Come possiamo definire la maturità? Possiamo affermare che un individuo è maturo, quando ha un sano senso della propria posizione in relazione agli altri e possiede un genuino senso d’altruismo, con la capacità di mettere i bisogni degli altri prima dei propri. Un individuo maturo ha ben sviluppato la sua coscienza, che guida le proprie azioni.
A questo proposito, c'è una distinzione morale importante che deve essere fatta tra carattere e personalità. La personalità è unica. Essa varia da persona a persona, così come i talenti e le abilità in genere. Il carattere, invece, si riferisce alla realizzazione delle virtù, a cui tutte le persone possono aspirare in quanto esseri umani.
L'orientamento sulle virtù, nella maggioranza dei programmi dell'Educazione del Carattere, ha il suo fondamento filosofico in Aristotele. Questi concetti ampiamente utilizzati nell’Educazione del Carattere come "Conoscere il bene, preoccuparsi del bene e fare il bene" e la metodologia di instillare buone abitudini morali, li dobbiamo a questo filosofo.
Vi è un ampio consenso tra i filosofi sul fatto che gli esseri umani hanno un innato e irriducibile senso morale.
Ricerche interculturali con bambini in Cina, Giappone e Medio Oriente dimostrano che il percorso cognitivo dello sviluppo morale è lo stesso ovunque.
Ricerche recenti suggeriscono che sia gli uomini che le donne mostrano lo sviluppo morale in entrambe le dimensioni: cognitivo-razionale e relazionale-emotiva.
Queste linee diverse d’indagine rilevano che gli esseri umani hanno una natura morale innata con entrambi gli aspetti: quello emotivo e quello razionale. Le due radici del sé morale possono essere chiamate “cuore e coscienza”. Il cuore è la radice emotiva e intuitiva del sé morale; la coscienza è la sua radice razionale.
La coscienza è innata, ma viene coltivata attraverso l'educazione, prima dai genitori, e poi dagli insegnanti e dagli anziani.
La distinzione fondamentale, ovviamente, è che gli esseri umani possiedono la ragione per comprendere le scelte morali e la libertà di farle.
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