L'evento ha condotto alla formulazione di un Protocollo di Pace Digitale (DPP), un progetto innovativo volto a promuovere l'utilizzo etico dell'IA e l’impiego pacifico dei nuovi media.
Con il focus sul tema "Agire ora per un mondo pacifico: utilizzare l'intelligenza artificiale per promuovere l'armonia globale", il summit ha riunito venti partecipanti, tra cui esperti di tecnologie digitali, specialisti di IA e attivisti per la pace, con l’obiettivo di delineare nuove prospettive per il nostro futuro collettivo.
Presieduta da Tegha King, vice segretario di UPF Ghana, la tavola rotonda ha avuto inizio con l'intervento di Jolayemi Samuel, un programmatore full-stack, che ha esaminato il contributo dell'IA all'avanzamento della pace e le complesse questioni etiche a essa connesse.
Il progresso tecnologico per il relatore deve fondarsi su solidi principi etici per prevenire un utilizzo improprio degli algoritmi e la manipolazione dei dati che potrebbero compromettere le libertà personali e accentuare le disuguaglianze sociali.
Nel suo intervento Record Ojugbeli, ingegnere informatico, si è detto convinto che il potenziale dell'IA possa contribuire alla risoluzione pacifica delle controversie, grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempi rapidi e superare le barriere linguistiche favorendo il dialogo tra culture diverse. L'oratore ha inoltre espresso preoccupazione riguardo all’eccessiva automazione e alle possibili violazioni della privacy dei cittadini.
Studente di tecnologia finanziaria, Mike Odoom, appassionato di tecnologie digitali, ha rimarcato l'importanza che l'Africa sviluppi un proprio quadro etico per l'IA, prendendo ispirirazione dalla sua ricca saggezza indigena e dai suoi forti valori comunitari.
Il tema del Protocollo di Pace Digitale (DPP), è stato affrontato da Arnold Chiy, esperto di gestione del cambiamento, che ha delineato le linee guida proposte per la sua attuazione attraverso il coinvolgimento attivo della leadership, le strategie comunicative mirate e lo sviluppo di cambiamenti comportamentali sostenibili.
A seguito di questi contributi i partecipanti hanno raggiunto un consenso condiviso sulla necessità di un Protocollo di Pace Digitale, per orientare lo sviluppo dell'IA verso la promozione della pace, anziché alimentare le divisioni.
Un risultato di fondamentale importanza del vertice è stata l'istituzione del Consorzio per il Protocollo di Pace Digitale nell'ambito degli University Peace Talks. L’istituto si è impegnato a redigere un documento di pace digitale completo per il Ghana, che verrà sottoposto all’esame di accademici, ONG ed esperti di politica.
Inoltre il protocollo si prefigge di integrare i principi della pace digitale nel sistema educativo nazionale del Ghana sviluppando materiali didattici sulla cittadinanza digitale e sulla condotta responsabile online e di estendere il quadro di riferimento al settore della sicurezza del Ghana.
I partecipanti hanno definito l'iniziativa "tempestiva" e "urgente", mentre i delegati internazionali hanno espresso apprezzamento per il ruolo guida di UPF Ghana nell’innovazione digitale a favore della pace.
Il vertice si è concluso con l’impegno condiviso di garantire che l'IA e le tecnologie digitali diventino strumenti di coesione sociale e di armonia. La costituzione del consorzio rappresenta un passo significativo verso il consolidamento del ruolo del Ghana come precursore nella trasformazione digitale etica e nell'educazione alla pace in tutta l'Africa.
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