13 dicembre 2023

Le ragioni della pace alla prova delle migrazioni contemporanee

 UPF Italia PEACE FORUM - 29 maggio 2023 

Luca Di Sciullo, presidente di IDOS, un centro di studi e ricerche sulle migrazioni. Di Sciullo è uno studioso autorevole dei fenomeni migratori ed è anche docente di filosofia presso l’Istituto San Pietro di Viterbo, affiliato al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma.

di Luca Di Sciullo 

Abstract

l mio intervento si intitola “Le ragioni della pace alla prova delle migrazioni”. Innanzitutto, consideriamo quali siano le ragioni della pace. Si dice spesso che la pace sia strettamente legata alla giustizia. La pace non può esistere senza giustizia, ma sappiamo anche che la giustizia da sola non è sufficiente. È necessario un pensiero, una concezione e una pratica attenta della giustizia, unite ad altre due colonne fondamentali: verità e libertà. Nessuno di questi tre elementi può reggere da solo; devono essere considerati insieme. Possiamo vedere la verità come la testa, la libertà come i polmoni e la giustizia come le braccia, formando un insieme organico. È evidente che questi tre componenti sono essenziali per la promozione del- la pace. Possiamo condensare i diritti umani in questi tre punti di vista: veri- tà, giustizia e libertà. Solo così si può costruire la pace. Il termine “pace” de- riva dal latino “pactus”, che significa patto.

I Balcani occidentali: Fra prospettive di integrazione europea e rischi di nuovi conflitti

UPF Italia PEACE FORUM

Antonio Stango è un analista politico ed esperto in particolare nell’ambito dei diritti umani, ma è anche scrittore e editore. Si occupa dei diritti umani da oltre 40 anni a livello internazionale, e nel 1987 ha fondato, insieme a Paolo Ungari, il Comitato Helsinki per i diritti umani. Inoltre, è fondatore e presidente della FIDU (Federazione Italiana Diritti Umani). È ambasciatore di pace per UPF. Il tema dei Balcani è di particolare interesse perché è una delle aree in cui sia UPF International che UPF Europa hanno investito maggiormente.

di Antonio Stango (26 giugno 2023)

Nel 1987 mi occupavo già di diritti umani da almeno 6 anni. Ero uno studente di scienze politiche e fondai un comitato chiamato “Comitato per la difesa dei diritti umani nei Paesi dell’Est”. In seguito, poiché il Comitato stava ottenendo risultati positivi e guadagnando una certa reputazione anche fuori dall’Italia, mi fu chiesto di creare un “Comitato Helsinki” Italiano, denominato dalla Conferenza di Helsinki sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa del 1973-1975 e basato su quello fondato nel 1976 a Mosca da Yuri Orlov e altri dissidenti, che poi mi hanno onorato della loro amicizia. Successivamente, insieme ad altri membri, abbiamo trasformato il Comitato Italiano Helsinki in Federazione Italiana per i Diritti Umani (FIDU). 

L’Africa del XXI° secolo

La UPF ha organizzato diversi Summit in diverse nazioni africane: Senegal e Sud Africa nel 2018, e in Niger nel 2019. A questi eventi hanno partecipato rappresentanti istituzionali delle 54 nazioni africane, i cui temi principali erano centrati sulla "Nuova Africa": Interdipendenza, Prosperità Condivisa e Valori Universali.

di Giorgio Gasperoni

Con il suo patrimonio culturale unico e le ricche risorse umane e naturali del continente, l'obiettivo dei summit erano di discutere le cruciali questioni legate all'interdipendenza, alla prosperità reciproca e ai valori universali, cercando soluzioni alle sfide comuni affrontate dai 1,7 miliardi di abitanti e dalle 54 nazioni del continente africano.

Dopo il Summit a Città del Capo, alcuni rappresentanti occidentali dell'UPF, che hanno offerto il loro impegno in Africa per diversi decenni, hanno espresso piacevolmente la loro sorpresa. Si sono interrogati su chi siano gli africani del 21° secolo e cosa desiderino. È evidente che gli africani del XXI secolo stanno cercando di superare le umiliazioni subite durante il dominio straniero del XX secolo. Tuttavia, è altrettanto evidente che tornare alla mentalità dell'Africa precedente al dominio straniero, quasi al 20° secolo, non è un'opzione. Nel XXI secolo, le carte dell'Africa sono state mescolate in modo irreversibile.

Un uomo forgiato da tragedia e tumulto

In occasione dell’undicesimo anniversario della morte di Sun Myung Moon, avvenuta all’inizio di settembre, abbiamo deciso di esplorare la vita dell’uomo che ha fondato la UPF e la sua relazione con la Corea, un paese che, sebbene condivida notevoli similitudini con l’Italia, si distingue per la sua bellezza naturale e il suo popolo appassionato. La Corea ha fatto notevoli progressi, rinascendo dalle ceneri della guerra nei sette-otto decenni passati. 

4.	Il generale Douglas MacArthur sulla barca principale diretta a Incheon (15 settembre 1950)
Il generale Douglas MacArthur sulla barca
principale diretta a Incheon (15 settembre 1950)

di Julian Gray

Sun Myung Moon nacque nel 1920 nella parte settentrionale della penisola coreana, ora situata in Corea del Nord, prima che la Corea divenisse 

famosa come il “miracolo sul fiume Han”. La sua notorietà globale è principalmente attribuita al suo impe- gno per la pace, grazie alla sua collaborazione con leader religiosi e politici e la promozione dei valori del matrimonio e della famiglia.