E’ logico chiedere se è un atto di giustizia tutelare la
salute di ogni cittadino o quella degli animali, ricorrenze che l’opinione
pubblica non smette, tra altre, di domandarsi e chiedere se la salute stia
diventando un problema crescente per la società o se sta incidendo grandemente
sulla produttività ed il benessere della stessa?
Di Franco Previte
Nel terzo millennio cristiano l’uomo d’oggi nella sua
condizione sociale deve porsi delle domande alla luce della situazione storica
e culturale nella quale si trova e vive, ancor più, se cristiano (quello
vero!).
Prendiamo in breve a considerare nel rapporto della Fede
Cattolica, la Lettera Enciclica del 14 settembre 1998 “Fides et Ratio” del
Sommo Pontefice Giovanni Paolo II°, oggi Beato, su esigenze e compiti della
situazione dell’epoca.
Il Sommo Pontefice fa un’analisi molto approfondita
dell’affermarsi del “ fenomeno della frammentarietà, del sapere e del
conoscere, considerando molto importante essere difficile e spesso vana la
ricerca del senso” (81 cap. 7°), che in buona parte è riconducibile e
raffrontabile ai n/s giorni.
In sostanza si può rilevare una degradazione della ragione
senza ricercare la verità, una argomentazione dottrinale molto profonda che ci
viene consigliata per conoscere il mondo e la vita dell’uomo moderno.
La condizione sociale dell’uomo d’oggi 2012 in una sorte di
solidarietà, è conoscere chi è il n/s prossimo, capire chi si trova nella
necessità di esigenze ed urgenze, adoperarsi se possiamo diventare prossimo
dell’altro nella misura in cui condividiamo le sue difficoltà. In una parola
come ci comportiamo di fronte a chi è nel bisogno? Il n/s tempo pare inaridirsi
! Per non dire: siamo allo sfascio totale della coscienza, della morale, della
realtà?