di Renato Piccioni
Osservando le opere del Maestro Luigi
Lotti, immancabilmente ci si sente trasportati in una dimensione che nulla ha a
che fare con la materialità della vita dell'uomo. Egli, con la sua arte e la
sua invenzione di una tecnica pittorica personalissima, ci fa rivelazione di
cosa sia insito nelle cose del creato, che pur essendo materiali, quando
osservate con l'occhio attento ed ispirato dell'artista, anticipano la
"Dimensione Spirituale", che vivremo soltanto al termine del
passaggio terreno della nostra breve esistenza materiale.
Ogni suo dipinto, è un racconto
speciale, in cui il Maestro, con un’intuizione profonda, ispirata dall'animo
suo, ci conduce alla scoperta dei significati che sono presenti nella natura
che ci circonda e, che noi, miseri mortali, non percepiamo perché presi nel
vortice degli egoismi, che ci portano a vivere questa nostra esistenza in modo
talmente veloce, che non ci resta tempo neppure per riflettere sulla
straordinaria bellezza del creato di cui, Dio, ci ha fatto dono generosamente.
Il M° Luigi Lotti, ha inventato "la pittura delle sensazioni spirituali
dell'anima".
Quel cerchio, appena percettibile, ma di
prepotente presenza, è la Sua percezione di come racchiudere l'aspetto
spirituale della Luce Divina e, con il quale, delimita la sua ispirazione,
mentre trasforma la sua percezione, con la miriade delle delicatissime
coloriture come fosse un arcobaleno infinito, con il quali, sapientemente, sa
convogliare l'attenta osservazione del fruitore, che, mano a mano che insiste
nell'osservazione come fosse alla ricerca dell'assoluto, giunge infine, alla
scoperta di immagini che sono delicatamente accennate e frammiste, a riprova
della genesi dell'invenzione del grande racconto e della gioia di chi, come
l'artista, ha sentito rivelata a se, per poi poterla rivelare agli altri quasi
con timidezza, una sua intima scoperta.
È il mondo del Lotti, che Egli osserva
nel suo quotidiano, e che lo circonda, con una apparente vita selvaggia, tutta
a contornare la sua casa.
Egli spia fra i rami la vita dei
volatili che, fin dal sorgere del sole, con il canto ed il frullare delle loro
ali, gli sono musica della natura.
Nelle sue opere troviamo ben rappresentata
la vita della flora che gli rigoglia attorno, ma colma anche della vita degli
abitanti di quella oasi di pace che, con i loro voli, lo ispirano alla
rappresentazione della vita libera e, quando anche si imbatte in qualche
vittima, ne sa poi narrare la morte ma con soavità e mai con l'orrore che,
normalmente, quelle visioni potrebbero suscitare.
Nelle remore delle mode che molti
cosiddetti artisti seguono per la facile conquista di un mercato al solo scopo
di monetizzare i loro lavori, riscontriamo che in quelle tele la freddezza, che
la sola "tecnica" esprime, ce la si trasmette inequivocabilmente,
mentre quando ci imbattiamo in chi esprime sulle sue tele soltanto
l'ispirazione, a prescindere, ed al di fuori dei canoni di facile mercato, allora
sentiamo in noi nascere come un calore che emana da quella tela per raccontarci
dell'artista la sua sofferenza e le sue emozioni, ed è allora che possiamo dire
di trovarci davanti ad una "vera opera d'arte".
Davanti ad una tela del Lotti, ci si
deve soffermare a lungo, perché quella sua invenzione pittorica, richiede lunga
osservazione per "scoprire" la meraviglia di quanto è soffusamente
celato in quel caleidoscopio di colorazioni e, in quelle pennellate che
sembrano lievi sospiri, creati invece più per l'anima che per il nostro essere
essenzialmente materia.
Il risveglio dei nostri intimi fremiti
di spiritualità, diventano preziosi doni che il Maestro ci fa con la sua
"Arte", ed è la nostra gratitudine e la nostra ammirazione che
diventano suo premio e sua gioia in quanto, solo allora, sente che le sue opere
raccontano appieno i suoi intendimenti e le sue pulsioni, perché suo scopo è
quello di giungere all'anima di coloro che vogliono, desiderano e finalmente,
sanno intuirlo e capirlo fino in fondo.
Quando una tela suscita tali emozioni
nell'animo, in quella tela è impresso il marchio dello spirito che ne ha
suggerito la creazione.
A mio avviso, ognuno è maestro nell'arte
del suo sapere, ma solo se in esso mette la sua scoperta della "dimensione
spirituale" che ci è premiale quando giungeremo al traguardo di questa
vita e si aprirà quella porta che ci condurrà nel godimento della
"Luce" .
Per ora troviamo, se sappiamo cercarla,
la prova che quella "Luce" esiste già dalle opere pittoriche del
Lotti, che magistralmente sa darle dimensione con i suoi colori che sono colori
di luce e non di materia che, con essi, rappresenta.
Si sa dipingere la luce, solo se quella
luce nasce dal cuore che ne è depositano e custode, per se e per gli altri.
Il messaggio che ci viene offerto dalla
dimensione pittorica del Lotti, ci è di conforto per affrontare i giorni della
vita con più umiltà, perché davanti alle sue tele, ci troviamo davanti l'opera
di un grande che sa esserci Maestro di spiritualità attraverso la materia delle
sue tele.
Mio padre lo considero uno dei pittori più sensibili e umani dei nostri giorni. Ora ha 80 anni ma continua a stupirsi x la voglia di vita che viene espressa anche nei suoi quadri. Un ricordo sincero mando al pittore Bardeggia fautore con mio padre di tanti capolavori in tutta Italia. Ti voglio bene babbo
RispondiEliminaGrazie sig. Gasperoni, ho saputo proprio oggi che ha mandato a mio padre una lettera con il mio commento.Non avevo detto niente a nessuno
EliminaGrazie di nuovo Lotti Gigliola