26 marzo 2021

Prospettive di pace nella penisola coreana

Mosca, Russia - UPF 

16 novembre 2020 

Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario dello scoppio del- la guerra di Corea. Innumerevoli persone, sotto la bandiera delle Nazioni Unite o del mondo comunista, hanno sacrificato la loro vita. Ma oggi la penisola coreana è ancora divisa.

Il futuro della penisola, circondata da quattro delle nazioni più potenti al mondo, non riguarda solo il Nord-Est asiatico, ma anche lo sviluppo sostenibile e pacifico di molti Paesi del mondo.

Il 2020 è stato dominato dalla pandemia COVID-19. La geopolitica e l’economia mondiale stanno attraversando grandi cambiamenti. 

Quali gli effetti sulla prospettiva di pace nella penisola coreana? 

I relatori: 

•  Dott. Barthélemy Courmont, professore di storia moderna e relazioni internazionali all’Università Cattolica di Lille, Francia 

• Dott. Alexander Vorontsov, capo del Dipartimento di Studi Coreani e Mongoli, Istituto di Studi Orientali dell’Accademia Russa delle Scienze, Mosca, Russia 

•  Jacques Marion, copresidente dell’UPF per l’Europa, l’Eurasia e il Medio Oriente. 

La moderatrice del programma, tenutosi il 16 novembre 2020, è stata Maria Nazarova, presidentessa dell’UPF-Russia.

Il dott. Barthélemy Courmont ha iniziato descrivendo il nuovo dialogo tra Pyongyang, Seul e Washington dopo l’elezione del presidente sudcoreano Moon Jae-In nel 2017 e gli incontri sull’abolizione delle sanzioni e sul futuro sviluppo dell’economia nordcoreana. 

Interessante anche l’iniziativa da parte dell’amministrazione Trump, ha detto il dottor Courmont. Inizialmente il presidente degli Stati Uniti è stato molto duro con la Corea del Nord per quanto riguarda il Trattato di non Proliferazione. Successivamente ha analizzato la politica sudcoreana nei confronti della Corea del Nord e ha incontrato il leader nordcoreano tre volte. Il dottor Courmont sostiene che la prossima amministrazione statunitense dovrebbe considerare questa eredità. Eviterebbe le forti tensioni tra Washington e Pyongyang, a condizione che quest’ultima si astenga dal testare nuovi missili. 

Per quanto riguarda le relazioni tra le due Coree, bisogna aspettare le elezioni presidenziali del 2022, ha affermato il dottor Courmont. La generazione più giovane della Corea del Sud non è interessata all’unificazione ed è consapevole del fatto che essa avrebbe un prezzo da pagare. Finora il presidente Moon Jae-In non ha sostenuto l’unificazione, ma piuttosto l’attuazione della pace. Il dialogo dovrebbe continuare e portare ad alcuni risultati concreti, ha detto il dottor Courmont. 

La presenza dei principali attori economici nella regione può aiutare a trovare un compromesso.

Il dott. Alexander Vorontsov è stato l’oratore successivo il quale ha spiegato che il presidente Donald Trump è riuscito a incontrare il presidente nordcoreano Kim Jong-un di persona per tre volte. Questo è stato molto importante, perché il “problema coreano” è dovuto in gran parte alla reciproca diffidenza tra Washington e Pyongyang, così come tra Pyongyang e Seul. Il dottor Vorontsov ha detto di non essere molto ottimista sul futuro, perché pensa che un’amministrazione Biden cercherà altri modi per trattare con la Corea del Nord. 

L’etica confuciana, e non solo il regime autoritario, ha permesso ai nordcoreani di accettare le misure estreme adottate dalle autorità per combattere COVID-19. In Corea del Sud, i valori confuciani quasi dimenticati, e l’importanza attribuita al comportamento collettivo, hanno aiutato a combattere la crisi pandemica in modo molto efficace. Inoltre, grazie alle leggi speciali che la Corea del Sud ha adottato cinque anni fa per affrontare le pandemie della Sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e della Sindrome respiratoria acuta grave (SARS), è stata sviluppata un’applica- zione molto efficiente per combattere il COVID-19. 

La crisi attuale ha dimostrato che i valori comuni sono ancora profondamente radicati nella coscienza sia dei nordcoreani che dei sudcoreani, anche se alcuni ritengono che i due Paesi si siano allontanati troppo per consentire la riunificazione. 

L’ultimo oratore, Jacques Marion, ha fatto luce sulla visione dei cofondatori dell’UPF, il reverendo Sun Myung Moon e sua moglie, la dott.ssa Hak Ja Han Moon. Il reverendo Moon nel suo libro di memorie ha descritto il ruolo centrale che la sua nazione potrebbe svolgere nel prossimo futuro dove la regione dell’Asia e del Pacifico saranno protagoniste.

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