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26 gennaio 2020

REMEMBER “AUSCHWITZ”

di Renato Piccioni








Sulle volute di filo spinato 
che sovrasta la recinzione,
la pioggia, gelando, ha ricamato
trine di ghiaccio.

Quell’ornamento non vale
a ingentilire l’orrida visione
che ricorda, qual lugubre testimone,
quell’ Olocausto efferato
che in Auschwitz fu consumato
da orripilante “belva umana”.

Memento alle generazioni a venire
i tetri e silenti capannoni
che stanno ancora in ordinate file
e, quando, tra loro il vento passa sibilando,
rinnova ancora le urla di terrore
che tanti martiri, esalando, diedero.

Martiri immolati dalla follia
e gettati nei forni a consumar
l’ultimo ignobile disfregio.

5 febbraio 2015

IMPERATIVO DELL'AMORE

Questa terra è di tutti – salviamola!

Questa terra è per tutti – rispettiamola!
Non è solo degli uni, ma neanche degli altri – proteggiamola!
È quel nostro Paradiso perduto,
non è solo dei privilegiati-
il privilegio annienta l'uguaglianza- custodiamola!
È la nostra madre, la nostra genitrice,
siamo figli della sua polvere – onoriamola!
Quale sostantivo più adatto possiamo usare
senza coprirci di vergogna?

PREGHIERA PER LE DONNE- VITTIME DELL'INDIFFERENZA E DELL'ODIO


Io amo,
tu ami,
lui uccide,
noi amiamo,
coniugo questo amore
nella triste grammatica delle vostre vite.
Anche stasera, donna, la tua morte
è stata una semplice notizia,
forse per qualcuno anche scomoda.
Quello che mi spaventa di più
è lo schianto della tua anima
contro l'indifferenza.

5 gennaio 2015

Poesia - per un buon 2015

I comandamenti per salvare la terra 

di Rada Rajic Ristic, 

Freniamo la corsa all'autodistruzione.
Rallentiamo il ritmo del guadagno,
il denaro è la valuta della distruzione(rovina).
Arrestiamo la corsa agli armamenti,
Caino è dietro l'angolo -
salviamo Abele!
Smettiamo di comprare vergogna,
di suicidarci senza rimorsi,
di viaggiare sui treni
con il biglietto di andata senza ritorno!
Impariamo la sua lingua- lingua madre.
Sforziamoci a parlare la nostra lingua- lingua fraterna.

22 novembre 2014

POESIA E PITTURA

Arte e Bellezza a Dogana
Serata culturale al Centro Sociale di Dogana con la poesia di Piccioni e la pittura di Luigi Lotti

L' Accademia Sammarinese LE TRE CASTELLA insieme alla Associazione Culturale la SAMMARINA in nome dell'arte e della bellezza intese come espressioni universali dello spirito. La poetessa Milena Ercolani, nota al pubblico locale per le raccolte letterarie e le letture poetiche sul Monte, ha introdotto presentandolo, RENATO PICCIONI, cofondatore di TRE CASTELLA a sua volta scrittore e poeta riminese amico della Repubblica e conosciuto dai cittadini per la sua attività filantropica e intellettuale. Poesia, prosa e varie curiosità dal titolo NON SOLO PAROLE, MA VOCI DAL CUORE nel bel libro-testimonianza di Piccioni, che contiene vicende di vita e passione. Curiosità e interesse del pubblico in sala per le dissertazioni e l'impegno in esperienze internazionali umanitarie e religiose dall'autore insieme agli organizzatori. Il maestro pittore LUIGI LOTTI ha voluto onorare l'amico scrittore nella sua prima assoluta a San Marino esponendo in contemporanea le sue opere spirituali e concettuali più note, definite dal poeta stesso “pitture a sensazione sull'anima”.
fz - Ripreso da Rtv SAN MARINO - venerdì 21 novembre 2014
Video: guarda qui

11 novembre 2014

TRAMONTO A DOUZ


Seduto sulla duna,
nell’attesa che l’anima
si congiunga al cielo,
come il sole all’orizzonte,
abbandono la mente
alla solitudine
e il tempo si perde
rincorrendo i confini dello spazio
che non li possiede.

…e il pensiero resta lì
impietrito
a osservare la mia anima
levitare da un corpo
che la Natura premia
con l’eterno desiderio d’amore.

Ed io rimango incredulo
che tutto questo possa finire.


di Adriano Molteni

10 ottobre 2014

LA NUOVA MORALE


 









Dio è morto, Dio non è mai esistito,
faccio mie le parole di Nietzsche
che volano da Auschwitz fino a Kobane.
E’ menzogna parlare di Lui
con le mani che grondano sangue,
sacrificando l’uomo in suo nome
che è parte concreta del tutto.
Dio è in noi, noi siamo fatti di Lui,
e se sono parole di un folle,
ditemi dove sta la morale:
nelle chiazze di petrolio sul mare?
Dio non fa patti con gli assassini
e se lo fa vuol dire ch’è morto,
surrogato da un ordine nuovo,
dove la morale si fa con le bombe,
la povertà e l’epidemia del male.
E’ sempre più rossa l’aurora boreale,
come sempre più rossa
è la sabbia del deserto orientale.
Nelle tende, nei palazzi, nei capanni di fango,
nascono bambini ogni giorno
e ne muoiono forse ancora di più.
C’è chi parla loro in nome di Dio
e chi li arruola per prenderne il posto.
Se Dio non è morto, destatevi,
non esiste una nuova morale.

di Adriano  Molteni

4 ottobre 2014

LAUDES CREATURARUM



di San Francesco d’Assisi


Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le Laude, la Gloria, et l’Onore,
et onne Benedictione.
Ad Te solo, Altissimu, se confanno,
et nullo homo ène dignu Te mentovare.
Laudato sie, mi Signore,
cum tucte le Tue creature,
specialmente messer lo Frate Sole,
lo qual è jorno, et allumeni noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante,
cum grande splendore.
De Te Altissimu, porta significazione.
Laudato sie, mi Signore,
per Sora Luna e le Stelle,
in celu l’hai formate
clarite et pretiose et belle.

17 settembre 2014

A DANIZA


Forse è l’età o il bambino che ritorna
nelle lacrime lente al tuo pensiero,
non sono i cuccioli che restan soli,
sì, forse anche loro,
ma va oltre la mia disperazione.
E’ la valle che si tinge di rosso,
il bitume che si ingoia i boschi,
la mia fantasia fatta a pezzi,
il silenzio della tristezza.
Son io dunque che mi sento orsa,
madre felice che insegna ai cuccioli
come sopravvivere negli spazi
sfuggiti per poco alla speculazione.
Son io che fuggo l’uomo e inseguo
il pasto raro di bacche e di ciò che trovo.
Son io il poveruomo che chiude gli occhi,
mai sazio di ciò che ha strappato ad altri,
che uccide sempre e solo per danaro
e trova scuse per farsi perdonare.
Non so fin quando ci sopporterà
questa natura che sempre bistrattiamo,
dimentichi che di lei facciamo parte
e che ci dona energia e alimento,
materiale e ispirazione, tutto e di più.
Un giorno, spariranno le mie radici
in questo martoriato territorio,
ma resteranno però tanti filmati,
cortometraggi strapagati alla  tivu.
“C’era una volta” narrerà qualcuno,
“C’era una volta l’orso…sì”. Or non c’è più.
Non ci diranno dove quest’è finito,
ma i poeti e i bambini certo lo sanno:
“ Sta giocando felice in paradiso”.

di Adriano  Molteni

12 settembre 2014

UN AMICO STRAORDINARIO


Seduto all’angolo della via,
coperto dai suoi stracci ,
tendeva la mano
in timida richiesta.

Nel cappello, i passanti,
gettavano una moneta,
distrattamente e stretti
nei loro cappotti caldi.

Un bastardino bianco e nero,
stava accovacciato
cercando calore,
vicino al mendicante.

Che amico straordinario
era mai quel cagnettino !

Non gli importava
che fosse ricco o povero,
che fosse un grand’uomo
oppure un accattone,
il suo padrone.

S’accontentava, se c’era,
d’un tozzo di pan secco,
o d’un osso spolpato.

Ma quell’accattone era,
il mondo dei suoi affetti
e tanto gli bastava
per essere felice
e dare felicità.


di Renato Piccioni

5 agosto 2014

Gerusalemme

di Adriano Molteni

Dopo il tunnel, Gerusalemme!
Non sono che luci ed ombre
nella notte umida di pioggia,
ma c’è qualcosa che soffoca il cuore,
qualcosa che prende l’anima
e la culla in cielo.
Gerusalemme,
quanta importanza ti dà l’uomo,
facendoti simbolo della sua fede,
quasi tu ne avessi un merito.
Eppure, oltre il tuo deserto,
altri uomini amano e vivono
senza gli eterni pensieri
fragili al dubbio.
C’è un Dio per tutti o tanti?
Troppi per un uomo solo
in questo tunnel, Gerusalemme.
Forse la verità s’è spostata a Betlemme,
in una grotta senza più pastori,
isolata da un muro fatto da ebrei
in una terra che non dà loro pace.
Ed io scuoto il capo, impotente
ai troppi che ti contendono
per potere o per presunzione.

22 febbraio 2014

Ai ragazzi del Tibet

di Adriano Molteni

La speranza sta in voi, nel vostro sacrificio,
lungo le vie innevate che portano alle valli
di verdi, tolleranti paesi stranieri.
Racchiusi nelle viscere delle madri,
piegate dal dolore dello stacco,
stanno i vostri visi, il nome, i singhiozzi
e la paura dello sparo del cinese di turno.

Non è libertà vivere in un paese straniero,
chiedere allo spirito la forza di resistere,
affinché ci sia un rientro per riabbracciare
lapidi e calpestare le orme dei padri.

VIOLENZA NEL BOSCO

di Renato Piccioni


Hai mai ascoltato un bosco
che cresce nel sole a primavera?

S’odono solo le voci degli animali
con lo stormire delle foglie
mosse da brezza leggera che le accarezza
ed anche il mormorio dei ruscelli
gorgoglianti fresche acque
fra levigati sassi.

S’ode il cinguettar degli uccelli
che, gai, nell’aria disegnano
arabeschi con le ali tese nel vento.

Lo squittire di piccole arvicole
e di scoiattoli, e il ciangottar di merli
e il picchiettar dei picchi
intenti all’opra loro,
tutti lieti di vivere il bosco
nella gioiosità del silenzio
che regalmente sovrintende mentre,
tacitamente, crescono gli alberi centenari.


Ma quando, ferito dal morso 
dei denti d’acciaio di una sega,
il tronco cede alla protervia
dell’uomo e cade, in quella caduta,
come urlo di dogliosa agonia,
il fragore di quel crollo
si fa doloroso orrore, immane,
e scuote dalle radici il bosco tutto.


Poi, a quel terrificante frastuono,
segue attonito silenzio
come a crear penosa veglia funebre
di tutte le creature del bosco
e degli altri alberi che restano
per seguitare a crescere
in silenzio come a non disturbare.





21 febbraio 2014

UN CAVALLO PER AMICO

In quella terra, per la prima volta in vita mia, avevo percepito la bellissima sensazione di libertà, quando in sella a Musetto, provai la gioia della percezione dei grandi spazi aperti, che un compagno docile e fedele com’è un cavallo, può procurare all’uomo.

di Renato Piccioni*               
Correva l’anno 1982 era mese di febbraio, quando la Compagnia, per la quale lavoravo, mi chiese di trasferirmi in Nicaragua (America Centrale), per organizzare la costruzione e la relativa attività, di alloggi, cucine, mensa, uffici direzionali e impianti di officine, per un gruppo di ingegneri, geometri e tecnici specializzati, di una importante impresa italiana, incaricata della costruzione e della messa in attività, di una centrale “geotermica”, per la produzione di energia elettrica.
Andare in America Centrale, in un paese il cui popolo aveva appena vinto la rivoluzione liberandosi del feroce dittatore Somoza, per me rappresentava un vero stimolo alla mia innata curiosità e quindi accettai l’incarico e partii.

27 gennaio 2014

REMEMBER “AUSCHWITZ”

di Renato Piccioni

Sulle volute di filo spinato
che sovrasta la recinzione,
la pioggia, gelando, ha ricamato
trine di ghiaccio.

Quell’ornamento non vale
a ingentilire l’orrida visione
che ricorda, qual lugubre testimone,
quell’Olocausto efferato
che in Auschwitz fu consumato
da orripilante “belva umana”.

2 giugno 2012

PREMIO TITANO 2012, VIII° EDIZIONE BANDO, CONCORSO LETTERARIO INTERNAZIONALE DI POESIA E PROSA


Questa è l’ottava edizione di questa nostra manifestazione. Gli elaborati dovranno pervenirci entro il 21 settembre 2012. Potrete trovare, all’interno del bando allegato tutte le informazioni necessarie sulle norme di partecipazione. Come ho fatto l’anno scorso desidero condividere con tutti voi qualche riflessione sull’arte. Il desiderio più profondo di ogni uomo, il desiderio che motiva alla fine la sua azione, è quello della gioia. Un elemento fondamentale perché un oggetto stimoli chi è in posizione soggettiva nei suoi confronti è l’armonia degli elementi che lo compongono; l'armonia fra le dimensioni, il colore, la posizione, la tonalità dei suoni, la velocità dell’azione, ecc.
Così la bellezza viene a esistere quando tutti gli aspetti dell’oggetto sono in armoniosa unità, sia fra loro, sia nel rapporto con il soggetto ed hanno come punto di riferimento lo scopo della creazione che è, come detto, creare gioia.
Per completare questa mia riflessione aggiungo che l’opera d’arte riflette non solo l’idea dell’artista, il suo cuore e la sua personalità, ma anche la sua capacità tecnica e l’armonia fra il contenuto e lo stile che egli ha saputo realizzare nella sua opera.
Per completare il suo valore però, la sua creazione ha bisogno di qualcuno che la stimi ed è questo il ruolo dell’apprezzamento.
In questo 8° anno siamo lieti di avere come nostro Partner l’Università per la Pace della Regione Marche. Cercheremo di organizzare una bella manifestazione che abbia al suo interno cose piacevoli per aiutare la condivisione fra tutti ma anche contenuti che ci aiutino a riflettere insieme sul ruolo della poesia.
Nella speranza di avervi come partecipanti alla premiazione del “PREMIO TITANO 2012” vi saluto cordialmente, 

Giorgio Gasperoni
Presidente Premio Titano 2012

15 marzo 2012

IL Maestro LUIGI LOTTI

Il Pittore della Dimensione Spirituale

di Renato Piccioni
Osservando le opere del Maestro Luigi Lotti, immancabilmente ci si sente trasportati in una dimensione che nulla ha a che fare con la materialità della vita dell'uomo. Egli, con la sua arte e la sua invenzione di una tecnica pittorica personalissima, ci fa rivelazione di cosa sia insito nelle cose del creato, che pur essendo materiali, quando osservate con l'occhio attento ed ispirato dell'artista, anticipano la "Dimensione Spirituale", che vivremo soltanto al termine del passaggio terreno della nostra breve esistenza materiale.
Ogni suo dipinto, è un racconto speciale, in cui il Maestro, con un’intuizione profonda, ispirata dall'animo suo, ci conduce alla scoperta dei significati che sono presenti nella natura che ci circonda e, che noi, miseri mortali, non percepiamo perché presi nel vortice degli egoismi, che ci portano a vivere questa nostra esistenza in modo talmente veloce, che non ci resta tempo neppure per riflettere sulla straordinaria bellezza del creato di cui, Dio, ci ha fatto dono generosamente. Il M° Luigi Lotti, ha inventato "la pittura delle sensazioni spirituali dell'anima".

Chi è l’Artista?


di Giorgio Gasperoni
L'arte si può paragonare a un fiore, la cui gemma è la cultura. L'opera d'arte riflette non solo l'idea dell'artista, il suo cuore e la sua personalità, ma anche la sua capacità tecnica e l'armonia fra il contenuto e lo stile che egli ha saputo realizzare nella sua opera. Per completare il suo valore però, la sua creazione abbisogna di qualcuno che la stimi, per cui questo è il ruolo dell'apprezzamento. C'è assoluto bisogno di riscoprire il valore dell'anima. Potremmo aggiungere che il valore dell'opera aumenta con l’ampliamento dell'arco di persone cui porta gioia.
L'arte è l'attività di creazione e apprezzamento della bellezza. La mente dell'uomo ha le tre facoltà dell'intelligenza, del sentimento e della volontà, cui corrispondono tre diversi campi di attività culturale. Tra gli esercizi intellettuali individuiamo la filosofia e la scienza, in quelli volitivi comprendiamo la morale e l'etica, mentre l'attività emotiva per eccellenza è l'arte. Così, possiamo definire l'arte come l'attività emotiva che crea e apprezza la bellezza.

14 dicembre 2011

Radio e Televisione della Repubblica di San Marino - Cultura e Spettacoli

Premio letterario internazionale "Titano 2011"
Ottimi esempi di prosa e poesia: all’Hotel San Giuseppe di Valdragone sono stati consegnati i riconoscimenti della 7° edizione del Premio letterario, promosso dall’Accademia culturale Le Tre Castella.

27/11/2011
Hanno messo nero su bianco le loro emozioni, hanno espresso con carta e penna pensieri e stati d’animo, perché scrivere è “sognare coscientemente, ad occhi aperti”. 30 i riconoscimenti assegnati su un totale di circa un centinaio di opere presentate a inizio concorso. Si spazia come sempre tra prosa e poesia. Consegnate targhe speciali d’onore, tra gli altri, a Roberta Violini per la sezione poesia e a Francesca Petrino per la prosa; la coppa speciale dell’accademia culturale Le Tre Castella a Werther Zabberoni; e poi i CREST della Repubblica di San Marino, ovvero i premi alla carriera per aver partecipato a varie edizioni, ai poeti Caterina Tisselli, Dante Repola, Rossana Pianigiani, Rossana Emaldi, Nadea Lusuarghi. Tutti poeti e scrittori arrivati da tutta Italia con l’unico obiettivo di far conoscere e apprezzare la loro creatività. Presenti anche cinque sammarinesi: tra loro Checco Guidi in evidenza con i suoi versi in vernacolo. Sono stati inoltre premiati, con speciali attestati, per il loro talento poetico anche gli alunni della 5° A dell’istituto Rodari di Rimini: piccoli “Pionieri di una cultura di pace”. “E’ stato un successo – ha commentato con soddisfazione il presidente del Premio, Giorgio Gasperoni, rimarcando la qualità delle opere proposte ma soprattutto l’importanza della partecipazione e della condivisione in occasioni come questa.
Silvia Pelliccioni
link al video:

13 dicembre 2011

Premio Letterario Internazionale Titano 2011

Prefazione alla raccolta antologica delle opere premiate

Questa è la settima edizione della nostra manifestazione culturale. Siamo orgogliosi di ciò. Il Premio Internazionale Titano è cresciuto anno dopo anno, creando una vera comunità di amici oltre che di poeti e scrittori.
L’anno scorso ho condiviso alcune riflessioni con i poeti partecipanti alla premiazione e desidero condividerle anche con tutti voi: L'arte si può paragonare a un fiore, la cui gemma è la cultura. L'opera d'arte riflette non solo l'idea dell'artista, il suo cuore e la sua personalità, ma anche la sua capacità tecnica e l'armonia fra il contenuto e lo stile che egli ha saputo realizzare nella sua opera.
Per completare il suo valore però, la sua creazione abbisogna di qualcuno che la stimi, per cui questo il ruolo dell'apprezzamento. E' con questo scopo in mente, che organizziamo in questo modo il Premio Titano. Vogliamo che sia una celebrazione e una festa dove ognuno può dare e ricevere conoscenza dagli altri partecipanti. C'è assoluto bisogno di riscoprire il valore dell'anima. Potremmo aggiungere che il valore dell'opera aumenta con l’ampliamento dell'arco di persone cui porta gioia.
Con questo 7° anno abbiamo cercato di organizzare una manifestazione che abbia al suo interno cose piacevoli per aiutare alla condivisione fra tutti ma anche essere foriera di contenuti che aiutino a riflettere sul ruolo della poesia e della scrittura. L'eccellenza diventa la lotta contro la mediocrità di questa società. Mi rendo conto che dobbiamo essere in grado di dare il nostro migliore contributo a coloro che ci seguono su questa via.
Il concetto di cultura comprende complessivamente più settori dell'attività umana quali l'economia, l'educazione, la religione, la scienza e l'arte: tra questi l'arte, acquista posizione centrale, poiché è l'essenza stessa della cultura.
L'arte è l'attività di creazione e apprezzamento della bellezza. La mente dell'uomo ha le tre facoltà dell'intelligenza, del sentimento e della volontà, cui corrispondono tre diversi campi di attività culturale. Tra gli esercizi intellettuali individuiamo la filosofia e la scienza, in quelli volitivi comprendiamo la morale e l'etica, mentre l'attività emotiva per eccellenza è l'arte. Così, possiamo definire l'arte come "l'attività emotiva che crea e apprezza la bellezza". Qual è poi lo scopo dell'arte? Dio creò l'uomo e l'universo per ottenere gioia dall'amore verso il creato. Analogamente, è per provare gioia che l'uomo crea e apprezza l'opera d'arte come suo oggetto. Perciò, l'arte può essere definita anche come "azione che produce gioia attraverso la creazione e l'apprezzamento".
Il critico d'arte britannico Herbert Read (1893-1968), spiegò che tutti gli artisti hanno il desiderio di compiacere, e l'arte si caratterizza come il tentativo di creare forme gradevoli. Ogni forza emotiva scambiata, vuoi dal soggetto all'oggetto, vuoi dall'oggetto al soggetto, è trasmessa come amore ed è ricevuta come sollecitazione emotiva, ovvero bellezza. La bellezza non esiste oggettivamente, ma è determinata dall'azione di dare e ricevere tra il soggetto, alla ricerca del valore, e l'oggetto. In altre parole, la bellezza si determina quando il soggetto prova gioia attraverso la sollecitazione, percepita emotivamente, che riceve dall'oggetto.
La bellezza non "esiste" oggettivamente ma "è percepita". È un elemento esistente nell'oggetto che dà al soggetto la sollecitazione emotiva, che il soggetto stesso recepisce come bellezza.
Riflettiamo sulla relazione tra l'etica e l'arte dalla prospettiva della relazione tra amore e bellezza. L'amore è una forza emotiva che il soggetto dà all'oggetto, e la bellezza è uno stimolo emotivo che il soggetto riceve dall'oggetto. Amore e bellezza sono così strettamente correlati da essere come le due facce della stessa medaglia: da ciò possiamo comprendere come l'etica, che si occupa dell'amore, e l'arte, che s'interessa alla bellezza, siano inseparabilmente legate. Considerando l'arte e l'etica a questa stregua, arriviamo a concludere che la vera bellezza si fonda sul vero amore. Fino a oggi, a dire il vero, non è stato proprio così, perché è mancata una ferma presa di posizione filosofica sul fatto che l'artista debba essere una persona moralmente elevata. Di conseguenza, molti artisti, soprattutto scrittori, hanno scelto l'amore come loro tema, ma si è trattato spesso di amore alquanto relativo.
Il nostro scopo come promotori del Premio Internazionale Titano è proprio quello di dare massima enfasi al giusto rapporto tra il vero amore e le vere espressioni artistiche.

Il Presidente
Giorgio Gasperoni

“Premio Letterario Internazionale Titano 2011”
Repubblica di San Marino – 26/27 novembre 2011

link all'antologia: link