24 novembre 2015

Mostra d’Arte a San Marino

Il mare dentro: migranti di oggi e di ieri

L’esposizione si terrà presso Palazzo Graziani, Piazzale Lo Stradone, nel Centro Storico di San Marino dal 9 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. 
L’inaugurazione e la presentazione della mostra saranno il 18 dicembre alle ore 18:30. Inoltre nella stessa serata alle ore 19:30 sarà prevista una performance musicale del pianista Antonio D’Abramo.

L’odierna tragedia umanitaria che riguarda la fuga di tante persone dai loro luoghi d’origine e che coinvolge anche l’Europa nel ruolo di ‘terra promessa’, è certamente un evento che scuote le coscienze e l’animo di tutti profondamente. Un modo per reagire in maniera costruttiva a questo sconvolgimento, evitando di rinchiudersi nella paura e nella rabbia, può essere la rappresentazione artistica di tale avvenimento.

25 novembre: giornata per l’eliminazione delle violenze contro le donne

Femminicidio e disordine della mente veleno del vivere quotidiano: ma dove stiamo andando?

di Franco Previte 
Ormai è quasi diventata una consuetudine, una moda, un sistema: l’escalation di violenze fisiche o verbali verso il mondo femminile! Per celebrare il 25 novembre la “Giornata per l’eliminazione delle violenze contro le donne”, tra altre Associazioni del settore, organizzata dalla Mason Perkins Deafness Fund Onlus, si svolgerà a Siena la seconda Edizione “Donne Segnate”: giornata per ricordare la violenza sulle donne sorde, compresi quei “fattacci” a danno di donne in condizione genetica di ritardo mentale, di disabilità fisica e di altre inferiorità.

23 novembre 2015

Corso di studio

L'uomo tra religioni e filosofie: salvezza, felicità, speranza.
Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo.

Giovedì 26 novembre, ore 20,30
Associazione Culturale “Spazio Tiburno”, via Tiburno, 33, Roma, 

Talune personalità e alcuni movimenti hanno ritenuto di fornire all'umanità un'indicazione idonea a dare felicità o salvezza. Sull'argomento un corso, tenuto dal Professor Antonio Saccà, che anticiperà, giovedì 26 Novembre alle ore 20,30 la tematica riguardante il Monoteismo nella visione ebraica, cristiana, musulmana e nelle scritture che lo concepiscono, Il Pentateuco, La Bibbia, Il Corano. Le conversazioni si baseranno sui testi, in modo da offrire una conoscenza oggettiva. Il momento attuale che vede in primo piano il rilievo delle religioni esige la conoscenza vicendevole per evitare false interpretazioni, conflitti pregiudiziali. Il Seminario peculiare sul Monoteismo riguarderà l’identità del Dio ebraico, cristiano, musulmano; l'idea dell'aldilà; la morale; Abramo, Cristo, Maometto; la concezione della donna secondo le tre religioni; il significato della “Guerra Santa”.

19 novembre 2015

La “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità” dell’ONU


di Franco Previte 
È stata elaborata con l’intento di proteggere il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore? “Stare vicino ai fratelli e alle sorelle più sofferenti” (Papa Francesco 19.11. 2015 XXX Conferenza Pontifico Consiglio Operatori Sanitari). Il prossimo 6 dicembre 2015 ricorrerà il nono anno dall’adozione della “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità” avvenuta a New York da parte dell’ONU (Distr. General A/61/617 Sixty First Session), ratificata e pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 61 del 14 marzo 2009 dal Parlamento Italiano il 20 febbraio 2009, (con un Preambolo e 50 articoli), compreso il Protocollo Opzionale (composto da 18 articoli), incarnata, dopo, nella legge 3 marzo 2009 n. 18. 

Ma cos’è e cosa serve la “Convenzione”? 
Il Testo o Documento emesso dall’ONU il 6 dicembre 2006 condiviso da 191 Paesi, promuove e protegge i diritti e la dignità degli esseri umani colpiti da infermità fisica o psichica senza discriminazione e che la disabilità è il risultato del processo o interazione di persone colpite con deficit.

16 novembre 2015

UNIVERSAL PEACE FEDERATION – FRANCE

Comunicato stampa sull’attacco terroristico del 13 novembre a Parigi 

Di fronte alla violenza inaudita, che ha investito il nostro paese la notte scorsa, a nome della Universal Peace Federation, offriamo le nostre preghiere per le numerose vittime ed esprimiamo il nostro dolore e la nostra solidarietà alle loro famiglie. Siamo profondamente grati verso i nostri concittadini che si trovano in prima linea per proteggere la nostra popolazione e verso chi ha fornito assistenza medica ai feriti, spesso a rischio della loro vita. 

Questa violenza brutale ha colpito non solo la Francia; recentemente ha colpito altri paesi, la Turchia, la Russia e il Libano, per citare solo i più recenti. Questa spirale di violenza minaccia il mondo intero. Se siamo profondamente scioccati come cittadini francesi, è come esseri umani che siamo stati aggrediti. Quest’attacco terroristico rafforza la nostra solidarietà non solo con i nostri concittadini, ma anche con i cittadini di tutti i paesi del mondo. 

Come e in nome di che cosa simili atti così barbari possono essere commessi? Nessun nazionalismo, nessun credo religioso può giustificare questa violenza cieca, che elimina in modo casuale vite preziose e frantuma le famiglie. Non importa che gli assassini sostengono di agire per conto di una nazione o di invocare il nome di Dio. Il terrore affonda le sue radici nell’odio e nella negazione della sacralità della vita negli altri. Mentre tutti i mezzi ci sono stati dati per fare del nostro pianeta una casa comune, mentre tra pochi giorni il mondo si riunirà a Parigi per provare a far sì che il nostro mondo sia più vivibile per tutti, cerchiamo di reagire al terrore riaffermando il valore assoluto di ogni la vita umana e la profonda, indivisibile unità degli esseri umani, al di là di culture e religioni. 

Se le sofferenze inflitte dai terroristi possono servire per distruggere pregiudizi e approfondire la nostra visione degli altri, avranno allora seminato i semi della propria distruzione. La Universal Peace Federation incoraggia un dialogo più profondo tra politici e leader religiosi, incoraggia i media, gli insegnanti e l'intera società civile a condurre una riflessione sui valori essenziali di una democrazia che consenta l'integrazione dei valori di tutti, senza alcuna discriminazione. Con l'aiuto degli Ambasciatori di Pace, rinnoviamo la nostra determinazione a sostenere questi sforzi nella nostra nazione e nel mondo. 

Parigi, 14 novembre 2015

14 novembre 2015

Introduzione alla nuova Biofisica

Già nel 1800 i fisiologi tedeschi Weber e Fechner scoprirono un fenomeno di cruciale importanza in terapia: la legge del minimo stimolo. Questa legge resterà obsoleta in pratica, per oltre un secolo. Solo oggi, grazie alla nuova Biofisica, cominciamo a comprendere i meccanismi e le dinamiche degli stimoli minimi applicati al corpo. La gran parte delle forze in gioco in Biologia è estremamente labile, sensibile perciò a stimoli debolissimi e cangianti sotto la direzione di campi meravigliosamente orchestrati e fasici. Questo testo penetra in questo sottile ma decisivo microcosmo, sulla base delle nuove acquisizioni della ricerca.
Giuseppe Rossi (giufrarossi@libero.it) è medico, specialista in Medicina del lavoro, agopuntore, esperto in terapie bioelettroniche e radioniche e docente all'Università di Catanzaro. Ha pubblicato Fondamenti di Medicina Integrata, ediz. MIR, nel 2005 e nel 2012 un Trattato di Medicina Olistica, ediz. Diogene. Sul piano sociale collabora, come portavoce della Campania, con l’Universal Peace Federation, una ONG riconosciuta dall'ONU, attiva in quasi tutti i paesi del mondo.

13 novembre 2015

"Vuoi trasgredire? Non farti!”

Recensione libro 

di Giorgia Benusiglio

Ci sono libri “di moda”, libri che “sono sul pezzo” e durano un battito di ciglia. Ce ne altri invece che restano, che accompagnano non solo il lettore ma anche il suo autore.

“Vuoi trasgredire? Non farti!” di Giorgia Benusiglio appartiene senza dubbio a questa seconda categoria. Un libro vivo che lascia una traccia forte in chi lo legge e che l’autrice porta nel suo cuore. Come in tutte le cose, anche un libro ha bisogno d’amore e Giorgia questo amore lo dimostra portandolo in giro nelle scuole, nei centri d’aggregazione, ovunque ci sia bisogno di un libro speciale che aiuti i ragazzi a non commettere l’errore di perdersi nella droga.
Giorgia di errore ne ha commesso uno solo, una sola volta e per giunta – all’apparenza – piccolo: mezza pasticca di ecstasy, che male può fare mezza pasticca di ecstasy presa una volta sola? Che male possa fare Giorgia lo racconta proprio in “Vuoi trasgredire? Non farti!”, scritto a quattro mani con Renzo Agasso. Racconta di come ha rischiato di perdere la vita e dell’amore che la sua famiglia, gli amici, i medici le hanno infuso per vincere la sua battaglia contro l’epatite contratta a causa della pastiglia.

Verso una cultura di pace

Dr. Modadugu Vijay Gupta, Leader della “Rivoluzione Blu” 
Ridurre la fame e la povertà costruendo la pace
Nutrire i poveri attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative nel campo della pescicoltura

Il co-beneficiario del premio Sunhak per la pace, il Dr. Modadugu Vijay Gupta, anche noto come “l’ideatore della Rivoluzione Blu” e “il santo dei poveri del sud-est asiatico” è diventato uno stimato scienziato della pescicultura attraverso lo sviluppo di una tecnologia innovativa nel campo della pesca. Nato nel 1939, dopo essersi laureato all’università di Calcutta in India con un dottorato in biologia, ha svolto ruoli significativi presso il Consiglio per la ricerca sull’agricoltura (ICAR), la commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia, l’UNESCO del pacifico e il gruppo consultativo internazionale per la ricerca e l’agricolutura (CGIAR) investendo la sua intera vita per lo sviluppo di tecnologie per la pescicultura.

Verso una civiltà di pace

Il presidente di Kiribati, Anote Tong cerca un futuro lontano dalla disperazione 
“Lottate per una risoluzione al problema del cambiamento climatico” 
La crisi ambientale delle isole della Repubblica di Kiribati

Le Kiribati sono uno stato insulare dell’Oceania che affrontano il destino di sparire dalla faccia della terra, e che per questo hanno attratto l’attenzione della comunità globale. Questa nazione, che rappresenta solo lo 0.36% (811 km2) della superficie della penisola coreana, è una vero e proprio stato costituito da 33 isole. L’altitudine media sopra il livello del mare è di soli 2m, ed entro il 2050 rischia di essere sommersa a causa dell’aumento del livello dei mari causato dal cambiamento climatico. Insieme alla piccola nazione Tuvalu, già sommersa in alcune sue parti, le Kiribati rappresentano le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici.

Verso una civiltà di pace

La soluzione per i problemi dell’umanità deve essere ricercata nell’oceano 

Il premio per la pace Sunhak è stato istituito dai fondatori della Federazione delle Famiglie, Rev. Sun Myung Moon e Dr.ssa Hak Ja Han, allo scopo di scoprire e riconoscere persone e organizzazioni che hanno offerto il loro massimo contributo per la realizzazione della pace e del benessere delle future generazioni. Questo premio è stato stabilito per promuovere la pace mondiale e la prosperità dell’umanità, obiettivi per i quali il Rev. Sun Myung Moon ha dedicato la sua intera vita. È stato proposto dalla Dr.ssa Hak Ja Han e fondato con il proposito di realizzare la visione di pace “un’unica famiglia umana”. Il premio Sunhak in particolare non guarda al solo impegno per la pace ma prende in considerazione la promessa per il benessere delle future generazioni e ha l’obiettivo di guidare l’umanità verso una pace adatta al 21° secolo.

I vincitori del primo premio per la pace “Sunhak”

“Verso una civiltà di pace”

I vincitori del “Premio Nobel” coreano, dedicato a coloro che hanno speso la loro vita per la pace e il benessere delle future generazioni, sono stati premiati. Il presidente Anote Tong è in prima linea a combattere le conseguenze del cambiamento climatico in quelle nazioni che resistono ad un rischio imminente di essere sommerse. Il Dr. Vijay Gupta è impegnato a sconfiggere la fame e la povertà nel sud est asiatico attraverso lo sviluppo di una tecnologia legata alla pescicoltura:

“Sono felice e grato che una nazione, la Corea, e non un’organizzazione internazionale come le Nazioni Unite, stia prendendo molto a cuore la questione dei cambiamenti climatici.”

Il presidente della Repubblica di Kiribati, Anote Tong (63 anni), così si è espresso dopo aver appreso di essere stato selezionato come uno dei vincitori del premio per la pace Sunhak, il giorno 8 giugno. La Repubblica di Kiribati è uno stato insulare che comprende 33 isole coralline, abitato da più di centomila persone.

12 novembre 2015

QUANDO LA SOCIETÀ ERA CIVILTÀ: DANTE ALIGHIERI HA SETTECENTOCINQUANTA ANNI(1265 - 1321)


di ANTONIO SACCÀ
Pur essendomi occupato ampiamente di Dante e della “Divina Commedia”, di recente l'Associazione Culturale Spazio Tiburno, di Federica De Marco e Francesco Mucci, mi ha proposto un Seminario, anche per celebrare il Settecento cinquantesimo anniversario della nascita del nostro Poeta Nazionale. Ho avuto un gruppo di frequentatori che non hanno avuto ostacoli d’intemperie, per essere presenti. Li nomino: Maria Adele Vecchiarelli, Ettore Calì, Rosa Massullo, Sabrina Tutone, Pietro D'Auria, Elisa Sachespi, Giovanni Mercogliano, Maria Luisa Marino Mercogliano, Paolo Mercogliano, Ferdinando Salustri, Patrizia Salustri, Fabrizio D'Agostino, Sandro Matini.
La “Divina Commedia”: un linguaggio di getto primario, sgraffiantissimo o lievissimo, personaggi scolpiti di netto, elevatissima, pugnace tensione morale, traversie nel viaggio dalle passioni più abiette dell'Inferno, alle passioni moderate del Purgatorio, alle passioni veementi per nobili scopi, nel Paradiso, tutto ciò che è umano è in Dante. Leggere Dante è vivere la vita in ogni diramazione:

«Amare la vita a fondo perduto»: il paradosso letterario di Antonio Saccà

di Massimo Nardi


Antonio Saccà è un personaggio assai noto alle cronache letterarie. Narratore, saggista e poeta, già docente di sociologia delle forme espressive presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha pubblicato diversi libri di successo, come ad esempio: “Storia della sociologia” (Newton&Compton, 1995) o il più recente “Il padre di Dio” (Bietti Media, 2009).
Ma al di là del dato biografico, Saccà, catanese d’origine trapiantato a Roma, si segnala soprattutto per la sua originalità di pensiero, maturata attraverso il “gene” dell’ironia. Ecco infatti cosa “scrive” di lui il poeta John Milton (1608-1674): «Conosco Antonio Saccà? Certo, lo conosco. L’opera, le poesie. Ha sbagliato secolo. Fosse nato al mio tempo, altra accoglienza…!». Si tratta, ovviamente, di uno “scherzo letterario” che Saccà ha reiterato più volte nei suoi libri, quale espressione della sua naturale attitudine all’aforisma: «L’uomo è un attore che recita senza testo in un teatro vuoto». E ancora: «Due morti mi hanno ucciso. La morte universale. La mia arte di non saper vivere».

ISIS: il ritratto di un’organizzazione terroristica Jihadista

di redazione

Panoramica 
Il presente articolo(1) esamina la natura dello Stato Islamico dell’Iraq e Siria (ISIS), un'organizzazione terroristica islamico salafita-jihadista nata, una decina di anni fa, da un ramo di Al-Qaeda in Iraq. Si è affermata durante i combattimenti contro gli Stati Uniti nelle regioni sunnite dell'Iraq occidentale e diffusa nella Siria orientale e settentrionale durante la guerra civile siriana. L'estate del 2014 ha portato l’ISIS ad avere dei risultati drammatici, tra i quali l'occupazione di Mosul, la seconda città dell'Iraq, e la dichiarazione del "califfato islamico", guidato da un agente terrorista carismatico iracheno soprannominato Abu Bakr al-Baghdadi. Cosa si nasconde dietro i suoi successi e com’è diventato una minaccia non solo per Siria e Iraq, ma per il Medio Oriente e la comunità internazionale? 

Le radici dell’ISIS 
L’ISIS, le cui origini risalgono ad un ramo di Al Qaeda, nasce nel 2004 sotto la guida di Ayman al-Zawahiri allo scopo di combattere l’occupazione americana dell’Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli USA dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. 

Dalle proteste della primavera araba allo Stato islamico

Le narrazioni d’ingiustizia che nutrono gli estremisti

di Redazione

Le proteste pacifiche associate alla primavera araba, l'ascesa del sanguinario Stato islamico e gli estremisti nigeriani di Boko Haram, ci pongono di fronte ad una sfida globale. Nella rivista “World & I online” del mese di aprile, John Githongo, CEO di Inuka Nisi1, offre una riflessione interessante sulla “Politica dell’Identità”, espressione che descrive una serie di attività politiche incentrate sulla condivisione di esperienze d’ingiustizia e di emarginazione, in accordo alla “Stanford Encyclopedia of Philosophy”. Partigianeria, negligenza e corruzione in Africa e Medio Oriente, ci dice Githongo, sono “l'emblema di un mondo in gran parte disfunzionale, dove gli elementi radicali offrono una risposta sempre più violenta”. Uno stato autoritario può apparire stabile, tuttavia corruzione e disuguaglianze nutrono le narrazioni estremiste minando in ultimo la sicurezza. Un caso esemplare ci viene dalla Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa. L'8 gennaio scorso, il presidente Goodluck Jonathan ha rilasciato una dichiarazione che condannava il "vile attentato terroristico" su Charlie Hebdo il giorno precedente. Si è unito in un’effusione di solidarietà globale "Je Suis Charlie", ma i suoi sentimenti erano contradditori nel contesto africano. Giorni prima, Boko Haram, il gruppo di ribelli jihadista sanguinari nel nord della Nigeria, aveva ucciso ben 2.000 innocenti nella città di Baga nello Stato del Borno, secondo Amnesty International, e la prima risposta della sua amministrazione al massacro è stata un tweet dal portavoce presidenziale che contestava il numero di nigeriani uccisi.

INDONESIA: INQUIETUDINI E SPERANZE NELL’ “ARCIPELAGO INFINITO”

Attraversata da profonde lacerazioni culturali ed economiche e percorsa da forti spinte separatiste che ne mettono in crisi l’unità, l’Indonesia, il maggior arcipelago del mondo, spicca per la sua complessa eterogeneità.

di Emilio Asti 

Formata da più di 17 mila isole, sparse su una superficie di 8 milioni di kmq, di cui solo 6 mila abitate, l’Indonesia, abitata da oltre 300 gruppi etnici e quarto paese al mondo per popolazione, nasconde una realtà per molti aspetti sorprendente. Per secoli questo enorme arcipelago, situato fra l’Oceano Indiano e il Pacifico, a cavallo dell’Equatore, area di transizione fra la regione indocinese e quella australiana e famoso sin dall’antichità per il commercio delle spezie, ha visto il sorgere di fiorenti civiltà, che controllavano il traffico commerciale dalla Cina all’India. Sin dal 1945, quando venne proclamata l’indipendenza, che divenne effettiva cinque anni dopo con il ritiro delle forze olandesi, la repubblica indonesiana ha una tradizione di governo laico. Sebbene l’Indonesia sia il più popoloso paese islamico, l’Islam, praticato da quasi il 90% della popolazione, non è religione di stato e si distingue per la sua tolleranza nei confronti delle altre fedi presenti nel paese. In alcune aree, non toccate dalla modernità, sopravvivono antichi culti animistici, praticati da tribù di agricoltori e guerrieri, depositari di antiche culture tribali, che sono rimaste completamente isolate sino quasi alla metà del secolo scorso. 

11 novembre 2015

Telecamere: il nuovo Occhio di Dio

Ovvero non è giusto ciò che è giusto ma è giusto ciò che è utile. Oggi. Domani si vedrà. E del perché leggi e telecamere non bastano a frenare il crimine.

di Antonio Ciacciarelli 
A fine luglio 2015 la giunta di centrosinistra del Comune di Bergamo, a seguito dell’aumento degli episodi di criminalità in città, ha annunciato l’installazione di 21 nuove telecamere da aggiungere alle 86 già in funzione. L’assessore alla sicurezza, Gandi, ha dichiarato: «Funzionano da deterrente e, a posteriori, aiutano a identificare i responsabili degli episodi criminosi». Naturalmente il centrodestra si è opposto, accusando la giunta di voler installare le telecamere solo per far cassa con le multe. Bene, direte voi, e allora? I soliti litigi politici. Sì, ma la situazione è più complessa: l’installazione delle 21 telecamere supplementari verrà attuata dal centrosinistra, ma era stata decisa nel 2002 dal centrodestra, allora al potere. E chi si era opposto alla loro installazione? Naturalmente il centrosinistra, e in particolare il suo rappresentante Gandi. 

Politica o Principi per il Buon Governo?


Nel suo libro “On War”, Carl von Clausewitz descriveva la guerra come "politica con altri mezzi". In quest’affermazione, ha riconosciuto che la politica è vista come scontro per il controllo della governabilità e delle risorse, e non necessariamente come “scontro” sul come governare. La politica tende a essere orientata su chi controlla il potere, e non sul come il sistema politico possa operare con successo. Nel mondo reale, la scienza politica spesso diventa uno studio sul modo in cui un gruppo d’interesse può raggiungere il suo fine, non sul come il sistema possa essere efficiente, giusto e stabile*. Un sistema di governo operativo dovrebbe essere "non politico", nel senso che dovrebbe basarsi su principi universalmente accettati, come si accetta il principio di gravità. 

Può un governo essere buono?


… Possiamo dire, in generale, che uno Stato buono protegge i suoi cittadini dall’essere danneggiati, e uno Stato cattivo userà i suoi cittadini come mezzi per i suoi fini.
[…]
… l’interesse privato guida tutte le persone, e la giustizia richiede che l’interesse personale sia fermato quando danneggia gli altri. È arrogante pensare che qualsiasi sistema di governo può raggiungere una giustizia perfetta solamente controllando l’interesse privato.
[…]
… Le comunità sono di enorme sostegno alla felicità umana quando sono organizzate dal “basso” piuttosto che imposte dall’alto dello Stato.
[…]
… Prevenire ed eliminare i conflitti d’interesse è uno dei primi obiettivi di un governo imparziale.

Dal Libro di Gordon Anderson “Life, Liberty and the pursuit of Happiness, version 4.0”

L’Amore può venire da tante direzioni

di Redazione 
L’amore di genitore può assumere diversi approcci. La madre spesso è orientata verso la stabilità, la pace e la dinamica interiore della famiglia, mentre il padre deve frequentemente volgere la sua attenzione fuori di casa, in un’attività che dia sostegno alla famiglia. Un genitore può fornire uno stimolo sensuale ed emotivo al bambino, attraverso il quale l’identità del bambino metterà radici. È come la terra che fornisce acqua e minerali per alimentare la vita. L’altro genitore può fornire al bambino uno stimolo strutturale e verbale attraverso il quale quell’identità avrà un tronco, dei rami e dei frutti. Questo ruolo è come il sole per la pianta. Da una parte, l’amore sostiene e spinge delicatamente il bambino da sotto, mentre dall’altra sfida e tira il bambino verso l’alto. 

EDUCAZIONE: LA DECISIONE DA PRENDERE

Oggi molti insegnanti e educatori hanno perso una chiara direzione nelle loro attività educative. I doveri sia degli studenti sia degli insegnanti sono trascurati con grave perdita di dignità soprattutto per questi ultimi.
A questo tipo di educazione, che ha perso il suo significato più vero, il Pensiero dell'Unificazione contrappone la sua proposta nella parte espressamente dedicata alla questione educativa. Ne illustriamo qui gli elementi fondamentali.


di Giorgio Gasperoni
Due punti costituiscono i fondamenti della Teoria Educativa dell'Unificazione*. Primo, Dio ha creato ogni cosa a Sua somiglianza o similarità. Secondo, per la crescita degli esseri creati è necessario un certo periodo di tempo.
L'uomo, in particolare, dovrebbe rappresentare la perfezione di Dio. Gesù disse: "Siate dunque perfetti com’è perfetto il Padre Vostro che è nei Cieli" (Mt. 5:48). La mente spirituale dell'uomo lotta per dei valori spirituali mentre quella fisica si preoccupa della vita fisica. L'uomo, comunque, dovrebbe primariamente impegnarsi per perfezionare il suo carattere nel perseguimento dei valori spirituali.

9 novembre 2015

La religione e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

L’UPF, in cooperazione con l’Alleanza delle civiltà delle Nazioni Unite, l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, la Missione di Osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite, e UNITAR (Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca) ha convocato una conferenza sulla rilevanza del dialogo interreligioso e tra civiltà per il raggiungimento degli SDGs (Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile). Questa conferenza si è tenuta presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 27 Marzo 2015.
“Sia la UPF che l’Alleanza delle civiltà hanno la stessa convinzione: che la promozione del dialogo interculturale e interreligioso sia un ottimo percorso, per le persone e le nazioni, per arrivare a vivere in pace e sicurezza”, ha affermato S.E. Mr. Nassir Al-Nasser, l’Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per l’Alleanza delle civiltà, in apertura della conferenza. Egli ha sostenuto che “Tutti i 17 obiettivi si possono raggiungere solo scavalcando le cose che ci dividono e abbracciando il nostro patrimonio culturale comune e condiviso”.

Riportiamo qui di seguito la relazione del presidente della UPF, Thomas Walsh*.

Vorrei ringraziare l’Alto rappresentante dell’AOC (Alleanza delle Civiltà) delle Nazioni Unite, Nassir Al-Nasser Abdulaziz, S.E. Arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, S.E. Ufukk Gokeen, Osservatore permanente dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, e la signora Yvonne Lokiko, capo dell’Ufficio UNITAR di New York.
Mi unisco alla riflessione che S.E. Al Nasser ha svolto nel suo discorso di apertura. Questo è davvero un tema importante e attuale.

Che cos’è la maturità?

di Giorgio Gasperoni

Come possiamo definire la maturità? Possiamo affermare che un individuo è maturo, quando ha un sano senso della propria posizione in relazione agli altri e possiede un genuino senso d’altruismo, con la capacità di mettere i bisogni degli altri prima dei propri. Un individuo maturo ha ben sviluppato la sua coscienza, che guida le proprie azioni.
A questo proposito, c'è una distinzione morale importante che deve essere fatta tra carattere e personalità. La personalità è unica. Essa varia da persona a persona, così come i talenti e le abilità in genere. Il carattere, invece, si riferisce alla realizzazione delle virtù, a cui tutte le persone possono aspirare in quanto esseri umani.

La Fondazione Morale della Società

di Redazione
La Bibbia insegna dei nove frutti dello Spirito Santo: “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé” (Gal. 5: 22-23). 
Questi nove frutti dello Spirito sono lo standard della nazione che Dio propone e intende istituire. Essi comprendono lo stile di vita di quella società. (4: 112, 16 marzo 1958) *
La buona cittadinanza non appare automaticamente, ma nasce dal carattere di una persona e dalla famiglia da cui proviene. Scorre dal carattere, dal cuore e dall'educazione ricevuta attraverso la vita familiare. Queste sono le basi per delle nobili azioni, da dove le persone possono avanzare a posizioni di responsabilità e migliorare il prestigio del loro paese. Costruite queste fondazioni e diventate qualcuno di cui il vostro paese ha bisogno. Se non si costruiscono queste basi, si può finire per diventare un funzionario corrotto.

Nuove crisi per nuove scelte

Editoriale del numero di "Voci di Pace" del III quadrimestre 2015.  Il PDF lo trovate qui.

di Giuseppe Calì
Non c'è dubbio che ci troviamo in un momento di grandi decisioni per le quali il futuro può prendere direzioni inaspettate. Ed è abbastanza chiaro che a tutti servano punti di riferimento comuni per orientarsi verso l'uscita da questa crisi a tutti i livelli. Le emergenze sono tante e le risposte adeguate poche. Vorrei riflettere su alcuni temi, per me cruciali, per cercare di capire insieme quale possa essere il ruolo di persone di buona volontà, quali penso siamo noi, testimoni di questo tempo ed Ambasciatori di Pace. Inizio con alcune domanda sul ruolo delle religioni. 
Si può chiedere ad una Chiesa di essere moderna? La Bibbia ed i testi sacri sono ancora attuali? Le Chiese devono adeguarsi al mondo o i popoli ai principi delle proprie credenze? Possiamo biasimare la Chiesa Cattolica, per esempio, per il fatto che cerchi di rimanere fedele a se stessa? O il Papa perché riafferma i principi fondamentali della fede cattolica? È chiaro che una delle problematiche più complesse che da sempre ogni religione ha dovuto affrontare è quello della secolarizzazione, o l’adeguamento alle leggi degli uomini. Per definizione però, tutte le religioni sono nate da ispirazione divina e sono di origine trascendente. Si può essere d’accordo o no sulle interpretazioni della vita e della morte e per questo scegliere diversamente, formarsi anche una propria filosofia di vita, ma non si può pretendere di cambiare le rivelazioni, solo perché non riusciamo a capirle o ad accettarle. 

2 novembre 2015

Rivista di studi politici internazionali

È appena uscito il fascicolo 327 della “Rivista di studi politici internazionali 2”, al suo Ottantaduesimo anno, oggi diretta da Maria Grazia Melchionni, Edizioni Studium. Pubblica un ampio testo di Vladimir Vladimirovic Putin, Presidente della Federazione Russa. Si tratta della relazione tenuta ad una riunione del BRIC. La relazione è da segnalare per il ruolo internazionale della Russia, che si espande dall'Oriente all'Europa. Le ragioni delle attuali tensioni sono percepibili dal modo in cui Putin tratta il ruolo della Russia, un ruolo mondiale. E questo fine scatena avversioni. Si collega indirettamente a questa problematica il testo di Mauro Lucenti, il quale vaglia le conseguenze dell'accordo sul nucleare con l'Iran. 

LA RICERCA DELLA FELICITÀ, DELLA SALVEZZA, DEL SENSO DELLA VITA DALL'ANTICHITÀ AD OGGI

Talune personalità e alcuni movimenti hanno ritenuto di fornire all'umanità un'indicazione idonea a dare felicità o salvezza. La condizione umana è stata vista talvolta in modo tragico, talvolta in modo più sereno, in ogni caso bisognosa d’indicazioni, di felicità e di salvezza, come detto. In questo nostro momento storico particolarmente problematico è indispensabile ripercorrere queste indicazioni di personalità e movimenti più o meno idonei a servire come via d'uscita alle nostre difficoltà economiche, sociali, religiose, esistenziali. L'itinerario che proponiamo segnala appunto personalità e movimenti che risposero alle esigenze del loro tempo, ma possono servire anche al nostro tempo.

Il Seminario è tenuto dal Prof. Antonio Saccà

Il corso inizia giovedì 12 Novembre alle ore 20,30 con un’illustrazione generale dell'argomento.
E proseguirà tutti i giovedì alla stessa ora.
Novembre 19 - ore 20,30: BUDDHA. Il profeta dell'ascesi, della salvezza mediante la conquista della serenità costante contro il dolore.
Novembre 26 - ore 20,30: CONFUCIO, il teorico dell’integrazione sociale di ogni individuo con specifici compiti per il bene sociale. Il culto dei genitori.
Dicembre 3 - ore 20,30: GESÙ CRISTO, il profeta dell'immortalità dell'anima, dell'amore del prossimo, del Dio Unico e Padre.
Dicembre 10 - ore 20,30: PLATONE, che concepì un mondo ideale a cui ispirarsi in questa vita, ed  una Repubblica perfetta da realizzare in questo mondo; SOCRATE , che ritenne la felicità frutto della virtù.
Dicembre 17 - ore 20,30: MAOMETTO e l'ISLAM, la religione musulmana.