Il ruolo del dialogo interculturale, dell’educazione etica e dell’innovazione responsabile nel plasmare il futuro dell’umanità
La 43ª Conferenza Generale dell’UNESCO a Samarcanda, tenutasi dal 30 ottobre al 13 novembre 2025, rappresenta un momento di dialogo globale sull’educazione, la cultura e l’etica nell’era digitale.
Riunendo i rappresentanti di 195 Stati membri – per la prima volta, dopo quasi quarant’anni, al di fuori di Parigi – la sessione sottolinea il valore della comprensione interculturale in un’epoca in cui la tecnologia sta trasformando le società più rapidamente di quanto la coscienza umana riesca ad adattarsi.
Samarcanda, antico crocevia delle Vie della Seta, è una sede quanto mai appropriata per esplorare le interconnessioni tra conoscenza, etica e identità nel cammino dell’umanità verso l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (SDG 4) sull’educazione di qualità e l’Obiettivo 16 (SDG 16) su pace, giustizia e istituzioni solide.
La Universal Peace Federation (UPF) apprezza e sostiene questa enfasi sulle dimensioni etiche del progresso.
Fin dalla sua fondazione nel 2005, la UPF ha riunito leader, studiosi e comunità religiose per affrontare le radici culturali dei conflitti e costruire quadri di cooperazione che trascendono religione, etnia e ideologia.
L’organizzazione afferma che educazione, famiglia e scambio culturale sono inseparabili dalla costruzione della pace, poiché alimentano l’empatia e rivelano l’eredità spirituale comune presente in ogni civiltà.
Questo principio fondamentale, incarnato nelle iniziative della UPF, è pienamente coerente con la missione costituzionale dell’UNESCO di “costruire la pace nelle menti degli uomini e delle donne”.
Questo spirito di cooperazione ha radici storiche profonde: nel 2009, la UPF organizzò una conferenza presso la sede dell’UNESCO a Parigi, riaffermando obiettivi condivisi di pace attraverso l’educazione e la comprensione culturale.
Tra i partecipanti di rilievo figurava l’ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Boutros Boutros-Ghali, la cui presenza mise in luce il legame tra la missione dell’UNESCO e la visione della UPF di costruire ponti di dialogo e partenariato tra le nazioni.
Questo spirito di collaborazione proseguì nel 2012, quando la UPF organizzò la European Leadership Conference presso la sede dell’UNESCO, sotto il patrocinio delle Delegazioni Permanenti dell’Oman e del Kenya.
La conferenza riunì diplomatici, studiosi e leader religiosi per discutere temi di sicurezza umana, ruolo della famiglia ed educazione come fondamento della pace, approfondendo ulteriormente la cooperazione tra UPF e UNESCO.
Le iniziative della UPF – in particolare quelle promosse dall’Interreligious Association for Peace and Development (IAPD) e dall’International Association of Arts and Culture for Peace (IAACP) – dimostrano che le relazioni umane, e non l’automazione, costituiscono il fondamento della pace.
Quando le comunità collaborano al di là delle differenze culturali e religiose al servizio del bene comune, la tecnologia diventa un ponte, non una barriera.
Questi sforzi mostrano come un quadro etico fondato su discernimento, conoscenza e servizio possa guidare l’avanzamento verso l’Agenda 2030 e tutelare la dignità umana.
Mentre l’UNESCO affronta il tema del futuro dell’educazione e del patrimonio culturale, la UPF promuove una maggiore attenzione all’educazione etica e culturale che integri lo sviluppo intellettuale e morale, radicato nei valori centrati sulla famiglia e nella responsabilità intergenerazionale.
La UPF invita governi, istituzioni educative e Ambasciatori di Pace a collaborare in iniziative volte a rafforzare gli standard etici e il dialogo interculturale nell’era digitale.
Attraverso un dialogo che rispetti le diverse tradizioni, l’umanità può forgiare tecnologie e istituzioni in armonia con le proprie aspirazioni spirituali e morali.
La Universal Peace Federation rinnova il proprio impegno a collaborare con partner di ogni regione per coltivare un mondo in cui cultura, coscienza e creatività convergano nella ricerca di una pace duratura e di una prosperità condivisa.
Dr. Tageldin Hamad, Presidente, Universal Peace Federation
#UNESCO #Samarcanda #UPF #DialogoInterculturale #IAACP #AmbasciatoriPerLaPace

Nessun commento:
Posta un commento