3 novembre 2019

Il Ruolo e l’Importanza della Religione nella Costruzione di Società Inclusive, Pacifiche e Prosperose

Relazione tenuta alla International Leadership Conference nell’aprile 2018 a Vienna (Austria) quando la Interreligious Association for Peace and Development (IAPD) a livello europeo è stata inaugurata.


di Raffaella di Marzio
Desidero ringraziare la Federazione Universale per la Pace, per questa Conferenza di Leader Interreligiosi e per avermi permesso di essere qui presente.
Sono la direttrice della società Centro Studi sulla Libertà di Religione, di Credo e di Coscienza (LIREC), che ha sede a Roma e che rappresento oggi in questa Conferenza. 1
Il Centro Studi sulla Libertà di Religione, di Credo e di Coscienza (LIREC) è un libero sodalizio di cultura, una società senza fini di lucro che promuove lo sviluppo dei diritti umani delle persone e la protezione delle loro libertà civili, dovunque nel mondo. La nostra associazione è indipendente da qualunque altra organizzazione o partito politico religioso, ed è stata costituita a Roma e registrata nel Registro per la Trasparenza dell’Unione Europea.
Abbiamo fondato questa associazione perché riteniamo che la religione continui a svolgere un ruolo molto importante nella guida dello sviluppo sia degli individui, sia della società, in tutto il mondo, e sappiamo che le religioni possono esercitare una influenza positiva sulle moderne società democratiche.
Per questo motivo, abbiamo lanciato il “Progetto Conoscenza”. 2 Il Progetto promuove una serie di eventi, conferenze e dibattiti sulle minoranze religiose, che molto spesso sono vittime di stereotipi, di discriminazione e di persecuzione, in modo tale da sensibilizzare la opinione pubblica, i media e il mondo accademico. Il sapere scientifico è indispensabile per la prevenzione e il contrasto alle varie forme di discriminazione e classificazione che colpiscono minoranze sia religiose, sia non-religiose allo stesso modo.
La presenza di molteplici religioni in uno stato sembra avere un effetto di pacificazione, se queste ultime sono libere da restrizioni. Altrimenti, se i membri di un gruppo religioso dominano e “acquisiscono il monopolio”, è più probabile che siano in grado di accedere e usare il potere dello stato. Lavorando nella nostra Associazione e parlando con le vittime, siamo stati in grado di vedere con i nostri occhi come, i gruppi religiosi dominanti con potere statale, sono disposti a perseguitare gli altri gruppi religiosi e gli altri competitori.
Riguardo a questo, per esempio, studiando il caso della Comunità Ahmadiyya, ci siamo resi conto che si discute molto di discriminazione e persecuzione inflitta dalle autorità civili, mentre si discute meno del ruolo della maggior parte delle religioni che si alleano con le autorità civili, supportando, più o meno apertamente, le azioni, la propaganda e le leggi indirizzate alla discriminazione e alla persecuzione di minoranze religiose. A tale proposito, il caso della Comunità Ahmadiyya, soppressa e perseguitata nel Mondo Islamico, è emblematica, poiché gli ahmadi in Pakistan non sono considerati musulmani e non possono nemmeno essere chiamati musulmani: la discriminazione e la persecuzione interreligiosa è un problema largamente diffuso e sottovalutato. 3
La nostra Associazione si impegna a lavorare attivamente con le istituzioni, i media e qualsiasi autorità o organizzazione responsabile, per accertarsi che la società democratica provveda ai suoi cittadini i diritti delle minoranze, così come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ad esempio, recentemente abbiamo anche esposto tematiche quali: le violazioni di libertà religiosa in Cina contro le minoranze cristiane, i problemi di libertà di religione in Russia e molti altri casi.
Il 24 giugno 2013, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato le Linee Guida dell’UE sulla promozione e la protezione della libertà di religione o di credo. Le Linee Guida sono il risultato di lungo processo, nel quale le chiese europee sono attivamente coinvolte. Il primo articolo delle Linee Guida dichiara che il diritto della libertà di religione o di credo (FoRB) è un diritto fondamentale di ogni essere umano, e l’articolo 3 aggiunge che le violazioni o gli abusi di libertà di religione o di credo […] interessano persone in tutte le parti del mondo, inclusa l’Europa. Secondo l’articolo 5, l’UE e i suoi Stati Membri si impegnano nel rispetto, nella protezione e nella promozione della libertà di religione o di credo, come un diritto [articolo 6] che deve essere esercitato da tutti e dovunque, basandosi sui principi di uguaglianza, di non-discriminazione e di universalità. Nel medesimo articolo 6, l’UE proclama il suo impegno nella prevenzione e nella dedizione alle violazioni di questo diritto, in maniera tempestiva, consistente e coerente. 
Questo impegno non è limitato alle violazioni che si verificano all’interno dei confini dell’Unione Europea. In effetti, le Linee Guida forniscono delle chiare linee politiche ai funzionari delle istituzioni e agli Stati Membri dell’UE, in modo tale che vengano utilizzate nel contatto con Stati terzi (articolo 8). Attraverso lo stesso articolo 8 delle Linee Guida, l’UE e i suoi Stati Membri, inclusa l’Italia, hanno promesso di reagire efficacemente alle violazioni, dovunque esse si verifichino nel mondo.
Come menzionato precedentemente, le chiese cristiane europee hanno contribuito alla preparazione delle Linee Guida. Dopo che queste ultime sono state approvate, la Chiesa e la Commissione per la Società del Consiglio delle Chiese Europee (CEC), che rappresenta le chiese ortodosse, protestanti, anglicane e la Chiesa Vetero-cattolica, hanno accolto con entusiasmo le Linee Guida ma aggiungendo che ciò monitorerebbe la loro attuazione e valutazione. Le Linee Guida erano state accolte anche dalla Commissione [della Chiesa Cattolica] delle Conferenze dei Vescovi dell’Unione Europea (COMECE), anche se con incertezze per quanto riguarda la loro efficacia pratica. Abbiamo sentito delle voci coraggiose all’interno del Parlamento Italiano, così come nei governi e parlamenti degli altri Stati Membri dell’UE, che denunciano ciò che sta accadendo in Russia. Tuttavia, siamo molto lontani dall’immediata ed efficace reazione delegata dalle Linee Guida. In effetti, alcuni Stati Membri, inclusa la Francia, promuovono e finanziano organizzazioni anti-sette, che supportano la persecuzione di minoranze religiose in Russia, affermando, ovviamente, che esse non siano veramente religiose; ciononostante, questo è il solito gioco di parole utilizzato da tutti i nemici della libertà religiosa. E un membro della chiesa della CEC, la Chiesa Ortodossa russa, ha elogiato la liquidazione dei Testimoni di Geova in Russia, e ospita e finanzia istituzioni che stanno attivamente promuovendo la liquidazione di altre minoranze religiose.
Riteniamo che sia importante ascoltare le voci di quelle religioni che vivono la discriminazione e la persecuzione in Russia e altrove. 
Abbiamo un punto di vista diametralmente opposto riguardo questa questione: il nostro intento è quello di dimostrare, attraverso dei dati attendibili, che qualsiasi religione può essere ricca di inventiva per la nostra società, a livello sociale, culturale ed economico. 
Per esempio, riguardo l’impatto della religione sulla promozione della pace, secondo una ricerca empirica condotta dall’Istituto per la ‘Economia e per la Pace’ (IEP) e la ‘Fondazione per la Libertà Religiosa e il Business’, 5 ci sono degli aspetti della religione e delle attività, caratterizzate da motivazioni religiose, che possono avere un impatto positivo per la pace.
Siamo già consapevoli che vi sono molti esempi, in cui leader religiosi hanno ricoperto dei ruoli importanti per la pace. Degli esempi spesso citati sono: Desmond Tutu, Mahatma Gandhi, Martin Luther King e il ruolo che hanno avuto in movimenti non-violenti di successo.
In aggiunta a questo, la ricerca, di cui vi ho citato, dimostra che i paesi con delle libertà religiose maggiori sono generalmente più pacifiche, mentre, i paesi con una libertà religiosa minore sono generalmente meno pacifiche. La libertà religiosa viene definita come l’assenza di restrizioni di governo verso la pratica e l’espressione religiosa. 
La presenza di molteplici religioni in uno stato sembra avere un effetto di pacificazione, se queste ultime sono libere da restrizioni. Vi sono molte altre vie, attraverso le quali, le religioni possono agevolare la diffusione della pace: attraverso i benefici comuni dell’appartenenza a un gruppo o il potere del dialogo interreligioso per la risoluzione di conflitti. Esistono innumerevoli esempi in letteratura che dimostrano il successo del dialogo interreligioso, come di un catalizzatore per la cessazione del conflitto armato.
A questo proposito, ritengo che dobbiamo essere grati alla Federazione Universale per la Pace, per avere organizzato questa Conferenza di Leader Interreligiosi e per i suoi sforzi nella promozione di un dialogo interreligioso nel mondo. 
Un ulteriore esempio dell’effetto positivo della religione è la crescita economica. 6
Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori della Georgetown University e della Brigham Young University, riguardo il Progresso dello Sviluppo Globale, la libertà religiosa contribuisce al progresso economico. È uno dei soli tre fattori significativamente associati alla crescita economica globale. 7
Inoltre, molti accademici e osservatori indipendenti stimano che, in generale, la fede religiosa ha degli effetti positivi in vari contesti, non solo per il benessere individuale, ma anche per la coesistenza civile. Questo accade perché i credenti provano a vivere secondo l’etica del bene, della condivisione e della solidarietà: dunque, possiamo dire che la fede religiosa, a volte, può anche prevenire o contrattaccare la corruzione nella vita pubblica.
Ho una esperienza personale da condividere riguardo questa questione, poiché nel mio paese, l’Italia, ho visitato e ho incontrato seguaci di alcuni Nuovi Movimenti Religiosi, che hanno restaurato e migliorato, per molti anni, l’area nella quale la loro comunità si è stabilita, creando dei progetti etici ed ecologici che salvaguardano l’ambiente e delle iniziative culturali, artistiche e umanitarie.
In conclusione, credo che le religioni e la spiritualità possano essere delle risorse etiche, spirituali e morali per la società, e che possano incoraggiare lo sviluppo completo dell’essere umano.
Ringrazio ancora una volta la Federazione Universale per la Pace, per averci dato l’opportunità di unire i nostri sforzi verso la promozione di valori condivisi, in primis del dialogo interreligioso in tutto il mondo. 
Grazie per la vostra attenzione.

1 https://lirec.net
2 https://lirec.net/what-we-do/
3 https://lirec.net/press-release/2018/3/14/lirec-has-successfully-completed-the-first-program-of-the-awareness-project-at-the-euare-congress
4 La Libertà Religiosa in Russia: Una Tavola Rotonda. Introduzione di Raffaella Di Marzio 
https://lirec.net/events/2017/9/26/religious-liberty-in-danger-in-russia-a-cause-for-concern-in-europe
5 https://religiousfreedomandbusiness.org/research
6 La libertà Religiosa, collegata alla crescita economica, trova uno Studio Globale: 
https://religiousfreedomandbusiness.org/religious-freedom-business
7 Il Prezzo della Libertà Negata… è indubbiamente alto: https://religiousfreedomandbusiness.org/price-of-freedom-denied

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