L’iniziativa all’Educazione del Carattere della UPF ha un approccio a vari livelli che includono programmi e curriculum scolastico, programmi educativi per la famiglia e il territorio, e come imparare la cultura del servizio per le persone di tutte le età.
DVD con tutti i filmati riportati nella lista qui di seguito. Lo si può acquistare a soli €10,00 comprese le spese postali.
Per informazioni scrivere a vocidipace@gmail.com
Lista delle presentazioni
01_Introduzione all'Iniziativa sull'Educazione del Carattere
02_L'Esigenza per lo Sviluppo del Carattere, e il Ruolo della Religione nell'Educazione Morale - 1a parte
03_L'Esigenza per lo Sviluppo del Carattere, e il Ruolo della Religione nell'Educazione Morale - 2a parte
04_Principi Universali e gli Scopi della Vita - 1a parte
05_Principi Universali e gli Scopi della Vita - 2a parte
06_I Principi Universali e Scopi della Vita - 3a parte
07_I Principi Universali e Scopi della Vita - 4a e ultima parte
08_Cos'è la Formazione del Carattere
09_L'Educazione del Carattere nel campo sessuale - 1a parte
010_L'Educazione del Carattere nel Campo Sessuale - 2a parte
011_L'Educazione del Carattere nel Campo Sessuale - 3a parte
012_Cause e Risoluzioni dei Conflitti - 1a Parte
013_Risoluzione restauratrice del conflitto - 2a parte
014_Risolvere i conflitti interpersonali - 3a Parte
015_Esempi storici di soluzioni dei conflitti - 4a parte
016_I pilastri di una società civile equilibrata e il Service Learning
017_Verso una cultura della pace - 1a parte
018_I fondamenti della cultura della pace - 2a parte
019_L’Intersezione tra Servizio e Pace - 3a parte
24 dicembre 2013
Auguri!
Cari amici lettori,
un messaggio ed un augurio per la conclusione del 2013 e per dare il benvenuto al 2014.
Nel mezzo di tante situazioni difficili e complicate che ci circondano e di fronte alle quali sembra a volte dover soccombere, il nostro augurio è di continuare a coltivare nel profondo del nostro spirito l'ideale di pace che desideriamo.
Possiamo renderlo via via reale nei nostri pensieri, parole ed azioni quotidiane; con pensieri di pace, parole di pace ed azioni di pace promuoviamo la pace tutto intono a noi affinché questo diventerà un abbraccio per l'intera umanità.
La Pace
Se un uomo loda Dio e Lo ascolta,
e permette al Suo amore di sbocciare dentro di sé,
tutti i suoi dolori svaniranno,
e la sua mente sarà benedetta da Dio con la vera pace.
Religione Sikh - Adi Granth, Japuji 5, M.1, p. 2
Proprio come un lago profondo è chiaro e calmo,
l’uomo saggio, ascoltando gli insegnamenti e vivendoli,
raggiunge la più profonda pace.
Buddhismo - Dhammapada 82
Egli è Colui che ha fatto scendere la Pace nel cuore dei credenti,
affinché possano accrescere la loro fede.
Islam – Corano, 48.3
…ed essi delle loro spade fabbricheranno vomeri d'aratro,
e delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada
contro un'altra, e non impareranno più la guerra..
Ebraismo e Cristianesimo – Bibbia, Isaia 2.4
Beati quelli che s'adoperano alla pace,
perché essi saran chiamati figliuoli di Dio.
Cristianesimo – Bibbia, Matteo 5-9
Se amiamo i nostri nemici, le barriere tra noi e loro scompaiono.
Ecco perché la strategia di Dio è stata sempre «ama il tuo nemico».
Non ci può essere una strategia migliore per ottenere la pace.
Nel corso della storia questo fatto straordinario è sempre sfuggito
alla comprensione umana, e ancora oggi deve essere compreso.
Unificazionismo – Sun-Myung Moon, ottobre 2003
affinché possano accrescere la loro fede.
Islam – Corano, 48.3
…ed essi delle loro spade fabbricheranno vomeri d'aratro,
e delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada
contro un'altra, e non impareranno più la guerra..
Ebraismo e Cristianesimo – Bibbia, Isaia 2.4
Beati quelli che s'adoperano alla pace,
perché essi saran chiamati figliuoli di Dio.
Cristianesimo – Bibbia, Matteo 5-9
Se amiamo i nostri nemici, le barriere tra noi e loro scompaiono.
Ecco perché la strategia di Dio è stata sempre «ama il tuo nemico».
Non ci può essere una strategia migliore per ottenere la pace.
Nel corso della storia questo fatto straordinario è sempre sfuggito
alla comprensione umana, e ancora oggi deve essere compreso.
Unificazionismo – Sun-Myung Moon, ottobre 2003
19 dicembre 2013
A sostegno delle Comunità Ucraine di Roma
Comunicato Stampa
Consigliera aggiunta di Roma Capitale Tetyana Kuzyk
Riunione del Deputato PD Khalid Chaouki con una rappresentanza della Comunità Ucraina di Roma 13 Dicembre 2013 – si è tenuta una riunione tra il Deputato del PD, Khalid Chaouki (Commissione Affari Esteri e Comunitari), e una rappresentanza dei leaders
Consigliera aggiunta di Roma Capitale Tetyana Kuzyk
Riunione del Deputato PD Khalid Chaouki con una rappresentanza della Comunità Ucraina di Roma 13 Dicembre 2013 – si è tenuta una riunione tra il Deputato del PD, Khalid Chaouki (Commissione Affari Esteri e Comunitari), e una rappresentanza dei leaders
della Comunità Ucraina presente a Roma composta dalla Consigliera Aggiunta di Roma Capitale Tetyana Kuzyk , dalla Presidente dell’Associazione Donne Ucraine in Italia Kovalska Svitlana, dalla Coordinatrice Euromaidan Tril Mariana, dalla Capo Redattrice di Ukrainska Gazzetta Soronevych Marianna, dalla Rappresentante dei Giovani Ucraini Zalevska Alina e dal Presidente dell’Associazione Cristiana Ucraina in Italia Horodetskyy Oleksandr. La comunità ha esposto al Deputato la situazione attuale dell’Ucraina, che va ben oltre quello che i media mostrano. “In queste 2 ultime settimane sui social network circolano senza pausa.
Appello della comunità ucraina al Parlamento Italiano
Un supporto più concreto del popolo ucraino che adesso si trova quasi ad un passo dall'inizio di una guerra civile in Ucraina.
Nel cuore della notte tra il 29 e il 30 novembre in Ucraina, Berkut (teste di cuoio), ha brutalmente picchiato gli attivisti (studenti delle migliori università ucraine, intellettuali, giornalisti, giovani ragazzi e ragazze) che si sono riuniti nella piazza principale di Kiev per una manifestazione pacifica con lo scopo di far vedere al presidente Yanukovich e a tutto il mondo, che gli ucraini scelgono l’integrazione Europea. Molti di questi ragazzi sono finiti negli ospedali in condizioni gravissime ed alcune persone risultano ancora scomparse. Siamo al 100% convinti che è stata un’azione criminale, ed esistono numerose prove che lo confermano.
Nel cuore della notte tra il 29 e il 30 novembre in Ucraina, Berkut (teste di cuoio), ha brutalmente picchiato gli attivisti (studenti delle migliori università ucraine, intellettuali, giornalisti, giovani ragazzi e ragazze) che si sono riuniti nella piazza principale di Kiev per una manifestazione pacifica con lo scopo di far vedere al presidente Yanukovich e a tutto il mondo, che gli ucraini scelgono l’integrazione Europea. Molti di questi ragazzi sono finiti negli ospedali in condizioni gravissime ed alcune persone risultano ancora scomparse. Siamo al 100% convinti che è stata un’azione criminale, ed esistono numerose prove che lo confermano.
16 dicembre 2013
L’Intersezione tra Servizio e Pace
di Giorgio Gasperoni
Le opportunità di servizio offrono nuove e interessanti prospettive sulla vita e le sue sfide. Stimolano una comprensione più profonda degli altri e anche di noi stessi.
Le opportunità di servizio offrono nuove e interessanti prospettive sulla vita e le sue sfide. Stimolano una comprensione più profonda degli altri e anche di noi stessi.
Nel processo di servire impariamo più cose su noi stessi. È toccata l’essenza più profonda del nostro essere: il nostro cuore e la nostra coscienza. Ci troviamo faccia a faccia con le nostre limitazioni nella nostra capacità di compassione e di cura. I nostri stereotipi e pregiudizi possono essere sfidati da esperienze dirette con persone che sono diverse da noi. Un ambiente diverso può darci una visione più giusta della nostra stessa situazione – compresi i problemi e le sfide personali che ci troviamo ad affrontare. Le sfide che abbiamo di fronte possono sembrare meno importanti quando abbiamo a che fare con persone i cui problemi sono di gran lunga più gravi dei nostri. Questo ci può stimolare a cercare soluzioni ai nostri problemi e a lavorare per realizzarle.
Guarda il Filmato:
L’Intersezione tra Servizio e Pace from Giorgio Gasperoni on Vimeo.
13 dicembre 2013
Alzheimer dilatante, anziani maltrattati: sono “argomenti” prioritari da non trascurare!
di Franco Previte
Fra le malattie neurologiche che affliggono milioni di persone nel mondo, specie in Italia, “spicca” l’Alzheimer
definita dal Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali “decadimento delle funzioni corticali superiori in assenza di importanti obnubilamenti della coscienza”, deterioramento della memoria, incapacità di controllo delle emozioni, il morbo di Alzheimer è ritenuto quale demenza senile, forma più comune, degenerativa invalidante.Fra le malattie neurologiche che affliggono milioni di persone nel mondo, specie in Italia, “spicca” l’Alzheimer
Fra gli anziani maltrattati, specie nelle Case di Riposo a larga estensione, molti casi sono sviluppati e definiti in Italia e per questo dobbiamo molta riconoscenza ai NAS dei Carabinieri che li “scoprono”, dove quelle persone non autosufficienti sono costrette a dormire in angusti seminterrati o ad assumere medicine ed alimenti scaduti.
5 dicembre 2013
I Fondamenti della Cultura della Pace
di Giorgio Gasperoni
Una cultura della pace non è un dominio magico che può essere convocato o dichiarato in assemblee pubbliche come le Nazioni Unite. Ha radice nelle persone con un carattere maturo e un cuore profondo. Poiché una cultura è formata dal carattere del suo popolo, una cultura della pace dipende da persone pacifiche i cui pensieri, sentimenti e azioni promuovono la pace. Le persone con un cuore profondo cercano dei modi per espandere le loro opportunità di prendersi cura degli altri. Questi individui possono estendere la cultura della pace alla famiglia, alla comunità, alla nazione e anche più in là servendo il prossimo e lavorando per il bene più grande.
Una cultura della pace non è un dominio magico che può essere convocato o dichiarato in assemblee pubbliche come le Nazioni Unite. Ha radice nelle persone con un carattere maturo e un cuore profondo. Poiché una cultura è formata dal carattere del suo popolo, una cultura della pace dipende da persone pacifiche i cui pensieri, sentimenti e azioni promuovono la pace. Le persone con un cuore profondo cercano dei modi per espandere le loro opportunità di prendersi cura degli altri. Questi individui possono estendere la cultura della pace alla famiglia, alla comunità, alla nazione e anche più in là servendo il prossimo e lavorando per il bene più grande.
Servire gli altri approfondisce la comprensione di noi stessi, aumenta la nostra capacità di amare il prossimo e ci dà la forza di contribuire al benessere della società e a una cultura della pace. Questi obiettivi di vita fondamentali – maturità del carattere, relazioni d’amore e famiglia e dare un contributo alla società - sono la base per una cultura della pace.
Guarda il filmato =>
Birmania, Corea del Nord, Siria e Tibet: quali diritti umani?
Incontro dibattito
dal titolo: Birmania, Corea del Nord, Siria e Tibet: quali diritti
umani? che si terrà martedì
10 dicembre alle ore 20.45 presso la Sala E
dell'Urban Center-teatro Binario 7, in via Turati 8 a Monza, zona
stazione FS. Prosegue il dialogo sulla tematica dell'Educazione alla Pace, iniziato il 21 settembre in occasione degli eventi dedicati alla Giornata Internazionale per la Pace, promosso dall'UPF insieme ad altre associazioni e al Comune di Monza.
La serata, con entrata libera, coinciderà con il 65° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sarà moderata da Matteo Speziali direttore del giornale on line MBnews, con la presenza dell'avv. Francesca dell'Aquila, Assessore alla Cultura del Comune di Monza.
4 dicembre 2013
Attivista birmano: dietro il dramma Rohingya, giochi di potere per colpire il Myanmar
AsiaNews | 25 novembre 2013
di Francis Khoo Thwe
Tint Swe parla di un "fronte comune" nel Paese contro la risoluzione Onu, che preme per la
Yangon -- In Myanmar si è creato un fronte comune, contrario alla risoluzione Onu che auspica la cittadinanza per la minoranza musulmana Rohingya; non solo il governo, come succedeva spesso in passato, ma anche fra i partiti politici (compresi quelli di opposizione) e sui social network si moltiplicano "critiche univoche". È quanto afferma ad AsiaNews Tint Swe, presidente del Burma Center Delhi in India, già rappresentante all'estero della Lega nazionale per la democrazia (Nld), esule e attivista birmano di primo piano. Perché "se in passato" i documenti delle Nazioni Unite sui diritti umani nel Paese "erano accolti con favore da una popolazione oppressa" e rappresentavano un "incoraggiamento", oggi sono visti "con occhi diversi" e sono fonte di "delusione".
2 dicembre 2013
Verso una cultura di pace
Gli ostacoli fondamentali alla pace sono interiori e spirituali. Tra questi ostacoli ci sono il pregiudizio, l’odio,
l’egoismo e l’indifferenza, che spesso risalgono indietro nei secoli. Gli ostacoli più visibili sono la guerra, lo sfruttamento, la disuguaglianza economica ect. Tutte queste cose, comunque, sono il risultato degli atteggiamenti e delle convinzioni che abbiamo gli uni nei confronti degli altri.Il modo per liberarci dall’egoismo e dall’odio si trova nelle qualità esattamente opposte: il servizio e l’amore. Quando ci impegniamo a servire gli altri, persino persone storicamente nemiche possono cooperare in una causa comune.
Questa presentazione illustra il processo per creare una cultura della pace diventando persone mature, sviluppando rapporti d’amore e d’armonia e dando un contributo alla società. Il veicolo primario per questo sviluppo è il servizio. Cooperando con altre organizzazioni come il Religious Youth Service, sostiene lo sviluppo di progetti di servizio che riuniscono insieme persone di razze, religioni e culture diverse per la causa della pace.
Attraverso le sue pubblicazioni e i suoi seminari, la Universal Peace Federation promuove l’ideale del servizio.
Grazie a queste presentazioni e a questi progetti, persone di tutto il mondo hanno capito profondamente le loro potenzialità per creare una cultura della pace.
26 novembre 2013
Myanmar, la transizione democratica tra spinte al futuro e retaggi del passato
euronews | 21 novembre 2013
Dopo mezzo secolo di di dittatura militare conclusasi appena due anni fa il Myanmar è pronto per aprirsi al mondo. Ma nel paese è oggi davvero escluso il rischio di una nuova ondata di repressione, come quella che ha già portato alla prigionia di Aung San Suu Kiy e delle altre migliaia di attivisti, compresi i monaci della “rivoluzione zafferano?”
L’appuntamento cruciale, a seguito del quale si capirà se il paese è davvero pronto per un cambiamento, è rappresentato dalle elezioni del 2015. Intanto il paese continua a essere segnato da un’accesa violenza etnica rivolta soprattutto verso la minoranza musulmana. In Myanmar si contano oltre 100 minoranze etniche tra queste i musulmani rappresentano circa il 4%.
Dopo mezzo secolo di di dittatura militare conclusasi appena due anni fa il Myanmar è pronto per aprirsi al mondo. Ma nel paese è oggi davvero escluso il rischio di una nuova ondata di repressione, come quella che ha già portato alla prigionia di Aung San Suu Kiy e delle altre migliaia di attivisti, compresi i monaci della “rivoluzione zafferano?”
L’appuntamento cruciale, a seguito del quale si capirà se il paese è davvero pronto per un cambiamento, è rappresentato dalle elezioni del 2015. Intanto il paese continua a essere segnato da un’accesa violenza etnica rivolta soprattutto verso la minoranza musulmana. In Myanmar si contano oltre 100 minoranze etniche tra queste i musulmani rappresentano circa il 4%.
22 novembre 2013
Diventa custode di un seme sul tuo balcone
che spiega come prendersi cura di semi e piante dimenticate sul balcone e nell’orto.
Milano, 21 novembre 2013 - Tutti possiamo essere custodi della “diversità” di semi e piante, sul nostro balcone o sul davanzale o nel nostro orto. E “imparare” come fare grazie al “Vademecum per la biodiversità quotidiana”: il nuovo libro di Chiara Spadaro è infatti un vero e proprio manuale di biodiversità domestica, che spiega dove acquistare o scambiare i “semi dimenticati”, come coltivare piante di varietà “perdute” sul proprio balcone o nell’orto di casa e dove incontrare e conoscere le realtà e le comunità che promuovono gli scambi dei semi e si battono per la loro salvaguardia.
Salviamo il paesaggio!
Un libro per resistere e passare all’azione
La cementificazione delle coste e i ripetuti condoni edilizi sono alla base della tragedia in Sardegna. "Salviamo il paesaggio!" è il manuale di Altreconomia edizioni per cittadini e comitati: le tecniche di difesa nonviolenta del territorio dal cemento e dalle “grandi opere inutili”.
Nel libro di Luca Martinelli un "decalogo" contro il consumo di suolo a partire dalle storie di 25 comitati. Tra questi, i "No Crescent", che a Salerno hanno presentato decine di esposti in Procura, fino al sequestro del cantiere Crescent e all'indagine che coinvolge il sindaco della città, Vincenzo De Luca (che è anche viceministro delle Infrastrutture).
Nel libro di Luca Martinelli un "decalogo" contro il consumo di suolo a partire dalle storie di 25 comitati. Tra questi, i "No Crescent", che a Salerno hanno presentato decine di esposti in Procura, fino al sequestro del cantiere Crescent e all'indagine che coinvolge il sindaco della città, Vincenzo De Luca (che è anche viceministro delle Infrastrutture).
19 novembre 2013
Il 22 i collaboratori di Aung
La Repubblica Parma.it | 18 novembre 2013
Si è tenuta nella sede di Via Turchi 15 la conferenza stampa dell'Associazione di Amicizia Italia – Birmania. Un resoconto della visita di Aung San Suu Kyi a Parma e un lancio dei progetti futuri a Parma e in Birmania.
Presenti il presidente dell'Associazione Giuseppe Malpeli, la senatrice Albertina Soliani, Anna Mazzucchi dottoressa esperta in riabilitazione, Carlo Ferrari, che ha accompagnato Aung San Suu Kyi nella visita nelle città del nord Italia che hanno ospitato la Premio Nobel e leader della Lega Nazionale per la Democrazia, Sara Avanzini e Gianna Montagna, entrambe volontarie dell'Associazione per l'Amicizia Italia Birmania.
Myanmar, al via una Task Force con l’Unione Europea
euronews | 16 novembre 2013
Democrazia e crescita economica: queste le parole chiave della Task force europea appena lanciata in Myanmar. Rafforzare la cooperazione con l’ex Birmania, in termini di sviluppo economico, e sostenere il processo di transizione democratico del Paese è tra gli obiettivi illustrati nella tre giorni che si è conclusa questo venerdì.
“Voglio incoraggiare investimenti esteri responsabili, giusti, che vadano a vantaggio di tutti, a favore di uno sviluppo economico fondato sullo sviluppo sociale e politico del Paese” ha detto la Nobel per la Pace e leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi. Un concetto ribadito anche da Catherine Ashton, l’alta rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera ha guidato una delegazione di rappresentanti della comunità politica ed economica europea in Myanmar. “Gli imprenditori europei conoscono molto bene il percorso nazionale che deve essere fatto da un Paese che passa dall’oppressione alla libertà e vogliono sostenerlo in questa transizione.”
15 novembre 2013
Washington DC Forum: Peace Zones as Avenues for Stability in South Sudan, Syria, Colombia and Korea
By Velma Anne Ruth, President, Independent Review, Inc, Executive Director, Middle East Democracy Federation
Washington DC, USA - The United Nations first introduced the concept of “peace zones” in 1947 to
promote peace in Jerusalem. Since then, the UN has engaged dozens of peacekeeping missions through the development of international coalitions for stability, addressing crises of military proportions, humanitarian, volatile conflicts and major natural disasters. UPF's Office of Peace and Security Affairs organized forum on Oct. 15, 2013 on the topic of Peace Zones: Creating Avenues for Stability through Development. Participants reviewed four case studies and the viability of establishing zones of peace as a means to resolve conflicts in Korea, South Sudan, Colombia, and Kurdistan.Washington DC, USA - The United Nations first introduced the concept of “peace zones” in 1947 to
In addition, the participants discussed a refinement of the concept of “peace zones,” as proposed by UPF Founder, Dr. Sun Myung Moon at the United Nations in 2000. Dr. Moon, at the same gathering, called for the creation of an interreligious council at the United Nations. Governed directly by the United Nations, he said, “These peace zones would be havens that exist for the sake of peace, prosperity, and reconciliation. They would be free of racial and sexual discrimination, human rights violations, and war. These areas would also be ecological and environmental havens for the entire natural world.”
Non è sufficiente! Storie e proposte di chi lotta per garantire il diritto alle cure alle persone non autosufficiente
“Non è sufficiente!”
Tutti hanno diritto alle cure, anche chi non è più autosufficiente e non può “guarire” . Lo affermano la legge e
Tutti hanno diritto alle cure, anche chi non è più autosufficiente e non può “guarire” . Lo affermano la legge e
le norme dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria. Ma pochi lo sanno.
Un libro che racconta battaglie giuridiche e civili per il riconoscimento del diritto alle cure dei “più deboli”. Storie che ci riguardano tutti. Perché il “bicchiere” del diritto non resti pieno solo per metà.
13 novembre 2013 – “Non ci sono i soldi”, “Non c’è il posto letto”, “Suo padre va dimesso, può curarselo lei a casa”. Quante volte abbiamo sentito queste parole? Eppure, anche se non sono in molti a saperlo, il diritto alle cure delle persone non autosufficienti si fonda sulla legge e non dipende dalle risorse della Legge di stabilità, degli enti locali, dalla disponibilità di posti letto o dal buon cuore degli operatori sanitari.
Un libro che racconta battaglie giuridiche e civili per il riconoscimento del diritto alle cure dei “più deboli”. Storie che ci riguardano tutti. Perché il “bicchiere” del diritto non resti pieno solo per metà.
13 novembre 2013 – “Non ci sono i soldi”, “Non c’è il posto letto”, “Suo padre va dimesso, può curarselo lei a casa”. Quante volte abbiamo sentito queste parole? Eppure, anche se non sono in molti a saperlo, il diritto alle cure delle persone non autosufficienti si fonda sulla legge e non dipende dalle risorse della Legge di stabilità, degli enti locali, dalla disponibilità di posti letto o dal buon cuore degli operatori sanitari.
14 novembre 2013
Dal lavoratore imprenditore al cittadino imprenditore
di Adelmo Monaci,Antonio Saccà ha una produzione che ha raggiunto i cinquanta testi, saggistica letteraria, poesia, narrativa,
teatro, e saggistica sociologico-filosofica. In quest'ultima sfera è collocabile il recentissimo volumetto: “Dal lavoratore imprenditore al cittadino imprenditore”, Artescrittura Edizioni. Il tema del capitalismo è assillante in Antonio Saccà, vi ha dedicato molti libri e innumerevoli articoli. Se molti scorgono nel capitalismo la forma più attiva del fare economico, una straordinaria combinazione di vantaggio personale che genera vantaggio sociale, di competitività qualitativa, di sviluppo planetario, d’inventiva, di stimolo all'impegno personale in quanto in tal modo si ottiene fortuna, Saccà, accettando tutto questo, ritiene che oggi il capitalismo non riesce più ad associare al profitto l'occupazione, vale a dire che oggi, insisto con la datazione, il profitto avviene licenziando, sott’occupando, spostando i capitali dove il lavoro costa meno, riducendo le garanzie e i servizi, le pensioni, e, insomma, debilitando proletariato e ceti medi pur di arricchire banche e grande capitale, uno scorticamento della ricchezza sociale a favore dei...ricchi.
I Valori nell’Arte
‘La libertà è fondamentale per l'ispirazione, ma non può essere sconfinata, deve avere delle regole. Prima di tutto morali’.
di Carlotta Morgana,
Può l'arte diventare un tramite d’impegno sociale in un periodo di decadenza e caduta verticale dei valori? E ancora: gli artisti si sentono protagonisti della realtà che vivono o al di fuori di spazi e confini, tanto da estraniarsi da qualsiasi forma di coinvolgimento? La questione è antica e di non facile risposta, fonte di perenni divisioni tra i fautori di una o dell'altra tesi. Sta di fatto che la forza prorompente dell'espressione artistica può più di ogni altro messaggio smuovere le coscienze e creare un dialogo. Dice, infatti, Michelangelo Pistoletto, l'ottantenne artista piemontese appena premiato con il dalla Japan Art Association: .
di Carlotta Morgana,
Può l'arte diventare un tramite d’impegno sociale in un periodo di decadenza e caduta verticale dei valori? E ancora: gli artisti si sentono protagonisti della realtà che vivono o al di fuori di spazi e confini, tanto da estraniarsi da qualsiasi forma di coinvolgimento? La questione è antica e di non facile risposta, fonte di perenni divisioni tra i fautori di una o dell'altra tesi. Sta di fatto che la forza prorompente dell'espressione artistica può più di ogni altro messaggio smuovere le coscienze e creare un dialogo. Dice, infatti, Michelangelo Pistoletto, l'ottantenne artista piemontese appena premiato con il
Banca mondiale: nel 2014 crescita record per il Myanmar, ma i poveri sono a rischio
AsiaNews/Agenzie | 07 novembre 2013
Secondo le previsioni, l’economia birmana per il prossimo anno destinata a salire del 6,8%. Un dato superiore alla media regionale, grazie alle riforme attuate nell’ultimo periodo dal governo. Settori trainanti energia e turismo. Gli esperti avvertono però il pericolo inflazione, che rischia di colpire la parte più debole della popolazione.
Secondo le previsioni, l’economia birmana per il prossimo anno destinata a salire del 6,8%. Un dato superiore alla media regionale, grazie alle riforme attuate nell’ultimo periodo dal governo. Settori trainanti energia e turismo. Gli esperti avvertono però il pericolo inflazione, che rischia di colpire la parte più debole della popolazione.
Yangon -- Nel 2014 l'economia del Myanmar è destinata a crescere del 6,8% piazzandosi fra i primi Paesi del Sud-est asiatico, un'area caratterizzata da notevole sviluppo e innovazione. Tuttavia, il governo dovrà prestare attenzione al rischio inflazione, che potrebbe colpire in modo pesanti le fasce più deboli della popolazione. È quanto affermano le stime di crescita elaborate dagli esperti della Banca mondiale e pubblicati ieri. Motore trainante dell'economia birmana le esportazioni nei settori dell'energia e materie prime, investimenti stranieri, servizi e costruzioni.
12 novembre 2013
Intervista a Fiorella Mannoia
Intervista a Fiorella Mannoia raccolta dopo il suo concerto a favore delle donne vittime di violenza tenutosi ad Este lo scorso agosto.
di Elena Chirulli
Nei suoi concerti lancia sempre dei messaggi per promuovere l’impegno sociale. Ritiene che la musica possa e debba avere un ruolo nella promozione di un mondo migliore?
Io penso che ogni mezzo sia utile per mandare messaggi di pace, rispetto, fratellanza, questo dovrebbe essere il dovere di tutti i cittadini. Noi abbiamo il grande privilegio di avere la possibilità di rivolgerci a molte persone, le nostre parole sono amplificate ed è una grande responsabilità.
Pur non avendo figli, sente la responsabilità di educare avendo più volte affermato: “E’ come se l’avessi perché ogni donna è madre dentro di sé”. Perché?
Perché tutte le donne lo sono. E ogni figlio è nostro figlio. Almeno così dovrebbe essere.
di Elena Chirulli
Nei suoi concerti lancia sempre dei messaggi per promuovere l’impegno sociale. Ritiene che la musica possa e debba avere un ruolo nella promozione di un mondo migliore?
Io penso che ogni mezzo sia utile per mandare messaggi di pace, rispetto, fratellanza, questo dovrebbe essere il dovere di tutti i cittadini. Noi abbiamo il grande privilegio di avere la possibilità di rivolgerci a molte persone, le nostre parole sono amplificate ed è una grande responsabilità.
Pur non avendo figli, sente la responsabilità di educare avendo più volte affermato: “E’ come se l’avessi perché ogni donna è madre dentro di sé”. Perché?
Perché tutte le donne lo sono. E ogni figlio è nostro figlio. Almeno così dovrebbe essere.
Le giornate ONU per i “Diritti dell’Infanzia” e dell’ “Eliminazione della Violenza contro le Donne”
Novembre celebra due importanti manifestazioni ONU. La giornata per i “Diritti dell’infanzia”(20 nov.) e quella dell’”Eliminazione della violenza contro le donne” (25 nov.). Abbiamo ritenuto importante sensibilizzare su tali tematiche che purtroppo anche nel
nostro paese annoverano un elevato numero di casi. Da qui la scelta di
presentarvi due donne che hanno deciso di dar voce con il loro impegno
al grido di dolore di chi ha subito un sopruso: la regista Ilaria
Borrelli e l’artista Fiorella Mannoia.
Dall’ultimo rapporto ISTAT emerge che nel 2011 sono state 137 le donne uccise in Italia, dieci in più dell'anno precedente e nel 2012 fino ad oggi già più di 120. Nella maggior parte dei casi si tratta di mariti, compagni o ex-partner. Ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni. La grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Un milione e centomila hanno subìto "stalking". Intervista alla regista Ilaria Borrelli, rilasciato alla presentazione del film al Festival del Cinema di Venezia.
di Flora Grassivaro
Che cosa l’ha spinta a realizzare “Talking to the trees” e perché questo titolo?
Da quando sono mamma, da sei anni, sono diventata molto sensibile ai problemi dei bambini nel mondo, negli occhi di un bambino che soffre mi sembra sempre di trovare gli occhi di mio figlio. La prostituzione infantile è un problema talmente vasto che mi sembra doveroso tentare di scuotere un po' le coscienze con un film. Il titolo è dovuto alla bambina protagonista che nella sua estrema solitudine della vita nel bordello, comunica con i soli spiriti, le sole anime sempre presenti nella sua vita, gli alberi.
Che cosa l’ha spinta a realizzare “Talking to the trees” e perché questo titolo?
Da quando sono mamma, da sei anni, sono diventata molto sensibile ai problemi dei bambini nel mondo, negli occhi di un bambino che soffre mi sembra sempre di trovare gli occhi di mio figlio. La prostituzione infantile è un problema talmente vasto che mi sembra doveroso tentare di scuotere un po' le coscienze con un film. Il titolo è dovuto alla bambina protagonista che nella sua estrema solitudine della vita nel bordello, comunica con i soli spiriti, le sole anime sempre presenti nella sua vita, gli alberi.
Festival del Cinema di Venezia
Presentato il film “Talking to the trees”, girato in Cambogia
di Flora Grassivaro
Quest’anno il festival del Cinema di Venezia ha affrontato il tema della prostituzione minorile in Cambogia presentando il film “Talking to the trees” –“ Parla con gli alberi”. La regia è di Ilaria Borrelli che ne è anche
protagonista, insieme al marito Guido Freddi , produttore che con lei condivide l’attenzione e la sensibilità ad una tematica così sconvolgente e dilagante. La trama presenta Mia una fotografa italiana, residente a Parigi, che decidendo di recarsi in Cambogia per raggiungere il marito lo scopre turista sessuale. Sconvolta comprende come in questo disumano commercio siano purtroppo intrappolati i minori, soprattutto bambine. Nasce così in lei il desiderio forte, struggente, di salvare queste baby-schiave e incurante di mettere a repentaglio la propria vita riesce a restituire loro la libertà attraversando con coraggio situazioni molto pericolose.di Flora Grassivaro
Quest’anno il festival del Cinema di Venezia ha affrontato il tema della prostituzione minorile in Cambogia presentando il film “Talking to the trees” –“ Parla con gli alberi”. La regia è di Ilaria Borrelli che ne è anche
Presentato lo scorso anno al Marchè di Cannes, pluripremiato a Los Angeles e Miami (al Women’s International Film Festival) il film ha ricevuto un notevole consenso da parte della critica.
Prodotta raccogliendo fondi da amici e parenti, tagliando ogni spesa superflua, riducendo al minimo lo staff ed incrementandolo con personale del luogo, quest’opera definita giustamente un film di coraggio, speranza e redenzione va a sostegno di ECPAT che da anni lavora in Cambogia contro la prostituzione minorile, di Unicef Canada e Italia che ne è anche sponsor e di Amnesty International-Francia.
TRA TAJIKISTAN ED AFGHANISTAN
di Carlo Alberto Tabacchi,
Il mio pensiero è quanto paradossalmente possa essere meravigliosa ed incredibile l'inospitalità di certi luoghi, in cui talvolta le immensità e le asperità del Pamir seducono ed intimoriscono. Splendidi ricordi di intensi paesaggi, in un contesto di colori e polvere: disagi e difficoltà spariscono e restano forti sensazioni positive.Dalla guida tagika, veniamo a sapere che nei circa 250 chilometri percorsi esistono soltanto 2 ponti (!) presidiati da militari: come si intuisce, le possibilità di contatti tra le due entità restano per ora completamente assenti (mentre è molto fiorente il contrabbando di droga ed esseri umani). Tutti questi chilometri si svolgono in un'atmosfera placida e silenziosa, all'insegna di due popoli confinanti che coabitano vicini ma senza la possibilità di incontrarsi o dialogare.
PASSATO E PRESENTE DELL' ISI IN PAKISTAN
L' Isi (Inter-services intelligence), spesso definito un vero e proprio «stato dentro lo stato», e l'esercito in Pakistan restano una struttura essenziale per la sicurezza e la stabilità del paese.
di Carlo Alberto Tabacchi
L' esercito rimane il forte collante che regge il paese musulmano, realtà multietnica e potenza nucleare: nella storia 1'esercito ha servito come "kingmaker" influenzando apertamente la leadership politica e assumendo il ruolo di garante di equilibrio e di protezione contro minacce esterne. Le forze armate pakistane sono come consistenza all'ottavo posto nel mondo, mentre l' Isi, creato nel 1947-48, uno dei più efficienti ed importanti servizi di intelligence nel pianeta.
L' Isi ha svolto un ruolo cruciale nel coinvolgimento di gruppi di resistenza in Afghanistan durante la sanguinosa occupazione sovietica, continuando anche dopo la ritirata di Mosca nel 1989: l'Isi è pesantemente implicato nella lotta interna in Afghanistan ed appoggia attivamente il movimento dei talebani ed indirettamente Al¬Qaeda.
di Carlo Alberto Tabacchi
L' esercito rimane il forte collante che regge il paese musulmano, realtà multietnica e potenza nucleare: nella storia 1'esercito ha servito come "kingmaker" influenzando apertamente la leadership politica e assumendo il ruolo di garante di equilibrio e di protezione contro minacce esterne. Le forze armate pakistane sono come consistenza all'ottavo posto nel mondo, mentre l' Isi, creato nel 1947-48, uno dei più efficienti ed importanti servizi di intelligence nel pianeta.
L' Isi ha svolto un ruolo cruciale nel coinvolgimento di gruppi di resistenza in Afghanistan durante la sanguinosa occupazione sovietica, continuando anche dopo la ritirata di Mosca nel 1989: l'Isi è pesantemente implicato nella lotta interna in Afghanistan ed appoggia attivamente il movimento dei talebani ed indirettamente Al¬Qaeda.
11 novembre 2013
KASHMIR. UNA REGIONE FRANTUMATA E FERITA
Entrato da molti anni in una spirale di violenza, di cui appare difficile prevedere la fine, il Kashmir pare incapace di uscire da una situazione di grave crisi, che rischia di mettere a repentaglio la sicurezza di tutta l’Asia Meridionale
di Emilio Asti
Teatro di uno dei contenziosi più complicati del nostro tempo, intorno al quale ruotano molteplici interessi, il Kashmir continua a pagare le conseguenze di un lungo conflitto, che dura da oltre 60 anni e ha trasformato questa regione, dove una volta le diverse comunità religiose convivevano in pace, in un luogo pieno di violenza e di dolore. Il fatto che di questo conflitto, che può rappresentare la scintilla di una nuova guerra tra India e Pakistan, non si parli molto nulla toglie alla sua gravità. Ogni tanto l’attenzione dei mass media si concentra sul Kashmir, con immagini di scontri violenti e distruzioni, costringendo la comunità internazionale a ricordarsi del lungo dramma di questa regione, che rimane una delle zone più militarizzate del mondo. Spesso silenzio e indifferenza hanno impedito che il grido di dolore degli abitanti del Kashmir trovasse ascolto. Si stima che negli ultimi 20 anni le vittime, tra civili e militari, siano state circa 80 mila, senza contare i feriti e i profughi. Un vero peccato per una regione, che per le sue molteplici bellezze naturali e il ricco patrimonio culturale, potrebbe essere una meravigliosa destinazione turistica.
8 novembre 2013
Un Individuo di Cuore
Il Cuore (in questo contesto lo consideriamo come il centro del nostro essere) è l'impulso emotivo che cerca la gioia attraverso l'amore; è la sorgente dell'amore e l'essenza del carattere che proviene da Dio. Perciò, il Cuore è anche l'essenza della natura originale degli esseri umani, i quali sono esseri di Cuore.*
L'uomo che arriva a ereditare tale Cuore sente un gran desiderio di amare tutti e tutto, e l'impossibilità di soddisfare questo desiderio gli causa il dolore più grande. L'uomo storico ha difficoltà ad amare gli altri, ma l'uomo che si unisce completamente a tale Cuore vede la sua stessa vita trasformata in amore. Inoltre, quando c'è l'amore, chi ha di più non può fare a meno di dividere con chi ha di meno: in questo modo, la distanza tra ricchi e poveri - in altre parole, la realtà dello sfruttamento nel mondo - scompare in modo naturale. Questo sarebbe il risultato della funzione equilibratrice dell'amore. Il fatto che gli esseri umani abbiano il Cuore significa che essi vivono un'esistenza d'amore. Si può concludere che l'essere umano è un homo amans, cioè una persona d'amore.Una Società di Coesistenza, Compartecipazione e Causa Comune
di Giorgio Gasperoni
Nel pensiero unificazionista, da cui trae ispirazione l’UPF, in generale il concetto della famiglia, e delle relazioni che in essa s'intrecciano, ha una posizione assolutamente centrale. Queste relazioni familiari sono fondamentalmente di tre tipi ben differenziati tra loro: quella tra genitori e figli, quella tra i coniugi, quella tra fratelli e sorelle.
Tutte le altre relazioni che intratteniamo nella società e nel mondo, a tutti i livelli sino addirittura a quello macroscopico dei rapporti tra le nazioni, costituiscono in un modo o nell'altro estensioni, specificazioni o applicazioni dell'uno o l'altro dei tre rapporti fondamentali che abbiamo appena menzionato. Deriva, da ciò, che le strutture sociali sono tanto più sane e funzionali, quanto più esse elaborano in modo coerente i contenuti fondamentali dell'una o dell'altra di queste tre relazioni primarie.
Nel pensiero unificazionista, da cui trae ispirazione l’UPF, in generale il concetto della famiglia, e delle relazioni che in essa s'intrecciano, ha una posizione assolutamente centrale. Queste relazioni familiari sono fondamentalmente di tre tipi ben differenziati tra loro: quella tra genitori e figli, quella tra i coniugi, quella tra fratelli e sorelle.
Tutte le altre relazioni che intratteniamo nella società e nel mondo, a tutti i livelli sino addirittura a quello macroscopico dei rapporti tra le nazioni, costituiscono in un modo o nell'altro estensioni, specificazioni o applicazioni dell'uno o l'altro dei tre rapporti fondamentali che abbiamo appena menzionato. Deriva, da ciò, che le strutture sociali sono tanto più sane e funzionali, quanto più esse elaborano in modo coerente i contenuti fondamentali dell'una o dell'altra di queste tre relazioni primarie.
Economia e Spiritualità
di Giorgio Gasperoni
La maggioranza delle persone ritiene incompatibile il campo dell'economia e quello della spiritualità. Altra opinione ugualmente diffusa, è che se una persona ha successo in campo economico è una persona senza troppi scrupoli, quasi sicuramente un disonesto. Alcuni, addirittura vedono nello sviluppo economico e industriale, le cause del declino spirituale dell'occidente.
La nostra opinione, al contrario, è che oggi sia possibile risolvere il vecchio problema della separazione tra economia e vita interiore, tra corpo e spirito. Quale posto dovrebbero occupa¬re, nella nostra società, l'attività economica e la spiritualità? Qual è l'avvenire del sistema economico attuale?
Possiamo considerare l'attività spirituale e culturale come il cuore e l'anima di una società, e l'attività economica il suo corpo. Proprio come lo spirito e il corpo dell'uomo, la spiritualità e l'economia devono raggiungere un'armoniosa coesistenza.
Importanza del fattore culturale nello sviluppo economico
E' oggi di moda considerare l'attività economica, l’elemento determinante di una civilizzazione, ma, a uno studio storico più approfondito, risulta evidente che la spiritualità è l'aspetto più importante nell'esistenza e nello sviluppo di una civilizzazione.
La maggioranza delle persone ritiene incompatibile il campo dell'economia e quello della spiritualità. Altra opinione ugualmente diffusa, è che se una persona ha successo in campo economico è una persona senza troppi scrupoli, quasi sicuramente un disonesto. Alcuni, addirittura vedono nello sviluppo economico e industriale, le cause del declino spirituale dell'occidente.
La nostra opinione, al contrario, è che oggi sia possibile risolvere il vecchio problema della separazione tra economia e vita interiore, tra corpo e spirito. Quale posto dovrebbero occupa¬re, nella nostra società, l'attività economica e la spiritualità? Qual è l'avvenire del sistema economico attuale?
Possiamo considerare l'attività spirituale e culturale come il cuore e l'anima di una società, e l'attività economica il suo corpo. Proprio come lo spirito e il corpo dell'uomo, la spiritualità e l'economia devono raggiungere un'armoniosa coesistenza.
Importanza del fattore culturale nello sviluppo economico
E' oggi di moda considerare l'attività economica, l’elemento determinante di una civilizzazione, ma, a uno studio storico più approfondito, risulta evidente che la spiritualità è l'aspetto più importante nell'esistenza e nello sviluppo di una civilizzazione.
L’Italia di cui essere fieri
BRUNELLO CUCINELLI:
LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO
di Luciano Sampieri
LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO
di Luciano Sampieri
Un imprenditore filosofo che elimina i cartellini segna-presenze, abolisce le gerarchie, paga salari più alti della media di mercato e cita San Francesco, Socrate, Marco Aurelio e grandi personaggi del passato. Tutto questo in provincia di Perugia, a Solomeo, un antico borgo restaurato da Brunello Cucinelli a una dimensione di incomparabile bellezza. È iniziata la città dell’utopia?
La ricetta di Brunello Cucinelli fatta di dignità, creatività, semplicità, rapidità e capacità organizzativa ha portato la sua azienda al successo che non conosce crisi. Allo stesso modo indica la via per una crescita morale, culturale e civica del nostro Paese.
“Un’azienda deve avere un piano triennale e uno a 300 anni”.
“Per una vita felice ci vogliono tre cose: gentilezza, gentilezza e gentilezza”.
“Ancora oggi mio padre, che ha 90 anni, mi avverte sempre: attento a quel che fai, guai a te se non ti comporti bene”.
“Fino a 15 anni ho fatto il contadino ed ero il più bravo della famiglia a fare solchi diritti perché, a differenza di tutti, non seguivo la coppia di vacche, ma la trainavo dal davanti. Nella vita ho continuato allo stesso modo”.
“I nostri genitori hanno sofferto guerra e fame, come facciamo noi ad avere paura del futuro? … Sono convinto che il periodo migliore per l’Italia debba ancora venire”.
Racconta Cucinelli: “Una sera, mentre tornavo a casa, il mio sguardo cadde sul dolce colle di Solomeo. Era il paese della mia fidanzata Federica, oggi mia moglie, e lo conoscevo da tanto tempo; quella sera, però, mi appariva diverso, era come se lo vedessi per la prima volta”. Da lì la decisione di comprare e restaurare, curando ogni dettaglio, il castello trecentesco di Solomeo e il piccolo borgo adiacente con il sogno di crearvi “un’impresa umanistica”.
Un uomo che sogna in grande lo puoi riconoscere subito dal suo sguardo e gli occhi di Brunello Cucinelli hanno una luce speciale: mentre mostrano un profondo e sincero interesse per ogni persona, facilmente si accendono di entusiasmo e ti rendi conto che quella luce è alimentata da una grande visione, da sogni che spesso diventano realtà.
La ricetta di Brunello Cucinelli fatta di dignità, creatività, semplicità, rapidità e capacità organizzativa ha portato la sua azienda al successo che non conosce crisi. Allo stesso modo indica la via per una crescita morale, culturale e civica del nostro Paese.
“Un’azienda deve avere un piano triennale e uno a 300 anni”.
“Per una vita felice ci vogliono tre cose: gentilezza, gentilezza e gentilezza”.
“Ancora oggi mio padre, che ha 90 anni, mi avverte sempre: attento a quel che fai, guai a te se non ti comporti bene”.
“Fino a 15 anni ho fatto il contadino ed ero il più bravo della famiglia a fare solchi diritti perché, a differenza di tutti, non seguivo la coppia di vacche, ma la trainavo dal davanti. Nella vita ho continuato allo stesso modo”.
“I nostri genitori hanno sofferto guerra e fame, come facciamo noi ad avere paura del futuro? … Sono convinto che il periodo migliore per l’Italia debba ancora venire”.
Racconta Cucinelli: “Una sera, mentre tornavo a casa, il mio sguardo cadde sul dolce colle di Solomeo. Era il paese della mia fidanzata Federica, oggi mia moglie, e lo conoscevo da tanto tempo; quella sera, però, mi appariva diverso, era come se lo vedessi per la prima volta”. Da lì la decisione di comprare e restaurare, curando ogni dettaglio, il castello trecentesco di Solomeo e il piccolo borgo adiacente con il sogno di crearvi “un’impresa umanistica”.
Un uomo che sogna in grande lo puoi riconoscere subito dal suo sguardo e gli occhi di Brunello Cucinelli hanno una luce speciale: mentre mostrano un profondo e sincero interesse per ogni persona, facilmente si accendono di entusiasmo e ti rendi conto che quella luce è alimentata da una grande visione, da sogni che spesso diventano realtà.
7 novembre 2013
Nella società odierna, quale valore ha la famiglia?
Dal 12 al 15 settembre si è svolta a Torino la 47° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, dal titolo: “Famiglia, speranza e futuro per la società italiana”.
di Franco Previte,
La tematica che si è svolta era intesa e incentrata sul concetto Famiglia, davvero speranza in questo tempo di
crisi per l’Italia. Istituzione fondamentale nell’umana società e nella continuazione del genere umano, affermiamo senza ombra di dubbio essere quella fondata sul matrimonio tra uomo e donna e concepita come una società originaria le cui basi non derivano dallo Stato, ma si sono sviluppate attraverso un processo millenario e nei tempi nostri “regolata” dall’art.29 della n/s Costituzione come “matrimonio ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi”.La tematica che si è svolta era intesa e incentrata sul concetto Famiglia, davvero speranza in questo tempo di
La Famiglia e la Società Civile
di Giorgio Gasperoni
La frammentazione in tante nazioni verificatasi alla fine del 20° secolo ha fatto nascere molte discussioni su che cosa costituisce e sostiene una società civile.
Nel corso del tempo il concetto di società civile si è evoluto. Per gli studiosi classici liberali come Stuart Mill, la società civile definiva il ruolo appropriato del governo, proteggeva le libertà individuali e stimolava le associazioni private dei singoli cittadini. Si credeva che la combinazione di questi tre fattori formasse la base su cui le persone potevano prosperare e le nazioni svilupparsi. Ora in alcuni paesi il concetto di società civile sta subendo un rinnovamento come una combinazione interessante di pluralismo all’interno della società e una varietà di possibili sistemi politici ed economici. In generale si ritiene che la società civile abbracci la sfera civica, culturale, educativa e religiosa.
La socializzazione fin da piccoli incoraggia le persone a vivere secondo le aspettative della società. La prima e più autorevole socializzazione avviene attraverso la famiglia. Tuttavia, sia i bambini che gli adulti, a volte si trovano di fronte a tentazioni che li portano a deviare. Le organizzazioni che si occupano della sicurezza pubblica (come la polizia) possono fare poco oltre a cercare di controllare con la forza i limiti estremi della devianza sociale. Queste forme esteriori di controllo in realtà non servono a molto. Ciò che occorre veramente è una serie di direttive sociali che formano una persona dall’interno e forniscono agli individui un feedback positivo quando agiscono bene e un feedback correttivo quando agiscono male. Questi controlli interiori fanno da complemento ai controlli sociali standard degli organi ufficiali.
Nel corso del tempo il concetto di società civile si è evoluto. Per gli studiosi classici liberali come Stuart Mill, la società civile definiva il ruolo appropriato del governo, proteggeva le libertà individuali e stimolava le associazioni private dei singoli cittadini. Si credeva che la combinazione di questi tre fattori formasse la base su cui le persone potevano prosperare e le nazioni svilupparsi. Ora in alcuni paesi il concetto di società civile sta subendo un rinnovamento come una combinazione interessante di pluralismo all’interno della società e una varietà di possibili sistemi politici ed economici. In generale si ritiene che la società civile abbracci la sfera civica, culturale, educativa e religiosa.
La socializzazione fin da piccoli incoraggia le persone a vivere secondo le aspettative della società. La prima e più autorevole socializzazione avviene attraverso la famiglia. Tuttavia, sia i bambini che gli adulti, a volte si trovano di fronte a tentazioni che li portano a deviare. Le organizzazioni che si occupano della sicurezza pubblica (come la polizia) possono fare poco oltre a cercare di controllare con la forza i limiti estremi della devianza sociale. Queste forme esteriori di controllo in realtà non servono a molto. Ciò che occorre veramente è una serie di direttive sociali che formano una persona dall’interno e forniscono agli individui un feedback positivo quando agiscono bene e un feedback correttivo quando agiscono male. Questi controlli interiori fanno da complemento ai controlli sociali standard degli organi ufficiali.
21 Settembre: Giorno Internazionale della Pace
di Stefania Ciacciarelli,
“Perché il 21 settembre è il Giorno della Pace? Dovrebbe essere sempre, il giorno dedicato alla Pace!”
Questo è stato il pensiero che ha attraversato trasversalmente le menti di tutti i partecipanti ai due eventi organizzati per l’occasione del giorno della Pace a Monza, da Universal Peace Federation (UPF) e Women Federation for World Peace. Di certo, volgendosi ad un ipotetico mondo ideale caratterizzato da armonia e pace tra culture, religioni ed etnie, la necessità di un “giorno della pace” pare mettere in triste risalto come tutti gli altri 364 giorni dell’anno siano, purtroppo, giorni di sofferenza.
6 novembre 2013
I pilastri di una società civile equilibrata e il Service Learning
Martin Luther King Junior
di Giorgio Gasperoni
Per alcuni di noi, le prime esperienze di volontariato sono iniziate nelle elementari o alle medie, magari cose piccole, soprattutto nel periodo di Natale.
Ogni volta che abbiamo lavorato a un progetto, abbiamo provato emozioni indescrivibili che sono durate giorni interi anche dopo l’esperienza fatta. Più avanti negli anni, soprattutto delle scuole medie superiori, ciò che dava veramente gioia non era soltanto il progetto in sé, ma quando la conclusione dello stesso e il conseguente momento di discussione, analisi o riflessione su ciò che avevamo fatto.
Per alcuni di noi, le prime esperienze di volontariato sono iniziate nelle elementari o alle medie, magari cose piccole, soprattutto nel periodo di Natale.
Ogni volta che abbiamo lavorato a un progetto, abbiamo provato emozioni indescrivibili che sono durate giorni interi anche dopo l’esperienza fatta. Più avanti negli anni, soprattutto delle scuole medie superiori, ciò che dava veramente gioia non era soltanto il progetto in sé, ma quando la conclusione dello stesso e il conseguente momento di discussione, analisi o riflessione su ciò che avevamo fatto.
Società civile e buon governo
di Giorgio Gasperoni,
La frammentazione in tante nazioni verificatasi alla fine del 20° secolo ha fatto nascere molte
discussioni su che cosa costituisce e sostiene una società civile.Nel corso del tempo il concetto di società civile si è evoluto. Per gli studiosi classici liberali come Stuart Mill, la società civile definiva il ruolo appropriato del governo, proteggeva le libertà individuali e stimolava le associazioni private dei singoli cittadini.
Si credeva che la combinazione di questi tre fattori formasse la base su cui le persone potevano prosperare e le nazioni svilupparsi. Ora in alcuni paesi il concetto di società civile sta subendo un rinnovamento come una combinazione interessante di pluralismo all’interno della società e una varietà di possibili sistemi politici ed economici. In generale si ritiene che la società civile abbracci la sfera civica, culturale, educativa e religiosa.
Il giornale completo in PDF lo si può trovare qui https://www.dropbox.com/s/jrffx2f1v8v45u5/N.19VdP_2013.pdf
FAMIGLIA: UN SODALIZIO CHE CAMBIA
La famiglia è un mondo: un mondo da scoprire, un mondo a cui rispondere, un mondo da non dimenticare.
di Cristina Toso,
La realtà della famiglia di oggi pone una serie di interrogativi importanti su quale sia il ruolo che essa ricopre nei nuovi contesti sociali che si esprimono nei nostri territori. La realtà della famiglia di oggi pone una riflessione incalzante su quale modello o modelli famigliari siano oggetto della discussione giuridico-istituzionale nella Repubblica Italiana. La realtà della famiglia di oggi pone un quid importante su come essa sia nodo e fulcro nelle comunità e su quali famiglie siano oggi presenti a seguire di una evoluzione famigliare, spesso imprevista e inattesa, lungo il percorso Repubblicano.
Il concetto di Famiglia non è avulso dai contesti di buon e mal Governo che nei decenni si sono succeduti, apportando ciascuno una propria visione specifica, attraverso leggi e leggine, cogliendo in forme differenti le specificità delle Famiglie Italiane.
di Cristina Toso,
La realtà della famiglia di oggi pone una serie di interrogativi importanti su quale sia il ruolo che essa ricopre nei nuovi contesti sociali che si esprimono nei nostri territori. La realtà della famiglia di oggi pone una riflessione incalzante su quale modello o modelli famigliari siano oggetto della discussione giuridico-istituzionale nella Repubblica Italiana. La realtà della famiglia di oggi pone un quid importante su come essa sia nodo e fulcro nelle comunità e su quali famiglie siano oggi presenti a seguire di una evoluzione famigliare, spesso imprevista e inattesa, lungo il percorso Repubblicano.
Il concetto di Famiglia non è avulso dai contesti di buon e mal Governo che nei decenni si sono succeduti, apportando ciascuno una propria visione specifica, attraverso leggi e leggine, cogliendo in forme differenti le specificità delle Famiglie Italiane.
5 novembre 2013
La società civile ed il buon governo
E’ uscito in questi giorni il quadrimestrale “Voci di Pace”, organo dell’Universal Peace Federation. Nei prossimi giorni metteremo lo stesso materiale su questo nostro giornale online. Qui di seguito riportiamo l’editoriale del giornale.
Ogni popolo ha il governo che si merita
di Carlo Zonato
Ogni popolo ha il governo che si merita
di Carlo Zonato
In questo numero di Voci di Pace vengono affrontati alcuni temi importanti alla base della società: la famiglia, la scuola, l'economia, le ONG, le attività sociali all'interno della città e del quartiere.
Spesso, anche a ragione, guardiamo a coloro che ci governano come a persone che sono più in alto di noi; ci aspettiamo competenza, serietà e senso di responsabilità e, se queste caratteristiche non emergono, critichiamo il loro comportamento. Ci lamentiamo della burocrazia, della corruzione, dell'inefficienza, del malaffare, dell'indifferenza verso il prossimo, presi come siamo a sopravvivere, a guardare e curare solamente il nostro orticello. Come disse Giovanni Giolitti nel corso di un cruciale dibattito parlamentare nel 1921, «Il Parlamento ha il governo che si merita...». Il ragionamento di Giolitti era chiaro: chi rifiutava pregiudizialmente di appoggiare apertamente qualsiasi governo era a sua volta responsabile quanto gli altri della situazione che si era creata e della quale, in quel momento, tutti si apprestavano a pagare le conseguenze. Potremmo dire, parafrasando Giolitti, che «ogni popolo ha il governo che si merita».
4 novembre 2013
Aung San Suu Kyi ad AsiaNews: Pace e unità, la via per una Birmania democratica
(AsiaNews | 31 ottobre 2013
In un’intervista esclusiva ad AsiaNews, la premio Nobel auspica una vera “uguaglianza” fra i cittadini per lo sviluppo della nazione. I conflitti etnici e religiosi si possono superare con “il duro lavoro” di tutti i birmani. Che devono “seguire” la via tracciata dai leader religiosi, assumendosi “la responsabilità di portare la pace”.
di Dario Salvi
Parma -- Pace e unità sono le "sfide" che la Birmania dovrà affrontare e raggiungere nel prossimo futuro; per conquistare l'obiettivo "è necessario che prenda piede il concetto di uguaglianza" fra tutti i cittadini della nazione. È quanto afferma ad AsiaNews la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi, in visita oggi a Parma dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria. La Nobel per la pace ha visitato il duomo e il battistero della cittadina ducale, raccogliendosi in preghiera (nella foto) con il vescovo locale mons. Enrico Solmi. Al termine ha accettato una breve intervista in esclusiva, indicando i problemi più urgenti da affrontare e delineando il suo "programma politico" in vista delle elezioni generali del 2015 in Myanmar.In un’intervista esclusiva ad AsiaNews, la premio Nobel auspica una vera “uguaglianza” fra i cittadini per lo sviluppo della nazione. I conflitti etnici e religiosi si possono superare con “il duro lavoro” di tutti i birmani. Che devono “seguire” la via tracciata dai leader religiosi, assumendosi “la responsabilità di portare la pace”.
di Dario Salvi
1 novembre 2013
San Suu Kyi in Italia: “L’Occidente ci ha aiutato ma è adesso il momento per cambiare la Birmania”
Il leader nella difesa dei diritti umani in Birmania e Premio Nobel per la Pace è in Italia. Dopo aver fatto tappa a Roma ed incontrato il presidente Letta, è giunta ieri a Torino dove ha rilasciato questa intervista a Mario Calabresi, pubblicata su "La Stampa" di oggi:
Da "La Stampa" del 30/10/2013 Intervista di Mario Calabresi
La voce è bassa, il tono gentile ma ogni risposta è diretta e sicura: «No, non mi sento affatto un’eroina. Non penso di essere un simbolo di pace nel mondo. Ci sono molte altre persone che lo fanno meglio di me». Solo alla fine dell’intervista farà due nomi, parlerà di due persone a cui sarà per sempre grata per l’appoggio costante che le hanno dato, due modelli nella lotta per la libertà e la democrazia: Václav Havel e Desmond Tutu.
Aung San Suu Kyi arriva a Torino in treno, vestita come non la conosciamo, avvolta in un impermeabile grigio. Il sindaco Fassino la aspetta al binario con un mazzo di roselline colorate che, nel tempo di un veloce passaggio in albergo, si trasformeranno nel tradizionale ornamento della sua capigliatura.
Aung San Suu Kyi in città: "Grazie Parma"
E' stata accolta dal sindaco Pizzarotti, dal Prefetto Viana e dalla senatrice Soliani.
ParmaDaily.it | 31 ottobre 2013
E' stata accolta dal sindaco Federico Pizzarotti, dal Prefetto Luigi Viana, dalla senatrice Albertina Soliani, dal presidente dell'Associazione "Amici della Birmania" Giuseppe Malpeli e dall'ex Consigliere Comunale Marco Ablondi che propose la cittadinanza onoraria.
La città di Parma ha idealmente abbracciato la sua “concittadina” Aung San Suu Kyi, la leader politica birmana Premio Nobel per la Pace, cittadina onoraria di Parma dal 2007.
29 ottobre 2013
San Suu Kyi, appello all'Italia: prema sulla Birmania per cambiare la Costituzione
Il Sole 24 Ore | 28 ottobre 2013
Cambiare in fretta la Costituzione del Myanmar, eliminando le norme ad personam che impediscono alla principale leader dell'opposizione birmana di partecipare attivamente alla vita politica del Paese. È questo il messaggio che il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, oggi a Roma per una serie di incontri con i vertici delle istituzioni e un colloquio in Vaticano, ha chiesto che venga recapitato a stretto giro alle autorità della Birmania. «Nessuna Costituzione democratica può essere stilata tenendo a mente una sola persona e questa clausola della nostra Costituzione è palesemente elaborata tenendo a mente la mia situazione», ha sottolineato San Suu Kyi nel corso della conferenza stampa congiunta alla Farnesina con il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
Bonino (Esteri): tempi stretti per garantire la transizione democratica
L'attuale Costituzione birmana proibisce di candidarsi a chi sia sposato con cittadini stranieri o abbia figli con la cittadinanza straniera, due norme fatte apposta per escluderla dal voto. Alla stampa, Emma Bonino ha ribadito la linea dell'Italia sull'esclusione del premio Nobel, confermando quanto espresso sul punto dal premier Enrico Letta e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'Italia ritiene che «un cambiamento significativo della Costituzione» birmana sia «un obiettivo importante sulla via della transizione democratica», messaggio che la Farnesina intende sottoporre alle autorità di Rangoon, anche se i tempi per un ripensamento del regime birmano sono comunque stretti: il 15 novembre scade infatti il termine per presentare le proposte di revisione della Carta e il 31 dicembre per il redigere il rapporto finale.
Cambiare in fretta la Costituzione del Myanmar, eliminando le norme ad personam che impediscono alla principale leader dell'opposizione birmana di partecipare attivamente alla vita politica del Paese. È questo il messaggio che il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, oggi a Roma per una serie di incontri con i vertici delle istituzioni e un colloquio in Vaticano, ha chiesto che venga recapitato a stretto giro alle autorità della Birmania. «Nessuna Costituzione democratica può essere stilata tenendo a mente una sola persona e questa clausola della nostra Costituzione è palesemente elaborata tenendo a mente la mia situazione», ha sottolineato San Suu Kyi nel corso della conferenza stampa congiunta alla Farnesina con il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
Bonino (Esteri): tempi stretti per garantire la transizione democratica
L'attuale Costituzione birmana proibisce di candidarsi a chi sia sposato con cittadini stranieri o abbia figli con la cittadinanza straniera, due norme fatte apposta per escluderla dal voto. Alla stampa, Emma Bonino ha ribadito la linea dell'Italia sull'esclusione del premio Nobel, confermando quanto espresso sul punto dal premier Enrico Letta e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'Italia ritiene che «un cambiamento significativo della Costituzione» birmana sia «un obiettivo importante sulla via della transizione democratica», messaggio che la Farnesina intende sottoporre alle autorità di Rangoon, anche se i tempi per un ripensamento del regime birmano sono comunque stretti: il 15 novembre scade infatti il termine per presentare le proposte di revisione della Carta e il 31 dicembre per il redigere il rapporto finale.
Aung San Suu Kyi: "L'Italia resti vicina alla Birmania"
il Giornale | 28 ottobre 2013
La leader birmana ha incontrato il Papa, Napolitano, Letta ed Emma Bonino. La costituzione
birmana le impedisce di diventare presidente perché madre di due figli stranieri.La leader birmana ha incontrato il Papa, Napolitano, Letta ed Emma Bonino. La costituzione
Aung San Suu Kyi è commossa per l’accoglienza ricevuta in Italia. Il premio Nobel per la Pace ha incontrato le massime cariche dello Stato. Poco prima, in Vaticano, il faccia a faccia con Papa Francesco. Durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Emma Bonino la leader birmana ha rivolto un appello agli italiani: "Mi auguro che rimaniate al nostro fianco e che ci sosteniate nel nostro cammino.
25 ottobre 2013
“EDUCARE ALLA PACE - Società Civile e Buona Governance”
12 Ottobre 2013, Bologna
di Elena Chirulli
Bologna, alchimia di arte e cultura, ha ospitato l’annuale appuntamento dell’Assemblea Nazionale UPF Italia.
La giornata, ricca di interventi e di spunti di riflessione, ha accolto i partecipanti all’Hotel Mercure con un seminario dal titolo “EDUCARE ALLA PACE - Società Civile e Buona Governance”, in linea con il tema lanciato quest’anno dalle Nazioni Unite, in occasione della Giornata Internazionale per la Pace. “Ogni popolo ha il governo che si merita” è la frase scandita da Bertrand Russell, oggi più che mai attuale che sottolinea l’importanza della partecipazione attiva della cittadinanza alla costruzione di nuove regole e rapporti politico-sociali. Particolare attenzione è stata data ai pensieri, ai valori, ai desideri che guidano le persone e le loro azioni. Fin dalla prime battute è emerso cha la formazione stessa deriva non solo dal contesto familiare in cui si vive, ma anche da quello scolastico, lavorativo, dalla sinergia con le istituzioni ed i mezzi di informazione. È un processo di crescita fin alla maturità che non riguarda il singolo, ma bensì, l’intera collettività tesa alla ricerca di persone consapevoli e responsabili capaci di educare le nuove generazioni ad una nuova visione, più attenta ai bisogni della società, ma anche più etica e più morale.di Elena Chirulli
Bologna, alchimia di arte e cultura, ha ospitato l’annuale appuntamento dell’Assemblea Nazionale UPF Italia.
Giorgio Gasperoni, direttore responsabile di “Voci di Pace”, organo editoriale dell’UPF italiana, ha più volte sottolineato durante il suo intervento quanto sia importante la costruzione del carattere attraverso il “Service Learning”, già attivo nelle scuole americane. Il Service Learning è un metodo con cui i giovani apprendono e sperimentano attraverso programmi organizzati atti a capire il bisogno di tutti. Questo modello educativo dà la possibilità di sviluppare nuove abilità accademiche a cui abbinare una riflessione finale.
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