11 novembre 2025

🇵🇰 Delegazioni internazionali arrivano a Islamabad per la Conferenza Interparlamentare dei Presidenti

La Universal Peace Federation (UPF) tra i partecipanti di rilievo, con il Presidente Dr. Tageldin Hamad alla guida di una delegazione per la pace globale.



ISLAMABAD, 10 novembre 2025 – Mentre prosegue il conto alla rovescia per la Conferenza Interparlamentare dei Presidenti (Inter-Parliamentary Speakers’ Conference), numerose delegazioni ufficiali provenienti da diversi Paesi hanno iniziato ad arrivare a Islamabad, capitale del Pakistan, per partecipare a questo importante appuntamento internazionale che si terrà l’11 e 12 novembre.

Tra le delegazioni di spicco figura quella della Universal Peace Federation (UPF), guidata dal suo Presidente, Dr. Tageldin Ibrahim Hamad, in rappresentanza di un’organizzazione affiliata al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).


La missione UPF intende contribuire ai lavori della Conferenza con proposte orientate alla promozione della cooperazione parlamentare e della pace globale.


Delegazioni parlamentari provenienti da Guyana, Congo e Somalia sono già giunte in Pakistan.


Per la Somalia, partecipa Sadiya Yassin Haji, Prima Vicepresidente della Camera del Popolo, accompagnata da un team di rappresentanza.


Dal Congo è arrivato Prosper Kasongo Lukali Tunda, membro del Parlamento, mentre per la Guyana partecipa Ubraj Narine, Direttore delle Iniziative Nazionali per la Pace.

9 novembre 2025

🔬 Scienza per un Futuro di Pace

Dichiarazione della Universal Peace Federation per la Giornata Mondiale della Scienza dell’UNESCO

Ogni anno, il 10 novembre, la comunità internazionale celebra la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, proclamata dall’UNESCO nel 2001 per mettere in luce il ruolo della scienza nel progresso sostenibile e nella costruzione della pace.

Il tema del 2025, “Fiducia, Trasformazione e Domani: la scienza di cui abbiamo bisogno per il 2050”, sottolinea l’importanza della trasparenza, dell’inclusione e dell’etica nella pratica scientifica.

Questi valori risuonano profondamente con i principi della Universal Peace Federation – interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali – e ribadiscono che il progresso scientifico deve sempre poggiare sulla fiducia e su una motivazione morale.

Il tema riflette inoltre la visione della UPF di una trasformazione fondata sulla cooperazione e sulla leadership etica, affermando che il vero progresso nasce dall’unione di conoscenza e carattere.

Fondata nel 2005 dalla Dr.ssa Hak Ja Han Moon e dal Dr. Sun Myung Moon, la UPF riconosce che lo sviluppo sostenibile è inseparabile dalla dignità umana.

Conferenza Generale dell’UNESCO a Samarcanda: Riflessioni della Universal Peace Federation

 Il ruolo del dialogo interculturale, dell’educazione etica e dell’innovazione responsabile nel plasmare il futuro dell’umanità

La 43ª Conferenza Generale dell’UNESCO a Samarcanda, tenutasi dal 30 ottobre al 13 novembre 2025, rappresenta un momento di dialogo globale sull’educazione, la cultura e l’etica nell’era digitale.

Riunendo i rappresentanti di 195 Stati membri – per la prima volta, dopo quasi quarant’anni, al di fuori di Parigi – la sessione sottolinea il valore della comprensione interculturale in un’epoca in cui la tecnologia sta trasformando le società più rapidamente di quanto la coscienza umana riesca ad adattarsi.

Samarcanda, antico crocevia delle Vie della Seta, è una sede quanto mai appropriata per esplorare le interconnessioni tra conoscenza, etica e identità nel cammino dell’umanità verso l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (SDG 4) sull’educazione di qualità e l’Obiettivo 16 (SDG 16) su pace, giustizia e istituzioni solide.

La Universal Peace Federation (UPF) apprezza e sostiene questa enfasi sulle dimensioni etiche del progresso.

Fin dalla sua fondazione nel 2005, la UPF ha riunito leader, studiosi e comunità religiose per affrontare le radici culturali dei conflitti e costruire quadri di cooperazione che trascendono religione, etnia e ideologia.

7 novembre 2025

Responsabilità Condivisa per la Vita e la Dignità Umana

20 anni dall’adozione del principio di “Responsibility to Protect” (2005–2025)

Sono passati vent’anni da quando gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato all’unanimità, durante il Vertice Mondiale dell’ONU del 2005 a New York, l’impegno politico noto come Responsibility to Protect (R2P) – “Responsabilità di Proteggere”. Fu uno degli incontri di più alto livello nella storia delle Nazioni Unite e segnò un’evoluzione decisiva nella comprensione della sovranità statale nell’era post-Guerra Fredda. Il documento affermò che la sovranità implica responsabilità: ogni Stato ha il dovere primario di proteggere le proprie popolazioni da genocidi, crimini di guerra, pulizie etniche e crimini contro l’umanità. Quando le autorità nazionali non sono in grado o non vogliono agire, la comunità internazionale condivide tale dovere. In questo modo, la sovranità venne ridefinita non più come scudo di potere, ma come mandato di servizio.

La “Responsibility to Protect” fu formalmente approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Documento Finale del Vertice Mondiale (A/RES/60/1, paragrafi 138–139), come impegno globale a considerare la protezione delle popolazioni da atrocità di massa una priorità internazionale.

Essa si fonda su tre pilastri:

1. la responsabilità di ogni Stato di proteggere la propria popolazione;

2. il dovere della comunità internazionale di assistere gli Stati in tale compito;

3. l’impegno collettivo a rafforzare la cooperazione per la prevenzione e la costruzione di capacità istituzionali.

Questi principi continuano a orientare il dibattito internazionale su prevenzione e sicurezza umana, nel rispetto della sovranità e del dialogo.

6 novembre 2025

Scienza per la Pace: Terza Settimana della Campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza”

7–13 novembre 2025

Con l’ingresso nella sua terza settimana, la campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” della Universal Peace Federation (UPF) pone in evidenza il ruolo cruciale della scienza, dell’educazione e dell’innovazione etica nella costruzione di una pace sostenibile.

Dal 7 al 13 novembre, il tema “Scienza per la Pace” invita la comunità globale a riflettere su come la conoscenza, guidata dalla coscienza morale, possa diventare una forza per la riconciliazione, il progresso e la dignità umana.

Questa settimana ruota attorno alla Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, che nel 2025 ha per tema “Fiducia, trasformazione e domani: la scienza di cui abbiamo bisogno per il 2050”. Essa si inserisce nel contesto del Decennio Internazionale delle Scienze per lo Sviluppo Sostenibile (2024–2033), in parallelo con la Conferenza Generale dell’UNESCO, la COP30, la 65ª Sessione del Comitato Preparatore CTBTO, e il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021–2030)Tali riflessioni coincidono inoltre con l’Anno Internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica (IYQ 2025)Come ha affermato la Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, “la scienza è essenziale per la costruzione della pace perché offre soluzioni pratiche e sostenibili alle sfide globali contemporanee.”

5 novembre 2025

Acqua e Pace

L’impegno della UPF nel Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per l’Azione “Acqua per lo Sviluppo Sostenibile” (2018–2028)

Lanciato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione A/RES/71/222, il Decennio Internazionale per l’Azione “Acqua per lo Sviluppo Sostenibile” (2018–2028), inaugurato il 22 marzo 2018 in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, mira ad accelerare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile legati all’acqua, in particolare l’SDG 6 su acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

Coordinato da UN-Water con il sostegno di UNDESA, UNESCO, UNICEF, OMS, FAO, UNECE e UNDP, il Decennio prosegue l’eredità del precedente “Decennio per l’Acqua, Fonte di Vita” (2005–2015) e sottolinea cooperazione, innovazione e gestione integrata delle risorse idriche come pilastri dello sviluppo sostenibile.

Esso afferma che l’accesso all’acqua sicura è un diritto umano universale e una responsabilità condivisa.
La Federazione per la Pace Universale (UPF) aderisce a questa iniziativa in coerenza con i suoi principi fondativi di interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali.
Per la UPF, l’accesso all’acqua pulita, dono di Dio, è una condizione essenziale per la pace e il progresso umano.

3 novembre 2025

Il contributo di UPF Perù nella costruzione di una società pacifica e inclusiva

Lima, Perù – Il mese di settembre è stato un periodo d’intensa attività per Universal Peace Federation Perù, che ha organizzato cinque eventi distinti coinvolgendo centinaia di partecipanti. 

Questi incontri hanno affrontato vari argomenti riguardanti l'inclusione culturale delle minoranze, la sconfitta della povertà e la ricerca della pace interiore.

Il 10 settembre 2025, la Federazione ha organizzato un forum per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone di Discendenza Africana, tenutosi presso l'auditorium del Congresso del Perù a Lima, con la partecipazione d’illustri relatori. 

L'evento si è aperto con un discorso di Trevor Jones, Presidente di UPF Perù, pronunciato da Londra, seguito dalla presentazione di Jaime Fernández Túpac, Segretario Generale della Federazione. 

L'oratore ha richiamato l'attenzione sulle parole di Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, evidenziando l'importanza del rispetto dei diritti delle persone di origine africana, ovunque esse vivano nel mondo. 

Gerusalemme: la Sukkah della pace - Dove le religioni s’incontrano

Gerusalemme, Israele - Nell'ambito delle celebrazioni di Sukkot, Universal Peace Federation Israele e la Comunità Ebraica Riformata hanno organizzato un programma di preghiere, canti devozionali e momenti di riflessione, dedicati alla costruzione di un futuro di pace.

La riunione si è svolta sotto il tetto di rami e foglie della Sukkah, la tradizionale capanna della pace, che è stata allestita presso la sinagoga Har-El di Gerusalemme, l'8 ottobre 2025. Questo spazio, che rievoca le dimore temporanee in cui visse il popolo ebraico durante il viaggio nel deserto, ha accolto rappresentanti di diverse comunità religiose, in un’atmosfera di rispetto reciproco. 

Condotto da Tali Ben Dor e Adi Saski, Segretario Generale di UPF Israele, l'incontro ha visto la partecipazione di Rabbi Ada Zavidov. Nel suo discorso di benvenuto ha citato la compianta etologa e antropologa Jane Goodall, che affermava: "La mia missione è creare un mondo in cui possiamo vivere in armonia con la natura", parole che hanno riassunto lo spirito della serata, dedicata all'armonia universale.

Proposta di un Consiglio Interreligioso presso le Nazioni Unite

Promuovere integrazione sociale ed eguaglianza con un approccio dell’intera società (whole-of-society)

La Universal Peace Federation (UPF), fondata dalla Dr.ssa Hak Ja Han e dal compianto Dr. Sun Myung Moon, ONG con status consultivo generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), porge i suoi saluti a tutti i partecipanti al Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale (SWSSD 2025), che si tiene a Doha dal 4 al 6 novembre 2025

Nel segnare il trentesimo anniversario del Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale di Copenaghen (1995), questo incontro riafferma l’impegno globale per dignità, eguaglianza e solidarietà quali fondamenti dello sviluppo sostenibile, come enunciato nei tre pilastri: eradicazione della povertàpiena occupazione e integrazione sociale. Questi principi restano vitali mentre il mondo affronta diseguaglianze crescenti e frammentazione sociale.  

UPF sottolinea l’esigenza di andare oltre le divisioni settoriali attraverso un approccio dell’intera società (whole-of-society). Questo concetto, centrale nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, indica strategie che coinvolgono tutti i settori—pubblico, privato, società civile e comunità religiose—nel conseguire gli SDGs mediante partecipazione coordinata e responsabilità condivisa. Esso richiede una governance inclusiva che unisca istituzioni pubbliche, società civile, mondo accademico, impresa e comunità di fede, in linea con l’SDG 17 su partnership e accountability. UPF sostiene questo approccio promuovendo valori etici condivisi e la leadership morale necessaria a costruire fiducia e cooperazione tra attori diversi.  

1 novembre 2025

Oltre il merito: cura, interdipendenza e dignità per una società di pace

di Giorgio Gasperoni


Viviamo in un tempo in cui il valore dell’individuo sembra misurato più che mai dal successo personale, 
dal talento, dalla “performance”. La meritocrazia, principio apparentemente giusto e democratico, rischia però di trasformarsi in una nuova forma di esclusione: chi raggiunge certi traguardi si sente “vincitore per merito”, chi resta indietro spesso sperimenta non solo la fatica materiale, ma anche l’umiliazione morale.

Lo ricorda con forza il filosofo Michael Sandel:

“La vera sfida di una società giusta non è premiare il talento o il merito, ma riconoscere la fortuna morale e creare legami di rispetto e solidarietà tra cittadini diversi.”

Accanto a questa riflessione, la filosofia contemporanea — da Edith Stein a Martha Nussbaum — mette al centro la cura come principio fondante della giustizia e della convivenza umana. Per Stein,

“L’empatia è la via che conduce al cuore dell’altro, e la cura è la risposta responsabile al suo bisogno di essere riconosciuto e amato.”

Per Nussbaum,

“Una società giusta è quella che si prende cura della capacità di ciascuno di vivere una vita pienamente umana, riconoscendo la vulnerabilità come condizione universale.”

Introduzione editoriale – Voci di Pace, Novembre–Dicembre 2025

di Giorgio Gasperoni

Questo numero di Voci di Pace segna un momento storico: il 20° anniversario della Universal Peace Federation (UPF), fondata a New York il 12 settembre 2005 dal Rev. Dr. Sun Myung Moon e dalla Dott.ssa Hak Ja Han Moon.

A vent’anni di distanza, la UPF si presenta come un’alleanza viva di Ambasciatori per la Pace, che incarnano la visione dei Fondatori di “un’unica famiglia sotto Dio” attraverso il dialogo, l’educazione, il servizio e la leadership morale.

Le pagine di questa edizione riflettono quell’eredità vivente. Dall’Editoriale – che invita ad andare “Oltre il merito” e a riscoprire la cura, l’interdipendenza e la dignità umana come autentici pilastri di una società giusta – fino al Dossier UPF, il lettore può ripercorrere un cammino ventennale, dal sogno alla realtà.

È una storia di perseveranza: vertici internazionali, azioni umanitarie e diplomazia dal basso intrecciate dalla convinzione che la pace nasca nel cuore dell’uomo e si espanda attraverso le famiglie, le nazioni e le tradizioni di fede.