23 marzo 2021

Il Diritto alla Spiritualità per la Pace e lo Sviluppo

Inaugurazione della IAPD in occasione della giornata internazionale dei Diritti Umani 

di Michele Cavallotto, coordinatore della IAPD e parte della UPF 

Viviamo in un’epoca di cambiamenti radicali, di progressi scientifici, tecnologici ed economici. Tuttavia, non siamo in grado di porre freno al degrado sociale che ci fa scivolare nel vortice dell’immoralità e dei conflitti dove prevalgono interessi personali, economici e politici. 

Sulla base di queste considerazioni, il 9 dicembre 2020, in occasione della giornata Internazionale dei Diritti Umani, è stata inaugurata la IAPD (Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo - sezione italiana), sponsorizzata dalla UPF, e avente lo scopo di favorire la cooperazione tra le diverse fedi e di fare emergere la necessità della spiritualità in tutti gli ambiti sociali, dalla politica alla cultura, dall’educazione all’istruzione, dalla cultura all’economia. Proponendo progetti ed iniziative concreti e visibili che possano incidere ed influenzare la società, il suo intento è quello di contribuire a realizzare l’ideale di “Una Famiglia Umana con Dio”. 

Il tema della cerimonia di inaugurazione è stato “Il diritto alla spiritualità per la pace e lo sviluppo, il ruolo e la responsabilità della religione e delle fedi”. 

La moderatrice dell’incontro, Maria Gabriella Mieli, ha dato ini- zio all’evento illustrando il programma e sottolineando il con- tributo di varie confessioni religiose. Carlo Zonato, presidente UPF, ha iniziato i lavori con “Un grazie particolare ai ministri delle varie fedi che si sono uniti a noi per celebrare e sostenere questo progetto ed il percorso che potremo sviluppare insieme per l’armonia spirituale e la pace”. 

Carlo Zonato ha proseguito dicendo “Questo nostro incontro si ispira e dà continuità ad una importante iniziativa, la Conferenza Mondiale dei Leader Cristiani e delle diverse fedi, svoltasi il 4 e 5 dicembre 2020 e culminata con il Rally della Speranza proposto dalla dottoressa Hak Ja Moon, in cui ci si è focalizzati sull’importanza dell’unità e della cooperazione tra le fedi. Questo a testimonianza di come diventa sempre più vitale la cooperazione interreligiosa come base spirituale per superare i problemi più̀ cruciali del nostro tempo. Coltivare e nutrire la dimensione spirituale della vita è fondamentale per ogni essere umano, è come l’acqua ed il cibo per il nostro corpo”. 

Il Dott. Nader Akkad, Imam, delegato per il dialogo interreligioso dell’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche in Italia), nonché Ambasciatore di Pace della UPF ha tenuto a sottolineare “oggi è una giornata storica: l’inaugurazione italiana della IAPD. Ho visto con i miei occhi, quando ho partecipato al Summit in Corea del Sud a febbraio di quest’anno, una famiglia umana che si dedica completamente alla pace... Penso che la IAPD porti veramente nel suo DNA questo spirito di unione e la visione di essere tutti una sola famiglia con Dio. È ora di lavorare insieme su progetti di sviluppo dell’essere umano e per la pace”. 

La Rabbina Barbara Aiello, prima Rabbina donna in Italia, fondatrice del movimento pluralista ebraico progressivo in Italia: “Shalom a tutti; è per me un onore condividere con voi la festa di Hanukkà, segno di pace e opportunità per costruire un ponte interreligioso. La festa di Hanukkà è la festa delle luci, dura otto giorni, e ricorda le celebrazioni di purificazione del tempio e il miracolo della luce. Secondo la tradizione, infatti, quando i Maccabei cercarono l’olio per accendere il candelabro scoprirono che era rimasta solo una piccola bottiglia con poche gocce di olio che sarebbe stato sufficiente per un solo giorno. Miracolosamente invece l’olio continuò a bruciare per otto giorni. Per questo motivo questa ricorrenza viene chiamata festa della luce e simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre”. 

Don Valentino Cottini, Sacerdote cattolico, Docente ordinario presso il PISAI e direttore della rivista Islamochristiana, ci ricorda che “non si poteva scegliere data migliore della celebrazione internazionale dei diritti umani, fondamento indispensabile per la Pace nel mondo. Scriveva Hans Kung ‘non c’è pace fra le nazioni senza pace tra le religioni, non c’è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni, non c’è dialogo tra le religioni senza una ricerca sui fondamenti delle religioni”. 

Il Vescovo Luis Miguel Perea Castrillon, Vescovo ordinario della “Anglican Episcopal Church of Europe” ha affermato “Buona sera a tutti i fratelli e sorelle presenti che hanno con generosità aderito a questa meravigliosa associazione. Noi siamo la presenza dell’anglicanesimo in Italia, viviamo con semplicità nelle nostre comunità e diverse città sul territorio e annunciamo il messaggio della buona novella. La novità̀ di questa associazione è questo invito concreto alla nostra vocazione più̀ intima, quella che non passa per un seminario o per un tempio, per l’Università̀, quello che non si può̀ identificare in un simbolo esterno, ma quella che è improntata nel nostro cuore. Quell’impronta è l’amore che è stato seminato gratuitamente nel nostro cuore fin dall’inizio dell’universo, è la testimonianza e precisamente la volontà̀ di dare risposta adesso con la fiducia, con la disponibilità̀. 

Il Monaco Tenzin Khentse (all’anagrafe Cesare Milani) Monaco Buddista di tradizione tibetana del centro Ghe Pel Ling di Milano: “Grazie di avermi dato l’opportunità̀ di ascoltare parole di forte ispirazione condivise dai miei fratelli rappresentanti delle altre tradizioni spirituali. Mi riconosco in esse e mi convinco sempre di più̀ che il fondamento spirituale di ciascuno è unico, anche se viene poi declinato in forme diverse a secondo di chi parla e delle predisposizioni del proprio cuore. Tutte le tradizioni spirituali hanno una radice comune e il praticante più̀ aperto di cuore le vede come una guida a fare sempre del proprio meglio per assolvere la più̀ importante missione della vita che è quello di essere un mezzo per il bene di tutti”. 

Il Pastore Francesco Canale della comunità Evangelica “Equippers Church” ha ribadito “che comprendere, vivere, sviluppare una propria identità̀ spirituale per ogni essere umano è un’esigenza, una condizione da cui dipende la salute di ognuno di noi; trascurare la propria dimensione spirituale rende la vita dell’uomo orfana di una parte del proprio sé. Uno dei tanti paradossi della nostra epoca contemporanea è che ci sono luoghi dove i credenti vengono perseguitati a motivo del loro credo e luoghi dove c’è libertà di credere ma si è smesso di credere”.

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