10 agosto 2021

IL NOSTRO ESODO VERSO LA “TERRA PROMESSA” DI PACE

Per poter costruire l’intera ed unica famiglia umana in pace è necessario iniziare ad immaginare le caratteristiche che dovrebbe avere il mondo che desideriamo e in cui vorremmo vivere

di Carlo Zonato 

COME SAREBBE BELLO SE CI FOSSERO... 

 Un movimento per la pace sostenuto dalla solidarietà e dalla cooperazione di capi di Stato provenienti da nazioni di tutto il mondo. 

 Un movimento interreligioso ed interconfessionale globale guidato da rappresentanti delle diverse tradizioni religiose che lavorino insieme in armonia per promuovere ed elevare la famiglia. 

 Un movimento di professionisti dei media da tutto il mondo che sostengano i valori etici e morali nella società. 

 Un movimento interdisciplinare di studiosi di ogni provenienza accademica che riconosca e promuova un insieme di principi universali alla base di tutta l’esistenza. 

 Un movimento di economisti e imprenditori che promuovano l’interdipendenza e la prosperità condivisa mentre lavorano per una distribuzione più equa delle risorse. 

 Un movimento di parlamentari che scrivano leggi e sostengano l’ordine pubblico per il bene comune ed il futuro benessere del nostro patrimonio ambientale. 

 Un movimento di giovani che abbiano imparato il valore dell’autodisciplina e dell’integrità sociale. 

È con questo sogno che con la guida e la lungimiranza dei coniugi dott. Sun Myung Moon e dott.ssa Hak Ja Han Moon sono stati avviati negli ultimi anni, sotto l’egida della UPF- Universal Peace Federation, una serie di progetti volti a promuovere incontri e seminari, sia di presenza che virtuali, che hanno riunito migliaia di leader mondiali alla ricerca di una cultura di “Interdipendenza, Prosperità Condivisa e Valori Universali”. La convinzione è semplice: un mondo migliore può solo essere il risultato di uno sforzo condiviso. È possibile trasformare il sogno in realtà? 

In parallelo agli incontri sopra citati, da agosto 2020 hanno avuto luogo una serie di iniziative, sempre promosse dalla dott.ssa Hak Ja Han Moon - ormai nota come “Madre della Pace” per il suo costante im- pegno rivolto alla pace - i “Rallies of Hope” ovvero i Raduni della Speranza. 

Da allora ad oggi sono già sei i Raduni della Speranza organizzati ed andati in onda su piattaforme vir- tuali. L’ultimo in ordine di tempo il 9 maggio scorso, è stato interamente dedicato a promuovere percorsi di riconciliazione per risolvere la divisione ancora in atto tra la Corea del Sud e la Corea del Nord e disinnescare potenziali conflitti nell’area del Nord e Sud-Est Asiatico. 

Questi eventi hanno coinvolto ed ospitato una numerosa platea di oratori di altissimo profilo: hanno parlato rappresentanti della politica, delle religioni, della formazione, della comunicazione, dell’economia, dell’arte e della cultura provenienti da ogni parte del mondo. All’unanimità si sono impegnati affinché le diverse nazioni lavorino in collaborazione per superare le conseguenze del Covid-19, incorporino valori morali e spirituali universalmente condivisi e che la UPF svolga un ruolo chiave nel raggiungere questi obiettivi. 

Grazie alla più avanzata tecnologia digitale, mediamente ognuno dei Rallies ha permesso il collegamento via internet di oltre un milione di persone provenienti da 194 paesi nel mondo. Gli eventi sono stati altresì trasmessi in diretta TV da circa 70 emittenti televisive e su varie App dei social media; in questo modo sono state raggiunte decine di milioni di persone. 

Dato il successo degli appuntamenti precedenti sono in corso di organizzazione altri Raduni della Spe- ranza previsti per la seconda parte del 2021. Ecco il motivo per il quale abbiamo dedicato un’ampia parte di questo numero ai Rallies of Hope sino ad ora svolti, attraverso la sintesi dei molti messaggi di sostegno di figure illustri del panorama interdisciplinare mondiale. 

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