18 novembre 2018

IL DIRITTO ALLA PACE

di Carlo Zonato 

Anche quest’anno, esattamente il 21 settembre, è stata celebrata la “Giornata Internazionale della Pace”. UPF in collaborazione con WFWP ed altre organizzazioni ha voluto puntualmente onorare questa ricorrenza attraverso un convegno organizzato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani con il patrocinio del Senato della Repubblica e promosso dal senatore Roberto Rampi quale coordinatore del progetto IAPP “Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace”.
Quest’anno la giornata è stata dedicata al 70° anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Introdotta nel 1948, a distanza di 70 anni il Segretario Generale Antònio Guterres ha puntualizzato l’evidente assenza di un riferimento diretto al “DIRITTO ALLA PACE” tra i vari diritti citati nella Dichiarazione.
Pertanto l’obiettivo dell’edizione 2018 è stato quello di promuovere la pace come “Il Diritto per eccellenza”, da perseguire con volontà e determinazione assolute. Questa la ragione del titolo del convegno “IL DIRITTO ALLA PACE – Italia Ponte di Pace per una Europa più forte e stabile”, proprio per affermare l’urgenza di orientare ogni sforzo possibile per garantire pace ed armonia sociale all’intera Famiglia Umana.
Questo il senso profondo della Giornata Internazionale della Pace 2018, una forte richiesta di cessazione di ogni belligeranza e assoluta fermezza nel dichiarare il DIRITTO ALLA PACE COME l’obiettivo prioritario e centrale per l’intera umanità.
Certamente, come spesso pensiamo o ci diciamo, la Pace inizia nel cuore di ognuno di noi; ma è altrettanto vero che in una realtà globalizzata come quella attuale, piena purtroppo di tante contraddizioni, tanti conflitti, disagi e sofferenze, è necessario uno sforzo speciale per costruire strutturalmente una realtà di pace e di coesione sociale che permetta ad ognuno di esprimere il meglio della propria dignità, del proprio valore e dei propri talenti a beneficio di tutti. 
Per pensare, parlare ed agire per costruire Pace è necessario un requisito essenziale, sia che si tratti della dimensione individuale, familiare, sociale o universale della Pace. Questo requisito è scolpito nella visione e nell’obiettivo che UPF afferma da sempre con forza: l’umanità è “UNA FAMIGLIA CON DIO AL CENTRO”. 
Questo requisito essenziale sta nel maturare la consapevolezza che dobbiamo ristabilire il nostro legame con la nostra origine, comune a tutti noi. Noi non siamo venuti ad esistere da soli, siamo esseri creati da una Entità Suprema. E la domanda eterna che tutti ci siamo fatti e continuiamo a farci è: qual è il senso e lo scopo della nostra esistenza? Ma se noi siamo esseri di risultato dobbiamo ricercare questa risposta presso l’Autore della nostra esistenza. Non ci può essere una risposta che è valida per me, una valida per te ed una valida per ciascuna persona che compone l’umanità. Possiamo trovare la risposta che ci accomuna solamente in chi ha pensato e progettato l’universo ponendo l’umanità al suo centro. Secondo la visione della UPF lo scopo della nostra vita è la costruzione della pace, dell’armonia e della gioia per l’intera famiglia umana. Questo riteniamo rappresenti l’ideale e lo scopo per il quale Dio (o come lo si voglia chiamare) ha intrapreso la Sua opera creatrice: se l’umanità realizza la pace e la felicità sarà motivo della stessa gioia e felicità di Dio. La nostra esortazione è che ognuno di noi possa, nei propri momenti di riflessione, di preghiera o di ricerca, chiedere a Lui se ciò corrispondere al vero. Se Egli è il nostro Genitore prima o poi, sulla base della nostra lealtà ed amore per Lui, ci risponderà; questo è il requisito essenziale per porre le fondamenta per la Pace più solida, la voce di Dio dentro di noi che ci risponde, questo “cordone ombelicale interiore o spirituale” che ci lega a Lui. 
La ricerca scientifica ci ha fatto via via scoprire quali siano le leggi che regolano la vita nella dimensione fisica; non si tratta di leggi che ha creato la scienza ma è Dio stesso che ha creato il mondo esteriore sulla base di Principi e Leggi fisiche precise. Parallelamente vi sono analoghe Leggi Spirituali che regolano la dimensione invisibile della nostra vita, della nostra Anima e del nostro Cuore: sono queste che ci fanno diventare Vera immagine e somiglianza dell’essere causale. Scoprirle ed applicarle nella nostra vita è compito di ciascuno di noi; è un impegno verso il nostro Genitore Originale, verso noi stessi e verso l’insieme dove viviamo. Questo è un altro requisito essenziale che vale per tutti noi, nessuno escluso.
Riflettendo in questa direzione verrebbe da pensare che questo tema competa solo a chi si occupa di religione. Non è così. Per un genitore non esiste differenza, dal punto di vista del Cuore, tra un figlio che svolge una professione o un’altra; per quanto i figli siano diversi il cuore dei genitori batte con la stessa intensità. Ed è questo che dovremmo ricercare con forza e con caparbietà: scoprire nel profondo di noi stessi quanto l’Essere Supremo, come Genitore ci ami. Nel momento che riconosceremo questa intensità e profondità d’Amore non potremo che pensare che Dio ama tutti i suoi figli allo stesso modo; è a questo punto che il senso di fratellanza può fare breccia nel nostro cuore. Guarderemo ai disagi e alle sofferenze dell’umanità sotto una luce diversa, più interessata e più responsabile, esattamente come succede in ogni buona famiglia.
Insomma per dirla in parole più immediate e semplici, per unirci e simpatizzare di più come Umanità e costruire un passo per volta Pace vera, solida e duratura, dobbiamo scoprire e collegarci più profondamente a Dio nostro comune Genitore.  
Non possiamo pensare che la soluzione per costruire Pace siano i trattati politici, o quelli economici, o la ricerca scientifica, o quella dell’arte o dello sport. Sono tutti strumenti validi e necessari ma debbono avere come sottofondo la consapevolezza che esiste un Progetto ideale di vita che ha già posto la pace e la gioia per l’intera umanità come obiettivo primario; è a questo Cuore, a questa Intelligenza, a questa Volontà che serve volgere lo sguardo e metterci in sintonia per diventarne Immagine e Somiglianza.

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