19 luglio 2022

Nader Akkad - Imam, Grande Moschea di Roma

La famiglia è un tema cruciale, essenziale. Non solo le religioni monoteiste, ma tutte le tradizioni religiose e le spiritualità, la considerano come il fattore principale di crescita della società umana e della sua prosperità. Ecco perché la famiglia è così importante. 

Nella famiglia i genitori sono entrambi responsabili per la cura dei figli, la loro salute e il loro benessere materiale e spirituale. Le difficoltà però non mancano, neanche nella nostra società.

Fra i vari temi che ho dovuto affrontare nei giorni scorsi alla Sapienza di Roma, in occasione di una conferenza sulle fonti dell'ecologia integrale nell'Islam da una prospettiva interreligiosa, ho parlato anche di digiuno: non soltanto nel suo significato di privazione di cibo, ma anche di astensione dai rapporti coniugali. 

Di solito si digiuna rinunciando agli alimenti e all’acqua, ma trattenersi dalle relazioni sessuali che significato ha?

Il digiuno ha lo scopo di stimolare in noi il sentimento della gratitudine: così come si apprezzare il cibo e l’acqua potabile a seguito di una rinuncia o una difficoltà allo stesso modo, attraverso l’astensione dai rapporti sessuali, è possibile capire la riconoscenza da provare quando riusciamo a costituire una famiglia, trovando la persona giusta con cui condividere la nostra vita. 

 

Purtroppo, spesso la famiglia è messa in secondo piano: prima gli obiettivi di carriera, poi si pensa alla famiglia. 

 

Come Universal Peace Federation abbiamo parlato di un'unica famiglia, intesa come l’umanità, sotto un unico Dio. 

Il consiglio della IAPD (Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo), composto da rappresentanti di diverse spiritualità e diverse fedi ha questa responsabilità: trasmettere alla società valori condivisi, tra i quali la famiglia è centrale. Diventa essenziale estendere l'invito ai nostri incontri, anche se sono online, alle comunità, alle famiglie e alle giovani coppie di mariti e mogli. 

Fra le cose da raccomandare, sicuramente c’è quella di non togliersi dalle proprie responsabilità. I genitori oggigiorno hanno un compito o un ruolo importante, non possono sottrarsi. Purtroppo, non si può affermare che oggi la scuola stia educando. La scuola non educa, la scuola sta istruisce fornendo solamente nozioni. La società invece più che educare, rovina. 

Bisogna rimettere di nuovo i genitori al centro dell’educazione. Dobbiamo ri-prenderci le nostre responsabilità.

 

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