8 novembre 2013

Una Società di Coesistenza, Compartecipazione e Causa Comune

di Giorgio Gasperoni
Nel pensiero unificazionista, da cui trae ispirazione l’UPF, in generale il concetto della famiglia, e delle relazioni che in essa s'intrecciano, ha una posizione assolutamente centrale. Queste relazioni familiari sono fondamentalmente di tre tipi ben differenziati tra loro: quella tra genitori e figli, quella tra i coniugi, quella tra fratelli e sorelle.

Tutte le altre relazioni che intratteniamo nella società e nel mondo, a tutti i livelli sino addirittura a quello macroscopico dei rapporti tra le nazioni, costituiscono in un modo o nell'altro estensioni, specificazioni o applicazioni dell'uno o l'altro dei tre rapporti fondamentali che abbiamo appena menzionato. Deriva, da ciò, che le strutture sociali sono tanto più sane e funzionali, quanto più esse elaborano in modo coerente i contenuti fondamentali dell'una o dell'altra di queste tre relazioni primarie.
In accordo alla visione del fondatore della Universal Peace Federation, il Rev. Moon, la comproprietà basata sull’amore di Dio è l’essenza dell’ideologia di coesistenza. L’unità base di una società di cooperazione economica  è la famiglia. La “comproprietà” non riguarda esclusivamente i beni materiali, ma considera anche l’amore di Dio. Spieghiamo meglio con un esempio: in famiglia, anche se ogni bene, giuridicamente, è intestato ai genitori, in realtà è posseduto congiuntamente dall’intera famiglia: genitori e figli. Allo stesso modo ogni membro della famiglia ha una propria stanza, dei propri vestiti e dei soldi personali.
In questo esempio, la condivisione si basa su una struttura familiare, preservando però il singolo diritto di proprietà. Parafrasando, gli scopi dell’insieme e quelli dell’individuo si armonizzano. Questo modello di proprietà, basato sull’esperienza familiare, se espanso alla società, alle nazioni e al mondo genererebbe una società di bontà.

La relazione originale tra Dio e l’umanità è centrata sul vero amore, ovvero il sentimento che permette di dare amore, dimenticare di aver dato, e continuare a dare. Ci sono molti esempi di comproprietà tra Dio e l’individuo, tra l’individuo e l’insieme e tra il territorio e l’individuo. Quando è focalizzata sullo scopo dell'insieme, la comproprietà è qualche cosa per la quale noi dovremmo sentirci grati. Fondamentalmente, l'etica condivisa necessaria per assicurare il superamento dei problemi, delle inefficienze e delle sperequazioni che affliggono i rapporti economici è quella basata sul vivere ricercando l'interesse comune generale, interesse comune nel quale, sicuramente, trova la migliore soddisfazione anche l'interesse del singolo individuo. Quando esiste questo tipo di amore, gli scopi dell’individuo e dell’insieme si armonizzano in modo naturale. In tale mondo, gli uomini non cercheranno di avere beni materiali illimitati per raggiungere i loro scopi individuali, a scapito dell’insieme. Esseri umani maturi desiderano possedere una quantità di beni commisurati con la loro coscienza e la loro vera natura.

In particolare, l’attività economica di uomini e donne cresciuti in tale contesto proverebbero gratitudine nell’interagire con le cose intorno a loro. Non ci potrebbe essere nessuna avidità o corruzione. Non ci potrebbe essere enfasi sugli interessi nazionali o regionali incoerenti con lo scopo dell’insieme. Lo scopo dell’attività economica è lo stato sociale complessivo piuttosto che la ricerca del mero guadagno.
L’ideologia della prosperità reciproca è basata sull'amore totalmente altruistico. Attraverso la prosperità reciproca si ricerca una politica dove gli ideali della libertà, dell’uguaglianza e della felicità si concretizzano.

La vita politica ha lo scopo di eleggere i rappresentanti dei cittadini. Quando l’uomo capirà che il modello politico non è altro che una forma estesa di famiglia centrata sull’amore, allora non esisterebbe lo stato di conflitto attuale tra i candidati di un ufficio pubblico. La loro candidatura sarebbe radicata in una chiamata per servire gli altri. I candidati sarebbero sostenuti dai vicini di casa, e si aiuterebbero l’un l’altro come fratelli e sorelle, credendo in un Dio comune, ovvero un genitore.

Questi rappresentanti sarebbero scelti secondo principi universali, così ognuno accetterebbe la decisione con gratitudine e gioia. Le organizzazioni importanti e i vari ministeri all’interno di una nazione, in un mondo cooperativo e giusto, si armonizzerebbero attraverso una reciproca azione di dare e ricevere centrata su uno scopo comune. Questo è simile agli organi del corpo umano che lavorano insieme per uno scopo comune secondo i comandi del cervello.
Per ideologia di Causa Comune, si intende un sistema attraverso il quale le persone, sulla base di valori assoluti o di completo altruismo, osservano un’etica e una moralità, guidate dall’amore.

Un mondo equo e giusto esisterebbe sulla base di famiglie sane ed esseri umani armonici. L’armonia di genitori maturi, mariti e mogli maturi, e figli e figlie che vivono in unità basati su tale visione di altruismo, è la condizione indispensabile per un mondo di bontà. Inoltre, un individuo equilibrato è uno la cui mente e corpo sono in risonanza l’un l’altro attraverso il vivere per lo scopo dell'insieme.
Quando, le persone realizzano un mondo di amore elevato dove la bontà e la rettitudine sono praticate volontariamente all’interno delle famiglie – il luogo dove nasce l’altruismo – si concretizza un il mondo di  giustizia.

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