18 marzo 2016

Pregi e difetti di molti Stati africani

La professoressa Beatrice Nicolini, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in una relazione tenuta a Monza organizzata dall’UPF lo scorso 26 settembre, ha evidenziato alcuni pregi e difetti di molti Stati africani. Qui riportiamo un breve estratto:
“Uno dei più grossi problemi sono le leadership politiche corrotte: governi spesso non legittimati, tenuti con la forza militare, che vivono con la paura costante di essere rovesciati (cosa che avviene regolarmente, più di quanto i nostri media ci facciano sapere). Per questo, in contrasto con l’immagine collettiva del continente africano come emblema di povertà estrema, gli stati africani spendono tantissimo in armamenti.
A tutto ciò fa sfondo una mentalità – retaggio del passato tribale e della scriteriata divisione coloniale - che fatica a comprendere il concetto di opposizione politica pacifica: lì l’appartenenza tribale prevale sul concetto di stato.
Tuttavia ci sono anche progressi promettenti da evidenziare: l’Africa è un paese in fermento, e molti giovani escono dal proprio paese, non solo come profughi, ma come studenti. E l’investimento chiave per il futuro di una nazione è proprio l’educazione. I paesi africani vogliono crescere, espandersi, e cercano dei modelli di sviluppo. Possiamo esserlo noi per loro? Forse sì, ma d’altro canto anche noi abbiamo bisogno di guardare all’Africa, per recuperare quella dimensione di cura dei vicini e della condivisione. Si parla oggi di sharing economy, ma i suoi principi sono parte viva della cultura delle popolazioni africane”.

A cura di Godwin Chionna

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