LaPresse/AP - 11 Giugno 2012
Sittwe (Birmania) - Le forze di sicurezza sono
intervenute oggi in Birmania a Sittwe, nello Stato di Rakhine, e hanno
recuperato quattro corpi di vittime delle violenze etniche avvenute a partire
da venerdì fra buddisti e musulmani. Dei quattro corpi, uno è stato trovato in
un fiume e si ritiene che appartenga a una donna Rakhine, etnia perlopiù
buddista; gli altri tre corpi erano avvolti in alcune coperte, ma non è chiaro
di chi si tratti. Le violenze sono scoppiate venerdì nelle città di Maungdaw e
Buthidaung, dove i musulmani hanno bruciato centinaia di case dei buddisti e
anche un ospedale uccidendo almeno sette persone e ferendone 17.
Nell'intervento di oggi la polizia ha anche proceduto
all'evacuazione di due famiglie musulmane per ragioni di sicurezza, visto che
le loro abitazioni si trovano tra le case di persone di buddisti di etnia
Rakhine. Le Nazioni Unite, inoltre, hanno temporaneamente spostato 44 dei suoi
150 uomini nello Stato di Rakhine e la tv locale riferisce che le navi cargo e
passeggeri per Sittwe sono state sospese. Oggi nella città i negozi, le scuole
e le banche sono rimaste chiuse ed era possibile vedere alcune persone di etnia
Rakhine che facevano da guardia alle case, armate di spade artigianali.
In Birmania vivono circa 800mila musulmani Rohingya,
perlopiù nella regione montagnosa di Rakhine, che si trova nell'ovest del Paese
al confine con il Bangladesh. La questione dei Rohingyas ha attirato
l'attenzione internazionale nel 2010, quando cinque barche cariche di migranti
che scappavano dalla Birmania furono fermate dalle autorità della Thailandia e
mandate alla deriva in mare con scarse scorte di cibo e acqua; allora morirono
centinaia di persone. Ogni anno migliaia di musulmani Rohingyas provano a
fuggire in Bangladesh, Malesia e altri Paesi della regione, tentando di
scappare dagli abusi dei diritti umani che sono costretti a subire. Tra
l'altro, secondo quanto testimoniano alcuni gruppi per la difesa dei diritti,
sono obbligati ai lavori forzati e a limitazioni di movimento e le donne
vengono sottoposte a violenze o matrimoni forzati.
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