Intervista a Sergio Valgoi, che è l’anima della spedizione nella nazione a due passi dalla guerra. Sono stati consegnati oltre 100 quintali di viveri, alimenti per bambini e prodotti igienici
VILLADITIRANO(qmr) Sergio Valgoi, 64 anni di Villa di Tirano, è l’anima della spedizione in Moldavia di oltre 100 quintali di viveri, alimenti per bambini, materiale igienico sanitario. Due autoarticolati sono partiti in una settimana dal polifunzionale di Villa di Tirano verso la Moldavia ed esattamente presso la pretura di Botanica, quartiere di Chisinau, la capitale, e la sede della IRFF che collabora con associazioni come la UPF e la Federazione delle famiglie. Tutto per aiutare i profughi ucraini che continuano ad arrivare. Valgoi è presidente dell’associazione IRFF dal 2000. Lo abbiamo intervistato in viaggio.
Raccontaci questo tuo ennesimo viaggio umanitario
«Questo materiale umanitario verrà distribuito ai profughi ucraini con la cooperazione delle organizzazioni IRFF Md, UPF (Universal Peace Federation), FFWPU (Federazione delle famiglie per la pace mondiale e l’unità) presenti sul territorio moldavo e con le istituzioni rappresentate dalla pretura di Botanica, ministero della Protezione dell’infanzia di Balti, villaggi di Bujor e di Costangalia, con le quali la IRFF collabora da molti anni nel sostegno di ragazzi e famiglie in difficoltà».
Come ti è venuta questa idea e chi ti ha aiutato?
«Sulla base della situazione che si è venuta a creare a causa di questo conflitto, soprattutto inerente all’esodo di profughi verso la Moldavia, nazione dove da anni la nostra associazione ha promosso questi progetti, mi è venuto in mente che avrei potuto cercare una collaborazione a livello locale per poter effettuare una raccolta umanitaria. Facendo parte della Protezione civile da subito mi sono indirizzato verso il responsabile Fausto Schivardi al quale ho proposto questa idea; poter coinvolgere dei volontari in una raccolta di cui mi sarei poi reso responsabile nella fase distributiva. Da subito e con molta prontezza Fausto è riuscito a coinvolgere tutte le associazioni di Villa, informando subito il sindaco Franco Marantelli e ricevendo da lui ampio consenso. Il Comune si è reso parte attiva nell’organizzazione logistico operativa e nel contattare i supermercati e tutti i negozi stilando le tabelle di presenza degli oltre 40 volontari».
Perchè la scelta di questo tipo di materiale?
«Abbiamo indirizzato la nostra raccolta unicamente a viveri e a prodotti di igiene perché richiesti specificatamente dai referenti in Moldavia. Mai ci saremmo potuti aspettare una risposta così generosa da parte di tutta la popolazione, sia in termini di viveri e materiale sia in termini di raccolta fondi sul conto dedicato».
Non solo Villa ha partecipato
«Contemporaneamente si è attivata anche la rete in Bassa Valle, dove sono presenti, soprattutto a Talamona, alcuni soci dell’associazione Irff e anche qui c’è stata una risposta incredibile. Abbiamo potuto sperimentare lo slancio di solidarietà al punto che venivano addirittura svuotati degli scaffali dei supermercati».
E i carichi sono diventati due...
«Infatti, dopo venerdì 4 marzo, il locale adiacente al polifunzionale era strapieno con un carico che raggiungeva già i 50 quintali di materiale. Il gruppo operativo di Villa si è organizzato per preparare questo materiale in modo consono alla spedizione suddividendolo per tipologia di peso e di volume, ricavandone una lista precisa da comunicare a coloro che sarebbero venuti poi a ritirare tutto. Il sabato c’è stata una ulteriore raccolta che ha riempito il polifunzionale con altri 60 quintali di materiale. Da Talamona poi ci hanno comunicato che ne sarebbero arrivati altri 15 quintali. Di qui la decisione di effettuare due viaggi, il primo partito domenica 6 e il secondo sabato 12 marzo».
Quale è stato il canale di trasporto del materiale?
«Gli automezzi da sempre utilizzati dalla IRFF per i progetti realizzati».
E dopo questi due viaggi quali saranno le prossime azioni? «Lasceremo aperta la raccolta fondi e valuteremo le ulteriori possibili azioni da intraprendere sulla base di una riflessione complessiva di ciò che abbiamo già realizzato».
Come è la situazione di IRFF oggi in Italia?
«Oggi abbiamo 12 soci in tutta Italia e in questi anni abbiamo sostenuto concretamente circa 1000 bambini grazie al progetto di sostegno a distanza che è sviluppato in diverse regioni d’Italia».
Vuoi citare le persone che da anni ti supportano in Moldavia?
«L’efficacia di tutto questo nostro agire sinteticamente può essere riassunta nella capacità di collaborare fra diverse associazioni in Italia unite da uno scopo comune e dalla collaborazione di tante organizzazioni in Moldavia come IRFF Md. Citiamo in particolare la signora Galina Procop, direttrice per 40 anni del più grande orfanotrofio in Moldavia situato nel quartiere della Botanica. Da quando è in pensione è diventata direttore operativo dell’associazione IRFF Moldavia.
È stata per noi, oltre che garanzia nei confronti delle autorità, una persona che ha messo anima e corpo nel desiderio di aiutare i bambini e le persone povere della sua nazione. Quando parla delle vicissitudini di questi anni si emoziona e i suoi occhi si inumidiscono. Cito anche il presidente IRFF Moldavia Valentin Zmuncila, Andrei Esanu, UPF, e Sabina Nadejdin, responsabile famiglie, e tutti i volontari».
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