E’ importante ogni tanto ripercorrere e riflettere sui personaggi che hanno segnato un tratto indelebile nella storia. Albert Schweitzer comprese la profonda separazione fra le parole e i fatti della religione cristiana e fu questa separazione che egli cercò di sfidare nella sua vita.
Divenne sempre più conosciuto e fu considerato come la coscienza dell'Europa. Si teneva al di sopra di tutti gli interessi nazionali e confessionali e sostenne con la sua voce chiunque non poteva esprimersi. Quanto mai attuale il suo messaggio!
di Giorgio Gasperoni
Albert Schweitzer era un uomo dotato di numerosi talenti naturali. Divenne un esperto anche brillante in campi molto diversi come la teologia, la filosofia, la musica, la letteratura e la medicina. Si potrebbe pensare che una tale diversità di doni possa essere, in fin dei conti, nociva per la personalità, ma questo non fu mai il caso di Albert Schweitzer.
Attraverso l'esempio ha saputo mostrare che, con ognuna delle sue qualità, egli poteva aiutare gli altri; ha saputo mostrare che la generosità di cuore, la sensibilità artistica completavano mirabilmente la sua volontà di ferro, il suo spirito indipendente e avventuroso e la sua grande capacità di comprensione. E in lui tutto questo era messo al servizio di un forte impegno di lavoro sia si trattasse di lavoro fisico o di concentrazione intellettuale. Ancora molto giovane Albert Schweitzer sentì che la sua vocazione era diretta verso la filantropia, verso l'amore disinteressato per gli altri.
Era nato il 14 gennaio 1875 a Kaysersberg (Alsazia). Suo padre era pastore e insegnante in una piccola comunità protestante, in un villaggio che era in gran parte cattolico. Aveva solo sei mesi quando i suoi genitori si stabilirono a Gunsbach, il paese natale di sua madre.
Già da piccolo aveva dimostrato di possedere un forte carattere. Era sensibile a tutte le sofferenze e miserie di questo mondo e sentiva sempre di più il desiderio pressante di porvi rimedio. Ciò che lo sorprendeva e lo scandalizzava era l'attitudine di tanta gente che non sembrava preoccuparsi per niente della sofferenza dei propri simili. Giurò a se stesso di non diventare mai come loro, di non essere mai partecipe della loro vigliaccheria.