7 novembre 2019

International Peace Festival 2019

di Vincenzo Lipari
Il prossimo 9 e 10 novembre, si ripresenta l’appuntamento annuale dell’International Peace festival, il programma del Movimento Accademico IASA For Peace che fa capo al progetto “Seeds of Peace 2017 \ 2023 - La storia siamo noi, adesso”.
Come ogni anno sono state scelte delle date significative per rappresentare l’evento: il 9 novembre infatti ricorre il 30° della Caduta del Muro di Berlino, mentre il 10 è la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo.
Per l’occasione, saranno presenti diverse figure Nazionali ed Internazionali, Giornalisti, Medici, rappresentanti Ufficiali per le Ambasciate Estere e diverse Scuole del Territorio, Redazioni Locali e Nazionali. Sei le figure scelte che riceveranno il Premio Internazionale della Pace denominato “Mauerspechte” (Pezzi di Muro). Crediamo infatti che mai come oggi il tema profondo della libertà, dell’uguaglianza, dei Diritti Umani sia di fondamentale importanza e da mostrare nella sua interezza. 
Il Muro di Berlino è stata una barbara icona della Guerra Fredda che per quasi mezzo secolo ha tenuto divisa il mondo intero in due blocchi ostili: la Germania fu la vittima di tale infausto destino.
Nel 1961, la capitale tedesca, reduce già del potere criminale nazista fu divisa da 160 chilometri di muro di cemento armato che attraversava il cuore della città, tagliando in due strade, fiumi, boschi, case, cimiteri, famiglie. Il 9 novembre 1989 arrivò il momento tanto atteso da parte di tutta la popolazione mondiale: il suo crollo. La storia ci racconta che quel giorno i berlinesi delle due parti della città si arrampicarono in cima al Muro davanti alla Porta di Brandeburgo e cominciarono pieni di gioia a ballare e a festeggiare; qualcuno, armato di piccone e martello, iniziò a colpire il cemento che aveva tenuto diviso la città per ventotto lunghissimi anni.
Quella notte fu una rivoluzione pacifica della popolazione tedesca, che con grande audacia riuscì ad abbattere uno dei regimi dittatoriali ritenuti più stabili del mondo: il SED, il partito di unità socialista tedesco orientale fondato sulle ideologie comuniste-marxiste-leniniste.
Quel Muro, all’interno della Guerra Fredda, rappresentò una forzata separazione dall’altro essere umano, dal familiare, dall’amico, dal cittadino che condivideva la stessa lingua, la stessa terra, talvolta la stessa strada e non solo; rappresentava la separazione di due stili di vita.
Per quanto riguarda lo scenario nazionale, in particolare per i cittadini della Germania Democratica, quel Muro rappresentava uno stile di vita incentrato sulla paura in quanto vivevano in un clima di repressione e dittatura. In uno scenario più ampio quel Muro rappresentava il continuo rischio di uno scontro nucleare tra le due superpotenze Usa-URSS per raggiungere i propri scopi. Infatti per molti esponenti politici il Muro era simbolo di una certa stabilità, di un consolidamento dello status quo, brutto ma preferibile ad una guerra dichiarata. Inutile nascondere che quei chilometri di pietre hanno avuto diverse ripercussioni nei cittadini tedeschi ma non solo. 
La paura rappresenta un forte deterrente nella mente umana con il rischio di farci manipolare e distruggere da menti perverse potenti; la caduta del Muro rappresenta la VITTORIA sulla paura!
Il ricordo di quell'ingiustizia del passato rappresenta un dovere nella coscienza collettiva odierna affinché sia di insegnamento al mondo intero per una conduzione dei conflitti politici che più che mai oggi deve essere gestita pacificamente ed in cui le parti hanno il dovere di costruire e preservare ciò che abbiamo conquistato come cittadini, come essere umani e per chi crede, come essere spirituali.
Il cambiamento rivolto verso l'unità e la pace mondiale parte dalla singola coscienza individuale, essa è il punto di partenza. Il cambiamento di + singole influenzerà la coscienza collettiva. I maestri culturali e spirituali hanno un proprio destino circoscritto; essi arrivano come tuoni per ricordarci che c'è una volontà superiore il cui obiettivo è di condurci al rispetto del creato che ha tutte le risorse x fare vivere pacificamente tutte le etnie esistenti, senza più dolore, lamento, lutto. Spetta al resto della comunità mondiale, ciascuno nella propria quotidianità, perpetrare valori e proponimenti di pace universali, cessando da qualsiasi intento di anarchia morale.
Testimonianze, momenti incredibili, arte, sport e musica riempiranno queste due giornate che vedranno altresì il fiorire degl’intenti su cui lavora con costanza, per unire ogni paese del Mondo, la nostra Accademia: i Mondiali della Pace.

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