19 ottobre 2013

Tsunami della “follia”: ormai forma quasi abitudinaria su persone innocenti?

di Franco Previte
 Le folli tragedie che sono avvenute ed avvengono quasi giornalmente, delle quali ormai non ci sorprendono
più di tanto e non le citiamo in quanto sono ormai quasi quotidiane, nascondono la grave dimensione del “ fenomeno psichico” e non lo allontanano da quello che subiscono le famiglie che “vedono” insidiato il loro focolare domestico.
Quei tristi episodi di lucide follie che avvengono nel n/s Paese, sono i risultati di carenze di Servizi, scaturiti da menti psichicamente instabili ed inebriate da inquietudini, sofferenze, trasgressioni, nei quali bambini, giovani, ragazze, donne, anziani e gente comune, sono vittime di violenze inaudite e da vergognosi abusi d’ogni genere che ci lasciano attoniti, avviliti, sconcertati e con noi l’opinione pubblica.
I “fattacci” avvenuti, veri “tsunami della follia” e quelli che succedono in certi periodi delle stagioni, ci portano a considerare che Areteo di Cappadoccia, medico greco ai tempi di Nerone che dopo Ippocrate fu il migliore conoscitore di “malati” quasi 2000 anni fa, evidenziò che la malattia mentale “esplodeva”: a.) nei mesi primaverili ed estivi come quelli più propensi per l’instaurarsi della sintomatologia maniacale; b.) nei mesi autunnali ed invernali quelli in cui è facile vedere insorgere la sintomatologia depressiva.

A volte le notizie irradiate dai mass media, considerando anche le persone in cura per malattie neurologiche e forme di depressione hanno ucciso od uccidono, sono crude manifestazioni di una realtà che da moltissimi anni “invadono” le cronache.
A n/s modesto avviso questi avvenimenti dimostrano l’inconfondibile e grave stato di deterioramento prodotto dalla “terapia del silenzio” delle Istituzioni che non prendono sul serio questo grave disagio sociale con opportuni provvedimenti legislativi.
Le varie generazioni inorridiscono di fronte a questo “mondo” insolvente di rispetto della dignità umana? Mah! chi lo sa!
Siamo molto perplessi nel considerare come le persone e gli adolescenti riescono a condividere ed accettare questi mutevoli periodi della vita, specie le giovani generazioni che non trovano una via di uscita dal “tunnel” della depressione! Non “parliamo” poi di quelle di espressioni neurologiche!

Nelle conclusioni riguardanti il sistema psichiatrico in Italia, il “Commissario Europeo per i diritti umani” dr. Alvaro Gil-Robles nel Rapporto 10/ 17 giugno 2005 al Governo ed al Parlamento Italiano (Strasburgo 14 dicembre 2005 Comm. DH 2005) raccomandò vivamente: a) richiedere il parere di un medico psichiatra prima di qualsiasi internamento obbligatorio (TSO); b) aumentare i posti offerti nelle strutture e negli ospedali psichiatrici, in particolare per i malati cronici di lunga durata; c) accertarsi che il mantenimento dei malati detenuti negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari non sia legato alla mancanza di posti disponibili all’esterno, OPG che forse chiuderanno nell’aprile 2014 (?) .
Per la seconda ipotesi (b), se vera la notizia, budget del ricoverato, tutta da chiarire da parte del Parlamento che non ci ha ancora risposto!, pare, che si tende ad abbandonare al loro destino ammalati, anziani, disabili o persone in fin di vita, dimettendoli anzi tempo dalle strutture ospedaliere senza una adeguata protezione alternativa:
L’Associazione “Cristiani per servire”, a mia firma, ormai da tempo secolare ha inoltrato Petizione 2013, che è stata assegnata col n. 308 alla 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato e col n. 31 alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, richiedendo, con la massima urgenza e dopo ben 35 anni dalla chiusura dei “manicomi”, una legge-quadro nazionale di riforma del disagio mentale, affinché le singole Regioni possano in maniera omogenea intervenire con provvedimenti legislativi di aiuto alla patologia mentale.
Rifinanziare le missioni militari all’estero con pochi risultati se non quelli di “ricevere indietro” n/s militari Caduti per la difesa della pace, inutili e gravose “manifestazioni” di ogni genere ed altro e non “trovare” nella legge di stabilità 2013 nessun stanziamento per la sanità ignorando la salute dei cittadini con problemi di “malattia mentale”, non è amministrare come dovrebbe fare il “buon padre di famiglia”.
Debbo ricordare che nei finanziamenti sulla sanità (ormai sono molto discordanti le notizie!), solo il 3,4% del budget è riservato alla cura dei disturbi mentali, di fronte al 7% in Tanzania, al 10% in Australia, al 12% in Inghilterra, in Europa circa il 5,4%: ebbene questi dati statistici ci “dicono” come la politica italiana ignora le necessità di risorse per i Servizi dopo il fallimento del modello manicomiale.
Non voler trovare “fondi” per attivare quegli strumenti tecnici per abbattere le molte barriere fisiche e psicologiche atte a permettere l’integrazione dei disabili nella società affinché siano in grado di assicurare un livello di indipendenza e sicurezza, o programmare quelle strutture per i disabili psico-fisici che attendono una soluzione da moltissimo tempo, dimostrano, ripeto, un grandissimo disinteresse verso la società e verso quel principio fondamentale di solidarietà etica.
Bisogna stare molto attenti alla sostanza ed accantonare una volta per tutte, restando con i piedi in terra, il “mondo ed il libro dei sogni”, interrogandoci: dove è finita quella “solidarietà sociale” più volte “esumata”, ma ormai ritenuta dall’opinione pubblica pseudo ed ipocrita da parte di tutti i politici?

Un ennesimo appello è rivolto al buon senso del Legislatore Italiano perché trovi una soluzione più confacente alla evidente, gravità di molte delle turbe di cui soffrono i malati mentali, per non dovere ancora “assistere” alla “mattanza di innocenti”, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri e Signori della Politica, come quasi giornalmente avviene, perché sono impellenti priorità ed evidenti necessità!

Nessun commento:

Posta un commento