Comunicato stampa sull’attacco terroristico del 13 novembre a Parigi
Di fronte alla violenza inaudita, che ha investito il nostro paese la notte scorsa, a nome della Universal Peace Federation, offriamo le nostre preghiere per le numerose vittime ed esprimiamo il nostro dolore e la nostra solidarietà alle loro famiglie. Siamo profondamente grati verso i nostri concittadini che si trovano in prima linea per proteggere la nostra popolazione e verso chi ha fornito assistenza medica ai feriti, spesso a rischio della loro vita.
Questa violenza brutale ha colpito non solo la Francia; recentemente ha colpito altri paesi, la Turchia, la Russia e il Libano, per citare solo i più recenti. Questa spirale di violenza minaccia il mondo intero. Se siamo profondamente scioccati come cittadini francesi, è come esseri umani che siamo stati aggrediti. Quest’attacco terroristico rafforza la nostra solidarietà non solo con i nostri concittadini, ma anche con i cittadini di tutti i paesi del mondo.
Come e in nome di che cosa simili atti così barbari possono essere commessi? Nessun nazionalismo, nessun credo religioso può giustificare questa violenza cieca, che elimina in modo casuale vite preziose e frantuma le famiglie. Non importa che gli assassini sostengono di agire per conto di una nazione o di invocare il nome di Dio. Il terrore affonda le sue radici nell’odio e nella negazione della sacralità della vita negli altri. Mentre tutti i mezzi ci sono stati dati per fare del nostro pianeta una casa comune, mentre tra pochi giorni il mondo si riunirà a Parigi per provare a far sì che il nostro mondo sia più vivibile per tutti, cerchiamo di reagire al terrore riaffermando il valore assoluto di ogni la vita umana e la profonda, indivisibile unità degli esseri umani, al di là di culture e religioni.
Se le sofferenze inflitte dai terroristi possono servire per distruggere pregiudizi e approfondire la nostra visione degli altri, avranno allora seminato i semi della propria distruzione. La Universal Peace Federation incoraggia un dialogo più profondo tra politici e leader religiosi, incoraggia i media, gli insegnanti e l'intera società civile a condurre una riflessione sui valori essenziali di una democrazia che consenta l'integrazione dei valori di tutti, senza alcuna discriminazione. Con l'aiuto degli Ambasciatori di Pace, rinnoviamo la nostra determinazione a sostenere questi sforzi nella nostra nazione e nel mondo.
Parigi, 14 novembre 2015
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