di Franco Previte
Gentile Signor
Direttore,
desidero
trasmettere la nostra più profonda gratitudine per la solidarietà dimostrata in
occasione della "rivendicazione" a sostegno e nella difesa del
"Dopo di noi" e ringrazio di cuore quanti hanno inviato attestati e
messaggi di solidarietà.
Nel quotidiano le
amarezze delle famiglie sono intense, per la mancata sensibilità delle
Istituzioni.
Le
famiglie non cercano l'infelicità dei propri figli disabili, ma
intendono donare con quel "Fondo" il gesto estremo dell'amore
per essi.
La speranza non ha
mai fine!
Un cordiale saluto
a Lei ed alla Redazione tutta.
I 150
milioni di euro votati dal Parlamento per costituire il “Dopo di noi” e negati
dal Suo Governo, è l’ultima ratio?
Tutti sappiamo che la disabilità è il simbolo della
fragilità, ma se ognuno di noi volgesse lo sguardo attorno alla vita quotidiana
ed uno a chi è veramente vittima di sofferenze, molti di più sarebbero i cuori
che si aprirebbero alla condivisione del giusto pensiero per trovare una via a
proposte ed azioni per dimostrare che non dimentichiamo mai il nostro prossimo
che resta pietra di paragone degli atti della nostra vita.
Nelle tante vicissitudini che la Torre di Babele della
politica sta offrendo in questi nostri turbolenti giorni, è bene considerare la
famiglia, fondamentale istituzione come è stata molto bene “evidenziata” nel
“7° Incontro Mondiale delle Famiglie” avvenuto a Milano, soprattutto la
famiglia che cura i propri membri ammalati o disabili.
Sul futuro di quest’ultimi è un’incognita che grava in
maniera notevole ed evidente il “pensiero” delle famiglie, una giustissima,
naturale ed umana “precauzione” tesa ad ottenere un qualche “cosa”, un margine
di “sicurezza”, una concreta “soluzione” che consenta assistenza e cure ai loro
familiari quando resteranno soli.
Queste “richieste” sono state approvate (maggio 2012)
dalla 12° Commissione “Affari Sociali” della Camera dei Deputati e con
l’istituzione di 150 milioni di euro quale inizio per la costituzione del
“Fondo Dopo di noi”, “bocciato” dal
Governo Monti.