30 novembre 2019

SALVARE L’ITALIA!

di Antonio Saccà
La situazione del nostro paese, la situazione dell’Europa, la situazione mondiale stanno in una condizione che dà l’impressione di un possibile tracollo o in ogni caso di un equilibrio sull’orlo della caduta. Non che vi siano periodi totalmente stabili, tutta la realtà vive di contrasti, ma c’è qualcosa attualmente che sembra volere i contrasti, qualcosa o meglio qualcuno e questo rende la situazione meno accettabile anche perché giungeremmo perfino al sospetto che qualcuno voglia il male del proprio paese. Vediamo in concreto la situazione e limitiamoci, per il momento, all’Italia. È concepibile, accettabile, apprezzabile che da mesi e mesi ci trasciniamo situazioni a rischio come quelle rappresentate dall'Ilva e dall’Alitalia? Non si tratta di situazioni qualsiasi, si tratta di situazioni fondamentali per il nostro Paese, e tuttavia non si procede ad una soluzione, allungamenti continui, incertezze perenni, difficolta risolte che poi non sono risolte e avviene l’inverosimile situazione di un fallimento che coinvolgerebbe migliaia e migliaia di lavoratori e darebbe una frustata all’economia del nostro paese a parte la disastrosa “figura” che faremmo per noi stessi e con gli altri paesi.

26 novembre 2019

Giustizia Economica

Cosa dicono le Grandi Religioni?

di Giorgio Gasperoni
Fintanto che una società tollera le grandi disparità negli standard di vita tra ricchi e poveri, non può essere considerata una società giusta. Tali disparità indeboliscono i legami di solidarietà tra i cittadini e generano distinzioni di classe e i pregiudizi che li accompagnano. Inoltre, l'uguaglianza di opportunità ai sensi della legge è una finzione in una società in cui i ricchi hanno tutti i vantaggi rispetto ai poveri. Visionari di ogni epoca hanno cercato la democrazia economica per accompagnare la democrazia politica. Socialismi di varia natura sono nati in risposta a questo desiderio perenne della mente originale.
La giustizia economica inizia con il comandamento di non rubare. I ladri non sono solo quelli che rubano da altre persone, ma anche, e più dannosamente, quelli che sono in una posizione di autorità che derubano dalla cosa pubblica.

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Dal Diario di un visitatore della nostra penisola

di Antonio Saccà
Prof. Antonio Saccà

6- 8 ottobre 2185
Gli abitanti di questo luogo pare che un tempo fossero denominati “italiani” e a quanto risulta da documenti sembra siano stati una eminente civiltà. Hanno vissuto epoche straordinarie sia in millenni passati quando vivevano sotto il dominio di una città chiamata ha Roma, sia ancora sotto Roma però non più sovranizzata da un imperatore bensì da un imperatore religioso chiamato pontefice. Ma di tutto ciò si ha un ricordo spettrale. L'Era Attuale (EA) nasce da qualche secolo dopo l'annientamento del passato. Taluni la definiscono ERA DELLE TRASFORMAZIONI E DELLA SALUTE.

21 novembre 2019

COSENZA: CONVEGNI ED INCONTRI

di Antonio Saccà

Ormai è diventata una consuetudine felice recarmi a Cosenza per vedere persone amiche e per discutere i miei libri e situazioni sociali. In questi giorni ho trascorso momenti di notevole rilevanza per ciò di cui abbiamo parlato e per le persone incontrate. Cosenza è una delle città con maggiore effervescenza culturale e mentalità imprenditoriale diffusa, gente che magare ha difficoltà ad operare ma che vuole operare. A differenza di altre città meridionali sconfortate e rassegnate i cosentini possono sentirsi sconfortati ma non rassegnati. Tutt’altro. Perché stare a Cosenza è vibrare di
animazione, oltretutto sono accolto da una persona o meglio un personaggio che tiene le fila di molteplici situazioni imprenditoriali con una instancabilità che risolve tutte le intrigate vicissitudine serenamente. Questo personaggio è Sante Blasi, presidente delle piccole e media imprese della Calabria e di altre istituzioni. Ed è proprio per l’invito a partecipare ad un convegno condotto da Blasi che è iniziata la mia sosta a Cosenza. Si trattava di discutere sulla cosiddetta moneta aggiuntiva vale a dire una moneta che i comuni potrebbero aggiungere di loro iniziativa a chi non ha un reddito sufficiente in maniera da favorirne i consumi.

20 novembre 2019

La Giustizia

Cosa ci dicono le Scritture Mondiali al riguardo?

l'ingiustizia e l'oppressione causano offesa a Dio e all'umanità. Le persone ovunque combatteranno per la giustizia, ma i credenti che conoscono l'amore onnicomprensivo di Dio hanno una responsabilità speciale di usare la loro influenza per promuovere la giustizia. Le Scritture ammoniscono le persone di fede a non sedersi pigramente e a non aiutare gli oppressi nell'ottenere la giustizia dovuta. Molto prima che le persone oppresse nella frustrazione prendano le armi per ribellarsi alle loro circostanze oppressive, le persone religiose dovrebbero impegnarsi come coscienza della società per indurre le autorità a dare giustizia a coloro a cui è stata negata da tempo.

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UN CALCIO PER LA PACE

di Redazione

San Marino - Un gruppo di ragazzine adolescenti di diverse fedi religiose provenienti da Israele si sono unite alle loro coetanee sammarinesi in un progetto denominato “Un Calcio per la Pace”.
Il torneo, che si è tenuto dal 28 al 31 agosto 2019, è stata la quinta edizione di “Un Calcio per la Pace” e il quarto anno consecutivo a San Marino, e tramite l’impegno della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC) questo progetto si è potuto sviluppare e crescere. Il contributo della FSGC è stato ed è fondamentale.
Per un progetto come questo è essenziale un luogo neutro ed accogliente per tutte le parti coinvolte. San Marino ha svolto in pieno questo ruolo. Le 15 ragazze da Israele rappresentavano tre tradizioni differenti di fede: Giudaismo, Islam e Drusa.
Insieme con i loro insegnanti le ragazze hanno visitato il Parlamento di San Marino. Sono state ricevute e salutate dai Capitani Reggenti, Nicola Selva e Michele Muratori, che gli hanno detto, “È con lo spirito di condividere una pacifica convivenza tra uomini e popoli che accogliamo questa iniziativa, orgogliosi di poterne contribuire”.
Il Segretario di Stato Marco Podeschi ha definito il progetto “Una iniziativa importante nel segno del dialogo interreligioso” ed ha auspicato che “il progetto possa veicolare un messaggio di pace ed integrazione attraverso lo sport”.

COSTRUIRE UNA CULTURA DI PACE

di redazione
Il 27 Giugno a Casal di Principe, presso l’Istituto Maria Ss. Preziosa si è svolta la 6° Conferenza promossa da UPF e WFWP Campania dal tema “Costruire una Cultura di Pace”. È stata una giornata di grande successo grazie anche alla collaborazione delle suore dell’Istituto e delle associazioni “Work in Progress”, “La Musica nel Cuore” e “I, XII, XVIII” con la partecipazione di circa 90 persone, tra studenti, insegnanti e genitori, tutti molto interessati alle tematiche trattate.
Nell’ottica della promozione dello scambio interculturale, le amiche della WFWP, indossando dei tradizionali abiti coreani, hanno offerto la canzone “Anche tu sei mio fratello” dando così un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti. 

14 novembre 2019

Creatività e Amministrazione


La facoltà della creatività, un dono donato da Dio, è strettamente legata alla responsabilità. Usiamo la facoltà di responsabilità per scegliere di intraprendere azioni di un certo tipo. La nostra creatività ci consente di avere un impatto sul mondo in modo unico. Se una persona è particolarmente dotata nelle arti, userà quella strada della creatività per avere un impatto sul mondo. Se una persona è particolarmente dotata nel generare nuove idee imprenditoriali, quella persona avrà un impatto sul mondo con la sua imprenditoria. La creatività ci consente di inventare cose nuove, scoprire cose nuove, scalare nuove vette e aprire nuove dimensioni. La creatività è un grande combustibile per il progresso del mondo.

7 novembre 2019

International Peace Festival 2019

di Vincenzo Lipari
Il prossimo 9 e 10 novembre, si ripresenta l’appuntamento annuale dell’International Peace festival, il programma del Movimento Accademico IASA For Peace che fa capo al progetto “Seeds of Peace 2017 \ 2023 - La storia siamo noi, adesso”.
Come ogni anno sono state scelte delle date significative per rappresentare l’evento: il 9 novembre infatti ricorre il 30° della Caduta del Muro di Berlino, mentre il 10 è la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo.
Per l’occasione, saranno presenti diverse figure Nazionali ed Internazionali, Giornalisti, Medici, rappresentanti Ufficiali per le Ambasciate Estere e diverse Scuole del Territorio, Redazioni Locali e Nazionali. Sei le figure scelte che riceveranno il Premio Internazionale della Pace denominato “Mauerspechte” (Pezzi di Muro). Crediamo infatti che mai come oggi il tema profondo della libertà, dell’uguaglianza, dei Diritti Umani sia di fondamentale importanza e da mostrare nella sua interezza. 
Il Muro di Berlino è stata una barbara icona della Guerra Fredda che per quasi mezzo secolo ha tenuto divisa il mondo intero in due blocchi ostili: la Germania fu la vittima di tale infausto destino.

Libertà come strumento di pace

di Giorgio Gasperoni
«La libertà e la creatività sono le capacità che consentono agli individui di realizzare gli obiettivi della propria vita, cioè di diventare responsabili per sé stessi, preservando la propria esistenza e coltivando i propri talenti, e anche per gli altri, contribuendo in modo volontario e creativo al benessere e alla felicità della propria famiglia, comunità, nazione e mondo» (1).
Vivere in un paese libero non significa fare tutto ciò che più ci aggrada, o seguire ogni impulso. Non si deve avere quest’atteggiamento. 
Se studiamo la storia, possiamo vedere che quando, nel Medioevo, l’ideale politico di libertà ha cominciato a emergere con forza, era ispirato da una visione religiosa. 
Quando, però, le persone hanno iniziato ad allontanarsi da tale visione, la libertà stessa ha iniziato a collassare. Solo quando le civiltà hanno cercato di vivere in accordo all’etica e alla morale, è stato possibile costruire società libere. Per lo stesso motivo, quando le istituzioni religiose si sono allontanate da Dio, divenendo corrotte e vivendo per i propri interessi, la libertà è venuta gradualmente a mancare. È interessante notare che oggi l’umanità si trova in un momento molto delicato. Da un lato ci sono tutte le condizioni per la creazione di una società mondiale più giusta attraverso lo sviluppo diffuso di democrazia e libertà, dall’altro tutto ciò è in pericolo e potrebbe essere perduto. 

Educazione Civica torna a scuola?

La legge che ha reintrodotto nelle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, è entrata in vigore a settembre 2019. Pertanto, «sulla base di quanto disposto dall’articolo 2 della citata legge, l’insegnamento dell'educazione civica è istituito a partire dall’anno scolastico 2020/2021». A chiarirlo è una nota del Miur. 

Abbiamo chiesto alla Docente e Formatrice Mirella Sale di approfondire l’argomento, e qui di seguito riportiamo il suo contributo.

di Mirella Sale*
Ogni normativa descrive un orizzonte di riferimento ideale che spesso si mal concilia con le esigenze reali e contestuali di una società e pertanto richiede costanti azioni di adattamento e modifica: spesso i tempi necessari alla definizione di un decreto legislativo sono troppo lunghi e gli interventi vengono applicati quando ormai prassi e sperimentazione hanno già definito linee di intervento e soluzioni consolidate.

SALARIO SENZA LAVORO, AMBIENTE SENZA FABBRICHE

La questione può, deve ricondursi a questo interrogativo: è capace la scienza del XXI secolo ad impedire che una industria inquini l'ambiente ed ammali gli uomini? 


di Antonio Saccà
E più circostanziatamente  è capace il nostro Paese direttamente o indirettamente di ottenere lo scopo di produrre senza danni ambientali ed umani? Ed ancora più stringatamente: accertato che la fabbrica Ilva, come la si chiami adesso, cagionava danni ambientali ed umani i nuovi acquirenti stavano o no cercando di risolvere la situazione e produrre eliminando nei tempi necessari l'inquinamento? Ed in ogni caso vi è una alternativa, e quale? Una colossale impresa dell'acciaio, la Mittal, indiana, acquista l'Ilva, con obblighi netti: risanarla dalla degradazione inquinatrice, salvare l'occupazione, mantenere in vita la massima acciaieria del continente europeo, di sceltissima qualità nel suo prodotto, indispensabile per l'intera metallurgia nazionale, e più che nazionale. La Mittal accetta il contratto.

5 novembre 2019

LE PAROLE GIUSTE NELLA RELAZIONE DI COPPIA

Le parole, sono il mezzo con cui noi codifichiamo i pensieri e contengono la modalità che tutti noi abbiamo a disposizione per produrre energia e quindi di creare la nostra realtà.

di Giorgio Boccaccio

Il linguaggio muove l’energia
Quando nel 2006 uscì il mio primo libro: “Usa le parole giuste”, tutti pensavano che il titolo si riferisse all’utilizzo delle terminologie corrette da usare per avere delle buone relazioni e raggiungere così determinati risultati nella vita. Ma piano piano che i lettori iniziarono a mettere i loro occhi tra le pagine della mia opera, si accorsero che il testo era tutto, tranne l’affrontare il significato delle parole. Affrontare il significato delle parole e quindi il loro vero significato, implicava che tutti conoscessero la lingua italiana alla perfezione. Ma anche tra italiani, non sempre tutti conoscono il vero significato di cosa dicono e certe terminologie non sono comprese appieno da chiunque.

Siamo figli di una storia controversa

“Più grande è il nostro potere materiale,
più grande è il nostro bisogno di ispirazione spirituale e di valori”
Arnold Toynbee

di Giuseppe Calì
“Lo stile di vita europeo è sinonimo di “libertà, uguaglianza, democrazia e rispetto della dignità umana”, accesso ai servizi, “protezione delle persone più vulnerabili”. E si è affermato a caro prezzo e a fronte di grandi sacrifici. Ecco perché non dovrebbe mai essere dato per scontato, perché non è né immutabile né garantito per sempre. Viene messo in discussione ogni giorno da antieuropeisti all’interno e all’esterno dell’Europa, per non dire del fatto che abbiamo visto potenze straniere interferire nelle nostre elezioni dall’esterno”. 
Così la nuova presidente eletta della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in una lettera a Repubblica e agli altri quotidiani della Leading european newspapaer alliance spiega perché ha deciso di battezzare il portafoglio cui fanno capo le politiche migratorie “protezione dello stile di vita europeo”.

4 novembre 2019

C’ERA UNA VOLTA IL MURO DI BERLINO. UN’ANALISI NEL 30º ANNIVERSARIO DEL CROLLO

30 anni fa con la caduta del Muro di Berlino una nuova stagione di libertà si apriva per la Germania e l’intera Europa, che con la sparizione della Cortina di Ferro e successivamente con la dissoluzione dell’URSS vide la fine della Guerra Fredda


di Emilio Asti
Testimone di importanti avvenimenti che hanno avuto un forte impatto mediatico a livello mondiale, il 1989 ha rappresentato un periodo cruciale per l’Europa e il mondo. In quell’anno anche la Cina fece parlare di sé con la ribellione degli studenti che nella famosa piazza Tien An Men a Pechino diedero vita a massicce dimostrazioni per la democrazia, poi brutalmente represse dall’esercito.
Il crollo del Muro nel Novembre di quell’anno fu un evento che nessuno riuscì a prevedere. Nell’estate del 1987 a Berlino Ovest si era svolta, organizzata dal CARP, movimento studentesco a carattere internazionale, una grande manifestazione per l’abbattimento del Muro al motto di “Die Mauer muss weg”, ossia il Muro deve scomparire, che, alla luce di quanto avvenuto poi, è venuta ad assumere quasi un significato profetico. Chi allora avrebbe potuto immaginare che nel giro di poco tempo il Muro, barriera simbolo della divisione tra Est e Ovest, che pareva destinato a durare ancora a lungo, sarebbe crollato?

Madre Moon

Madre Moon (come è chiamata la dott.ssa Hak Ja Han Moon, moglie del defunto Rev. Sun Myung Moon, dai suoi sostenitori) è stata protagonista di diversi tour mondiali nel 2018 e nel 2019. Il primo evento a livello continentale si è tenuto a gennaio 2018 in Senegal e l'ultimo a dicembre dello stesso anno a Kathmandu, in Nepal.

di Giorgio Gasperoni
Al tour hanno partecipato otto Presidenti nazionali, diversi Primi Ministri e Monarchi. Inoltre, tra il pubblico presente anche ex Capi di Stato e di Governo, vice Primi Ministri e Vicepresidenti, ministri del governo, oratori, parlamentari, funzionari eletti, altri dignitari di alto livello, insieme a eminenti leader religiosi.
Il segno distintivo di questi vertici, nonché dei programmi in Corea, Giappone e America, è stato il suo annuncio di essere l'unigenita figlia di Dio. Ha fatto questa audace dichiarazione sulla scena mondiale e di fronte a Capi di Stato e di Governo, nonché a illustri leader in tutti i campi.

3 novembre 2019

La Pace è Urgente

Nuove strategie per intervenire nelle aree di “post-conflict” e di crisi

Prof. Marco Lombardi

Marco Lombardi è direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica, dove è ordinario di sociologia e insegna Cooperazione nelle aree di post-conflict e crisis management. Coordina da anni i progetti di intervento nelle aree di crisi (Afghanistan, Siria, Somalia, etc.), dirige ITSTIME, centro di ricerca sulla sicurezza e il terrorismo. È Ambasciatore di Pace di UPF dal 2000.

Le nuove forme di conflitto diffuso sollecitano strategie innovative di risposta sul piano politico e interrogano la cooperazione quale sistema di intervento adeguato alle nuove sfide. Per questa ragione riflettere sugli strumenti utili per realizzare la missione di UPF è necessario, soprattutto quando gli scenari di riferimento cambiano in maniera significativa. Con questo intento, di condividere con voi strategie e strumenti per “fare Pace”, offro alcune considerazioni, seguite da una recente esperienza sul campo e concluse da una proposta.
Le considerazioni evidenziano, prima, un mutamento di paradigma per comprendere il nuovo scenario, poi la radicale drammaticità delle nuove forme di conflitto e, infine, la centralità della cultura come strumento di diplomazia. Perché a questo punto dobbiamo fare: la Pace è Urgente.

Il mutamento di paradigma: dalla globalizzazione alla reticolarità
Non è forse ancora abbastanza chiaro come la globalizzazione – di cui si parla quotidianamente – sia ancora un processo incompiuto e incompreso, che si tenta di contenere nei paradigmi interpretativi del passato senza fare il salto concettuale che comporta un cambiamento di per sé radicale. Si potrebbe aggiungere che forse questo salto “non si è voluto fare”, nella speranza di mantenere le forme di “ordine precedente”: per questo la globalizzazione si spiega, in genere, come “complessità”, dovuta all’intensificarsi delle relazioni tra una rete sempre più fitta di nodi, e come “omologazione”, diffusione di uniformità che garantisce relazioni lineari tra i nodi. 

Il Ruolo e l’Importanza della Religione nella Costruzione di Società Inclusive, Pacifiche e Prosperose

Relazione tenuta alla International Leadership Conference nell’aprile 2018 a Vienna (Austria) quando la Interreligious Association for Peace and Development (IAPD) a livello europeo è stata inaugurata.


di Raffaella di Marzio
Desidero ringraziare la Federazione Universale per la Pace, per questa Conferenza di Leader Interreligiosi e per avermi permesso di essere qui presente.
Sono la direttrice della società Centro Studi sulla Libertà di Religione, di Credo e di Coscienza (LIREC), che ha sede a Roma e che rappresento oggi in questa Conferenza. 1
Il Centro Studi sulla Libertà di Religione, di Credo e di Coscienza (LIREC) è un libero sodalizio di cultura, una società senza fini di lucro che promuove lo sviluppo dei diritti umani delle persone e la protezione delle loro libertà civili, dovunque nel mondo. La nostra associazione è indipendente da qualunque altra organizzazione o partito politico religioso, ed è stata costituita a Roma e registrata nel Registro per la Trasparenza dell’Unione Europea.
Abbiamo fondato questa associazione perché riteniamo che la religione continui a svolgere un ruolo molto importante nella guida dello sviluppo sia degli individui, sia della società, in tutto il mondo, e sappiamo che le religioni possono esercitare una influenza positiva sulle moderne società democratiche.