16 luglio 2023

“Si Vis Pacem para Pacem: Se vuoi la Pace preparati alla Pace”

 27 MARZO 2023

ABSTRACT 

Matteo Luigi Napolitano è storico e diplomatico; è capo della cattedra di diplomazia e storia internazionale presso l’Università degli Studi del Molise e Campobasso; inoltre è direttore esecutivo del WEI ovvero il World Evolution Institute ed è delegato internazionale del Comitato Pontificio di Scienze Storiche presso la città del Vaticano. 

Si vis pacem para pacem, è il titolo del mio intervento. In realtà, ho trasformato in latino una frase che era di un grande diplomatico vaticano, 

Agostino Casaroli il quale, non ancora cardinale, par- tecipò ai negoziati per la conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa. Nel suo inter- vento a Helsinki, Casaroli disse esattamente questo: si vis pacem para pacem, se veramente si vuole la pace bisogna prepararsi alla pace. 

Perché parlo di Casaroli? Perché la CSCE (Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa) è stata rievocata il 13 dicembre dello scorso anno come un’idea per recuperarne il patrimonio come modello di pace anche per i giorni nostri; idea ripresa dal Segretario di Stato vaticano, card. Parolin, durante una conferenza che abbiamo tenuto all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

«Religione e credo: la prima libertà umana, anche politica»

 ABSTRACT 

27 FEBBRAIO 2023

Marco Respinti è giornalista, saggista e conferenziere.

Direttore responsabile di “Bitter Winter”, quotidiano online in inglese su libertà religiosa e diritti umani, e del periodico accademico “The Journal of CESNUR”, incentrato sulle nuove religioni, ha partecipato a diversi eventi, anche internazionali, di UPF, di cui è ambasciatore di pace. 

Ringrazio dell’invito rivoltomi a svolgere questo tema giacché mi consente di condividere con voi alcune riflessioni. È sempre un piacere partecipare alle attività di UPF in Italia e all’estero. E non lo dico solo perché sono ospite di UPF: gli amici di UPF sanno che le mie sono parole sincere. Trattando oggi di libertà religiosa, o di liber- tà di religione, declinerò queste espressioni nel modo in cui vengono intese a livello internazionale attraverso l’acroni- mo, FoRB, cioè «Freedom of Religion or Belief», in italiano «libertà di religione e di credo», che è diventato canonico anche in ambito scientifico. 

[...] L’articolo 18 della «Dichiarazione Universale dei Diritti Umani» esprime la sostanza di quella formula: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti». È dunque questo il senso con cui, sul piano accademico così come sul piano giornalistico, uso l’espressione «libertà di religione». 

UPF Italia PEACE FORUM

CONFLITTO E PACE 

Approcci multidisciplinari per la costruzione di un futuro armonioso 

Il PEACE Forum, organizzato da UPF-Italia, si impegna a promuovere il dialogo e la cooperazione per affrontare il conflitto e costruire la pace. 

Questo Think Tank “tutto italiano” si riunisce mensimente e coinvolge importanti referenti provenienti da diverse discipline. Il forum offre una piattaforma per discutere e approfondire il tema del conflitto da prospettive multidisciplinari, al fine di sviluppare nuovi approcci e soluzioni per costruire una società futura pacifca ed equilibrata 

14 luglio 2023

IL SOGNO INFRANTO DELLE GIOVANI DONNE

di Elisabetta Nistri 

Suor Maria Rosa Venturelli è una religiosa con una formazione teologica a Roma. Dal 1977 lavora come insegnante e responsabile del movimento africano cristiano “I Giovani della Luce”. Ha viaggiato molto per lavo- ro, visitando diversi paesi come Austria, Spagna, Portogallo, Germania, Togo, Uganda, Sudan, Egitto e Sicilia. Ha avuto un’esperienza significativa in Sardegna. 

Dal 1989 al 2007 ha aperto una nuova sede Comboniana a Varsavia e successivamente è stata richiamata a Roma. Ha perfezionato i suoi studi in storia della Chiesa e beni culturali presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha lavorato nell’archivio storico del suo istituto e ha svolto il ruolo di postulatrice generale. 

A Roma, si dedica ai migranti come vicepresidente dell’associazione Comboniana “Servizi Emigranti e Profughi” e si impegna nella lotta contro la tratta di persone sia in Italia che nell’Unione Europea. 

Recentemente ha celebrato i suoi cinquant’anni di consacrazione missionaria Comboniana. Durante il lockdown ha avuto l’opportunità di riflettere sulla sua vita attraverso esperti che ha evangelizzato l’anno scorso, contribuendo alla sua crescita come persona. Ha anche pubblicato il libro “Storia di cinquanta anni di vita missionaria”. 

LA SCHIAVITÙ MODERNA Sotto i nostri occhi

L’occasione per celebrare la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi è stata colta dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo Italia, in partnership con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Roma, presso la Sala delle Bandiere lo scorso 21 marzo

di Maria Gabriella Mieli 

L’incontro ha affrontato la grave questione della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, con particolare attenzione all’Italia e all’Europa ed è stato condotto dalla dottoressa Maria Pia Turiello, mediatrice di alta conflittualità. Come questa forma di traffico coinvolga principalmente ragazze provenienti dalla Nigeria, dall’Europa orientale e dai Balcani, spesso minorenni. Nonostante il governo italiano abbia adottato il primo piano nazionale d’azione nel 2007 per combattere e prevenire questo fenomeno, il sistema di tutela delle vittime della tratta rimane ancora insufficiente e richiede un potenziamento. 

La tratta di esseri umani è stata definita “un crimine contro l’umanità” da Papa Francesco. Questo tema è stato portato all’attenzione del Parlamento Europeo, sottolineando come la dignità e la libertà della persona debbano avere la priorità rispetto al mercato e alla moneta. Si sollecita il Parlamento a fare di più per contrastare il fenomeno. 

Il Presidente dell’Ufficio italiano del Parlamento Europeo, Carlo Corazza, ha condiviso parte della sua esperienza personale come assistente dell’allora Pre- sidente Tajani a Bruxelles, durante i vari viaggi in cui ha incontrato donne vittime della tratta in Niger e in Libia. Ha sottolineato l’importanza di collaborare con le parlamentari che si occupano di questa problematica per trovare soluzioni efficaci. 

10 luglio 2023

Storia del complicato rapporto tra SCIENZA E RELIGIONE - con uno sguardo al futuro

RIFLESSIONI SU SCIENZA E RELIGIONE 

Complementarità e sfere interconnesse 

di Giorgio Gasperoni 

Possiamo sostenere che la scienza e la religione non sono in contrasto tra di loro, ma si completano reciprocamente? La scienza si occupa dell’indagine razionale ed empirica del mondo naturale, mentre la religione si occupa della dimensione spirituale e trascendente dell’esistenza umana. Entrambe le discipline offrono una comprensione diversa della realtà e possono arricchire la vita umana in modi differenti. 

Tuttavia, è importante evitare di dare spazio al riduzionismo scientista, che limita la realtà solo alla dimensione empirica e razionale, escludendo la sfera spirituale. La scienza dovrebbe essere aperta a considerare anche l’aspetto trascendente dell’esistenza umana. Questa è l’analisi svolta da Niccolò Pozzato nell’articolo presente su queste pagine del giornale. 

Mercoledì 22 giugno 1633. Roma, tribunale della Santa Inquisizione

di Niccolò Pozzato* 

Un settantenne Galileo Galilei è inginocchiato davanti ai cardinali inquisitori della Santa Sede e sta pronunciando le frasi che costituiranno la sua celeberrima abiura: “con cuore sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto i suddetti errori e eresie”. Se agli occhi dei contemporanei di Galilei queste parole suonarono “solo” come la fine della parabola del grande pensatore pisano, noi posteri siamo ormai in grado di leggervi altro: l’abiura di Galileo Galilei rappresentò la pietra tombale sul fiorente rapporto che da secoli legava religione e scienza. 

Se è vero che la credibilità “scientifica” delle teorie tolemaiche contenute nelle Sacre Scritture iniziò a vacillare con la fine del Medioevo e l’inizio dell’età rinascimentale, esse subirono il primo vero colpo con la fondamentale pubblicazione di Niccolò Copernico, intitolata De revolutionibus orbium coelestium (Sulle rivoluzioni dei corpi celesti, 1543), testo di riferimento per Galileo e le sue teorie eliocentriche. Prima si credeva che fosse la Terra, e quindi l’Uomo, a essere stata posta al centro dell’Universo da Dio, ma con Copernico questa convinzione crollò. Friedrich Hegel, nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817), parlava di individui cosmico storici, quei veggenti capaci di far progredire la storia, andando oltre il proprio tempo. È naturale riconoscere nelle parole del filosofo tedesco figure come quella di Ke- plero, oltre a quelle di Copernico e Galilei. Furono loro, infatti, a dare inizio a ciò che storicamente viene indicato come Ri- voluzione scientifica (ufficialmente lanciata dalla già menzionata pubblicazione di Copernico). 

AFGHANISTAN - Il luogo peggiore dove nascere donna

di Maria Clara Mussa 

Nel corso di una manifestazione in piazza SS Apostoli a Roma, organizzata tempo fa dalla comunità afghana, contro le pesanti restrizioni del governo talebano che impedisce alla donne di vivere una propria vita, di lavorare, studiare, viaggiare come fa la maggior parte delle donne su questa Terra, abbiamo potuto interloquire con numerose ragazze e anche con donne anziane che, grazie all’operazione di soccorso da parte delle nostre Forze Armate a Kabul nell’Agosto 2021, sono riuscite a trovare rifugio in Italia. 

Nella piazza, abbiamo incontrato Afghani facenti parte della diaspora, che insieme a cittadini e a rappresentanti dell’ambasciata della Repubblica Islamica di Afghanistan in Italia hanno coinvolto i passanti nell’illustrare la grave situazione in cui si trova tutto il Paese, vittima della più grave crisi umanitaria nel mondo; hanno illustrato la situazione in cui si trovano le ragazze e le donne afghane e, di conseguenza, i loro figli, a causa delle violenti restrizioni da parte del governo talebano, instauratosi nell’agosto del 2021, allorché la coalizione internazionale, sotto l’egida della NATO, ha abbandonato il Paese dopo venti anni di “missione di pace”. 

Il governo talebano domina la popolazione: oltre alla carestia e alle malattie, la popolazione subisce controlli e punizioni, imperante il Ministero per la ‘’promozione della virtù e la prevenzione del vizio”. 

Un Continente che paga per gli squilibri globali

CAMBIAMENTO CLIMATICO in Africa 

di Giorgio Gasperoni 

L’Africa è uno dei continenti più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico, nonostante abbia contribuito in misura molto limitata alle emissioni globali di gas serra. Gran parte delle responsabilità per le emissioni storiche e attuali di gas serra ricadono sulle nazioni industrializzate, principalmente quelle del Nord America, Europa e Asia. 

È importante sottolineare che molti paesi africani stanno facendo sforzi significativi per adattarsi ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti. Tuttavia, spesso mancano loro le risorse finanziarie e tecniche necessarie per affrontare questa sfida in modo completo ed efficace. Ciò richiede una maggiore cooperazione internazionale, un sostegno finanziario e tecnologico adeguato da parte delle nazioni industrializzate e una maggiore equità nel processo decisionale globale sul clima. Il tema viene approfondito dal Dott. Fabi. 

L’emergenza climatica in Africa: 

migrazioni interne e urbanizzazione 

di Gianfranco Fabi 

L’Africa paga ancora una volta per affrontare problemi nati al di fuori del Continente e che mettono a dura prova gli equilibri politici e sociali soprattutto negli Stati più fragili. Tra i temi più rilevanti in questo terzo millennio c’è infatti quello dell’emergenza climatica che ha per conseguenza l’innalzamento delle temperature medie, l’avanzata della desertificazione, il sempre maggior frequente verificarsi di fenomeni estremi quali siccità o alluvioni. 

Un’emergenza che l’Africa non può che subire anche se si è calcolato che solo il 2% dei gas serra climalteranti sono prodotti da attività all’interno del Continente sia per la scarsa diffusione delle attività industriali ad alto consumo di energia, sia per uno sviluppo basato su attività con minore impatto sull’ambiente anche grazie alle esperienze esterne. Ma dato che i cambiamenti climatici non conoscono confini e si sviluppano a livello globale, e anche se la responsabilità dei singoli paesi è particolarmente limitata, le ricadute non saranno né poche, né di scarsa importanza. Ne saranno coinvolti i raccolti, le abitudini alimentari, le potenzialità del commercio dei prodotti agricoli. 

5 luglio 2023

L’IMPATTO DEL PNRR sul sistema educativo italiano e la sfida dell’uso delle nuove tecnologie

Tempo di PNRR per tutte le scuole italiane 

di Mirella Sale* 

Il 28 febbraio è scaduto il termine per l’adesione e per la proposta da parte delle Istituzioni Scolastiche di progetti di massima da inserire in Scuola Futura, la piattaforma dedicata, creata per l’occasione dal Ministero per l’Istruzione e il Merito. Innumerevoli sono le proposte progettuali e formative finora inserite dagli Istituti scolastici italiani destinate a studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. 

Le progettazioni inserite vertono in merito ai più disparati ambiti: dalla robotica, al coding, dalla stampa 3D all’utilizzo di software per la creazione e la gestione di web radio, dalla creazione di redazioni di giornali virtuali alla implementazione di ambienti immersivi con o senza visori per la sperimentazione di progetti didattici educativi nel metaverso in cui realtà virtuale e realtà aumentata coesistono e si compenetrano.

“La famiglia rappresenta la prima e più importante fonte di educazione per i bambini”

di Giorgio Gasperoni 

Il rapporto tra famiglia, scuola e società è fondamentale per garantire una crescita e un’educazione positiva dei giovani. Ogni attore svolge un ruolo importante nella formazione dei bambini e degli adolescenti: lavorando insieme è possibile assicurare che i giovani si sviluppino come individui maturi, capaci di stabilire buone relazioni familiari e sociali e contribuire alla società dal punto di vista professionale. 

La famiglia rappresenta la prima e più importante fonte di educazione per i bambini. I genitori fungono da primi modelli di comportamento per i figli e hanno un impatto significativo sulla loro formazione. Per garantire una crescita positiva, i genitori dovrebbero fornire un ambiente familiare stabile e amorevole in cui i bambini si sentano al sicuro e protetti. Inoltre, dovrebbero impegnarsi nell’educazione morale dei loro figli, insegnando loro valori come lealtà, tolleranza, responsabilità e rispetto per gli altri. Dovrebbero anche essere attivamente coinvolti nella vita dei figli, partecipando alle attività scolastiche ed extracurriculari e offrendo sostegno nella scelta della carriera. 

La scuola svolge una funzione estremamente importante nella formazione dei giovani. Non solo fornisce una solida preparazione accademica, ma anche una formazione etica e sociale, trasmettendo principi di rispetto, tolleranza e impegno civile ai bambini. Inoltre, la scuola dovrebbe creare un ambiente accogliente e inclusivo in cui ogni studente si senta rispettato e valorizzato. Ciò implica che gli insegnanti e il personale scolastico debbano essere sensibili alle esigenze degli studenti e creare un ambiente che favorisca l’apprendimento e lo sviluppo. 

Mirella Sale, dirigente scolastico, effettua un’ampia analisi dell’attuale situazione della scuola italiana su queste pagine. 

LA CHIESA CATTOLICA TRA CRISI E PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO

Realtà dai molti volti ed estremamente complessa, con alle spalle due millenni di storia, la Chiesa Cattolica, presente in tutti i continenti, si trova a fronteggiare una grave crisi interna, che vede scontrarsi tendenze diverse.  

di Emilio Asti 

Sono in tanti in questi ultimi anni ad interrogarsi sulla situazione della Chiesa e sul suo futuro, alimentando parecchi dubbi e discussioni. Ciò che appare certo è che nella storia della Chiesa Cattolica, già recentemente scossa per le dimissioni di Papa Benedetto XVI, si è aperta una nuova fase, piena di incognite e foriera di sviluppi. All'inizio del III millennio la Chiesa Cattolica si trova a confrontarsi con una situazione di forte tensione tra continuità ed esigenze di cambiamento.
La Chiesa attuale, che conosce una situazione di pluralismo, inimmaginabile solo pochi decenni fa, pare caratterizzata da molte voci in competizione tra loro, ognuna delle quali pretende di essere quella corretta. La varietà di posizioni teologiche diverse, spesso contrastanti tra loro, rappresenta certamente un arricchimento, ma rischia di minare l’unità ecclesiale; in questo contesto alcuni paventano addirittura il rischio di uno scisma.

Diversi tentativi di rinnovamento incontrano la resistenza di una parte del clero che teme la messa in discussione dei propri privilegi. Alcune frange cattoliche tradizionaliste non risparmiano critiche a Papa Francesco, da loro accusato di eresia per alcune sue affermazioni. Oggetto di aspre critiche e spesso non pienamente compreso neppure da molti suoi collaboratori, questo Papa, che in molte occasioni ha dato prova di grande saggezza e tolleranza, si trova ad affrontare una situazione alquanto difficile. Il suo papato, che incarna il desiderio di una Chiesa più umile, disposta a riconoscere i propri errori e a rinnovarsi, si è subito caratterizzato per un'impronta fortemente innovativa. L'attuale Papa, che ha infranto consuetudini inveterate, cercando però al tempo stesso di preservare certi equilibri, è oggetto di attacchi polemici da parte dei settori più conservatori, i quali avversano qualsiasi tentativo di rinnovamento.

4 luglio 2023

Emergenza e circo mediatico

Tragedia che (purtroppo), accade, e Consiglio dei Ministri che trovi nei luoghi della emergenza, verrebbe da dire.

Il 9 marzo scorso il CdM si è tenuto a Cutro in Calabria, luogo semisconosciuto sciaguratamente salito agli onori della cronaca per la recente strage dei migranti. 

Beninteso non è la prima volta che il Consiglio va per così dire in "trasferta", questa mediatico evento, tramutatosi poi in una sorta di circo dell'emergenza già Prodi nel lontano 11 gennaio del 2007 per primo scelse Caserta per la riunione dell'esecutivo, per discutere e presentare sulla crescita del Sud e per le riforme, anche Berlusconi nell'aprile del 2008, davanti alla grave emergenza rifiuti a Napoli, tenne una riunione del Cdm nel capoluogo campano.

Altra riunione fuori sede dell'Esecutivo fu in occasione del terremoto in Abruzzo del 2009 e Berlusconi convocò il Consiglio dei ministri a L'Aquila.

Infine, anche l’esecutivo gialloverde presieduto da Conte è stato convocato nel 2019 presso a Reggio Calabria per affrontare la questione dell'emergenza sanitaria della Regione.

3 luglio 2023

WEBINAR INAUGURALE DI IMAP

Media e social tra conflitti e cultura della pace 

di Redazione 

“La penna è più potente della spada: Media e Social tra Conflitti e Cultura della Pace” è il tema del webinar inaugurale dell’Associazione Internazionale Media per la Pace (IMAP), tenutosi il 10 maggio 2023. 

Organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre 1993, l’incontro è stato promosso da Universal Peace Federation (UPF) e IMAP. 

Gli intervenuti sono stati: Carlo Zonato, Presidente UPF Italia; Vittorio Patanella, Coordinatore IMAP; Marco Lombardi, Direttore Scuola di Giornalismo, Università Cattolica di Milano; Marino D’Amore, Docente in Social Media e Social Network, Università Niccolò Cusano; Marco Respinti, Giornalista, Saggista e Docente, Direttore Responsabile “Bitter Winter”; Maria Pia Rossignaud, Direttrice Media Duemila, Vice Presidente Osservatorio TuttiMedia; e Maria Pia Turiello, Criminologa Forense, Mediatore nell’Alta Conflittualità, Moderatrice. 

Il presidente Zonato ha aperto l’incontro presentando la UPF e illustrando la sua evoluzione recente, che ha visto l’inaugurazione di progetti a livello mondiale in diversi settori della vita sociale. Ha sottolineato l’importanza dell’Associazione Internazionale Media per la Pace e il ruolo fondamentale di una stampa libera e responsabile nell’edificazione di una cultura di pace. 

CONNETTERE LE NAZIONI ATTRAVERSO LA PACE

SUMMIT UPF 2023 - Per una cultura di pace globale 

Summit per la Pace 2023 della Federazione per la Pace Universale (UPF) Leader mondiali discutono la costruzione di una cultura globale di pace “I paesi interconnessi evitano la guerra” 

TEMI PRINCIPALI DEL SUMMIT 

COOPERAZIONE INTERCONFESSIONALE 

DIFESA DELLA LIBERTÀ DI RELIGIONE 

SFIDE CONTEMPORANEE ALL’ORDINE GLOBALE 

di Redazione

Washington, DC - I leader mondiali presenti al Summit per la Pace 2023, svoltosi in Corea del Sud dal 3 al 6 maggio 2023, hanno fortemente denunciato i numerosi conflitti armati nel mondo e le sofferenze inflitte all’umanità. Hanno ribadito la necessità di maggiore determinazione, cooperazione e condivisione di valori per raggiungere nuovi livelli di pace. 

Il Vertice è stato inaugurato con una cerimonia interconfessionale dell’acqua, ac- compagnata da un’invocazione al Cielo da parte di rappresentanti del clero di El Salvador, Etiopia, India, Corea del Sud, Sudafrica, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e Zimbabwe. Si è articolato in due sessioni plenarie, quindici riunioni formali e diversi incontri collaterali. 

SETTIMANA DELL’ARMONIA TRA LE FEDI

Giornata della fratellanza umana, convegno su libertà di religione, credo e coscienza 

“LIBERTÀ DI RELIGIONE, CREDO E COSCIENZA: FONDAMENTO PER LA DIGNITÀ E LO SVILUPPO UMANO”

È il tema della tavola rotonda svoltasi martedì 7 febbraio 2023, in modalità online. 

di Vittorio Patanella 

Organizzata da Universal Peace Federation (UPF) e dall’Associazione Interre- ligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD), la riunione ha voluto celebrare la Settimana Mondiale dell’Armonia tra le Fedi e la Giornata della Fratellanza Umana.

Sono intervenuti: Agata Distefano, Psichiatra; Don Valentino Cottini, Sacerdote Diocesano di Verona; Francesco Canale, Pastore Evangelico “Equippers Church”; Luis Miguel Perea Castrillon, Vescovo Chiesa Episcopale Anglicana (A.E.C.E.); Nader Akkad, Imam Grande Moschea di Roma; Tenzin Khentse, Monaco Buddista Tibetano; Sergio Coscia, Responsabile Federazione delle Famiglie (FFPMU) Torino;oMichele Cavallotto, coordinatore nazionale IAPD; Maria Gabriella Mieli, Relazioni Esterne UPF Italia, moderatrice. 

Il sogno infranto delle giovani donne

Il 21 marzo 2023 si è svolto nella Sala delle Bandiere, presso l’Ufficio del Parlamento Europeo a Roma, il convegno dal titolo “Dal viaggio della speranza alla schiavitù: il sogno infranto delle giovani donne”, promosso dalla WFWP Italia (Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo) 

di Elisabetta Nistri 

Come presidente della WFWP Italia, ho organizzato il convegno con l’intento di commemorare la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007. Questa giornata mira a ricordare i quattrocento anni durante i quali milioni di donne e uomini furono strappati dalle loro terre in Africa per essere venduti come schiavi nelle Americhe molti di loro non sopravvissero al duro viaggio e non arrivarono nemmeno in America. 

A questo riguardo nel 2018 la dott.ssa Moon, fondatrice della WFWP, dopo il summit di pace che si svolse a Dakar in Senegal e che riunì Capi di Stato e autorità di molti paesi africani, si recò sull’isola di Gorée, tristemente famosa perché era il porto da cui partivano le navi di schiavi per l’America. Visitò le prigioni dove venivano ammassati gli schiavi e le celle da cui venivano direttamente gettati in mare quelli ritenuti non idonei alla vendita. Rivolse una commossa preghiera per tutte le vittime di quel tempo che non sembra poi così lontano. Prima di lasciare l’isola, dopo aver ricevuto una targa in suo onore dal sindaco di Gorée, donò un battello ambulanza per traghettare i pazienti dell’isola sulla terraferma, così da poter raggiungere più facilmente l’ospedale per le cure necessarie.