11 agosto 2014

Carlo Alberto Tabacchi due giorni fa ci ha lasciato!

di Giorgio Gasperoni
C.A. Tabacchi un anno fa in Asia Centrale

Una malattia fulminea in meno di 10 giorni lo ha portato via agli affetti della famiglia e di tutti coloro che gli hanno voluto bene. Era e lo sarà per sempre un Ambasciatore di Pace dell’Universal Peace Federation. E’ stato il collaboratore più costante e di valore della nostra rivista “Voci di Pace”. Per me è stato sopra tutto un carissimo amico fraterno. Mi mancherà!
Desidero ricordarlo con la pubblicazione di alcuni suoi scritti fatti nel corso degli ultimi 15 anni. Nel 2003 ha pubblicato un libro “Reportages dalla A alla Z: dall’Afghanistan allo Zimbabwe”. In un arco temporale di sei anni (1996-2002) ha cercato di analizzare complesse e delicate situazioni. Tabacchi ha svolto una serie di missioni all’estero, abitualmente come osservatore elettorale internazionale per conto dell’O.S.C.E. (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e dell’Unione Europea, zone “calde” del mondo, dove realtà politiche, sociali ed economiche rimangono spesso ancora instabili e fragili.
Dagli articoli emergono impressioni e descrizioni su società che hanno subìto rivoluzioni, guerre o deterioramento dell’autorità governativa. E, quindi, le elezioni, anche se non risolvono i problemi in maniera repentina, segnano un primo passo, un iniziale tassello di democrazia per dare fiducia e tranquillità non solo alle istituzioni ma anche alla popolazione.
Il primo articolo che pubblicheremo qui di seguito riguarda “Linee-guida delle politiche di prevenzione dei conflitti”. 


CARLO ALBERTO TABACCHI è nato a Roma nel 1957. Si è laureato in Scienze Politiche, specializzandosi in metodi per la risoluzione dei conflitti. Ha avuto esperienze professionali in imprese, quali Montedison e Fiat e in Confindustria. Dal 1996 ha svolto numerose missioni internazionali come osservatore elettore per conto dell'O.S.C.E. (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e dell'Ue (Unione europea) al fine di controllare la validità delle elezioni in «aree calde» (ex-Yugoslavia, Nigeria e Zimbabwe, Sri Lanka).
Inoltre, è stato ispettore Cotecna/Nazioni Unite nel Kurdistan irakeno (2000) per il programma «Oil for food». Dal 1996, ha scritto come free-lance articoli/rapporti di politica estera per alcune riviste italiane. Ha scritto nel 1997 un booklet intitolato «Il puzzle della Bosnia: testimonianza di un supervisore elettorale». Nel Gennaio 2001 ha partecipato a una conferenza internazionale della World Media Association a Tokyo, iniziando così la sua collaborazione con l’UPF. Nel 2003 è divenuto Ambasciatore di Pace dell’UPF.

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