Alle radici del Natale
di Giorgio Gasperoni
In questi ultimi anni ho scritto due articoli sul Natale: il primo, il giorno di Natale 2015 riflettevo sull’influenza del Natale su la civiltà occidentale, (http://www.vocidipace.it/2015/12/il-natale-e-la-civilta-delloccidente.html) dove evidenziavo il grande cambiamento di prospettiva avvenuto dall’era prima dell’avvento del cristianesimo. Riporto semplicemente un breve estratto: “È avvenuto un capovolgimento della morale: dove il mondo pagano ha celebrato la forza del forte, il cristianesimo ha posto la richiesta della comprensione e la pietà per i deboli. Questo fu il modo in cui Gesù visse la sua vita fino all'ultimo: amò con amore incondizionato e nulla poté distoglierlo da quell'amore. Volle che il mondo conoscesse e sperimentasse quel tipo di amore e la sua impronta fu trasmessa attraverso i secoli dalle sue parabole. La purezza del suo cuore vive in esse ancora oggi”.
Anche se le brutalità di questo mondo continuarono e continuano ancora oggi, non fu più come prima. In un secondo articolo scritto il giorno di Natale del 2017 scrivevo sull’importanza per tutti noi, il sentire ‘Il Natale nel Cuore’ (http://www.vocidipace.it/2017/12/natale-nel-cuore.html). In tale articolo evidenziavo che “La celebrazione del Natale, per molti, è stata un potente maestro della dignità della persona umana. Queste lezioni di pari dignità umana sono state piantate nel profondo della mente occidentale nel corso dei secoli proprio dalla celebrazione del Natale”.
In questo Natale 2018 non posso fare a meno di ragionare e riflettere sul significato dell’uomo Gesù.