3 luglio 2023

Il sogno infranto delle giovani donne

Il 21 marzo 2023 si è svolto nella Sala delle Bandiere, presso l’Ufficio del Parlamento Europeo a Roma, il convegno dal titolo “Dal viaggio della speranza alla schiavitù: il sogno infranto delle giovani donne”, promosso dalla WFWP Italia (Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo) 

di Elisabetta Nistri 

Come presidente della WFWP Italia, ho organizzato il convegno con l’intento di commemorare la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007. Questa giornata mira a ricordare i quattrocento anni durante i quali milioni di donne e uomini furono strappati dalle loro terre in Africa per essere venduti come schiavi nelle Americhe molti di loro non sopravvissero al duro viaggio e non arrivarono nemmeno in America. 

A questo riguardo nel 2018 la dott.ssa Moon, fondatrice della WFWP, dopo il summit di pace che si svolse a Dakar in Senegal e che riunì Capi di Stato e autorità di molti paesi africani, si recò sull’isola di Gorée, tristemente famosa perché era il porto da cui partivano le navi di schiavi per l’America. Visitò le prigioni dove venivano ammassati gli schiavi e le celle da cui venivano direttamente gettati in mare quelli ritenuti non idonei alla vendita. Rivolse una commossa preghiera per tutte le vittime di quel tempo che non sembra poi così lontano. Prima di lasciare l’isola, dopo aver ricevuto una targa in suo onore dal sindaco di Gorée, donò un battello ambulanza per traghettare i pazienti dell’isola sulla terraferma, così da poter raggiungere più facilmente l’ospedale per le cure necessarie.

La WFWP considera la DIGNITÀ degli esseri umani come pietra angolare per un mondo di pace. Purtroppo, la violenza contro donne e ragazze continua senza sosta in ogni continente, paese e cultura. La pornografia, la tratta degli esseri umani per sfruttamento sessuale (in particolare di donne e ragazze), lo stupro come arma di guerra, la mutilazione dei genitali femminili e le molestie sul lavoro costituiscono forme di violenza che ledono profondamente la dignità delle donne. 

Per raggiungere il mondo di pace a cui tutti aspiriamo, dobbiamo agire urgentemente per fermare il fenomeno della tratta degli esseri umani, che coinvolge particolarmente donne e ragazze ancora oggi. Sì, perché queste ragazze, con la promessa di un lavoro dignitoso, vengono spinte a lasciare il loro paese e affidarsi a fantomatiche agenzie, i cui agenti diventano poi, in realtà, i loro carcerieri. A volte vengono ‘affidate’ o ‘vendute’ dai genitori stessi, ignari del futuro che le aspetta. Ma appena scendono dall’aereo, viene loro tolto il passaporto, e all’improvviso non sono più nessuno, diventando le moderne SCHIAVE del sesso, alla mercé dei loro aguzzini. 

Altri casi riguardano le ragazze che vengono stuprate e abusate durante l’estenuante viaggio dal loro paese per raggiungere le coste del Mediterraneo. Una volta arrivate in Italia, diventano prede facili per le organizzazioni criminali, spesso provenienti dal loro stesso paese di origine, che le adescano per avviarle alla prostituzione. Quando l’autostima è distrutta e la dignità è calpestata, senza nessun punto di riferimento a cui rivolgersi, non si ha la forza di reagire. Anche se si entra in questo giro senza convinzione, si perde la libertà di uscirne. 

Purtroppo, questo fenomeno è presente in molte parti del mondo, come nel Sud-Est asiatico, per alimentare il cosiddetto ‘turismo sessuale’, e anche in Cina, nei paesi confinanti con la Corea del Nord, da cui le ragazze riescono a fuggire, spesso in giovane età, solo attraverso organizzazioni di questo tipo. Loro vengono ingannate dicendo che saranno portate in un orfanotrofio per bambine o ragazze orfane, ma finiscono invece per diventare prostitute o, nella migliore delle ipotesi, mogli di anziani cinesi. Rischiano la vita per sfuggire alla dittatura del loro paese, privo di ogni forma di libertà, ma finiscono per diventare ‘schiave’ di qualcun altro. 

Ma torniamo alle nostre società: mi chiedo come sia possibile che ciò accada sulle strade delle nostre città, in un paese avanzato del primo mondo, un paese basato sullo stato di diritto. Inoltre, se questo “business” è così redditizio e prospero, è perché ci sono persone, uomini, che usufruiscono di questo ‘mercato’... in poche parole, siamo noi a nutrirlo! La dignità di queste ragazze viene calpestata, soffocata dai loro sfruttatori e dagli uomini che le cercano; ma dov’è la dignità di quegli uomini che si recano a cercare ‘amore’ per strada? 

La relazione d’amore può essere l’esperienza che ci arricchisce e ci riempie di gioia e di energia, ma deve essere collegata alla nostra natura interiore più profonda, che include rispetto, onestà, empatia ed il desiderio di donare per la gioia reciproca e di prendersi cura dell’altro. 

Viceversa può essere un’esperienza che incute violenza, umiliazione, sottomissione, un’espressione di profondo egoismo, e può essere accompagnata anche dalla vergogna e dal senso di colpa. 

Non c’è denaro che possa comprare la gioia del Vero Amore, che si costruisce lavorando su se stessi prima e crescendo poi insieme in una relazione dinamica ed armoniosa. Per questo è molto importante aiutare i giovani a sviluppare una sana autostima basata sullo sviluppo della propria identità, delle proprie qualità, e ad imparare a gestire le emozioni per non rimanere ostaggio delle emozioni proprie e altrui, per non dipendere dal giudizio degli altri, ma piuttosto riuscire ad essere proattive e forti della ricchezza interiore alla quale ciascuno di noi può attingere. 

È necessario lavorare su due fronti: prestare particolare attenzione al fenomeno dell’immigrazione e dedicarsi alla cura e formazione dei nostri giovani, in modo che questo fenomeno non venga più alimentato nel mondo. 

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