25 agosto 2014

H.E. Amb. Noel Gordon Sinclair - Seoul, August 10, 2014

World Summit 2014: Peace, Security and Human Development. Seoul, August 10, 2014.

11:00 AM Session II: Global Assembly: Keynote Speakers

The keynote speakers will address the overall theme of the World Summit,
“Peace, Security and Human Development,” offering their reflections, insights,
and recommendations concerning the critical issues facing their nation, their
region, and the world. At a time when our world is challenged on many fronts,
keynote speakers are encouraged to recommend best practices that contribute
to peace and stability, taking into account not only the role of governments, but
also civil society, the private sector, and the spheres of ethics and religion.

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23 agosto 2014

Pensioni “eccellenti”?

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il popolo, reclama, ma incide poco!
La politica o il Governo Renzi ne “parlano” poco o niente, eppure insistono in questo n/s Paese pensioni “eccellenti” o “d’oro”!
“Per favore non lasciatevi rubare la speranza” (24.3.2013 Papa Francesco, Domenica delle Palme, Basilica di San Pietro). Invece la speranza ce la rubano, razziano, depredano!
Da notizie dei mass media 188 mila italiani percepiscono pensioni d’oro e d’argento con una spesa complessiva annua che sfiora i 16 miliardi di euro sui 270 miliardi totali per le pensioni, incassando non meno di 4.800 euro lordi al mese; continuiamo ad apprendere con molta attenzione nonché vergogna, che sulla base dati INPS, ai redditi di pensione sopra i 6.200 euro mensili, con poco più di 32 mila iscritti, comportano una spesa di 6,8 miliardi di euro annui, mentre quelli che ricevono 10 mila euro ( sono poco più di 9 mila persone ) “producono” una spesa di circa un miliardo di euro. Ma dove stiamo andando?

11 agosto 2014

LINEE-GUIDA DELLE POLITICHE DI PREVENZIONE DEI CONFLITTI

Scritto nell'autunno 1997
di Carlo Alberto Tabacchi
Sviluppo, conflitto e violenza sono concetti collegati. Lo sviluppo è un processo di cambiamento, attraverso il quale la qualità della vita di un individuo o di un gruppo si eleva, migliora. Il conflitto, invece, quando espresso in modo violento, si tramuta in sofferenza umana e distruzione fisica, diminuendo ovviamente il tenore di vita.
I conflitti impoverendo molti Paesi vanificano le conquiste di decenni di sviluppo economico e commerciale: oltre alla distruzione di beni fisici e di capitale umano, il conflitto violento provoca, tra l'altro, arretramento, divisioni e fenomeni di rifugiati e di profughi interni.
La comunità internazionale, attraverso le Nazioni Unite o le organizzazioni internazionali regionali, tenta di dare risposte per fermare o per ridurre i conflitti con iniziative di peace-making e peace-keeping, oltre all'adozione di azioni volte alla riappacificazione e alla ricostruzione: quanto più forte è il coordinamento di queste risposte, maggiori sono le loro probabilità di successo.
Dalla seconda guerra mondiale in poi, è aumentato in maniera allarmante il numero dei conflitti nel mondo. Secondo lo Stockolm International Peace Research Institute (SIPRI) dal 1945 al 1997 è cresciuto dal 3% al 36%.

Carlo Alberto Tabacchi due giorni fa ci ha lasciato!

di Giorgio Gasperoni
C.A. Tabacchi un anno fa in Asia Centrale

Una malattia fulminea in meno di 10 giorni lo ha portato via agli affetti della famiglia e di tutti coloro che gli hanno voluto bene. Era e lo sarà per sempre un Ambasciatore di Pace dell’Universal Peace Federation. E’ stato il collaboratore più costante e di valore della nostra rivista “Voci di Pace”. Per me è stato sopra tutto un carissimo amico fraterno. Mi mancherà!
Desidero ricordarlo con la pubblicazione di alcuni suoi scritti fatti nel corso degli ultimi 15 anni. Nel 2003 ha pubblicato un libro “Reportages dalla A alla Z: dall’Afghanistan allo Zimbabwe”. In un arco temporale di sei anni (1996-2002) ha cercato di analizzare complesse e delicate situazioni. Tabacchi ha svolto una serie di missioni all’estero, abitualmente come osservatore elettorale internazionale per conto dell’O.S.C.E. (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e dell’Unione Europea, zone “calde” del mondo, dove realtà politiche, sociali ed economiche rimangono spesso ancora instabili e fragili.
Dagli articoli emergono impressioni e descrizioni su società che hanno subìto rivoluzioni, guerre o deterioramento dell’autorità governativa. E, quindi, le elezioni, anche se non risolvono i problemi in maniera repentina, segnano un primo passo, un iniziale tassello di democrazia per dare fiducia e tranquillità non solo alle istituzioni ma anche alla popolazione.
Il primo articolo che pubblicheremo qui di seguito riguarda “Linee-guida delle politiche di prevenzione dei conflitti”. 


CARLO ALBERTO TABACCHI è nato a Roma nel 1957. Si è laureato in Scienze Politiche, specializzandosi in metodi per la risoluzione dei conflitti. Ha avuto esperienze professionali in imprese, quali Montedison e Fiat e in Confindustria. Dal 1996 ha svolto numerose missioni internazionali come osservatore elettore per conto dell'O.S.C.E. (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e dell'Ue (Unione europea) al fine di controllare la validità delle elezioni in «aree calde» (ex-Yugoslavia, Nigeria e Zimbabwe, Sri Lanka).
Inoltre, è stato ispettore Cotecna/Nazioni Unite nel Kurdistan irakeno (2000) per il programma «Oil for food». Dal 1996, ha scritto come free-lance articoli/rapporti di politica estera per alcune riviste italiane. Ha scritto nel 1997 un booklet intitolato «Il puzzle della Bosnia: testimonianza di un supervisore elettorale». Nel Gennaio 2001 ha partecipato a una conferenza internazionale della World Media Association a Tokyo, iniziando così la sua collaborazione con l’UPF. Nel 2003 è divenuto Ambasciatore di Pace dell’UPF.

5 agosto 2014

Gerusalemme

di Adriano Molteni

Dopo il tunnel, Gerusalemme!
Non sono che luci ed ombre
nella notte umida di pioggia,
ma c’è qualcosa che soffoca il cuore,
qualcosa che prende l’anima
e la culla in cielo.
Gerusalemme,
quanta importanza ti dà l’uomo,
facendoti simbolo della sua fede,
quasi tu ne avessi un merito.
Eppure, oltre il tuo deserto,
altri uomini amano e vivono
senza gli eterni pensieri
fragili al dubbio.
C’è un Dio per tutti o tanti?
Troppi per un uomo solo
in questo tunnel, Gerusalemme.
Forse la verità s’è spostata a Betlemme,
in una grotta senza più pastori,
isolata da un muro fatto da ebrei
in una terra che non dà loro pace.
Ed io scuoto il capo, impotente
ai troppi che ti contendono
per potere o per presunzione.

Lettera aperta di Cristiani per Servire

di Franco Previte,

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,

Desideriamo dire con molta umiltà e brevità che la Sua validissima “predicazione” in ogni dove, moda imperante anche e soprattutto all’estero (e non è il solo!), ha dato al mondo una “lezione” semplice ma decisa e coraggiosa, apportando una commozione in tutti davvero notevole.
Lei che è stato descritto dai mass media come intrepido difensore dei poveri e degli ultimi, ricordi, fra gli altri, il mondo della disabilità psico-fisica, restando comunque convinti delle Sue ferme e lucide parole affinché il Suo Governo tutto, sia fra i poveri e per i poveri, sia per far conoscere la voce di chi voce non ha, sia contro la cultura della morte, sia in difesa di ogni essere umano.

Atto Barbaro a Gujranwala, Pakistan, nel nome dell'Islam, contro i musulmani Ahmadi


Grazie per il sostegno alla nostra campagna per porre fine alla persecuzione in Pakistan

di Mostafa Chafaki
Domenica 27 luglio una folla violenta ha attaccato i musulmani Ahmadi a Gujranwala, in Pakistan con l'accusa di blasfemia. Hanno saccheggiato case e imprese degli Ahmadi, poi hanno bruciato almeno 8 case. Di conseguenza tre Ahmadi sono stati uccisi - una nonna e le sue due nipotine di età di 7 anni e di 8 mesi.
La signora Bushra Bibi, 50enne, Hira di 7anni e la sorellina di solo 8 mesi Kainat, hanno perso la vita, intrappolate nella loro casa. Una donna incinta è stata portata in ospedale con grave inalazione di fumo, il suo bambino è morto prima di venire alla luce. Almeno altri otto Ahmadi sono stati gravemente feriti e stanno ricevendo cure ospedaliere.