19 dicembre 2013

Appello della comunità ucraina al Parlamento Italiano

Un supporto più concreto del popolo ucraino che adesso si trova quasi ad un passo dall'inizio di una guerra civile in Ucraina.

Nel cuore della notte tra il 29 e il 30 novembre in Ucraina, Berkut (teste di cuoio), ha brutalmente picchiato gli attivisti (studenti delle migliori università ucraine, intellettuali, giornalisti, giovani ragazzi e ragazze) che si sono riuniti nella piazza principale di Kiev per una manifestazione pacifica con lo scopo di far vedere al presidente Yanukovich  e a tutto il mondo, che gli ucraini scelgono l’integrazione Europea. Molti di questi ragazzi sono finiti negli ospedali in condizioni gravissime ed alcune persone risultano ancora scomparse. Siamo al 100% convinti che è stata un’azione criminale, ed esistono numerose prove che lo confermano.
Dopo tale azione, migliaia di persone sono uscite nelle piazze in tutte le città ucraine per dimostrare il proprio disgusto al Presidente e al Governo Ucraino. La manifestazione più importante si è tenuta in Piazza d’Indipendenza a Kiev e d’avanti al palazzo del Governo, dove nei scontri con la polizia decine dei ragazzi sono stati picchiati in modo disumano. Le proteste continuavano sia di giorno che di notte nell’assoluto silenzio e disinteresse del Presidente. Nel giro di pochi giorni, molti attivisti sono stati catturati dalla polizia, processati in 1 solo giorno e buttati in prigione.

Nella notte del 11 dicembre unità speciali della polizia ucraina  in assetto anti-sommossa hanno fatto irruzione in Piazza dell’indipendenza tentando di sfondare le barricate, nonostante le promesse del presidente Yanukovich di non usare più la forza contro i manifestanti. Alcuni dimostranti sono rimasti feriti  ed alcuni sono stati presi dalla polizia, brutalmente picchiati ed arrestati. Tale azione è stata fatta sugli occhi dei diplomatici e giornalisti europei che erano presenti nella piazza centrale in quel momento, il ché dimostra una vera mancanza di rispetto di Yanukovich sia per il popolo ucraino sia per l’Europa.

In questi giorni in Ucraina sono stati violati i diritti umani ed è stata uccisa la democrazia ucraina. Per questo motivo i colpevoli devono essere puniti. Ma noi non crediamo più nella giustizia ucraina e per questo ci rivolgiamo all’Europa con l’appello di darci un forte sostegno che possa favorire le dimissioni del presidente ucraino Viktor Yanukovich e del Governo di Azarov e di chiamare in causa i colpevoli dei pestaggi messi in atto contro le persone delle pacifiche manifestazioni del 30 novembre,  del 1 dicembre e del 11 dicembre. Ci rivolgiamo all’Europa con la richiesta di non rimanere in silenzio e di impedire azioni di violenza contro i manifestanti in Ucraina e per favorire la liberazione delle  persone che consideriamo come detenuti politici che hanno protestato contro le autorità ucraine.

L'Europa deve capire, che l’Ucraina non è soltanto Yanukovich, oligarchi ed altri politici, ma è anche il popolo ucraino, che in modo chiaro dimostra la sua volontà di essere parte dell’Europa, manifestando al freddo sulle piazze, senza aver paura di teste di cuoio, della polizia e del presidente Yanukovich.
L’Europa deve sapere, che le manifestazioni in Ucraina hanno carattere pacifico e non violento. Tutte le violenze che hanno avuto luogo a Kiev negli ultimi giorni sono state organizzate e provocate dalle autorità ucraine.
L’Europa deve attuare una pressione più forte sulle autorità ucraine e mettere in atto le sanzioni verso Yanukovich e il suo ambiente. Le sanzioni devono far parte di un piano strategico della pressione su Yanukovich e sugli altri oligarchi, che possa aiutare gli ucraini di superare la crisi politico-sociale in modo pacifico.
Gli Ucraini sono europei, per cui l’Europa non può osservare come il Cremlino cerca ancora di colonizzarci come è successo nel XX secolo. Ed è proprio per questo che gli ucraini chiedono di elaborare una strategia ben precisa per livellare la pressione della Russia sull’Ucraina.
L’Europa deve annullare i visti per gli ucraini per dare a loro la possibilità di spostarsi in piena libertà sul territorio europeo. Da molti anni l’Ucraina ha abolito i visti per gli europei, americani e canadesi.
L'Europa deve essere solidale con il popolo ucraino e stare dalla sua parte, se si posiziona come il centro della civiltà. E’ un momento storico e dipende da voi il destino di una grande Europa, il quale è inseparabile dal destino della democrazia in ucraina.

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