11 novembre 2015

L’Amore può venire da tante direzioni

di Redazione 
L’amore di genitore può assumere diversi approcci. La madre spesso è orientata verso la stabilità, la pace e la dinamica interiore della famiglia, mentre il padre deve frequentemente volgere la sua attenzione fuori di casa, in un’attività che dia sostegno alla famiglia. Un genitore può fornire uno stimolo sensuale ed emotivo al bambino, attraverso il quale l’identità del bambino metterà radici. È come la terra che fornisce acqua e minerali per alimentare la vita. L’altro genitore può fornire al bambino uno stimolo strutturale e verbale attraverso il quale quell’identità avrà un tronco, dei rami e dei frutti. Questo ruolo è come il sole per la pianta. Da una parte, l’amore sostiene e spinge delicatamente il bambino da sotto, mentre dall’altra sfida e tira il bambino verso l’alto. 
I ruoli complementari svolti dal padre e dalla madre favoriscono la crescita stabile del bambino, nel carattere e nel cuore. L’amore dei nonni è un’estensione dell’amore dei genitori. Il piacere che essi provano vedendo i loro figli crescere, diventare maturi e stabilire una famiglia affettuosa è pari alla gioia di vedere il frutto dell’amore dei loro figli. Con la saggezza sviluppata nel tempo e un carattere maturo, i nonni stabiliscono un legame speciale con i loro nipoti. I nonni sono una fonte inestimabile di sicurezza per il bambino. Avendo sperimentato essi stessi la sfida di creare una famiglia, offrono saggezza e incoraggiamento ai giovani genitori e diventano una presenza rassicurante nella vita dei loro nipoti. Poiché hanno superato tante sfide e sono sopravvissuti per raccontare le loro storie, i nonni possono offrire un rifugio sicuro quando i genitori e i figli sperimentano le inevitabili turbolenze della vita. La prospettiva di un’altra generazione, dotata di candore e di spirito, ci arricchisce e ci rianima. Infine, i figli possono imparare l’ideale di come comportarsi da figli amorevoli osservando come i loro genitori si comportano da “figli” nei confronti dei loro genitori.

La Famiglia: una sfera protettiva per gli adolescenti Lo psicoanalista Tony Anatrella lamenta: “Un’intera generazione è stata mutilata nella sua immaginazione perché pensavamo che fosse bene lasciarla da sola come se fosse già adulta... Potremmo dare questo consiglio alla società: per il bene dei figli, per amore della loro immaturità, non favorite loro l’accesso a una falsa maturità dando loro una responsabilità che ancora non appartiene loro, anche se si battono per ottenerla. Finché c’è un processo di crescita, la responsabilità è nelle figure dei genitori”.* Oggi gli adolescenti possono crescere troppo in fretta, perdendo la meravigliosa età dell’innocenza e i benefici che derivano dalla crescita ordinata nella dimensione del cuore fraterno. Non possono avere queste esperienze se sono lasciati a loro stessi. Se non hanno una guida sin dalla tenera età, possono crescere senza punti di riferimento che guidino lo sviluppo del loro carattere. Il passaggio attraverso l’adolescenza effettivamente è delicato e richiede grande cura e attenzione da parte dei genitori e dei nonni. Ora si sostiene sempre più l’idea che l’astinenza fino al matrimonio fornisca una sfera protettiva per lo sviluppo del carattere e dell’altruismo. Tuttavia, la cultura popolare promuove il sesso occasionale e ricreativo, senza considerare le cicatrici emotive e i rischi per la salute che ne derivano. I genitori, gli insegnanti, anzitutto gli adulti che vengono a contatto con gli adolescenti possono essere uno strumento per contrastare questa visione distruttiva, che priva tanti giovani delle preziose esperienze di crescita degli anni dell’adolescenza. 

*Tony Anatrella, Interminables adolescences (Parigi: Cerf/Cujas, 1998) p. 8.

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