Parlamentari, leader religiosi e rappresentanti della società civile hanno il dovere di intervenire
di Franco Cavalli
“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.
Può sembrare banale e semplicistico iniziare con una citazione da fumetto (Spiderman), tuttavia la sintesi che tale affermazione racchiude esemplifica molto efficacemente il concetto di fondo che ha animato la 32esima ILS – International Leadership Conference – che si è tenuta dal 26 al 29 agosto scorsi a Seoul, in Corea del Sud.
Quattro giorni di lavori, suddivisi in un totale di 7 sessioni. Un dibattito fervente e proficuo, concentrato sulle responsabilità di chi ha ruoli di rappresentanza importanti.
Tra le “sfide” affrontate, il percorso di pace tra le due Coree, divenuto più concreto proprio quest’anno. I cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente, lo sviluppo, la promozione della pace e della tolleranza in aree quali il Medio Oriente.
Un evento in un certo senso corale, perché non solo durante i lavori, ma la stessa location e i momenti di pausa sono comunque stati anche momenti per incontri interpersonali e diretti tra i vari partecipanti per scambiarsi contatti, idee e opinioni, oltre che per poter anche approfondire gli aspetti peculiari delle realtà dove vivono e operano i vari partecipanti.
Per affrontare le varie sfide oggetto del confronto, i parlamentari e i leader religiosi hanno concordato sulla necessità di lavorare insieme per costruire una rete globale di persone e organizzazioni dedicate all’obiettivo della pace in tutto il mondo.
Ad aprire la sessione di apertura della Conferenza internazionale, il presidente di UPF International, Thomas G. Walsh, che ha introdotto le osservazioni iniziali, illustrando i tre pilastri attraverso i quali l'UPF sta lavorando per portare pace e sviluppo: le fedi religiose del mondo, i governi e le ONG internazionali, e il movimento del matrimonio e della famiglia. Il Dr. Walsh ha affermato che questo è stato un anno incredibile di crescita e sviluppo per UPF e ha citato il Vertice africano in Senegal, l'ILC in Austria e il Vertice dell'America Latina in Brasile. Sono in corso piani per il prossimo vertice nel continente africano che si terrà a Città del Capo, in Sudafrica, e un vertice Asia-Pacifico a Kathmandu, in Nepal, così come altri importanti programmi in Giappone e negli Stati Uniti e, nel febbraio 2019, il Sunhak, che si terrà in Corea.
Nel dettaglio le sette sessioni di lavori hanno riguardato:
Sessione I: La vision e il lavoro di UPF, IAPP e IAPD; Sessione II: Pace, sviluppo e ruolo dei parlamentari: le sfide della penisola coreana (parte 1); Sessione III: pace, sviluppo e il ruolo dei parlamentari (parte 2); Sessione IV: Pace, sviluppo e il ruolo dei leader religiosi; Sessione V: Gli ambiti di lavoro di UPF e delle organizzazioni affiliate; Sessione VI: Affrontare le sfide del nostro tempo: le prospettive regionali. Infine sono stati presentati i report dei world summit svolti da UPF.
Da segnalare che prima che prendesse inizio la conferenza internazionale, lunedì 26 agosto, i vari delegati e ospiti sono stati invitati ad assistere al festival di commemorazione dell'ascensione del reverendo Sun Myung Moon Fondatore dell’UPF, in occasione della quale si è svolta una tradizionale cerimonia di Benedizione del Matrimonio e Redenzione alla quale hanno partecipato circa duemila coppie di tutte le età provenienti da oltre 60 paesi del mondo.
San Marino, 26 settembre 2018 – 1718 d.F.R.
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