Nel suo libro “On War”, Carl von Clausewitz descriveva la guerra come "politica con altri mezzi". In quest’affermazione, ha riconosciuto che la politica è vista come scontro per il controllo della governabilità e delle risorse, e non necessariamente come “scontro” sul come governare. La politica tende a essere orientata su chi controlla il potere, e non sul come il sistema politico possa operare con successo. Nel mondo reale, la scienza politica spesso diventa uno studio sul modo in cui un gruppo d’interesse può raggiungere il suo fine, non sul come il sistema possa essere efficiente, giusto e stabile*. Un sistema di governo operativo dovrebbe essere "non politico", nel senso che dovrebbe basarsi su principi universalmente accettati, come si accetta il principio di gravità.
Nonostante l'ideologia, l’origine etnica, o il desiderio di raggiungere un fine specifico, se si cammina su un dirupo si potrebbe cadere e morire. Un principio naturale è superiore alla volontà politica. Inevitabilmente, gli Stati falliti sono quelli che non hanno rispettato i principi di buon governo. È per questa ragione che una scienza politica efficace dovrebbe essere incentrata sui principi alla base di sistemi politici funzionali, piuttosto che su come un gruppo d’interesse può imporsi sugli altri. Lo studio di come un gruppo particolare può raggiungere i suoi fini porterà sempre a collisioni con altri gruppi che fanno la stessa cosa; e questo rende la scienza politica la scienza dei conflitti, invece che una scienza di pace o di giustizia.
Nonostante l'ideologia, l’origine etnica, o il desiderio di raggiungere un fine specifico, se si cammina su un dirupo si potrebbe cadere e morire. Un principio naturale è superiore alla volontà politica. Inevitabilmente, gli Stati falliti sono quelli che non hanno rispettato i principi di buon governo. È per questa ragione che una scienza politica efficace dovrebbe essere incentrata sui principi alla base di sistemi politici funzionali, piuttosto che su come un gruppo d’interesse può imporsi sugli altri. Lo studio di come un gruppo particolare può raggiungere i suoi fini porterà sempre a collisioni con altri gruppi che fanno la stessa cosa; e questo rende la scienza politica la scienza dei conflitti, invece che una scienza di pace o di giustizia.
* Gordon L. Anderson
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