28 marzo 2021

LA BELLEZZA DEL MONDO FEMMINILE

La Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo, sezione italiana della Women’s Federation for World Peace International, ha organizzato l’incontro annuale, sponsorizzato dalla sezione internazionale, attraverso un ciclo di webinars dal titolo “La Bellezza del Mondo Femminile” 

di Gabriella Mieli 

L’incontro originariamente è stato pensato con l’idea di ritrovarsi insieme per un fine settimana all’insegna del benessere interiore ed esteriore, incoraggiando le donne a scoprire la propria natura originale, le qualità nascoste e i propri punti di forza emergenti anche dalle esperienze di vita. Il ciclo di 3 seminari virtuali organizzati tra fine settembre e ottobre è stato collegato agli obiettivi di sviluppo sostenibile n. 3 e n. 5 dell’Agenda 2030. Relatrice principale per l’intero ciclo è stata la psicoterapeuta e terapista della famiglia dottoressa Onorina Gibi. Ad accompagnarla in questo percorso per ogni singolo incontro una rappresentante della Federazione delle Donne in Italia. 

PRIMO SEMINARIO “Il valore del femminile, dalle origini ad oggi: a che punto siamo?”. Elisabetta Nistri, Presidente della Federazione in Italia ha introdotto il ciclo di seminari e ha sviluppato la tematica facendo riferimento alla fondatrice della WFWP, dottoressa Hak Ja Han Moon e alle sue indicazioni relative alla missione della Federazione delle Donne, ovvero aiutarle a riconnettersi alla propria femminilità divina, originale, proveniente dal Creatore. La Presidente Nistri si è anche collegata al libro di Genesi, ricordando che ogni donna rappresenta l’aspetto femminile quale Dio Madre, così come ogni uomo rispecchia l’aspetto maschile di Dio Padre. Partendo da questa consapevolezza, donne e uomini insieme possono risolvere gli urgenti problemi che il mondo sta affrontando e creare una civiltà̀ di pace. Ma le donne debbono trovare il coraggio di uscire dal proprio silenzio, collaborando a fianco degli uomini, completandosi a vicenda e lavorando in partnership come attivisti e attiviste della Pace. 

La dottoressa Gibi ha iniziato il suo intervento partendo dalle immagini simboliche della femminilità, quali la terra, il mare e la luna ricordando la connessione che le donne hanno con la natura. Riferendosi allo psicologo C. G. Jung, la dottoressa ha poi svelato il segreto della completezza personale: il giusto equilibrio tra animus e anima laddove con animus viene indicata la componente razionale, logica, ordinata maschile, e con anima la componente istintiva, emotiva, amorevole femminile. Tra gli altri ha inoltre affrontato l’attuale problema di molte giovani donne che stanno perdendo di vista la vera bellezza, quella del cuore, per concentrarsi su una bellezza effimera, superficiale, che le rende “bambole senz’anima”, intercambiabili, fragili, insicure e utilizzabili per scopi egoistici. Chi offre la vera amicizia e il vero amore, sottolinea la dottoressa, non prende egoisticamente e non in maniera vittimistica, ma sa distribuire la propria energia vitale tra sé e l’altro; solo partendo dall’amor proprio e dalla consapevolezza del proprio valore è davvero possibile aiutare gli altri e per fare ciò è necessario guardare dentro di sé e capire quali siano gli ostacoli interiori, le false credenze e i luoghi comuni che impediscono all’amor proprio di sbocciare. 

SECONDO SEMINARIO “Donne e dignità: quale relazione oggi?” la tematica del secondo seminario virtuale. Maria Gabriella Mieli, vicepresidente della federazione delle Donne partendo dal significato del termine dignità ha esposto il percorso affrontato dalla sezione europea a partire dall’anno 2000 con la costruzione di un curriculo educativo centrato sul decennio di una Cultura di Pace e non violenza per i bambini del mondo dell’UNESCO. 

Le rappresentanti europee non si sono riconosciute nelle rappresentazioni mediatiche riguardanti le donne, nelle immagini stereotipate che fanno emergere una femminilità molto superficiale e non ne rappresentano l’essenza. Da qui l’esigenza di cambiare la situazione con attività educative, culturali e sociali, anche con il sostegno di socie volontarie giapponesi in tutto il mondo. Il nostro valore originale ha ricordato la vicepresidente Mieli, deriva dalla Fonte Suprema, Dio, ed è nostra responsabilità cercare dentro di noi questo dono prezioso. La Mission della WFWP è proprio quella di riportare alla piena consapevolezza umana il vero valore della donna, riscoprendo la sua dignità alla fonte. La dottoressa Gibi ha parlato di come si crea nell’individuo la consapevolezza di essere degni, ovvero dall’amorevolezza dei genitori. È durante l’infanzia che nasce in noi la consapevolezza di essere persone in grado di fare, di comportarsi adeguatamente, di meritare, grazie al rapporto di ascolto e sostegno che ciascuno di noi instaura con i propri genitori. Infatti, i vissuti e la conoscenza di sé sono collegati e da adulti le emozioni provate nella nostra infanzia tornano prepotentemente. La dignità si sorregge sull’autostima e diventa la nostra protezione affinché il mondo non ci divori, e ci permette di instaurare relazioni equilibrate; ci insegna a non litigare in modo aggressivo per non permettere all’altro di essere aggressivo con noi. La dignità fa sì che siamo in grado di riconoscere quali sono le nostre responsabilità e le colpe degli altri, e ci permette quindi di respingere le altrui richieste irragionevoli che non siamo disposti a soddisfare. 

La dottoressa Gibi ha dato 3 consigli a tutte le donne affinché la dignità possa crescere di pari passo con il rispetto e con l’indipendenza. 

1. Guadagnarsi da vivere autonomamente preservando la propria libertà e autonomia. 

2. Essere in grado di risolvere i propri problemi essendo consapevoli delle proprie risorse. 

3. Instaurare rapporti gioiosi e armoniosi e mantenerli nel tempo. 

Ha poi concluso il suo intervento raccontando la storia di Ipazia, vissuta ad Alessandria d’Egitto tra il IV e V secolo DC, quale esempio di donna che ha lottato per l’uguaglianza del genere femminile e che per questo ha pagato con la propria vita. 

TERZO SEMINARIO L’ultimo incontro di questo ciclo di seminari ha trattato l’argomento “Le donne e il loro desiderio di amare e di essere amate”. 

Flora Grassivaro, Presidente della sezione di Padova della WFWP ha parlato delle qualità femminili di dolcezza e sensibilità, molto importanti ma spesso accompagnate anche da una maggiore vulnerabilità. Il desiderio di amore è naturale e vitale, è nel nostro DNA ed emerge dalla nascita in ognuno di noi con un costante bisogno di nutrimento. Purtroppo, la natura delle relazioni odierne, spesso brevi e superficiali, non aiuta a sentirsi pienamente soddisfatti ed amati. Con riferimento alla frase di Seneca “Se vuoi essere amato, ama” la Presidente Grassivaro ha sottolineato come l’amore richieda azione e questo sentimento va anche coltivato quotidianamente con piccoli e grandi gesti. Ha terminato poi il suo intervento leggendo alcuni passaggi dal libro “Madre della Pace”, biografia della fondatrice della WFWP dottoressa Hak Ja Han Moon “Il vero amore si muove in maniera circolare, non si capisce dove inizia e dove finisce (...) è sempre fresco, in autunno, in inverno, in primavera e in estate, (...) nel vero amore più doni e più ricevi”. 

La dottoressa Gibi ha sottolineato come la donna ha un forte desiderio di essere desiderata e amata, ma questo può farla cadere nella trappola di tentare di compiacere gli altri a tutti i costi, mettendo la bellezza al primo posto e agendo solo in base a cosa la renderà più desiderabile. Ha però fatto notare che questo comportamento non porta alla felicità, anzi spesso è la base per relazioni tossiche, nelle quali si mettono da parte i propri desideri, sogni e ambizioni solo per cercar il consenso dell’altro. Questo tipo di amore non è vero amore bensì una relazione in cui il proprio compagno diventa un “predatore di energia”. È passata poi a illustrare vari tipi di amore sbagliato. La psicoterapeuta Gibi ha spiegato che nella fase dell’innamoramento subentrano diversi ormoni più o meno duraturi, quindi una vera relazione d’amore si può costruire solo con impegno, tempo e dedizione mentale, fisica e spirituale verso l’altro. È da considerare che la donna ha una forte paura dell’abbandono che spesso affronta con un senso di rifiuto verso sé stessa. È però importante ricordare che la sofferenza può permettere di crescere se si sa come usarla. Un buon esercizio per l’autostima potrebbe essere quello di creare affermazioni positive nel proprio dialogo interiore quali “io valgo. Io sono una persona che renderà felice sé stessa e qualcun altro”. 

Ha poi concluso che tutte le donne meritano di essere amate di un amore vero e questo può avvenire cominciando ad amare sé stesse. Ciascun seminario del ciclo ha visto una sessione di domande e risposte seguita da una parte pratica. Nel primo incontro è stato fornito un mandala da colorare secondo la propria ispirazione, preceduto da un video esplicativo su quest’arte; nel secondo incontro i partecipanti sono stati guidati dalla dottoressa Gibi ad una sessione di respiro tibetano, per liberarsi dalla propria frustrazione, collera e risentimento; nel terzo incontro è stato possibile partecipare ad un esercizio di visualizzazione. 

L’intero ciclo di seminari è stato seguito con interesse non soltanto in Italia. È possibile rivedere ogni incontro collegandosi al sito internet o alla pagina facebook della Federazione delle Donne Italia.

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