13 dicembre 2023

Le ragioni della pace alla prova delle migrazioni contemporanee

 UPF Italia PEACE FORUM - 29 maggio 2023 

Luca Di Sciullo, presidente di IDOS, un centro di studi e ricerche sulle migrazioni. Di Sciullo è uno studioso autorevole dei fenomeni migratori ed è anche docente di filosofia presso l’Istituto San Pietro di Viterbo, affiliato al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma.

di Luca Di Sciullo 

Abstract

l mio intervento si intitola “Le ragioni della pace alla prova delle migrazioni”. Innanzitutto, consideriamo quali siano le ragioni della pace. Si dice spesso che la pace sia strettamente legata alla giustizia. La pace non può esistere senza giustizia, ma sappiamo anche che la giustizia da sola non è sufficiente. È necessario un pensiero, una concezione e una pratica attenta della giustizia, unite ad altre due colonne fondamentali: verità e libertà. Nessuno di questi tre elementi può reggere da solo; devono essere considerati insieme. Possiamo vedere la verità come la testa, la libertà come i polmoni e la giustizia come le braccia, formando un insieme organico. È evidente che questi tre componenti sono essenziali per la promozione del- la pace. Possiamo condensare i diritti umani in questi tre punti di vista: veri- tà, giustizia e libertà. Solo così si può costruire la pace. Il termine “pace” de- riva dal latino “pactus”, che significa patto.

I Balcani occidentali: Fra prospettive di integrazione europea e rischi di nuovi conflitti

UPF Italia PEACE FORUM

Antonio Stango è un analista politico ed esperto in particolare nell’ambito dei diritti umani, ma è anche scrittore e editore. Si occupa dei diritti umani da oltre 40 anni a livello internazionale, e nel 1987 ha fondato, insieme a Paolo Ungari, il Comitato Helsinki per i diritti umani. Inoltre, è fondatore e presidente della FIDU (Federazione Italiana Diritti Umani). È ambasciatore di pace per UPF. Il tema dei Balcani è di particolare interesse perché è una delle aree in cui sia UPF International che UPF Europa hanno investito maggiormente.

di Antonio Stango (26 giugno 2023)

Nel 1987 mi occupavo già di diritti umani da almeno 6 anni. Ero uno studente di scienze politiche e fondai un comitato chiamato “Comitato per la difesa dei diritti umani nei Paesi dell’Est”. In seguito, poiché il Comitato stava ottenendo risultati positivi e guadagnando una certa reputazione anche fuori dall’Italia, mi fu chiesto di creare un “Comitato Helsinki” Italiano, denominato dalla Conferenza di Helsinki sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa del 1973-1975 e basato su quello fondato nel 1976 a Mosca da Yuri Orlov e altri dissidenti, che poi mi hanno onorato della loro amicizia. Successivamente, insieme ad altri membri, abbiamo trasformato il Comitato Italiano Helsinki in Federazione Italiana per i Diritti Umani (FIDU). 

L’Africa del XXI° secolo

La UPF ha organizzato diversi Summit in diverse nazioni africane: Senegal e Sud Africa nel 2018, e in Niger nel 2019. A questi eventi hanno partecipato rappresentanti istituzionali delle 54 nazioni africane, i cui temi principali erano centrati sulla "Nuova Africa": Interdipendenza, Prosperità Condivisa e Valori Universali.

di Giorgio Gasperoni

Con il suo patrimonio culturale unico e le ricche risorse umane e naturali del continente, l'obiettivo dei summit erano di discutere le cruciali questioni legate all'interdipendenza, alla prosperità reciproca e ai valori universali, cercando soluzioni alle sfide comuni affrontate dai 1,7 miliardi di abitanti e dalle 54 nazioni del continente africano.

Dopo il Summit a Città del Capo, alcuni rappresentanti occidentali dell'UPF, che hanno offerto il loro impegno in Africa per diversi decenni, hanno espresso piacevolmente la loro sorpresa. Si sono interrogati su chi siano gli africani del 21° secolo e cosa desiderino. È evidente che gli africani del XXI secolo stanno cercando di superare le umiliazioni subite durante il dominio straniero del XX secolo. Tuttavia, è altrettanto evidente che tornare alla mentalità dell'Africa precedente al dominio straniero, quasi al 20° secolo, non è un'opzione. Nel XXI secolo, le carte dell'Africa sono state mescolate in modo irreversibile.

Un uomo forgiato da tragedia e tumulto

In occasione dell’undicesimo anniversario della morte di Sun Myung Moon, avvenuta all’inizio di settembre, abbiamo deciso di esplorare la vita dell’uomo che ha fondato la UPF e la sua relazione con la Corea, un paese che, sebbene condivida notevoli similitudini con l’Italia, si distingue per la sua bellezza naturale e il suo popolo appassionato. La Corea ha fatto notevoli progressi, rinascendo dalle ceneri della guerra nei sette-otto decenni passati. 

4.	Il generale Douglas MacArthur sulla barca principale diretta a Incheon (15 settembre 1950)
Il generale Douglas MacArthur sulla barca
principale diretta a Incheon (15 settembre 1950)

di Julian Gray

Sun Myung Moon nacque nel 1920 nella parte settentrionale della penisola coreana, ora situata in Corea del Nord, prima che la Corea divenisse 

famosa come il “miracolo sul fiume Han”. La sua notorietà globale è principalmente attribuita al suo impe- gno per la pace, grazie alla sua collaborazione con leader religiosi e politici e la promozione dei valori del matrimonio e della famiglia. 

13 ottobre 2023

DALL’AFGHANISTAN UN GRANDE ESEMPIO DI FORZA D’ANIMO

Emilio Asti 

Forse nessun altro Paese è stato così tante volte scenario di conflitti come l’Afghanistan, i cui abitanti per lungo tempo hanno continuato a vivere in mezzo alla violenza e alla miseria, in un ambiente colpito da numerose calamità naturali. Non bisogna dimenticare che il territorio afghano è una zona ad alta sismicità, diversi infatti sono stati i terremoti verificatisi nel corso degli anni, con un clima fortemente continentale, caratterizzato da inverni gelidi ed estati torride, inoltre lunghi periodi di siccità si sono alternati a forti alluvioni, aggravando una situazione di profonda miseria. 

Alcuni giorni fa un violento terremoto ha colpito la provincia di Herat, situata nell’Afghanistan occidentale, non lontana dalla frontiera con l’Iran, provocando circa 2500 vittime e migliaia di feriti, ma il bilancio pare destinato ad aumentare. Questa dichiarazione, ripresa dai mezzi di comunicazione locali, di un residente di Herat, città fortemente colpita dal sisma, pur nella sua semplicità, è significativa: “Tutte le persone sono fuori dalle loro case. Case, uffici e negozi sono tutti vuoti e si temono nuovi terremoti. Io e la mia famiglia eravamo dentro casa, ho sentito il terremoto.” 

6 agosto 2023

LUNGO IL MEKONG: DALLE MONTAGNE DEL TIBET AL MAR CINESE MERIDIONALE. LUOGHI, VICENDE E RIFLESSIONI

Conferenza tenuta dal prof. Emilio Asti a Macugnaga (VB) il 23/7/2023

Sono già parecchi anni che a Macugnaga, famosa località di villeggiatura montana ai piedi del Monte Rosa, Emilio Asti, studioso di culture orientali, tiene conferenze, organizzando anche vari eventi culturali. Quest'anno ha tenuto un'interessante conferenza, ricca di spunti interessanti ed arricchita dalla proiezione di due video, inserita nell'ambito delle manifestazioni culturali estive organizzate con il patrocinio del Comune di Macugnaga e di altre istituzioni.

All'inizio della conferenza lui ha illustrato il corso del grande fiume Mekong, che con una lunghezza di quasi 5 mila km è uno dei fiumi più lunghi del mondo e rappresenta per diverse aree un'importante via di comunicazione. Il suo ecosistema molto complesso, con una fauna ittica particolarmente ricca, appare purtroppo minacciato da vari fattori; la costruzione di molte dighe ha infatti causato vari problemi all'ambiente. Dalle alte montagne del Tibet, dove si trova la sua sorgente fino alla foce nel Mar Cinese meridionale, è un susseguirsi di paesaggi diversi e situazioni culturali differenti, una vasta area estremamente interessante sotto molti punti di vista. Il Prof. Asti ha cercato di presentare brevemente diversi aspetti geografici e culturali, oltre alle varie condizioni politiche dei Paesi attraversati dal Mekong, mettendo inoltre in risalto le diverse questioni inerenti alla vita delle popolazioni stanziate sulle sue rive, costrette a fare i conti con molti nodi non risolti del passato e problemi ancora aperti. In questa conferenza lui ha preferito dare la priorità alle riflessioni personali, considerando che, a suo avviso, la descrizione dei paesaggi fosse meno importante.

16 luglio 2023

“Si Vis Pacem para Pacem: Se vuoi la Pace preparati alla Pace”

 27 MARZO 2023

ABSTRACT 

Matteo Luigi Napolitano è storico e diplomatico; è capo della cattedra di diplomazia e storia internazionale presso l’Università degli Studi del Molise e Campobasso; inoltre è direttore esecutivo del WEI ovvero il World Evolution Institute ed è delegato internazionale del Comitato Pontificio di Scienze Storiche presso la città del Vaticano. 

Si vis pacem para pacem, è il titolo del mio intervento. In realtà, ho trasformato in latino una frase che era di un grande diplomatico vaticano, 

Agostino Casaroli il quale, non ancora cardinale, par- tecipò ai negoziati per la conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa. Nel suo inter- vento a Helsinki, Casaroli disse esattamente questo: si vis pacem para pacem, se veramente si vuole la pace bisogna prepararsi alla pace. 

Perché parlo di Casaroli? Perché la CSCE (Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa) è stata rievocata il 13 dicembre dello scorso anno come un’idea per recuperarne il patrimonio come modello di pace anche per i giorni nostri; idea ripresa dal Segretario di Stato vaticano, card. Parolin, durante una conferenza che abbiamo tenuto all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

«Religione e credo: la prima libertà umana, anche politica»

 ABSTRACT 

27 FEBBRAIO 2023

Marco Respinti è giornalista, saggista e conferenziere.

Direttore responsabile di “Bitter Winter”, quotidiano online in inglese su libertà religiosa e diritti umani, e del periodico accademico “The Journal of CESNUR”, incentrato sulle nuove religioni, ha partecipato a diversi eventi, anche internazionali, di UPF, di cui è ambasciatore di pace. 

Ringrazio dell’invito rivoltomi a svolgere questo tema giacché mi consente di condividere con voi alcune riflessioni. È sempre un piacere partecipare alle attività di UPF in Italia e all’estero. E non lo dico solo perché sono ospite di UPF: gli amici di UPF sanno che le mie sono parole sincere. Trattando oggi di libertà religiosa, o di liber- tà di religione, declinerò queste espressioni nel modo in cui vengono intese a livello internazionale attraverso l’acroni- mo, FoRB, cioè «Freedom of Religion or Belief», in italiano «libertà di religione e di credo», che è diventato canonico anche in ambito scientifico. 

[...] L’articolo 18 della «Dichiarazione Universale dei Diritti Umani» esprime la sostanza di quella formula: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti». È dunque questo il senso con cui, sul piano accademico così come sul piano giornalistico, uso l’espressione «libertà di religione». 

UPF Italia PEACE FORUM

CONFLITTO E PACE 

Approcci multidisciplinari per la costruzione di un futuro armonioso 

Il PEACE Forum, organizzato da UPF-Italia, si impegna a promuovere il dialogo e la cooperazione per affrontare il conflitto e costruire la pace. 

Questo Think Tank “tutto italiano” si riunisce mensimente e coinvolge importanti referenti provenienti da diverse discipline. Il forum offre una piattaforma per discutere e approfondire il tema del conflitto da prospettive multidisciplinari, al fine di sviluppare nuovi approcci e soluzioni per costruire una società futura pacifca ed equilibrata 

14 luglio 2023

IL SOGNO INFRANTO DELLE GIOVANI DONNE

di Elisabetta Nistri 

Suor Maria Rosa Venturelli è una religiosa con una formazione teologica a Roma. Dal 1977 lavora come insegnante e responsabile del movimento africano cristiano “I Giovani della Luce”. Ha viaggiato molto per lavo- ro, visitando diversi paesi come Austria, Spagna, Portogallo, Germania, Togo, Uganda, Sudan, Egitto e Sicilia. Ha avuto un’esperienza significativa in Sardegna. 

Dal 1989 al 2007 ha aperto una nuova sede Comboniana a Varsavia e successivamente è stata richiamata a Roma. Ha perfezionato i suoi studi in storia della Chiesa e beni culturali presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha lavorato nell’archivio storico del suo istituto e ha svolto il ruolo di postulatrice generale. 

A Roma, si dedica ai migranti come vicepresidente dell’associazione Comboniana “Servizi Emigranti e Profughi” e si impegna nella lotta contro la tratta di persone sia in Italia che nell’Unione Europea. 

Recentemente ha celebrato i suoi cinquant’anni di consacrazione missionaria Comboniana. Durante il lockdown ha avuto l’opportunità di riflettere sulla sua vita attraverso esperti che ha evangelizzato l’anno scorso, contribuendo alla sua crescita come persona. Ha anche pubblicato il libro “Storia di cinquanta anni di vita missionaria”. 

LA SCHIAVITÙ MODERNA Sotto i nostri occhi

L’occasione per celebrare la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi è stata colta dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo Italia, in partnership con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Roma, presso la Sala delle Bandiere lo scorso 21 marzo

di Maria Gabriella Mieli 

L’incontro ha affrontato la grave questione della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, con particolare attenzione all’Italia e all’Europa ed è stato condotto dalla dottoressa Maria Pia Turiello, mediatrice di alta conflittualità. Come questa forma di traffico coinvolga principalmente ragazze provenienti dalla Nigeria, dall’Europa orientale e dai Balcani, spesso minorenni. Nonostante il governo italiano abbia adottato il primo piano nazionale d’azione nel 2007 per combattere e prevenire questo fenomeno, il sistema di tutela delle vittime della tratta rimane ancora insufficiente e richiede un potenziamento. 

La tratta di esseri umani è stata definita “un crimine contro l’umanità” da Papa Francesco. Questo tema è stato portato all’attenzione del Parlamento Europeo, sottolineando come la dignità e la libertà della persona debbano avere la priorità rispetto al mercato e alla moneta. Si sollecita il Parlamento a fare di più per contrastare il fenomeno. 

Il Presidente dell’Ufficio italiano del Parlamento Europeo, Carlo Corazza, ha condiviso parte della sua esperienza personale come assistente dell’allora Pre- sidente Tajani a Bruxelles, durante i vari viaggi in cui ha incontrato donne vittime della tratta in Niger e in Libia. Ha sottolineato l’importanza di collaborare con le parlamentari che si occupano di questa problematica per trovare soluzioni efficaci. 

10 luglio 2023

Storia del complicato rapporto tra SCIENZA E RELIGIONE - con uno sguardo al futuro

RIFLESSIONI SU SCIENZA E RELIGIONE 

Complementarità e sfere interconnesse 

di Giorgio Gasperoni 

Possiamo sostenere che la scienza e la religione non sono in contrasto tra di loro, ma si completano reciprocamente? La scienza si occupa dell’indagine razionale ed empirica del mondo naturale, mentre la religione si occupa della dimensione spirituale e trascendente dell’esistenza umana. Entrambe le discipline offrono una comprensione diversa della realtà e possono arricchire la vita umana in modi differenti. 

Tuttavia, è importante evitare di dare spazio al riduzionismo scientista, che limita la realtà solo alla dimensione empirica e razionale, escludendo la sfera spirituale. La scienza dovrebbe essere aperta a considerare anche l’aspetto trascendente dell’esistenza umana. Questa è l’analisi svolta da Niccolò Pozzato nell’articolo presente su queste pagine del giornale. 

Mercoledì 22 giugno 1633. Roma, tribunale della Santa Inquisizione

di Niccolò Pozzato* 

Un settantenne Galileo Galilei è inginocchiato davanti ai cardinali inquisitori della Santa Sede e sta pronunciando le frasi che costituiranno la sua celeberrima abiura: “con cuore sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto i suddetti errori e eresie”. Se agli occhi dei contemporanei di Galilei queste parole suonarono “solo” come la fine della parabola del grande pensatore pisano, noi posteri siamo ormai in grado di leggervi altro: l’abiura di Galileo Galilei rappresentò la pietra tombale sul fiorente rapporto che da secoli legava religione e scienza. 

Se è vero che la credibilità “scientifica” delle teorie tolemaiche contenute nelle Sacre Scritture iniziò a vacillare con la fine del Medioevo e l’inizio dell’età rinascimentale, esse subirono il primo vero colpo con la fondamentale pubblicazione di Niccolò Copernico, intitolata De revolutionibus orbium coelestium (Sulle rivoluzioni dei corpi celesti, 1543), testo di riferimento per Galileo e le sue teorie eliocentriche. Prima si credeva che fosse la Terra, e quindi l’Uomo, a essere stata posta al centro dell’Universo da Dio, ma con Copernico questa convinzione crollò. Friedrich Hegel, nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817), parlava di individui cosmico storici, quei veggenti capaci di far progredire la storia, andando oltre il proprio tempo. È naturale riconoscere nelle parole del filosofo tedesco figure come quella di Ke- plero, oltre a quelle di Copernico e Galilei. Furono loro, infatti, a dare inizio a ciò che storicamente viene indicato come Ri- voluzione scientifica (ufficialmente lanciata dalla già menzionata pubblicazione di Copernico). 

AFGHANISTAN - Il luogo peggiore dove nascere donna

di Maria Clara Mussa 

Nel corso di una manifestazione in piazza SS Apostoli a Roma, organizzata tempo fa dalla comunità afghana, contro le pesanti restrizioni del governo talebano che impedisce alla donne di vivere una propria vita, di lavorare, studiare, viaggiare come fa la maggior parte delle donne su questa Terra, abbiamo potuto interloquire con numerose ragazze e anche con donne anziane che, grazie all’operazione di soccorso da parte delle nostre Forze Armate a Kabul nell’Agosto 2021, sono riuscite a trovare rifugio in Italia. 

Nella piazza, abbiamo incontrato Afghani facenti parte della diaspora, che insieme a cittadini e a rappresentanti dell’ambasciata della Repubblica Islamica di Afghanistan in Italia hanno coinvolto i passanti nell’illustrare la grave situazione in cui si trova tutto il Paese, vittima della più grave crisi umanitaria nel mondo; hanno illustrato la situazione in cui si trovano le ragazze e le donne afghane e, di conseguenza, i loro figli, a causa delle violenti restrizioni da parte del governo talebano, instauratosi nell’agosto del 2021, allorché la coalizione internazionale, sotto l’egida della NATO, ha abbandonato il Paese dopo venti anni di “missione di pace”. 

Il governo talebano domina la popolazione: oltre alla carestia e alle malattie, la popolazione subisce controlli e punizioni, imperante il Ministero per la ‘’promozione della virtù e la prevenzione del vizio”. 

Un Continente che paga per gli squilibri globali

CAMBIAMENTO CLIMATICO in Africa 

di Giorgio Gasperoni 

L’Africa è uno dei continenti più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico, nonostante abbia contribuito in misura molto limitata alle emissioni globali di gas serra. Gran parte delle responsabilità per le emissioni storiche e attuali di gas serra ricadono sulle nazioni industrializzate, principalmente quelle del Nord America, Europa e Asia. 

È importante sottolineare che molti paesi africani stanno facendo sforzi significativi per adattarsi ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti. Tuttavia, spesso mancano loro le risorse finanziarie e tecniche necessarie per affrontare questa sfida in modo completo ed efficace. Ciò richiede una maggiore cooperazione internazionale, un sostegno finanziario e tecnologico adeguato da parte delle nazioni industrializzate e una maggiore equità nel processo decisionale globale sul clima. Il tema viene approfondito dal Dott. Fabi. 

L’emergenza climatica in Africa: 

migrazioni interne e urbanizzazione 

di Gianfranco Fabi 

L’Africa paga ancora una volta per affrontare problemi nati al di fuori del Continente e che mettono a dura prova gli equilibri politici e sociali soprattutto negli Stati più fragili. Tra i temi più rilevanti in questo terzo millennio c’è infatti quello dell’emergenza climatica che ha per conseguenza l’innalzamento delle temperature medie, l’avanzata della desertificazione, il sempre maggior frequente verificarsi di fenomeni estremi quali siccità o alluvioni. 

Un’emergenza che l’Africa non può che subire anche se si è calcolato che solo il 2% dei gas serra climalteranti sono prodotti da attività all’interno del Continente sia per la scarsa diffusione delle attività industriali ad alto consumo di energia, sia per uno sviluppo basato su attività con minore impatto sull’ambiente anche grazie alle esperienze esterne. Ma dato che i cambiamenti climatici non conoscono confini e si sviluppano a livello globale, e anche se la responsabilità dei singoli paesi è particolarmente limitata, le ricadute non saranno né poche, né di scarsa importanza. Ne saranno coinvolti i raccolti, le abitudini alimentari, le potenzialità del commercio dei prodotti agricoli. 

5 luglio 2023

L’IMPATTO DEL PNRR sul sistema educativo italiano e la sfida dell’uso delle nuove tecnologie

Tempo di PNRR per tutte le scuole italiane 

di Mirella Sale* 

Il 28 febbraio è scaduto il termine per l’adesione e per la proposta da parte delle Istituzioni Scolastiche di progetti di massima da inserire in Scuola Futura, la piattaforma dedicata, creata per l’occasione dal Ministero per l’Istruzione e il Merito. Innumerevoli sono le proposte progettuali e formative finora inserite dagli Istituti scolastici italiani destinate a studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. 

Le progettazioni inserite vertono in merito ai più disparati ambiti: dalla robotica, al coding, dalla stampa 3D all’utilizzo di software per la creazione e la gestione di web radio, dalla creazione di redazioni di giornali virtuali alla implementazione di ambienti immersivi con o senza visori per la sperimentazione di progetti didattici educativi nel metaverso in cui realtà virtuale e realtà aumentata coesistono e si compenetrano.

“La famiglia rappresenta la prima e più importante fonte di educazione per i bambini”

di Giorgio Gasperoni 

Il rapporto tra famiglia, scuola e società è fondamentale per garantire una crescita e un’educazione positiva dei giovani. Ogni attore svolge un ruolo importante nella formazione dei bambini e degli adolescenti: lavorando insieme è possibile assicurare che i giovani si sviluppino come individui maturi, capaci di stabilire buone relazioni familiari e sociali e contribuire alla società dal punto di vista professionale. 

La famiglia rappresenta la prima e più importante fonte di educazione per i bambini. I genitori fungono da primi modelli di comportamento per i figli e hanno un impatto significativo sulla loro formazione. Per garantire una crescita positiva, i genitori dovrebbero fornire un ambiente familiare stabile e amorevole in cui i bambini si sentano al sicuro e protetti. Inoltre, dovrebbero impegnarsi nell’educazione morale dei loro figli, insegnando loro valori come lealtà, tolleranza, responsabilità e rispetto per gli altri. Dovrebbero anche essere attivamente coinvolti nella vita dei figli, partecipando alle attività scolastiche ed extracurriculari e offrendo sostegno nella scelta della carriera. 

La scuola svolge una funzione estremamente importante nella formazione dei giovani. Non solo fornisce una solida preparazione accademica, ma anche una formazione etica e sociale, trasmettendo principi di rispetto, tolleranza e impegno civile ai bambini. Inoltre, la scuola dovrebbe creare un ambiente accogliente e inclusivo in cui ogni studente si senta rispettato e valorizzato. Ciò implica che gli insegnanti e il personale scolastico debbano essere sensibili alle esigenze degli studenti e creare un ambiente che favorisca l’apprendimento e lo sviluppo. 

Mirella Sale, dirigente scolastico, effettua un’ampia analisi dell’attuale situazione della scuola italiana su queste pagine. 

LA CHIESA CATTOLICA TRA CRISI E PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO

Realtà dai molti volti ed estremamente complessa, con alle spalle due millenni di storia, la Chiesa Cattolica, presente in tutti i continenti, si trova a fronteggiare una grave crisi interna, che vede scontrarsi tendenze diverse.  

di Emilio Asti 

Sono in tanti in questi ultimi anni ad interrogarsi sulla situazione della Chiesa e sul suo futuro, alimentando parecchi dubbi e discussioni. Ciò che appare certo è che nella storia della Chiesa Cattolica, già recentemente scossa per le dimissioni di Papa Benedetto XVI, si è aperta una nuova fase, piena di incognite e foriera di sviluppi. All'inizio del III millennio la Chiesa Cattolica si trova a confrontarsi con una situazione di forte tensione tra continuità ed esigenze di cambiamento.
La Chiesa attuale, che conosce una situazione di pluralismo, inimmaginabile solo pochi decenni fa, pare caratterizzata da molte voci in competizione tra loro, ognuna delle quali pretende di essere quella corretta. La varietà di posizioni teologiche diverse, spesso contrastanti tra loro, rappresenta certamente un arricchimento, ma rischia di minare l’unità ecclesiale; in questo contesto alcuni paventano addirittura il rischio di uno scisma.

Diversi tentativi di rinnovamento incontrano la resistenza di una parte del clero che teme la messa in discussione dei propri privilegi. Alcune frange cattoliche tradizionaliste non risparmiano critiche a Papa Francesco, da loro accusato di eresia per alcune sue affermazioni. Oggetto di aspre critiche e spesso non pienamente compreso neppure da molti suoi collaboratori, questo Papa, che in molte occasioni ha dato prova di grande saggezza e tolleranza, si trova ad affrontare una situazione alquanto difficile. Il suo papato, che incarna il desiderio di una Chiesa più umile, disposta a riconoscere i propri errori e a rinnovarsi, si è subito caratterizzato per un'impronta fortemente innovativa. L'attuale Papa, che ha infranto consuetudini inveterate, cercando però al tempo stesso di preservare certi equilibri, è oggetto di attacchi polemici da parte dei settori più conservatori, i quali avversano qualsiasi tentativo di rinnovamento.

4 luglio 2023

Emergenza e circo mediatico

Tragedia che (purtroppo), accade, e Consiglio dei Ministri che trovi nei luoghi della emergenza, verrebbe da dire.

Il 9 marzo scorso il CdM si è tenuto a Cutro in Calabria, luogo semisconosciuto sciaguratamente salito agli onori della cronaca per la recente strage dei migranti. 

Beninteso non è la prima volta che il Consiglio va per così dire in "trasferta", questa mediatico evento, tramutatosi poi in una sorta di circo dell'emergenza già Prodi nel lontano 11 gennaio del 2007 per primo scelse Caserta per la riunione dell'esecutivo, per discutere e presentare sulla crescita del Sud e per le riforme, anche Berlusconi nell'aprile del 2008, davanti alla grave emergenza rifiuti a Napoli, tenne una riunione del Cdm nel capoluogo campano.

Altra riunione fuori sede dell'Esecutivo fu in occasione del terremoto in Abruzzo del 2009 e Berlusconi convocò il Consiglio dei ministri a L'Aquila.

Infine, anche l’esecutivo gialloverde presieduto da Conte è stato convocato nel 2019 presso a Reggio Calabria per affrontare la questione dell'emergenza sanitaria della Regione.

3 luglio 2023

WEBINAR INAUGURALE DI IMAP

Media e social tra conflitti e cultura della pace 

di Redazione 

“La penna è più potente della spada: Media e Social tra Conflitti e Cultura della Pace” è il tema del webinar inaugurale dell’Associazione Internazionale Media per la Pace (IMAP), tenutosi il 10 maggio 2023. 

Organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre 1993, l’incontro è stato promosso da Universal Peace Federation (UPF) e IMAP. 

Gli intervenuti sono stati: Carlo Zonato, Presidente UPF Italia; Vittorio Patanella, Coordinatore IMAP; Marco Lombardi, Direttore Scuola di Giornalismo, Università Cattolica di Milano; Marino D’Amore, Docente in Social Media e Social Network, Università Niccolò Cusano; Marco Respinti, Giornalista, Saggista e Docente, Direttore Responsabile “Bitter Winter”; Maria Pia Rossignaud, Direttrice Media Duemila, Vice Presidente Osservatorio TuttiMedia; e Maria Pia Turiello, Criminologa Forense, Mediatore nell’Alta Conflittualità, Moderatrice. 

Il presidente Zonato ha aperto l’incontro presentando la UPF e illustrando la sua evoluzione recente, che ha visto l’inaugurazione di progetti a livello mondiale in diversi settori della vita sociale. Ha sottolineato l’importanza dell’Associazione Internazionale Media per la Pace e il ruolo fondamentale di una stampa libera e responsabile nell’edificazione di una cultura di pace. 

CONNETTERE LE NAZIONI ATTRAVERSO LA PACE

SUMMIT UPF 2023 - Per una cultura di pace globale 

Summit per la Pace 2023 della Federazione per la Pace Universale (UPF) Leader mondiali discutono la costruzione di una cultura globale di pace “I paesi interconnessi evitano la guerra” 

TEMI PRINCIPALI DEL SUMMIT 

COOPERAZIONE INTERCONFESSIONALE 

DIFESA DELLA LIBERTÀ DI RELIGIONE 

SFIDE CONTEMPORANEE ALL’ORDINE GLOBALE 

di Redazione

Washington, DC - I leader mondiali presenti al Summit per la Pace 2023, svoltosi in Corea del Sud dal 3 al 6 maggio 2023, hanno fortemente denunciato i numerosi conflitti armati nel mondo e le sofferenze inflitte all’umanità. Hanno ribadito la necessità di maggiore determinazione, cooperazione e condivisione di valori per raggiungere nuovi livelli di pace. 

Il Vertice è stato inaugurato con una cerimonia interconfessionale dell’acqua, ac- compagnata da un’invocazione al Cielo da parte di rappresentanti del clero di El Salvador, Etiopia, India, Corea del Sud, Sudafrica, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e Zimbabwe. Si è articolato in due sessioni plenarie, quindici riunioni formali e diversi incontri collaterali. 

SETTIMANA DELL’ARMONIA TRA LE FEDI

Giornata della fratellanza umana, convegno su libertà di religione, credo e coscienza 

“LIBERTÀ DI RELIGIONE, CREDO E COSCIENZA: FONDAMENTO PER LA DIGNITÀ E LO SVILUPPO UMANO”

È il tema della tavola rotonda svoltasi martedì 7 febbraio 2023, in modalità online. 

di Vittorio Patanella 

Organizzata da Universal Peace Federation (UPF) e dall’Associazione Interre- ligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD), la riunione ha voluto celebrare la Settimana Mondiale dell’Armonia tra le Fedi e la Giornata della Fratellanza Umana.

Sono intervenuti: Agata Distefano, Psichiatra; Don Valentino Cottini, Sacerdote Diocesano di Verona; Francesco Canale, Pastore Evangelico “Equippers Church”; Luis Miguel Perea Castrillon, Vescovo Chiesa Episcopale Anglicana (A.E.C.E.); Nader Akkad, Imam Grande Moschea di Roma; Tenzin Khentse, Monaco Buddista Tibetano; Sergio Coscia, Responsabile Federazione delle Famiglie (FFPMU) Torino;oMichele Cavallotto, coordinatore nazionale IAPD; Maria Gabriella Mieli, Relazioni Esterne UPF Italia, moderatrice. 

Il sogno infranto delle giovani donne

Il 21 marzo 2023 si è svolto nella Sala delle Bandiere, presso l’Ufficio del Parlamento Europeo a Roma, il convegno dal titolo “Dal viaggio della speranza alla schiavitù: il sogno infranto delle giovani donne”, promosso dalla WFWP Italia (Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo) 

di Elisabetta Nistri 

Come presidente della WFWP Italia, ho organizzato il convegno con l’intento di commemorare la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007. Questa giornata mira a ricordare i quattrocento anni durante i quali milioni di donne e uomini furono strappati dalle loro terre in Africa per essere venduti come schiavi nelle Americhe molti di loro non sopravvissero al duro viaggio e non arrivarono nemmeno in America. 

A questo riguardo nel 2018 la dott.ssa Moon, fondatrice della WFWP, dopo il summit di pace che si svolse a Dakar in Senegal e che riunì Capi di Stato e autorità di molti paesi africani, si recò sull’isola di Gorée, tristemente famosa perché era il porto da cui partivano le navi di schiavi per l’America. Visitò le prigioni dove venivano ammassati gli schiavi e le celle da cui venivano direttamente gettati in mare quelli ritenuti non idonei alla vendita. Rivolse una commossa preghiera per tutte le vittime di quel tempo che non sembra poi così lontano. Prima di lasciare l’isola, dopo aver ricevuto una targa in suo onore dal sindaco di Gorée, donò un battello ambulanza per traghettare i pazienti dell’isola sulla terraferma, così da poter raggiungere più facilmente l’ospedale per le cure necessarie.

26 giugno 2023

“L’impatto dei social media sul matrimonio e la famiglia”, convegno organizzato dall’IMAP

Affiano Zetticci*

Il 27 giugno si terrà il convegno “L’impatto dei social media sul matrimonio e la famiglia” a partire dalle ore 20.00 organizzato dall’IMAP (Associazione Internazionale Media per la Pace), progetto di UPF (Universal Peace Federation). L’evento si svolgerà in diretta streaming e sarà a disposizione di tutti e dunque senza esaurimento posti. 

Il webinar si propone di rispondere alle classiche domande che ormai affollano la nostra mente in una società che è messa fortemente a rischio dall’uso spropositato dei social network. A commentare i fatti saranno presenti Lynn Walsh, membro della Commissione esecutiva del Comitato delle ONG per la Famiglia presso le Nazioni Unite; Jason Frost, cofondatore di Wired Human e Madeleine McElligott, specialista in comunicazione.

L’impatto dei social media sul matrimonio e la famiglia

Inutile negare che i social network hanno cambiato la nostra vita, anche per questo motivo sarà molto interessante seguire il webinar “L’impatto dei social media sul matrimonio e la famiglia”. Potremo così renderci conto, dal punto di vista degli esperti, quanto negli ultimi anni la nostra vita sia cambiata.

A garanzia della serietà dei temi trattati c’è il nome di IMAP,  che è co-organizzatrice e rete di professionisti seri che promuovono ormai da tempo l’uso responsabile dei social e i principi di giornalismo etico. La presenza di specialisti garantisce a questo evento anche le nozioni di chi questo campo non solo lo padroneggia ma lo studia da anni con interventi intelligenti e la voglia di approfondire argomenti sempre nuovi. Tra gli argomenti citati si parlerà anche dell’avviso di salute pubblica emesso da Vivek Murth, Chirurgo generale americano, che ha parlato di rischio per la salute mentale e il benessere non solo dei bimbi ma anche degli adolescenti. Vi invitiamo dunque a seguire un evento molto interessante e che farà bene a voi e alle vostre famiglie.

* Ripreso da Alphabetcity Magazine

https://alphabetcity.it/2023/06/26/limpatto-dei-social-media-sul-matrimonio-e-la-famiglia-convegno-organizzato-dallimap/




13 giugno 2023

“NON C’E’ PACE SENZA LE DONNE” - CONVEGNO DONNE PER LA PACE IN KOSOVO

Il tema del secondo convegno annuale, che si è svolto presso il Parlamento del Kosovo martedì 13 giugno 2023, era "Non c'è pace senza le donne: Qual è l'apporto delle donne nei processi di pace, nella prevenzione dei conflitti e per la sicurezza umana nei Balcani?".

L'evento della Women's Global Leadership Series è stato organizzato dagli uffici presso le Nazioni Unite di Ginevra e Vienna della Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP Europa e Medio Oriente), in collaborazione con l'Associazione Internazionale First Ladies per la Pace (IAFLP), un progetto dell'Universal Peace Federation (UPF).

Lo scoppio della guerra in Ucraina e le tensioni nei Balcani hanno spinto la WFWPI e l'UPF ad organizzare una serie di convegni che coinvolgono donne in posizioni di leadership, al fine di costruire risposte solidali, condividere le migliori pratiche di buon governo e relazioni internazionali, e contribuire alla soluzione pacifica delle tensioni.

La prolusione è stata tenuta da Albin Kurti, Primo Ministro della Repubblica del Kosovo, seguito dai discorsi di Armanda Begaj, First Lady della Repubblica di Albania; Olga Algayerova, Segretaria Generale UNECE di Ginevra, Svizzera; e Moriko Hori, Presidente della WFWPI.

8 giugno 2023

Celebrando la Giornata Mondiale degli Oceani: Preservare il cuore blu del nostro pianeta

di Giorgio Gasperoni

L'8 giugno di ogni anno, la Giornata Mondiale degli Oceani ci offre l'opportunità di riflettere su quanto siano fondamentali gli oceani per la nostra esistenza e di affrontare le sfide che li minacciano.

Gli oceani sono il cuore blu del nostro pianeta, svolgendo un ruolo vitale nel mantenimento dell'equilibrio climatico globale. Essi agiscono come un sistema di regolazione, assorbendo il calore in eccesso e il carbonio atmosferico. Inoltre, producono una quantità significativa di ossigeno attraverso la fotosintesi delle piante marine, fornendo un ambiente vitale per una straordinaria diversità di specie.

Oltre al loro ruolo ecologico, gli oceani rappresentano anche una risorsa preziosa per l'umanità. Essi supportano l'industria alimentare, fornendo cibo a milioni di persone in tutto il mondo. Inoltre, sono una via di comunicazione essenziale per il commercio internazionale, consentendo il trasporto di merci su larga scala. Infine, sono una destinazione turistica popolare, offrendo esperienze di bellezza e avventura.

6 giugno 2023

"Celebrazione della Giornata Mondiale dei Genitori 2023: Il ruolo dei genitori nella creazione di una società e di un mondo più pacifici e sicuri"

Ufficio delle Nazioni Unite, Ginevra, 1° giugno 2023, Sala XXII (22)

di Heiner W. Handschin*

La Universal Peace Federation (UPF), in collaborazione con la Women’s Federation for World Peace International (WFWPI), il Fribourg Peace Forum e l’International Association of Youth and Students for Peace (IAYSP), ha organizzato un convegno presso le Nazioni Unite a Ginevra per celebrare la Giornata Mondiale dei Genitori. L'obiettivo principale dell'incontro è stato quello di sensibilizzare la società sull'importanza del ruolo dei genitori nell'educazione dei figli.

Durante il convegno, gli organizzatori si sono compiaciuti nel constatare che vi è una diffusa consapevolezza del ruolo cruciale dei genitori, nonostante i diversi modelli di genitorialità causati dalla disgregazione familiare e dai cambiamenti sociali. Tuttavia, è stato evidenziato il bisogno di un maggiore sostegno da parte degli Stati e dei governi per consentire ai genitori di svolgere al meglio le proprie responsabilità educative.

5 giugno 2023

Combattere l'inquinamento da plastica per un futuro sostenibile

Il 5 giugno è la Giornata Mondiale dell'Ambiente; è stata istituita il 15 dicembre 1972. È un'occasione importante per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi ambientali che affrontiamo e per promuovere azioni concrete per preservare il nostro pianeta. Uno dei problemi più urgenti che dobbiamo affrontare è l'inquinamento da plastica, una minaccia sempre più grave per gli ecosistemi globali. In questo articolo, esploreremo l'impatto dell'inquinamento da plastica e le soluzioni possibili per contrastarlo.

di Giorgio Gasperoni

L'inquinamento da plastica: una minaccia crescente

L'inquinamento da plastica rappresenta una grave minaccia per la vita marina, gli ecosistemi terrestri e persino per la nostra salute. Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica finiscono nei nostri oceani, inquinando le acque e danneggiando la fauna marina. Le creature marine, come tartarughe, balene e uccelli marini, spesso rimangono intrappolate nelle reti di plastica o ingeriscono pezzi di plastica scambiandoli per cibo. Ciò può causare soffocamento, lesioni interne e persino la morte.

Inoltre, la plastica non scompare facilmente: si decompone in microplastiche, particelle minuscole che si accumulano nell'ambiente marino e terrestre. Queste microplastiche possono contaminare la catena alimentare, poiché i pesci e altri organismi marini le ingeriscono e possono finire sulle nostre tavole. Studi recenti hanno dimostrato la presenza di microplastiche anche nell'acqua potabile e nell'aria che respiriamo, sollevando seri dubbi sulla loro potenziale tossicità per la salute umana.

25 maggio 2023

Libertà di stampa e libertà religiosa: Due facce della stessa medaglia

Come sono collegati l'articolo 19 e l'articolo 18 (UDHR) e perché i giornalisti e le comunità religiose hanno bisogno l'uno dell'altro.

di Peter Zoehrer* - 05/24/2023 

L'articolo 18 e l'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (DUDU) rappresentano due elementi cruciali dei diritti umani, ovvero la libertà di pensiero, coscienza e religione e la libertà di espressione. Questi articoli sono interconnessi e dovrebbero essere considerati come due facce della stessa medaglia. Entrambe le libertà sono fondamentali per il corretto funzionamento di una società basata su principi democratici, e nessuna delle due può esistere separatamente dall'altra. In questo articolo sosterrò che la libertà di stampa e la libertà religiosa hanno bisogno l'una dell'altra e che sono cruciali per sostenere i diritti umani individuali nella società.

La libertà di stampa svolge un ruolo significativo nelle società democratiche nel promuovere la trasparenza, la responsabilità e lo stato di diritto. Si tratta di un diritto umano fondamentale, sancito dall'articolo 19 dell'UDHR. Questo articolo riconosce a tutti il diritto alla libertà di opinione e di espressione, che include la libertà di stampa. La libertà di stampa svolge un ruolo fondamentale nel denunciare la corruzione, nel ritenere i governi responsabili delle loro azioni e nello scoprire le violazioni dei diritti umani. Senza la libertà di stampa, sarebbe impossibile avere un pubblico informato e una democrazia funzionante.

D'altra parte, anche la libertà religiosa è essenziale in una democrazia, come sancito dall'articolo 18 dell'UDHR. La libertà di religione o di credo è il diritto di ogni individuo di credere o praticare la propria religione di scelta, o di non praticare alcuna religione, senza temere discriminazioni o persecuzioni. La libertà religiosa è un elemento cruciale di una società diversificata e pluralista. Garantisce che le credenze di ogni individuo siano protette e rispettate, portando a una società tollerante e rispettosa.

24 maggio 2023

L'importanza della filosofia nelle diverse regioni dell'Africa: Peculiarità e riflessioni

Introduzione

La filosofia è una disciplina che da secoli ha guidato l'umanità nel suo sforzo per comprendere il mondo e dare senso alla nostra esistenza. Spesso associata alle tradizioni filosofiche occidentali, la filosofia africana è spesso trascurata o poco conosciuta. Tuttavia, l'Africa vanta una ricca tradizione filosofica che riflette la diversità culturale, spirituale e intellettuale del continente. In questo articolo, esploreremo l'importanza della filosofia nelle diverse regioni dell'Africa e le sue peculiarità uniche.

di Giorgio Gasperoni 

La filosofia africana: una ricchezza trascurata

La filosofia africana è spesso stata trascurata o relegata a un ruolo marginale nella storia della filosofia occidentale. Questo è in parte dovuto alla tendenza a identificare la filosofia con le tradizioni filosofiche greche ed europee. Tuttavia, l'Africa ha sviluppato una vasta gamma di sistemi di pensiero filosofico che affrontano temi fondamentali come l'esistenza, l'etica, la conoscenza e la spiritualità.

 La filosofia orale africana e la sua trasmissione

Una caratteristica distintiva della filosofia africana è la sua tradizione orale. Molti sistemi filosofici africani sono stati trasmessi attraverso storie, proverbi, miti e saggezza popolare. Questa forma di filosofia orale ha svolto un ruolo essenziale nella trasmissione di valori morali, conoscenza ancestrale e riflessioni sulla vita e la natura umana. La filosofia africana si basa spesso sull'esperienza collettiva, il dialogo e la saggezza condivisa.

23 maggio 2023

La libertà religiosa: un pilastro dei diritti umani e della convivenza pacifica

di Giorgio Gasperoni

La libertà religiosa rappresenta un diritto fondamentale che plasma come interagiamo socialmente e personalmente. Nonostante i progressi fatti nel corso dei decenni, molti paesi continuano a lottare per garantire pienamente questo diritto ai loro cittadini. In questo articolo, esploreremo l'importanza della libertà religiosa per i diritti umani e la costruzione di una società basata sulla convivenza pacifica.

La Dichiarazione universale dei diritti umani e il contesto storico:

La Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata nel 1948, è stata una risposta alle violazioni dei diritti umani commesse durante le due guerre mondiali. Il suo obiettivo era creare un mondo basato sulla pace, sulla dignità e sulla parità per tutti gli individui, indipendentemente dalla loro religione o convinzioni. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, molti paesi devono ancora affrontare sfide significative per garantire la libertà religiosa.

15 maggio 2023

“Giornata Internazionale della Famiglia” - 15 Maggio 2023 - Dichiarazione UPF International

La Universal Peace Federation riconosce il valore della famiglia come unità fondamentale della società. La famiglia ha la funzione unica e universale di insegnare virtù, etica, cittadinanza e capacità di amare. Attraverso le esperienze familiari, impariamo ad abbracciare e valorizzare tutte le relazioni nella nostra più ampia famiglia umana globale. La pace sostenibile e l'armonia tra le civiltà possono essere fondate solo su questa unità sociale più intima e formativa dell'umanità.

La coesione e la stabilità della famiglia sono prerequisiti per una società sana e stabile. Al contrario, la disgregazione della famiglia contribuisce a una vasta gamma di problemi sociali, tra cui la povertà, la criminalità, la malattia fisica e mentale e la solitudine. Per rafforzare la famiglia devono essere compiuti sforzi al fine di costruire una base più solida di capitale umano e sociale che migliorerà la qualità della vita complessiva per tutti.

La famiglia si fonda sul matrimonio, fondamento della famiglia stessa. I bambini traggono beneficio quando la madre e il padre si impegnano ad amarli e a prendersi cura di loro, e si impegnano a loro volta l'uno con l’altra nel matrimonio. Fornendo un ambiente sicuro, i genitori e i nonni possono offrire ai propri figli un’ottima opportunità per crescere come cittadini maturi e collaboratori responsabili e attivi, nelle proprie comunità e nel mondo. 

La popolazione mondiale ha raggiunto gli otto miliardi di individui e, in molti paesi sviluppati, si sta registrando un calo delle nascite e una diminuzione dei tassi di fertilità in tutto il mondo. Questi cambiamenti demografici stanno ponendo importanti sfide per il nostro pianeta. L'impatto sociale, economico, geopolitico e ambientale di queste tendenze demografiche è ora riconosciuto come enorme, sia positivo che allarmante. Questi dati sottolineano il fatto che avere figli e il benessere della famiglia rappresentano una criticità per il futuro dell'umanità. Avere figli è una delle maggiori responsabilità umane, che comporta sfide ma anche gioie nella vita. UPF International e la nostra rete mondiale di Ambasciatori per la Pace sostengono fermamente che la famiglia deve essere riconosciuta e sostenuta come l'unità sociale fondamentale per il futuro benessere della nostra famiglia globale.

12 maggio 2023

Fatti non foste a vivere come bruti, ma per servire Madonna Verità

La penna è più potente della spada: media e social tra conflitti e cultura della Pace, webinar inaugurale dell’Associazione Internazionale Media per la Pace (IMAP), 10 maggio 2023, a seguito della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa (3 maggio), organizzato da Universal Peace Federation (UPF) e da IMAP.

di Marco Respinti

«La penna è più potente della spada»: sembra una boutade a effetto, ma è davvero così. La penna, e ciò che la penna scrive, cioè le parole, sono armi potentissime. Infatti, c’è nel mondo, e da sempre, chi le parole e le penne le vuole vietare, bandire. C’è chi limita la libertà di espressione, di parola, di scrittura, di stampa. Chi ha paura delle parole e della libertà.

Eppure, siamo tutti circondati di parole, siamo addirittura frastornati dalle parole, dal cicaleccio, dal bla-bla, dal rumore. Dalle parole cioè vuote, senza senso, private di tutto, di cui la penna, anzi la tastiera nell’era dei social media fa eco amplissima. Anche queste, le parole vuote, sono parole che fanno paura, ma in modo diverso.

Le parole fanno anzitutto paura, e sono temute da molti centri e da molte centrali di potere, quando sono eco fedele della verità, quando contengono la verità, quando veicolano la verità.

8 maggio 2023

Connettere le nazioni attraverso la pace: Summit della UPF 2023 per costruire una cultura di pace globale

Summit per la Pace 2023 della Federazione per la Pace Universale (UPF)

Leader mondiali si incontrano per discutere la costruzione di una cultura globale di pace

"I paesi interconnessi non vanno in guerra"

Washington, DC— "Questa settimana i leader mondiali presenti al Summit per la Pace 2023 in Corea del Sud hanno denunciato con veemenza la sofferenza umana e i conflitti che si verificano all'interno o nei pressi dei loro paesi, ma hanno anche sostenuto che con maggiore determinazione, cooperazione e valori condivisi si possono raggiungere nuovi livelli di pace.

Il dottor Nevers Sekwila Mumba, ex vicepresidente dello Zambia e fondatore della Coalizione Nazionale Cristiana, uno dei quasi 700 dignitari provenienti da 70 nazioni che hanno partecipato alla sessione plenaria inaugurale del Summit per la Pace 2023 il 3 maggio, ha dichiarato che è giunto il momento di promuovere "movimenti continentali di pace per contrastare i movimenti aggressivi di guerra". L'evento, ospitato dalla Federazione per la Pace Universale (UPF), ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco provenienti da tutto il mondo."

"Il mondo si trova "ad una svolta", con le persone che si muovono verso "la libertà, la pace e la democrazia da una parte, e l'invasione, la guerra e l'autocrazia dall'altra", ha dichiarato il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti. Egli e molti altri relatori hanno discusso di "punti caldi" come l'invasione della Russia in Ucraina, il lancio di missili da parte della Corea del Nord e il comportamento aggressivo della Cina intorno a Taiwan e al Mar Cinese Meridionale."

5 maggio 2023

MEDIA E SOCIAL TRA CONFLITTI E CULTURA DELLA PACE

 WEBINAR IMAP

“La penna è più potente della spada: Media e Social tra Conflitti e Cultura della Pace” è il tema del webinar inaugurale dell’Associazione Internazionale Media per la Pace (IMAP), che si svolgerà mercoledì 10 maggio 2023 dalle 18:00 alle 19,30.

Organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre del 1993, l’incontro è stato organizzato da Universal Peace Federation (UPF) e da IMAP.

Interverranno: Carlo Zonato, Presidente UPF Italia; Vittorio Patanella, Coordinatore IMAP; Marco Lombardi, Direttore Scuola di Giornalismo, Università Cattolica di Milano; Marino D’Amore, Docente in Social Media e Social Network, Università Niccolò Cusano; Marco Respinti, Giornalista, Saggista e Docente, Direttore Responsabile “Bitter Winter”; Maria Pia Rossignaud, Direttrice Media Duemila, Vice Presidente Osservatorio TuttiMedia; e Maria Pia Turiello, Criminologa Forense, Mediatore nell’Alta Conflittualità, Moderatrice.