12 marzo 2012

Visioni dei tempi futuri dal punto di vista delle grandi tradizioni religiose e culturali


Qui di seguito vengono riportati le visioni del Buddismo, dell'Induismo, dell'Islam, del Cristianesimo e del Giudaismo
       I presagi della rovina durante il Kaliyuga nella tradizione Buddista
Re Trisondetsen si rivolse ancora al Guru Nato dal Loto: O grande Guru, nel Kaliyuga, età di decadenza e corruzione, quando la voce di Buddha sarà solo un'eco, questo Grande Stupa, questa gemma che esaudisce tutti i desideri, sarà, per caso, danneggiato o distrutto? Andrà in rovina? E se sarà danneggiato, quale sarà il presagio della sua distruzione? Quale vizio corromperà questa parte del mondo transitorio? Quando segni e presagi verranno alla luce, cosa bisognerà fare?"
Guru Rimpoche rispose: "Ascolta, o grande Re! Nulla può distruggere, profanare o corrompere la vera perfezione di questo Grande Stupa: questa è inseparabile dall'essenza d’infinita semplicità di tutti i Buddha. Ma la struttura fenomenica del Grande Stupa è deperibile, forma transitoria in un mondo mutevole, e può essere parzialmente danneggiata dai quattro elementi…
"Mentre il Kaliyuga prosegue verso la conflagrazione finale, la durata della vita dell'uomo diminuisce e il peso delle tenebre si fa più grave. Ma quando la voce di Buddha è ascoltata e il Sentiero del Dharma seguito, rimangono appigli sull'erta strada in discesa. Verso la fine dell'Era, quando la durata della vita dell'uomo sarà ridotta dai sessanta ai cinquanta anni e quando non ci sarà nessuna tregua nell'accrescersi dell'egoismo umano, queste saranno le condizioni dominanti, presagio della rovina del Grande Stupa: la gente lascerà le case e andrà a riempire i monasteri; ci saranno risse davanti agli altari; i templi faranno da mattatoi; gli asceti lasceranno le loro grotte per tornare nelle valli coltivate e gli yogi diventeranno mercanti. I ladri s’impadroniranno della ricchezza pubblica e del bestiame…”.
Demagoghi gretti e volgari diventeranno capi locali mentre giovani ragazze istruiranno i giovani nelle scuole. Il rutto dello Stregone Bon echeggerà nell'eremitaggio dello yogi e le ricchezze dei santuari saranno saccheggiate; le scritture dei Tathagata, le immagini dei Buddha, le icone sacre, i dipinti su tela, gli stupa saranno dissacrati, derubati e barattati a prezzo di mercato, il loro valore reale dimenticato; i templi diventeranno stalle e scuderie piene di sterco…
"Questi segni e queste sofferenze risveglieranno la mente di un uomo che, disgustato della condizione umana, favorito nelle sue azioni e guidato dalla simpatia e dalla compassione verso i sofferenti, dedicherà se stesso alla restaurazione del Grande Stupa. Egli aspirerà alla massima realizzazione umana ed esaudirà il suo desiderio di ricostruire la perfezione".

       Induismo, sull'«Età Oscura»
A proposito di quanto si accennò sull'«attualità» di ciò che nelle antiche tradizioni si chiamò l'«età oscura» kaliyuga è d'interesse riportare alcuni fra i caratteri già predetti per questa età dal Vishnu-purâna. Aggiorneremo solo la terminologia ai tempi.

Qui riportiamo solo un brevissimo estratto.
Razze di servi, di fuori casta e di barbari si renderanno padroni delle rive dell'Indo, del Dârvika, del Candrabâgâ e del Kashmir... I capi di questa Era che [allora] regneranno sulla terra, come nature violente... s’impadroniranno dei beni dei loro soggetti. Limitati nella loro potenza, i più sorgeranno e precipiteranno rapidamente. Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri, ed essi saranno spietati. I popoli dei vari paesi, mescolandosi a essi, ne seguiranno l'esempio.
Si tratta delle nuove invasioni barbariche... La casta prevalente sarà quella dei servi. Coloro che possiedono vaisha, casta dei "mercanti" abbandoneranno agricoltura e commercio e trarranno da vivere passando a servi o esercitando professioni meccaniche [proletarizzazione e industrializzazione].
I capi, invece di proteggere i loro sudditi, li spoglieranno e sotto pretesti fiscali ruberanno la proprietà alla casta dei mercanti (crisi del capitalismo e della proprietà privata); statizzazione della proprietà.
Deviati da miscredenti, gli uomini si chiederanno: Che autorità hanno i testi tradizionali? Che sono questi dèi che è la super umanità (brahmana)?. L'osservanza delle caste, dell'ordine e delle istituzioni [tradizionali] decadrà nell'età oscura. I matrimoni in questa età cesseranno di esser un rito e le regole connettenti un discepolo a un maestro spirituale non avranno più forza…
Tuttavia in questo stesso Vishnupurana si accenna a elementi della razza primordiale, o di «Manu», rimasti quaggiù nella stessa età oscura per esser semi di nuove generazioni: e riappare la nota idea di una nuova finale manifestazione dall'alto (Vishnupurâna, IV, 24 (pp. 237, 228229).
Quando i riti insegnati dai testi tradizionali e le istituzioni della legge staranno per cessare e il termine dell'età oscura sarà vicino, una parte dell'essere divino esistente per la sua natura spirituale secondo il carattere di Brahman, che è il principio, e la fine... scenderà sulla terra... Sulla terra, ristabilirà la "giustizia": e le menti di coloro che "vivranno" alla fine dell'età oscura saranno destate e diverranno della trasparenza di un cristallo. Gli uomini così trasmutati in virtù di tale speciale epoca costituiranno quasi una semenza di esseri umani [nuovi] e daranno nascita a una razza che seguirà le leggi dell'età primordiale «krtayuga».
Nello stesso testo e luogo è detto che la stirpe in cui «nascerà» questo principio divino è una stirpe di Shanbala: ma Shanbala, lo si è visto a suo tempo, rimanda alla metafisica del «Centro», del «Polo», al mistero iperboreo e alle forze della tradizione primordiale.

  Tradizione islamica
 “Cos’altro aspettano, se non che venga improvvisa l'Ora? Già i segni precursori sono giunti, ma quando Essa sarà giunta, a cosa mai servirà loro il ricordarsi? (Corano 47,18)”
Nell'occasione dello storico Pellegrinaggio d'addio, il Santo Profeta dell’Islam informò i musulmani di alcuni degli avvenimenti che avrebbero avuto luogo prima dell'avvento del Messia* e del Giudizio Finale. Questo racconto, tratto dal ‘Biharu-l-Anwar' (I mari delle Luci) offre un grande insegnamento che non può non farci riflettere sui tempi che viviamo.

Qui riportiamo solo un breve estratto.
Raccontò Ibn Abbas: Stavamo compiendo il pellegrinaggio con il Messaggero di Allâh, il Pellegrinaggio d’addio, quando questi si pose vicino la porta della Kaaba e quindi, dando le spalle a essa, voltò verso di noi il suo nobile viso e disse: “Volete forse che v’informi sugli indizi dell'Ora?” Colui che, tra la gente, in quel momento gli era più vicino, Salman al-Farsi, rispose: “Sì, o Messaggero di Allâh!” E il Profeta iniziò: “Certamente, tra gli indizi della vicinanza dell'Ora ci sono I’abbandono della preghiera, la sottomissione ai desideri, l'essere inclini alle passioni più basse, la magnificazione del denaro, dar via la propria religione in cambio della vita di questo mondo. In quel tempo, il cuore dei credenti si dissolverà nei loro petti, cosi come il sale si dissolve nell'acqua, a causa di quel che si dovrà vedere di negativo e sconveniente senza poter far nulla per cambiare tale situazione.
Sì, Io giuro per chi tiene la mia anima tra le Sue mani! Certamente allora si vedranno governanti tiranni, ministri corrotti, saggi oppressori, gente nella quale si avrà fiducia che tradirà quelli che avranno fiducia di essi.
O Salman, allora vedrai che il censurabile e cattivo sarà preso per buono e il buono per censurabile; si riporrà fiducia nel traditore, il fedele e onorato sarà tradito, si darà credito al bugiardo e si smentirà il veridico.
O Salman, in questi momenti vedrai le donne governare e saranno consultate quelle più ignoranti (disprezzando i saggi, la cui opinione non conterà più nulla); i giovani inesperti occuperanno posti di prestigio e disserteranno dai pulpiti; allora la menzogna raggiungerà i suoi limiti massimi e la zakat sarà pagata di malavoglia (i governanti la esigeranno con la forza e la gente la considererà una tassa e non la darà con amore per cercar di compiacere Dio); i bottini di guerra saranno confiscati dai conquistatori senza che essi rendano conto di ciò, i genitori saranno disprezzati mentre saranno preferiti gli amici; allora appariranno nel cielo le comete con la coda”.
E Salman disse: “Questo deve accadere, o Messaggero di Dio?”
E il Profeta: “Sì, SaIman, giuro per Colui che tiene la mia anima tra le Sue mani. In quel tempo vedrai le spose associate ai loro mariti nel commercio, la pioggia sarà copiosa, la gente nobile sarà maltrattata e sarà vista con irritazione e odio; allora non sarà ben considerato l’uomo indigente e insolvente, reputandolo per vile; i mercati saranno posti tutti insieme e sentirai tutti i commercianti lamentarsi dicendo: Non ho venduto nulla e altri esclameranno: Non ho avuto nessun guadagno, e tutto questo si trasformerà in una critica e un rimprovero incessante nei confronti di Allâh - che Egli sia esaltato”…

      Le Parole di Gesù sugli avvenimenti futuri
      La nostra conoscenza della storia è incompleta, incerta sulle sue origini, la direzione in cui si muove, e la sua destinazione finale. Per quanto riguarda l'escatologia, ovvero la dottrina degli Ultimi Giorni, molti Cristiani credono alla lettera quanto è scritto nella Bibbia: “I cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno” - 2 Pt. 3:12. “Il sole si oscurerà, e la luna non darà più il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo” - Mt. 24:29
È pertinente domandarsi se tali avvenimenti debbano compiersi letteralmente oppure se questi versi siano simbolici, come lo sono molte altre parti della Bibbia. Il nostro scopo qui non è quello di affrontare l’argomento in termini teologici: ci porterebbe lontano e probabilmente andremmo fuori tema. Vogliamo solo cogliere alcuni punti essenziali di ciò che è stato profetizzato da Gesù.
Se consideriamo la Genesi, nel creare gli esseri umani, Dio aveva promesso di aiutarli a completare le tre grandi benedizioni (Gn. 1:28). Inoltre, Isaia ci dice: “Sì, io l'ho detto e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l'eseguirò” - Is. 46:11
Per bocca d'Isaia, Dio ha dichiarato che lavorerà per mantenere la Sua promessa. Dio ha mandato Gesù per restaurarci allo stato ideale originale, come possiamo comprendere dalle parole di Gesù ai suoi discepoli: Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste - Mt. 5:48
La Bibbia dice anche che l'intera creazione, gemendo in travaglio sotto la tirannia satanica, aspetta la manifestazione dei figli di Dio (Rm. 8:19-22). La natura aspetta la restaurazione dei veri figli di Dio, negli Ultimi Giorni, non per bruciare nel fuoco e scomparire, quanto piuttosto per essere "fatta nuova" (Ap. 21:5).
Qual è allora il significato delle profezie sulla distruzione della terra negli Ultimi Giorni? Ad esempio: “I cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno. Ma secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia” - 2 Pt. 3:12-13. “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati” - Ap. 21:1; cfr. Is. 66:22
Distruggere una nazione significa rovesciarne la sovranità, mentre erigere una nuova nazione significa stabilire una sovranità nuova. Creare un nuovo cielo e una nuova terra significa restaurare il cielo e la terra alla sovranità di Dio fondata su Cristo.
Qual è il significato della profezia secondo cui "i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno" (2 Pt. 3:12) negli Ultimi Giorni? Malachia, profetizzando della venuta di Gesù, parlò di un giorno ardente del fuoco del giudizio (Ml. 4:1). Gesù venne per giudicare il mondo, e infatti disse: “Io son venuto in questo mondo per fare un giudizio” - Gv. 9:39; cfr. Gv. 5:22. “Io son venuto a gettare un fuoco sulla terra” - Lc. 12:49
Il fuoco rappresenta qui il giudizio per il quale Gesù venne nel mondo. Tuttavia, la Bibbia non riporta che Gesù, nella sua vita, abbia letteralmente giudicato il mondo col fuoco.

Il contributo della cultura giudaico-cristiana
Conferenza di Lord Jonathan Sacks, alla Pontificia Università Gregoriana. Interessante la riflessione sui tempi che           stiamo vivendo e possibili soluzioni.
     Alcuni brani ripresi da Zenith (Il mondo visto da Roma)
     ROMA, martedì, 13 dicembre 2011 - La cultura giudaico-cristiana può salvare l’Europa e il mondo. Lo ha detto Lord Jonathan Sacks, rabbino capo delle Congregazioni Ebraiche Unite del Commonwealth, nel corso di una conferenza pubblica che si è svolta all’Università Pontificia Gregoriana, lunedì 11 dicembre…
Sacks ha spiegato che il sistema di libero mercato e dell’economia capitalista è stato generato dalla cultura giudeo cristiana, e per questo motivo il futuro economico, politico e culturale dell’Europa dipenderà dalla cura della propria anima e delle proprie radici religiose…
 “Quando una civiltà perde la sua fede, perde il suo futuro. Quando recupera la sua fede, recupera il suo futuro” ha sostenuto il rabbino capo…
Per spiegare la peculiarità culturale dell’Europa, il rabbino capo ha spiegato che il cuore della cultura sta nella religione, e per questo motivo l’Occidente si è distinto per sviluppo e progresso…
“Il Giuseppe della Bibbia – ha suggerito - potrebbe essere stato primo economista del mondo, avendo scoperto la teoria dei cicli commerciali - sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di vacche magre”…
“E lo stato finanziario d'Europa - ha aggiunto - sarebbe migliore oggi se la gente conoscesse di più il contenuto e i passi della Bibbia”…
Per Lord Sacks la tradizione giudaico cristiana incarna dei valori fondamentali quali il profondo rispetto per la dignità della persona umana, conseguente al mandato biblico di “creato a immagine e somiglianza di Dio”. …
E poi il rispetto per la proprietà privata, e il grande apprezzamento del lavoro. Dio infatti disse a Noè che si sarebbe salvato dalle acque, ma che doveva costruire l’Arca…
 “Nella Bibbia – Lord Sacks ha precisato - si trova un sistema sociale altamente sofisticato, in cui si afferma che i poveri devono disporre dei mezzi di sostentamento, e che ogni sette o più anni la terra e le ricchezze vengono ridistribuite per correggere gli squilibri del mercato e stabilire una pari equità”…
Il rabbino capo ha concluso affermando che “È giunto il momento  di recuperare un'etica della dignità umana fatta a immagine di Dio. Quando l'Europa recupererà la sua anima, recupererà la sua ricchezza. Ma prima si deve ricordare che l'umanità non è stata creata per servire i mercati. I mercati sono stati creati per servire l'umanità”.





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