di Franco Previte,
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
Desideriamo dire con molta umiltà e brevità che la Sua validissima “predicazione” in ogni dove, moda imperante anche e soprattutto all’estero (e non è il solo!), ha dato al mondo una “lezione” semplice ma decisa e coraggiosa, apportando una commozione in tutti davvero notevole.
Lei che è stato descritto dai mass media come intrepido difensore dei poveri e degli ultimi, ricordi, fra gli altri, il mondo della disabilità psico-fisica, restando comunque convinti delle Sue ferme e lucide parole affinché il Suo Governo tutto, sia fra i poveri e per i poveri, sia per far conoscere la voce di chi voce non ha, sia contro la cultura della morte, sia in difesa di ogni essere umano.
Guardi, almeno una volta, verso il mondo dei ciechi, dei sordi, degli invalidi civili, militari, degli invalidi fisici insomma il mondo della sofferenza, specie di quella psichica che attende da ben 34 anni suonati una Riforma fra quelle che dice che farà. Ha voluto assumere il “potere” con l’icona della solidarietà, restando per la gente un punto di riferimento ineludibile e sensibile alle questioni sociali e non vogliamo pensare che dica e faccia come Marinetti, Poeta, il fondatore del futurismo: “Abbiate fiducia nel progresso che ha sempre ragione anche quando ha torto”.
Ai voti Augurali miei e dell’Associazione, preghiamo per Lei affinché il Signore l’aiuti e La protegga nella Sua difficile Missione e ci permettiamo dire con molta franchezza: non abbiamo un Presidente del Consiglio dei Ministri, ma un papà attento e solidale!
Ad multos annos Presidente del Consiglio dei Ministri, ma dimostri, lo richiede anche l’opinione pubblica, con i fatti le tante parole di solidarietà!
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