Il Contesto e l'Avvio a Torino (2015)
Il Progetto a San Marino: Cronologia (2016-2019)
Il progetto è stato ripreso e sviluppato nella Repubblica di San Marino, vista sia da Israele che dalla Palestina come una nazione favorevole, terreno d'incontro, senza pregiudizi e non di parte, ideale per avviare il processo di riconciliazione tramite lo sport.
- 2016 (2ª edizione complessiva): Soggiorno dall'1 all'8 settembre. La delegazione mista era di 19 persone, inclusi 14 giovani: 5 ragazzini ebrei, 5 mussulmani e 4 arabi cristiani. Il gruppo fu introdotto ai Capitani Reggenti dal Segretario di Stato Giuseppe Morganti e accolto con calore. L'implementazione del programma avvenne tramite il programma "Come diventare un Vero Campione".
- 2017 (3ª edizione complessiva): Soggiorno dal 30 agosto al 6 settembre. Parteciparono 16 ragazzini (8 israeliani e 8 arabo-israeliani). Furono ricevuti dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti. La delegazione incontrò il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, a Palazzo Begni.
- 2018 (4ª edizione complessiva): L'edizione fu "in rosa" (dedicata alle ragazze). 16 ragazze nate nel 2004 (8 ebree e 8 musulmane) furono ospiti dal 28 al 31 agosto. L'iniziativa utilizzò il calcio al femminile come strumento di amalgama tra le ragazze medio-orientali e le loro coetanee sammarinesi. Il gruppo incontrò i Capitani Reggenti e un'alta rappresentante dell'UEFA per i progetti sociali.
- 2019 (5ª edizione complessiva, 4ª consecutiva a San Marino): Parteciparono 15 ragazze nate nel 2005 (5 ebree, 5 musulmane e 5 druse). Le ragazze furono accolte dai Capi di Stato, Nicola Selva e Michele Muratori.
- Educazione e Valori: Il calcio aiuta i giovani a sviluppare i valori del lavoro di gruppo e del fair-play, incanalando le loro energie verso scopi positivi.
- Risoluzione dei Conflitti: Il calcio offre ai giovani palestinesi e israeliani l'opportunità di conoscersi come futuri leader delle rispettive nazioni.
- L'Amicizia: Permettere ai ragazzi di conoscersi elimina la diffidenza e il sospetto imposti da un ambiente di conflitto. Hod Ben Svi, co-coordinatore del progetto, ha notato che una volta acquisito un amico dal "lato nemico", la prospettiva di vita del giovane cambia, spesso in modo permanente.
- Integrazione sul Campo Neutro: Grazie al lavoro di preparazione, è stato fornito un ambiente meraviglioso dove i bambini, molti dei quali non avevano mai viaggiato all'estero, si sono avvicinati l'uno all'altro, superando naturalmente le barriere del linguaggio e della cultura.
- Capi di Stato (Capitani Reggenti): Hanno accolto i gruppi con calore e hanno sottolineato che lo sport, e il calcio in particolare, sono strumenti importantissimi per promuovere la pace. Nel 2019, hanno espresso orgoglio nel poter contribuire a un'iniziativa che condivide una pacifica coesistenza tra uomini e popoli.
- Segretari di Stato: Il Segretario di Stato Giuseppe Morganti ha lodato la bellezza dello spirito umano prendendo spunto dalle storie delle recenti olimpiadi. Il Segretario di Stato Nicola Renzi ha ribadito che San Marino è un luogo favorevole e neutrale affinché il processo di riconciliazione trovi terreno fertile di dialogo. Il Segretario di Stato Marco Podeschi ha definito l'iniziativa come "importante iniziativa nel nome del dialogo interreligioso".
- Supporto Ufficiale: Il progetto è sostenuto dalla Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC). Giorgio Gasperoni, Presidente UPF San Marino, ha definito il contributo della FSGC "fondamentale" e "veramente GRANDE".
- Pilastri del Progetto: Il progetto si basa su due pilastri fondamentali: il coinvolgimento delle scuole e delle famiglie, in quanto istituzioni che più di ogni altro corpo possono promuovere una cultura di pace e creare integrazione.
- Impatto Educativo: Un Preside di scuola araba in Israele ha testimoniato che, dopo aver mostrato il video del progetto ai mille studenti della sua scuola, lo spirito nell'istituto "era davvero cambiato".
- Testimonianze degli Allenatori: L'allenatore cristiano, Mr. Kaisar Hadad, si è detto sbalordito dall'atmosfera di pace. L'allenatore musulmano, Mr. Osman Amar, ha ritenuto che accompagnare i bambini in campo durante una partita ufficiale di qualificazione alla Coppa del Mondo (San Marino vs. Azerbaijan) sia stata un'esperienza indimenticabile. L'allenatore ebreo, Mr. Shmuel Amira, ha lodato la metodologia di allenamento professionale a San Marino come un ottimo modello da cui imparare.
- Speranza e Cambiamento: Dopo il completamento del progetto settimanale, i genitori, riuniti, hanno espresso che il cambiamento visto nei propri figli ha portato speranza ai loro cuori e ora sono desiderosi di partecipare ad altre attività interculturali a livello locale.
- Amicizie Durature: Una madre ha testimoniato che suo figlio cristiano era così impaziente di incontrare il suo nuovo amico ebreo che l'ha spinta a chiamare la madre dell'altro ragazzo per organizzare una visita a casa subito dopo il ritorno.
Il progetto, sostenuto interamente dalla FSGC (Federazione Sammarinese Giuoco Calcio) in collaborazione con la UPF (Universal Peace Federation) San Marino, è stato sospeso nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia, per poi ripartire nel 2022.
Il Significato della Riconciliazione tra Ebrei, Musulmani e Cristiani
L'obiettivo fondamentale del progetto è portare squadre giovanili miste (Israeliane-Palestinesi) a incontrarsi in un ambiente neutro per costruire amicizia e coesione di squadra in libertà. Questo è considerato un aspetto davvero complesso da attuare oggi in Israele tra israeliani e palestinesi.
Il progetto ha coinvolto specificamente giovani provenienti dalle tre principali comunità monoteiste (Ebrei, Musulmani, Cristiani) o, nell'edizione 2019, Ebrei, Musulmani e Drusi.
Il potere dello sport nel superare le barriere: Il calcio è riconosciuto come un elemento potentissimo per far incontrare i ragazzi, aiutarli a creare armonia e far cadere gli steccati delle diversità. La convinzione alla base è che, permettendo ai giovani di provare gioia attraverso uno sport sano, essi si aprano.
Testimonianze Istituzionali, Scolastiche e Familiari
Il successo del progetto è stato sottolineato da figure di spicco in diverse sfere:
1. Istituzioni e Leader Politici
2. Il Mondo della Scuola e gli Allenatori
3. L'Impatto sulle Famiglie
L'impatto del progetto è andato oltre i partecipanti diretti.
Il progetto ha dimostrato che lo scambio interculturale, sebbene possa sembrare un agente di cambiamento lento, ha un impatto duraturo e di vasta portata, poiché il potere della cultura è di gran lunga superiore al potere della politica.
In sintesi, "Un Calcio per la Pace" ha operato come un catalizzatore di fiducia e amicizia, utilizzando il campo di calcio neutrale di San Marino come un "laboratorio perfetto" per i modelli di pace, dove bambini ebrei, musulmani e cristiani/drusi hanno imparato a conoscersi non come "nemici", ma come futuri leader e amici. L'entusiasmo dei giovanissimi nel superare le differenze culturali e religiose, sostenuto da istituzioni, allenatori e famiglie, dimostra come il linguaggio universale dello sport possa gettare le basi per la riconciliazione in contesti di conflitto.
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