del nostro fondatore. Per prima cosa, un breve retroscena. I nostri fondatori, il dottor e la signora Moon sono coreani, sono nati in quella che oggi è la Corea del Nord. Facevano parte dei 10 milioni di rifugiati fuggiti dal Nord al tempo della guerra di Corea, costretti ad abbandonare le loro famiglie. Le truppe ONU hanno salvato la vita del nostro fondatore, che stava per essere giustiziato in un campo di lavoro nordcoreano. La nostra organizzazione, l’UPF, è nata da queste radici in Corea. Oggi il nostro lavoro è in tutto il mondo. Ma la nostra visione della pace guarda con un occhio molto attento al ruolo che la penisola coreana ha negli affari mondiali. Nel webinar della settimana scorsa, come anche oggi, si è discusso con il dottor Zhebin e il nostro presidente, il dottor Otsuka. Il dottor Otsuka ha parlato delle tre modalità di riconciliazione possibili per la Corea: unificazione con la forza, soluzione inaccettabile per tutte le parti interessate, l’assorbimento del più debole da parte del più forte, ovvero l’assimilazione della Corea del Nord da parte della Corea del Sud, soluzione che i relatori hanno affermato essere poco verosimile oppure la promozione di un percorso graduale di interazione tra Nord e Sud, descritto dal dott. Moon come un camminare insieme lungo la stessa strada, soluzione favorita dai fondatori dell’UPF e penso anche da molti altri. 

Prospettive di pace nella penisola coreana

Mosca, Russia - UPF 

16 novembre 2020 

Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario dello scoppio del- la guerra di Corea. Innumerevoli persone, sotto la bandiera delle Nazioni Unite o del mondo comunista, hanno sacrificato la loro vita. Ma oggi la penisola coreana è ancora divisa.

Il futuro della penisola, circondata da quattro delle nazioni più potenti al mondo, non riguarda solo il Nord-Est asiatico, ma anche lo sviluppo sostenibile e pacifico di molti Paesi del mondo.

Il 2020 è stato dominato dalla pandemia COVID-19. La geopolitica e l’economia mondiale stanno attraversando grandi cambiamenti. 

Quali gli effetti sulla prospettiva di pace nella penisola coreana? 

I relatori: 

•  Dott. Barthélemy Courmont, professore di storia moderna e relazioni internazionali all’Università Cattolica di Lille, Francia 

• Dott. Alexander Vorontsov, capo del Dipartimento di Studi Coreani e Mongoli, Istituto di Studi Orientali dell’Accademia Russa delle Scienze, Mosca, Russia 

•  Jacques Marion, copresidente dell’UPF per l’Europa, l’Eurasia e il Medio Oriente. 

La moderatrice del programma, tenutosi il 16 novembre 2020, è stata Maria Nazarova, presidentessa dell’UPF-Russia.

25 marzo 2021

Perché le due Coree rimangono divise e cosa si può fare?

 di Michael Breen

Dalla loro separazione in due Paesi, entrambi i governi coreani sono rimasti impegnati nella riunificazione della Nazione. Allora, cos’è che ha impedito loro di farlo negli ultimi 70 anni? Che cosa li trattiene ora? Dimentichiamo per un attimo questi anni passati. Oggi, quali sono gli ostacoli all’unificazione? Cosa può fare in questo contesto la comunità internazionale? Per iniziare, mettiamo le cose nella giusta prospettiva storica. Voglio spiegarvi in breve il motivo per cui i coreani sono stati divisi, e questo non è così semplice come potrebbe sembrare. I coreani sia del Nord sia del Sud si identificano in una storia comune che risale a 5000 anni fa, in parte documentata e in parte mitica. L’attuale confine tra la Cina e la Corea del Nord è stato stabilito nell’anno nove. È quindi solo nel XX secolo che l’identità unitaria viene trasformata in due entità distinte. Come per gran parte del mondo, l’ultimo secolo è stato un periodo di trasformazione molto tumultuoso. 

Nel 1905 il Paese cadde sotto il controllo giapponese e nel 1910 ne fu formalmente annesso. Nove anni dopo, ci furono proteste a livello nazionale contro il dominio giapponese, e gli organizzatori delle proteste rilasciarono una dichiarazione di indipendenza. Erano tutti uomini, alcuni buddisti, gli altri per lo più cristiani e credenti di Jandakot, una religione locale. I cristiani, nel perorare la loro causa, misero l’accento su azioni non violente. Fu quindi una rivolta nazionale molto insolita, non violenta, in una società e in un tempo abbastanza feroci. Il loro obiettivo era quello di richiamare l’attenzione delle maggiori potenze in Occidente sul loro grido d’indipendenza, e ottenere il loro aiuto. La polizia giapponese schiacciò la rivolta e l’auspicato sostegno straniero non si concretizzò mai. 

24 marzo 2021

RICONCILIAZIONE TRA LE 2 COREE

LA NECESSITÀ DI UNA VISIONE CONCRETA 

di Redazione 

Lo scopo di una serie di webinar alla fine del 2020 è stato quello di discutere il tema “pace e sicurezza” della penisola coreana. La situazione di questa regione non è una questione unicamente asiatica, ma ha ricadute su molti processi mondiali, compresa la possibilità di uno sviluppo pacifico sostenibile in molti Paesi.

Il 2020 segna il 70° anniversario dello scoppio della guerra di Corea, una delle fasi più acute della guerra fredda, che ha distrutto la vita e il destino di quasi 3 milioni di persone. Dopo 70 anni, la popolazione mondiale come giudica ciò che è successo? C’è la possibilità di un nuovo miracolo coreano - l’unificazione della Corea in un unico Stato - nel prossimo futuro? Il 2020 è stato un anno di drammatici shock, primo fra tutti la pandemia COVID-19, ma non solo. Sono in atto grandi cambiamenti nel campo della geopolitica, dell’economia mondiale, dell’istruzione, dei media, della religione e della cultura, a tutti i livelli della società, dalle famiglie e comunità agli stati e ai governi. 

Il 2020 ha avvicinato o allontanato la prospettiva di pace nella penisola coreana?

Nei articoli seguenti, verrà approfondito il tema analizzandolo da varie prospettive.

Intervento del Dott. Katsumi Otsuka su le due Coree

presidente dell’UPF per l’Europa e il Medio Oriente 

Voglio esprimervi la mia gratitudine per l’invito a questo webinar commemorativo della guerra di Corea avvenuta 70 anni fa. In particolare, la mia riconoscenza va a UPF-Russia e a tutti voi partecipanti per aver reso possibile questo evento. È per me un grande piacere condividere ciò che ho imparato sull’unificazione della Corea e la visione dei fondatori dell’UPF. 

1950: scoppia la guerra di Corea 

Alla fine della Seconda guerra mondiale la penisola coreana era sotto l’influenza degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, che avevano diviso la nazione al 38° parallelo. 

Il 25 giugno 1950 l’esercito nordcoreano, sostenuto dall’Unione Sovietica, attraversò il 38° parallelo in Corea del Sud allo scopo di unificare il Paese, secondo la sua visione. In risposta, fu organizzato un Comando delle Nazioni Unite per sostenere la Corea del Sud. Per questo motivo alcuni studiosi definiscono la guerra di Corea come la “Terza guerra mondiale”. L’accordo di cessate il fuoco, firmato dopo la morte di Joseph Stalin nel 1953, è stato mantenuto fino ad oggi. Poiché il tempo è molto limitato in questo webinar, vorrei concentrarmi sulla riunificazione della Corea. 

Il futuro della Corea

Webinar UPF-Russia

Martedì 10 novembre 2020 

MOSCA, RUSSIA - La Universal Peace Federation ha organizzato un webinar sul tema “Prospettive di pace nella penisola coreana”. Maria Nazarova, presidente
di UPF- Russia, ha moderato l'incontro. 

I relatori:

- Dott. Alexander Zhebin del Centro Studi Coreani presso l’Istituto di Studi dell’Estremo Oriente, dell’Accademia Russa delle Scienze, con sede a Mosca; 

- Dott. Katsumi Otsuka, presidente dell’UPF per l’Europa, l’Eurasia e il Medio Oriente. 

Il dottor Zhebin ha parlato dell’eredità coreana lasciata dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dei passi che l’amministrazione di Joseph Biden molto probabilmente dovrà compiere nei confronti della Corea. Facendo riferimento all’attenzione che la politica estera statunitense pone sulla geopolitica di questa regione, in particolare in tema di non-proliferazione nucleare, ha parlato degli interessi di Stati Uniti e Cina nella penisola coreana. Accennando all’interesse comune di Corea e Russia nel processo di riconciliazione delle due Coree, il dottor Zhebin ha dichiarato: “La ferma convinzione della Russia è che non ci sono alternative al dialogo e alla cooperazione inter-coreana. Oltre ad essere economicamente vantaggiosa, è molto probabile che tale interazione contribuisca a rafforzare la fiducia e la riconciliazione tra la Corea del Sud e la Corea del Nord”. E ha aggiunto: “La Russia è pronta a lavorare con la Cina, gli Stati Uniti, il Giappone e le altre parti interessate per creare condizioni internazionali favorevoli a un processo di pace sostenibile nella penisola”. “È giunto il momento - ha concluso - che il popolo coreano, sia al Nord che al Sud, prenda in mano il destino della sua nazione”. 

5 febbraio 2021

IL CARP ITALIANO PROTAGONISTA DI EVENTI PER LA PACE

di Emilio Asti

Sebbene molte iniziative e manifestazioni programmate in tutta Italia non abbiano potuto avere luogo a causa dell’epidemia di Coronavirus e delle restrizioni in atto, i giovani del CARP, associazione internazionale studentesca per la ricerca dei valori assoluti, sono riusciti ad organizzare lo scorso 9 Agosto una camminata ed una serata musicale che hanno avuto notevole successo, coinvolgendo parecchie persone che tuttora conservano un piacevole ricordo di questi eventi.Macugnaga, celebre località di villeggiatura montana ai piedi del Monte Rosa, dove già negli anni scorsi il CARP aveva organizzato varie iniziative, è il luogo in cui si sono svolti questi eventi, che hanno arricchito l’estate di Macugnaga e hanno rappresentato un invito a guardare avanti con fiducia dopo la fase drammatica del lockdown.

27 maggio 2020

ANSIE E STRESS IN FAMIGLIA, E NON, AI TEMPI DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE

UPF Italia organizzerà un Webinar su un tema di grande attualità. 
Voci di Pace sosterrà l’iniziativa

Giovedì 4 Giugnoalle 18 fino alle 19:15 
(Alla fine sessione di domande e risposte)

RELATORE: Dott. Massimo Agnoletti PhD - Psicologo Ricercatore, esperto di Stress, Psicologia Positiva e Psicologia Epigenetica

BREVE DESCRIZIONE:  

Le misure di contenimento della pandemia da COVID-19 hanno imposto, e continuano ad imporre, forti cambiamenti rispetto la nostra precedente quotidianità e gli stili di vita con i quali eravamo abituati. Questi cambiamenti rappresentano un costo ed uno sforzo che si traduce in uno stress psicofisico in parte del tutto inedito. Questo stress può riflettersi sulle nostre relazioni familiari oltre che naturalmente sul nostro benessere psicologico individuale. La "Prospettiva Temporale", branca della psicologia che studia lo specifico stile mentale con il quale approcciamo le nostre esperienze passate e presenti, oltre le aspettative del nostro futuro, ci offre un prezioso quanto pratico punto di vista per gestire lo stress che dobbiamo affrontare in questo periodo.

È necessario registrarsi al link 

Le domande devono essere inviate a vocidipace@gmail.com

7 novembre 2019

Libertà come strumento di pace

di Giorgio Gasperoni
«La libertà e la creatività sono le capacità che consentono agli individui di realizzare gli obiettivi della propria vita, cioè di diventare responsabili per sé stessi, preservando la propria esistenza e coltivando i propri talenti, e anche per gli altri, contribuendo in modo volontario e creativo al benessere e alla felicità della propria famiglia, comunità, nazione e mondo» (1).
Vivere in un paese libero non significa fare tutto ciò che più ci aggrada, o seguire ogni impulso. Non si deve avere quest’atteggiamento. 
Se studiamo la storia, possiamo vedere che quando, nel Medioevo, l’ideale politico di libertà ha cominciato a emergere con forza, era ispirato da una visione religiosa. 
Quando, però, le persone hanno iniziato ad allontanarsi da tale visione, la libertà stessa ha iniziato a collassare. Solo quando le civiltà hanno cercato di vivere in accordo all’etica e alla morale, è stato possibile costruire società libere. Per lo stesso motivo, quando le istituzioni religiose si sono allontanate da Dio, divenendo corrotte e vivendo per i propri interessi, la libertà è venuta gradualmente a mancare. È interessante notare che oggi l’umanità si trova in un momento molto delicato. Da un lato ci sono tutte le condizioni per la creazione di una società mondiale più giusta attraverso lo sviluppo diffuso di democrazia e libertà, dall’altro tutto ciò è in pericolo e potrebbe essere perduto. 

Educazione Civica torna a scuola?

La legge che ha reintrodotto nelle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, è entrata in vigore a settembre 2019. Pertanto, «sulla base di quanto disposto dall’articolo 2 della citata legge, l’insegnamento dell'educazione civica è istituito a partire dall’anno scolastico 2020/2021». A chiarirlo è una nota del Miur. 

Abbiamo chiesto alla Docente e Formatrice Mirella Sale di approfondire l’argomento, e qui di seguito riportiamo il suo contributo.

di Mirella Sale*
Ogni normativa descrive un orizzonte di riferimento ideale che spesso si mal concilia con le esigenze reali e contestuali di una società e pertanto richiede costanti azioni di adattamento e modifica: spesso i tempi necessari alla definizione di un decreto legislativo sono troppo lunghi e gli interventi vengono applicati quando ormai prassi e sperimentazione hanno già definito linee di intervento e soluzioni consolidate.

10 luglio 2019

"1918-2018" Ponti di Pace

Guarire il Passato – Aprire la Strada a Sviluppi Futuri 

di Flora Grassivaro, Presidente WFWP-Padova

Nel mese di ottobre 2018, dal 19 al 21, la sezione di Padova della WFWP ha organizzato un evento che ha interessato diverse nazioni europee stimolando la partecipazione di donne di varie nazionalità coinvolte nel 1° conflitto mondiale. Questo evento ha contribuito a rinnovare un sodalizio iniziato più di 10 anni fa tra le sezioni austriaca, slovena e italiana della Federazione delle Donne e ha creato un’incredibile opportunità di allargamento anche ad altre sezioni europee con nazioni coinvolte nell’allora Grande Guerra, per riconciliare e avvicinare persone e popoli.
Celebrando i 100 anni dalla firma dell’Armistizio, siglato proprio a Padova, rappresentanti dall’Austria, dalla Slovenia, dalla Francia, dalla Germania, dalla Repubblica Ceca e dall’Italia si sono unite per creare le basi di future collaborazioni e di promozione della pace. 
Con queste premesse le presidenti nazionali delle sezioni della WFWP, grazie all’incredibile spirito d’iniziativa della presidente locale Flora Grassivaro, e la presenza della responsabile europea Carolyn Handschin, nonché rappresentante alle Nazioni Unite per la WFWP International, hanno organizzato una cerimonia di gemellaggio alla presenza di oltre 120 persone tra ospiti e socie appartenenti a oltre 10 nazioni.

In duemila alla camminata con le tradizioni spirituali e le comunità religiose

Grande partecipazione a “Firenze Comunità in Cammino” la passeggiata laica attraverso i luoghi simbolicamente riconducibili alle varie religioni. Nardella: “Vorrei che questo cammino possa essere riproposto ogni anno”

di Aldo D’Onofrio,
Sono state circa 2mila le persone che il 3 febbraio 2019 hanno preso parte alla camminata laica intitolata “Firenze Comunità in cammino: incontrarsi, conoscersi e accogliersi” organizzata dal Comune di Firenze insieme alle confessioni religiose nell’ambito della settimana mondiale per l’armonia religiosa indetta dall’Onu.
“L’idea di questa camminata è nata qualche mese fa e come tutte le belle idee che nascono dal cuore è cresciuta per strada fino ad arrivare alla giornata di oggi” ha detto il sindaco Dario Nardella intervenuto a chiusura della camminata in piazza della Signoria. “Ringrazio tutte le confessioni spirituali e comunità religiose che hanno partecipato a nome della citta di Firenze perché oggi avete dato un bel messaggio non solo a Firenze ma a tutto il paese. È la prima volta che così tante comunità si ritrovano insieme per fare un cammino, è un mattone che noi mettiamo alla casa comune che è la nostra comunità. Firenze è un simbolo universale di dialogo, pace e accoglienza che parla a tutto il mondo. Vorrei che questo cammino possa essere riproposto ogni anno coinvolgendo persone da tutta la regione e un domani speriamo da tutta Italia”. 

9 luglio 2019

Seeds of Peace

Progetto Internazionale del Movimento Accademico Iasa For Peace

di Vincenzo Lipari
Facciamo parte di una Generazione che sente il bisogno di lanciare messaggi di risveglio delle coscienze. Una generazione sempre più consapevole e che tramite tanti piccoli gesti cerca di trasmettere amore, rispetto, conoscenza e voglia di partecipare attivamente ai processi di cambiamento nonché alla costruzione di dialogo, di aperture, di interscambi culturali. 
La costruzione di un percorso assieme però prevede l’accordarsi prima di tutto tra le parti: ecco che la realizzazione di un sentiero di Pace sia in una linea orizzontale – nel territorio in cui operiamo attraverso scuole, Istituzioni, realtà ecclesiali, sia in linea verticale - Ambasciate Estere, Corpi Consolari, Fondazioni, Istituzioni Internazionali - può riedificare antichi sentieri e prospettare nuovi Orizzonti. 

Il prossimo International Peace Festival camminerà infatti lungo più binari che dovranno interagire tra loro per la costruzione e l’edificazione di un vero percorso di pace, sviluppo e dialogo: sarà infatti l’inizio di un progetto quadriennale con delle tappe specifiche attraverso giornate Internazionali e tappe intermedie interessando la Sicilia, la Sardegna ed altre Nazioni, Stati Uniti in primis; vedrà altresì l’inaugurazione di due Centri di Dialogo e cooperazione internazionale in Sicilia e Sardegna per l’avvio Multifunzionale e Multimediale degli stessi che interagiranno con i territori di competenza attraverso scuole, aziende, imprese, istituzioni locali ed i paesi che si affacciano nel Mediterraneo. 

18 dicembre 2018

UPF-Malesia ha organizzato un programma multiculturale di successo per i giovani

Youth and Service (Gioventù e Servizio)

Perak, Malesia

UPF-Malesia ha organizzato un programma per il Servizio multiculturale della gioventù (MCYS) della Malesia dal 19 al 23 ottobre, con il sostegno del governo locale, dei leader delle comunità, delle università e dei giovani. L'obiettivo principale del MCYS è quello di far crescere dei giovani leader perché possano essere a disposizione degli altri, e per il benessere della comunità umana globale. Il programma intende fornire un ambiente in cui i giovani possano superare le differenze dottrinali, unirsi in attività di servizio e di apprendimento e sviluppare capacità di leadership che consentano loro di contribuire a creare una cultura di pace.

Il MCYS 2018 ha riunito 52 giovani provenienti da Malesia, Giappone e Filippine per portare avanti un progetto di servizio di cinque giorni in una scuola elementare nel villaggio di Sungai Durian, Tanjung Tualang, Perak. Le istituzioni erano rappresentate dalla Tunku Abdul Rahman University, l'Ak Academy, la Malaysia Hindu Sangam, l'International Peace College-Philippines e il CARP-Japan.


Con il motto "Collegare tutti i cuori in uno solo", il MCYS ha riunito con successo partecipanti di diverse estrazioni per rendere più accogliente la scuola elementare con dipinti murali, completati insieme ai bambini delle scuole elementari. Tutti i partecipanti hanno lavorato duramente sotto i raggi del sole molto intensi per dipingere i murales, ma hanno davvero apprezzato i momenti passati insieme in spirito di servizio. Sono stati molto grati di avere avuto questa opportunità. Il consiglio di amministrazione e la direttrice della scuola hanno inoltre fornito pieno supporto al MCYS, fornendo tutte le attrezzature e le strutture per i partecipanti.