30 novembre 2025

Far avanzare il Secondo Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per le Persone di Ascendenza Africana (2025–2034)

All’inizio del Secondo Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per le Persone di Ascendenza 
Africana (2025–2034), proclamato dall’Assemblea Generale e istituito come prosecuzione del primo decennio (2015–2024) per contrastare il razzismo, promuovere la giustizia e rafforzare il riconoscimento e lo sviluppo delle persone di ascendenza africana, la UPF riconosce i contributi degli africani e delle persone di eredità africana in tutto il mondo. Affermeremo i principi di uguaglianza, dignità e riconoscimento stabiliti per questo decennio, in coerenza con la convinzione della UPF circa l’uguaglianza morale di tutti gli esseri umani 

I fondatori della UPF, il Dr. Sun Myung Moon e la Dr.ssa Hak Ja Han, hanno sottolineato che la prosperità deve sempre tutelare la dignità umana e che famiglie solide contribuiscono alla stabilità sociale. La loro visione richiama il rispetto delle eredità ancestrali e uno sforzo costante per affrontare le conseguenze di lungo periodo del razzismo e del colonialismo 

Collegare le comunità

Una riflessione UPF sulla Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese

Ogni anno, il 29 novembre, la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese invita la comunità globale a riflettere sull’impatto umano del conflitto e sulla comune aspirazione alla dignità, alla sicurezza e alla convivenza. Per la Universal Peace Federation, questa giornata è l’occasione per riaffermare il nostro impegno a un coinvolgimento costruttivo, al rispetto di tutte le tradizioni religiose e alla ricerca di un futuro in cui israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco, con riconoscimento reciproco e sicurezza.

La UPF investe da lungo tempo nella creazione di spazi autentici di comprensione interreligiosa, includendo iniziative che hanno riunito leader ebraici, cristiani e musulmani in momenti di riflessione condivisa. Tra queste, la Middle East Peace Initiative dei primi anni Duemila. Leader delle tradizioni abramitiche visitarono Gerusalemme per riflettere insieme sulla loro eredità comune e sulle responsabilità per la pace, così come il Forum sulle Tradizioni abramitiche della UPF, che ha messo in luce i fondamenti etici che collegano ebraismo, cristianesimo e islam. La Middle East Peace Initiative ha costantemente enfatizzato una convinzione semplice ma essenziale: le comunità fioriscono quando riescono a vedersi non come avversarie, ma come vicine con storie, speranze e identità degne di rispetto.

28 novembre 2025

Dignità umana e legge naturale: da Tommaso d’Aquino a Salamanca, fino a noi

 Perché tornare oggi alle origini dei diritti? Perché molto del nostro lessico civile—persona, dignità, bene comune, limiti del potere—non nasce dal nulla. Prende forma nel pensiero cristiano medievale e rifiorisce nel Rinascimento iberico con la Scuola di Salamanca, fino alla voce profetica di Bartolomé de Las Casas. In un’epoca segnata da guerre, migrazioni, intelligenza artificiale pervasiva e polarizzazioni, questa genealogia non è un museo delle idee: è una cassetta degli attrezzi per un’etica pubblica capace di proteggere i vulnerabili e ricucire il tessuto sociale.

di Giorgio Gasperoni

Perché oggi
“Dignità” è parola ovunque: nelle costituzioni, nell’Agenda 2030, nei codici etici. Ma se tutto è “dignità”, niente lo è davvero. Per ridarle spessore serve tornare alle sorgenti. Tra Medioevo e prima modernità si definisce un alfabeto comune: la persona ha un valore intrinseco, il potere è ordinato al bene comune, la ragione sa riconoscere norme morali iscritte nella realtà. Da qui, per molte mediazioni, scende la modernità dei diritti.

Tommaso d’Aquino: persona, dignità, legge naturale
Tommaso assume da Boezio l’idea di persona come “individuo di natura razionale” e la radica teologicamente: l’essere umano è immagine di Dio. La dignità (dignitas) non è premio né sentimento: è statuto ontologico che si traduce in compiti etici.

Dignità e diritti umani

Sesta settimana della campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” (28 novembre – 4 dicembre 2025) 

Con l’ingresso nella sesta settimana della campagna 100 Giorni di Armonia e Speranza, la Universal Peace Federation (UPF) mette in evidenza il benessere umano e le libertà essenziali, sottolineando il valore di ogni persona, l’attenzione ai gruppi emarginati, la consapevolezza delle ingiustizie del passato e un contesto costruttivo per il coinvolgimento internazionale. Dal 28 novembre al 4 dicembre, questo tema invita la comunità internazionale a riconoscere che una pace duratura nasce dal rispetto per la vita umana e per il suo valore intrinseco. Una serie di ricorrenze delle Nazioni Unite durante la settimana conferma questi principi.  

29 novembre – Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Istituita nel 1977 per affermare il sostegno ai diritti e all’autodeterminazione dei palestinesi, come sancito nella risoluzione A/RES/32/40 Bdell’Assemblea Generale ONU. Ricorda che empatia e impegno internazionale sono essenziali per risolvere conflitti di lunga data attraverso il dialogo e il riconoscimento di interessi condivisi. La Middle East Peace Initiative (MEPI)della UPF, da molti anni, crea opportunità di diplomazia informale portando israeliani, palestinesi e delegati internazionali a un confronto diretto. Questi scambi hanno mostrato che un dialogo pragmatico può attenuare la sfiducia e aiutare le comunità a comprendere preoccupazioni ed esigenze concrete reciproche. 

26 novembre 2025

Peace Road: collegare l’umanità attraverso strade, sicurezza e ripristino degli ecosistemi


L’idea dell’iniziativa Peace Road è stata espressa pubblicamente per la prima volta all’inizio degli anni Ottanta, in sintonia con il dibattito internazionale emergente su connessioni a lunga distanza e forme pratiche di cooperazione. Concepita come iniziativa multilaterale mirata a rafforzare la connettività concreta tra le società, il progetto evidenzia che l’umanità è in ultima analisi un’unica famiglia incentrata su Dio e che il collegamento fisico tra nazioni e continenti può contribuire a smantellare barriere di paura e incomprensione. Questo articolo esamina la storia, la filosofia e le principali attività di Peace Road e mostra come l’iniziativa sia in linea con gli sforzi globali per proteggere la vita e riabilitare il pianeta.  

Precedenti storici. Storicamente, rotte a lunga distanza come la Via della Seta o la rete stradale romana hanno reso possibili scambi tra regioni. Nel XX secolo, il sistema autostradale interstatale degli Stati Uniti ha illustrato come i grandi progetti infrastrutturali nazionali possano plasmare lo sviluppo economico e sociale.  


Nel 2005, al summit inaugurale della UPF, i Fondatori Dr.ssa Hak Ja Han e Dr. Sun Myung Moon presentarono l’idea di un Peace Tunnel attraverso lo Stretto di Bering per collegare il Nord America con l’Eurasia. Sottolinearono che un simile tunnel potrebbe contribuire a rendere il mondo un’unica comunità globale. Invitarono le nazioni a reindirizzare risorse dal conflitto allo sviluppo condiviso, richiamando Isaia 2,4. L’iniziativa si è poi ampliata tramite forum, concorsi accademici e outreach internazionale.  

25 novembre 2025

Donne che guidano le comunità verso la sicurezza

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Ogni anno, il 25 novembre, le Nazioni Unite celebrano la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una data istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU per richiamare l’attenzione globale su una violazione dei diritti umani diffusa e persistente. La ricorrenza commemora il coraggio delle sorelle Mirabal, attiviste politiche assassinate nel 1960, e ricorda che la violenza contro le donne non è confinata a una singola regione, cultura o periodo storico. È una realtà strutturale che tocca famiglie, comunità e nazioni, e richiede un’azione costante e ponderata. In questo contesto globale, la storia di varie iniziative collegate alla UPF contiene una ricca serie di racconti in cui le donne hanno agito da stabilizzatrici, mediatrici, educatrici e voci morali nei momenti di incertezza.

In Nepal, dopo la conclusione del decennale conflitto interno nel 2006, la South Asia Peace Initiative (SAPI) della UPF ha creato uno spazio in cui leader civici, educatori e rappresentanti dei giovani potessero ricostruire la fiducia. La vita comunitaria restava fragile, segnata da tensioni economiche e risentimenti irrisolti, ma la UPF ha sostenuto gruppi di donne che hanno iniziato a facilitare conversazioni semplici e strutturate per impedire l’escalation dei conflitti. Hanno invitato giovani, funzionari municipali e anziani dei villaggi a sedersi insieme e affrontare questioni come la pressione verso i matrimoni precoci, le molestie negli spazi pubblici e l’instabilità all’interno delle famiglie in via di recupero dopo il conflitto. Questi incontri offrivano un luogo affidabile in cui esprimere preoccupazioni prima che si trasformassero in danni. A migliaia di chilometri di distanza, in Kenya, dopo la crisi post-elettorale del 2007–2008, donne mediatrici Ambassadors for Peace della UPF nella Rift Valley svolsero un lavoro simile. Si spostarono tra famiglie che vivevano in condizioni di sfollamento temporaneo, ascoltando, documentando minacce e fornendo canali sicuri per segnalare abusi. La loro presenza rassicurava chi aveva perso casa e sicurezza che qualcuno si preoccupava ancora della loro incolumità.

24 novembre 2025

Esiti del Vertice G20 di Johannesburg 2025

Riflessione su governance globale, priorità di sviluppo dell’Africa e lavoro della UPF

La Universal Peace Federation (UPF) si congratula con i leader del G20 per il successo del Vertice dei Leader del G20 2025 svoltosi a Johannesburg, Sudafrica, il 22–23 novembre 2025. Questo primo G20 nel continente africanoha fatto avanzare le priorità fissate dal Paese ospitante sotto i temi solidarietà, uguaglianza e sostenibilità 

Il Vertice di Johannesburg ha prodotto risultati concreti, tra cui il rafforzamento della rappresentanza dell’Africa nella governance globale, passi verso la riforma dell’architettura finanziaria internazionale per ampliare i finanziamenti di sviluppo di lungo periodo, accordi su finanziamenti per adattamento e resilienza climatica, misure per sostenere la sicurezza alimentare e salvaguardare le catene di approvvigionamento, nonché iniziative per incoraggiare investimenti in infrastrutturecrescita industriale e transizioni energetiche eque. Gli impegni adottati a Johannesburg in materia di accesso finanziariosviluppo industrialeadattamento climatico e inclusione socialecorrispondono ai principi UPF di interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali. La UPF collaborerà con partner governativi, civici e accademici per sostenere l’implementazione delle conclusioni del Vertice.  

Da Kathmandu a Belém: riflessioni dopo la COP30

Dichiarazione della Universal Peace Federation a conclusione della COP30

La
 30ª Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP30), svoltasi a Belém, Brasile dal 10 al 21 novembre 2025, si è conclusa con un rinnovato impegno globale ad accelerare l’attuazione dell’Accordo di Parigi e a rafforzare l’azione collettiva per un futuro climatico stabile.  

La COP30 ha prodotto anche diversi impegni operativi, tra cui un Appello globale all’azione sulla gestione integrata degli incendi e sulla resilienza agli incendi boschivi, firmato da oltre 50 Paesi e organizzazioni; nuovi obiettivi per ripristinare paesaggi forestali degradati in tutto il bacino; e impegni ad ampliare la condivisione dei dati, le capacità delle comunità e i sistemi di allerta precoce per i rischi climatici, anche tramite iniziative multi-rischio. I delegati hanno sostenuto approcci per migliorare trasparenza e tracciabilità negli sforzi nazionali di adattamento e per accelerare approcci integrati che colleghino sicurezza idrica, sistemi alimentari e resilienza degli ecosistemi, in linea con la tabella di marcia Baku–Belém emergente.  

La COP30 ha inoltre fatto avanzare varie misure strutturali, tra cui il rafforzamento della pianificazione globale per l’adattamento e dei meccanismi finanziari, rinnovati impegni a rendere operativo il finanziamento per adattamento e resilienza, nonché iniziative per migliorare il monitoraggio, regolare le filiere trainate dalle commodity e coordinare le politiche di tutela forestale tra le regioni.  

20 novembre 2025

Il video della settimana

 Quinta settimana della campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” (21–27 novembre 2025)


Governance globale e sicurezza umana

Quinta settimana della campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” (21–27 novembre 2025)

 Con l’ingresso nella quinta settimana della campagna 100 Giorni di Armonia e Speranza, la Universal Peace Federation (UPF) pone l’attenzione sulla governance globale e sulla sicurezza umana, sottolineando la cooperazione internazionale, la leadership etica e la tutela delle persone, in particolare delle più vulnerabili. La settimana comprende ricorrenze delle Nazioni Unite che evidenziano questi temi.  

21 novembre – Giornata Mondiale della Televisione. Proclamata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1996(risoluzione 51/205), riconosce il crescente ruolo della televisione nello sviluppo economico e sociale, nello scambio culturale e nell’attenzione per i temi della pace e della sicurezza. Oltre a informare, i media modellano i valori pubblici e contribuiscono a una comprensione condivisa tra le società. Questa prospettiva ispirò i Fondatori della UPF nella creazione della World Media Association (1978); successivamente la Dr.ssa Hak Ja Han ha istituito, nell’ambito della famiglia di iniziative UPF, la International Media Association for Peace (IMAP) per promuovere un giornalismo responsabile e una comunicazione radicata nell’etica.  

Rapporto sul progetto "Un Calcio per la Pace" (2015-2019)

Il Contesto e l'Avvio a Torino (2015)

Il progetto "Un Calcio per la Pace" è stato concepito dall'Universal Peace Federation (UPF) di San Marino e Israele. L'idea risale ad anni prima, precisamente al 2008, in seguito agli incontri con i Ministri dello Sport Palestinese e Israeliano. Il suggerimento fu che una ONG internazionale creasse un punto d'incontro in una zona neutrale tra Israele e Palestina.
La prima edizione si è svolta a Torino, Capitale Europea dello Sport, dal 19 al 26 marzo 2015. La delegazione, denominata "Peace Dreamers", era composta da 14 bambini di 11 anni provenienti da piccoli villaggi del nord di Israele, con una divisione paritaria di 7 ragazzini arabi e 7 ebrei.
Durante l'evento, il sindaco di Torino, Piero Fassino, diede il calcio d’inizio al torneo, chiamato "IL PRIMO DERBY DELLA PACE". Fassino sottolineò che i bambini rappresentavano la speranza per un futuro senza conflitti e che lo sport era il miglior strumento per superare le divisioni, agendo come un "seme di amicizia". I ragazzi si sono allenati con la Soccer School Juventus F.C. e il Torino F.C., e hanno assistito alla partita Juventus-Genoa.

Il Progetto a San Marino: Cronologia (2016-2019)

Il progetto è stato ripreso e sviluppato nella Repubblica di San Marino, vista sia da Israele che dalla Palestina come una nazione favorevole, terreno d'incontro, senza pregiudizi e non di parte, ideale per avviare il processo di riconciliazione tramite lo sport.

In onore di ogni bambino: protezione, dignità e la promessa di novembre

Dichiarazione della Universal Peace Federation sulle ricorrenze di novembre dedicate ai bambini

I bambini di oggi affrontano conflitti, sfollamenti, instabilità economica e nuove minacce digitali. Le ricorrenze del 18, 19 e 20 novembre si concentrano su queste preoccupazioni e sulla responsabilità dei governi e della società civile di salvaguardare l’infanzia. Per la Universal Peace Federation, tali ricorrenze riflettono il principio affermato dalla Dr.ssa Hak Ja Han e dal Dr. Sun Myung Moon secondo cui la famiglia è la scuola dell’amore e della pace 

La Universal Peace Federation e i suoi partner realizzano programmi educativi, umanitari e culturali che rafforzano gli ambienti in cui i bambini apprendono e crescono, in linea con i rilievi dell’UNICEF sull’esposizione alla violenza, agli sfollamenti e ai rischi online.  

La storia delle tre ricorrenze di novembre chiarisce i loro obiettivi complementari. Il 18 novembre, le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata mondiale per la prevenzione e la guarigione dallo sfruttamento sessuale, dagli abusi e dalla violenza sui minori, per rafforzare risposte coordinate e un sostegno incentrato sui sopravvissuti. Il 19 novembre, la società civile osserva la Giornata mondiale per la prevenzione dell’abuso sui minori, avviata dalla World Women’s Summit Foundation (WWSF) per far luce su forme di abuso spesso non denunciate. Il 20 novembre, la Giornata mondiale dell’infanzia ricorda gli anniversari della Dichiarazione dei diritti del fanciullo (1959) e della Convenzione sui diritti dell’infanzia (CRC, 1989). Nel 2025, le discussioni all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno evidenziato la sicurezza online dei minori e l’accesso inclusivo a un’istruzione di qualitànell’ambito degli SDGs.  

17 novembre 2025

Guardiani del Pianeta Blu: la UPF sul Decennio delle Scienze del Mare dell’ONU (2021–2030)

L’oceano è il più antico fondamento della vita sulla Terra. Coprendo oltre i due terzi del pianeta, modella climi, economie e culture, e tuttavia resta vulnerabile alla trascuratezza umana. Il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (2021–2030) invita tutte le nazioni a unire conoscenza, tecnologia e azione comunitaria per ristabilire l’equilibrio tra l’umanità e il mare.  

Ben prima dell’avvio di questo Decennio, i fondatori della Universal Peace Federation vedevano l’oceano come uno spazio di responsabilità condivisa e di servizio pubblico. Negli anni Ottanta, il Dr. Sun Myung Moon e la Dr.ssa Hak Ja Han avviarono un ampio programma marittimo che comprendeva la costruzione di imbarcazioni moderne, piattaforme di ricerca marina e applicazioni per la tecnologia alimentare. Un aspetto significativo di quei primi sforzi fu l’iniziativa sull’Antartic krill, che esplorò la raccolta e la trasformazione sostenibili del krill come potenziale risorsa nutriente per affrontare le sfide della sicurezza alimentare globale. Attraverso investimenti in navi-fabbrica e tecnologie di lavorazione, tale progetto cercava di integrare ricerca scientifica e custodia etica, promuovendo partenariati multinazionali per proteggere gli ecosistemi polari. Questi impegni riflettono una visione lungimirante per la scienza del mare che risuona con i principi del Decennio ONU, sottolineando il valore duraturo di approcci innovativi e collaborativi alla sostenibilità marina.  


15 novembre 2025

Promuovere il rispetto della diversità e rafforzare le basi di una comprensione condivisa

Dichiarazione della Universal Peace Federation per la Giornata Internazionale della Tolleranza delle Nazioni Unite

Il 16 novembre le Nazioni Unite celebrano la Giornata Internazionale della Tolleranza, proclamata dall’Assemblea Generale nel 1996. In un’epoca in cui diffidenza, polarizzazione e disinformazione mirata tendono a mettere sotto pressione i rapporti all’interno e tra le società, questa ricorrenza invita Stati, educatori, media e società civile a rafforzare l’educazione, la legge e la vita pubblica in modo da permettere a persone con convinzioni e storie diverse di convivere pacificamente. Essa sostiene anche il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), in particolare istruzione di qualitàriduzione delle disuguaglianze e istituzioni pubbliche più inclusive

In questa giornata, la Universal Peace Federation ricorda che i suoi Fondatori, Dr.ssa Hak Ja Han e il compianto Dr. Sun Myung Moon, hanno descritto la diversità di cultura, lingua e credo come una risorsa per il progresso condiviso. Essi hanno spiegato la tolleranza come un confronto rispettoso con le differenze umane, riconoscendone il valore anziché temerle. I Fondatori della UPF hanno insegnato che Dio ha inteso che la cultura umana si dispiegasse nella diversità, con differenze che creano contrasti e relazioni capaci di rivelare bellezza e bontà. Questo accento sulla diversità, espresso nei messaggi dei dialoghi interreligiosi degli anni Ottanta, informa l’orientamento sul fine della creazione e sullo sviluppo della civiltà umana. Hanno inoltre insegnato che la cura della dimensione interiore ed esteriore della persona è essenziale per il progresso sociale, che inizia quando ci si vede a vicenda come membri di un’unica famiglia umana sotto Dio. Questa convinzione è alla base dei principi della UPF, che mettono in risalto il ruolo della famiglia, una vita orientata al bene altrui e la responsabilità dei leader nel costruire quadri per incontri inter-tradizionali; essa risuona con il messaggio delle Nazioni Unite secondo cui le comunità fioriscono accettando un destino comune e agendo in solidarietà

14 novembre 2025

Verifica per la Pace

Il ruolo della cooperazione scientifica nel conseguire un Nord-Est asiatico pacifico

Vienna, 10–12 novembre 2025. Mentre la Commissione Preparatoria dell’Organizzazione del Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) si riunisce al Vienna International Centre, la Universal Peace Federation (UPF) sottolinea il ruolo della cooperazione scientifica e del regime di verifica della CTBTO nel garantire pace e sicurezza nel Nord-Est asiatico.

Il Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT) non è ancora entrato in vigore come diritto internazionale, poiché richiede la ratifica da parte di 44 specifici Paesi detentori di tecnologia nucleare. Ciononostante, il sistema di verifica della CTBTO opera in modo efficiente, utilizzando quattro tecnologie—monitoraggio sismicoidroacusticoinfrasonico e dei radionuclidi—con circa il 90% delle sue 337 strutture di monitoraggio designate operative. Nel contesto della Penisola coreana, tali meccanismi possono favorire la fiducia reciproca.


La Universal Peace Federation ha celebrato la Giornata internazionale contro i test nucleari con la dichiarazione “Sicurezza umana attraverso la cooperazione”, evidenziando che la sicurezza umana si rafforza tramite fiducia e partenariato nello sviluppo. Questi principi guidano l’impegno della UPF a promuovere il disarmo attraverso cooperazione e trasparenza, integrando il lavoro della CTBTO nel progresso della verifica per la pace.

11 novembre 2025

🇵🇰 Delegazioni internazionali arrivano a Islamabad per la Conferenza Interparlamentare dei Presidenti

La Universal Peace Federation (UPF) tra i partecipanti di rilievo, con il Presidente Dr. Tageldin Hamad alla guida di una delegazione per la pace globale.



ISLAMABAD, 10 novembre 2025 – Mentre prosegue il conto alla rovescia per la Conferenza Interparlamentare dei Presidenti (Inter-Parliamentary Speakers’ Conference), numerose delegazioni ufficiali provenienti da diversi Paesi hanno iniziato ad arrivare a Islamabad, capitale del Pakistan, per partecipare a questo importante appuntamento internazionale che si terrà l’11 e 12 novembre.

Tra le delegazioni di spicco figura quella della Universal Peace Federation (UPF), guidata dal suo Presidente, Dr. Tageldin Ibrahim Hamad, in rappresentanza di un’organizzazione affiliata al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).


La missione UPF intende contribuire ai lavori della Conferenza con proposte orientate alla promozione della cooperazione parlamentare e della pace globale.


Delegazioni parlamentari provenienti da Guyana, Congo e Somalia sono già giunte in Pakistan.


Per la Somalia, partecipa Sadiya Yassin Haji, Prima Vicepresidente della Camera del Popolo, accompagnata da un team di rappresentanza.


Dal Congo è arrivato Prosper Kasongo Lukali Tunda, membro del Parlamento, mentre per la Guyana partecipa Ubraj Narine, Direttore delle Iniziative Nazionali per la Pace.

9 novembre 2025

🔬 Scienza per un Futuro di Pace

Dichiarazione della Universal Peace Federation per la Giornata Mondiale della Scienza dell’UNESCO

Ogni anno, il 10 novembre, la comunità internazionale celebra la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, proclamata dall’UNESCO nel 2001 per mettere in luce il ruolo della scienza nel progresso sostenibile e nella costruzione della pace.

Il tema del 2025, “Fiducia, Trasformazione e Domani: la scienza di cui abbiamo bisogno per il 2050”, sottolinea l’importanza della trasparenza, dell’inclusione e dell’etica nella pratica scientifica.

Questi valori risuonano profondamente con i principi della Universal Peace Federation – interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali – e ribadiscono che il progresso scientifico deve sempre poggiare sulla fiducia e su una motivazione morale.

Il tema riflette inoltre la visione della UPF di una trasformazione fondata sulla cooperazione e sulla leadership etica, affermando che il vero progresso nasce dall’unione di conoscenza e carattere.

Fondata nel 2005 dalla Dr.ssa Hak Ja Han Moon e dal Dr. Sun Myung Moon, la UPF riconosce che lo sviluppo sostenibile è inseparabile dalla dignità umana.

Conferenza Generale dell’UNESCO a Samarcanda: Riflessioni della Universal Peace Federation

 Il ruolo del dialogo interculturale, dell’educazione etica e dell’innovazione responsabile nel plasmare il futuro dell’umanità

La 43ª Conferenza Generale dell’UNESCO a Samarcanda, tenutasi dal 30 ottobre al 13 novembre 2025, rappresenta un momento di dialogo globale sull’educazione, la cultura e l’etica nell’era digitale.

Riunendo i rappresentanti di 195 Stati membri – per la prima volta, dopo quasi quarant’anni, al di fuori di Parigi – la sessione sottolinea il valore della comprensione interculturale in un’epoca in cui la tecnologia sta trasformando le società più rapidamente di quanto la coscienza umana riesca ad adattarsi.

Samarcanda, antico crocevia delle Vie della Seta, è una sede quanto mai appropriata per esplorare le interconnessioni tra conoscenza, etica e identità nel cammino dell’umanità verso l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (SDG 4) sull’educazione di qualità e l’Obiettivo 16 (SDG 16) su pace, giustizia e istituzioni solide.

La Universal Peace Federation (UPF) apprezza e sostiene questa enfasi sulle dimensioni etiche del progresso.

Fin dalla sua fondazione nel 2005, la UPF ha riunito leader, studiosi e comunità religiose per affrontare le radici culturali dei conflitti e costruire quadri di cooperazione che trascendono religione, etnia e ideologia.

7 novembre 2025

Responsabilità Condivisa per la Vita e la Dignità Umana

20 anni dall’adozione del principio di “Responsibility to Protect” (2005–2025)

Sono passati vent’anni da quando gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato all’unanimità, durante il Vertice Mondiale dell’ONU del 2005 a New York, l’impegno politico noto come Responsibility to Protect (R2P) – “Responsabilità di Proteggere”. Fu uno degli incontri di più alto livello nella storia delle Nazioni Unite e segnò un’evoluzione decisiva nella comprensione della sovranità statale nell’era post-Guerra Fredda. Il documento affermò che la sovranità implica responsabilità: ogni Stato ha il dovere primario di proteggere le proprie popolazioni da genocidi, crimini di guerra, pulizie etniche e crimini contro l’umanità. Quando le autorità nazionali non sono in grado o non vogliono agire, la comunità internazionale condivide tale dovere. In questo modo, la sovranità venne ridefinita non più come scudo di potere, ma come mandato di servizio.

La “Responsibility to Protect” fu formalmente approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Documento Finale del Vertice Mondiale (A/RES/60/1, paragrafi 138–139), come impegno globale a considerare la protezione delle popolazioni da atrocità di massa una priorità internazionale.

Essa si fonda su tre pilastri:

1. la responsabilità di ogni Stato di proteggere la propria popolazione;

2. il dovere della comunità internazionale di assistere gli Stati in tale compito;

3. l’impegno collettivo a rafforzare la cooperazione per la prevenzione e la costruzione di capacità istituzionali.

Questi principi continuano a orientare il dibattito internazionale su prevenzione e sicurezza umana, nel rispetto della sovranità e del dialogo.

6 novembre 2025

Scienza per la Pace: Terza Settimana della Campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza”

7–13 novembre 2025

Con l’ingresso nella sua terza settimana, la campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” della Universal Peace Federation (UPF) pone in evidenza il ruolo cruciale della scienza, dell’educazione e dell’innovazione etica nella costruzione di una pace sostenibile.

Dal 7 al 13 novembre, il tema “Scienza per la Pace” invita la comunità globale a riflettere su come la conoscenza, guidata dalla coscienza morale, possa diventare una forza per la riconciliazione, il progresso e la dignità umana.

Questa settimana ruota attorno alla Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, che nel 2025 ha per tema “Fiducia, trasformazione e domani: la scienza di cui abbiamo bisogno per il 2050”. Essa si inserisce nel contesto del Decennio Internazionale delle Scienze per lo Sviluppo Sostenibile (2024–2033), in parallelo con la Conferenza Generale dell’UNESCO, la COP30, la 65ª Sessione del Comitato Preparatore CTBTO, e il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021–2030)Tali riflessioni coincidono inoltre con l’Anno Internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica (IYQ 2025)Come ha affermato la Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, “la scienza è essenziale per la costruzione della pace perché offre soluzioni pratiche e sostenibili alle sfide globali contemporanee.”

5 novembre 2025

Acqua e Pace

L’impegno della UPF nel Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per l’Azione “Acqua per lo Sviluppo Sostenibile” (2018–2028)

Lanciato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione A/RES/71/222, il Decennio Internazionale per l’Azione “Acqua per lo Sviluppo Sostenibile” (2018–2028), inaugurato il 22 marzo 2018 in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, mira ad accelerare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile legati all’acqua, in particolare l’SDG 6 su acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

Coordinato da UN-Water con il sostegno di UNDESA, UNESCO, UNICEF, OMS, FAO, UNECE e UNDP, il Decennio prosegue l’eredità del precedente “Decennio per l’Acqua, Fonte di Vita” (2005–2015) e sottolinea cooperazione, innovazione e gestione integrata delle risorse idriche come pilastri dello sviluppo sostenibile.

Esso afferma che l’accesso all’acqua sicura è un diritto umano universale e una responsabilità condivisa.
La Federazione per la Pace Universale (UPF) aderisce a questa iniziativa in coerenza con i suoi principi fondativi di interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali.
Per la UPF, l’accesso all’acqua pulita, dono di Dio, è una condizione essenziale per la pace e il progresso umano.

3 novembre 2025

Il contributo di UPF Perù nella costruzione di una società pacifica e inclusiva

Lima, Perù – Il mese di settembre è stato un periodo d’intensa attività per Universal Peace Federation Perù, che ha organizzato cinque eventi distinti coinvolgendo centinaia di partecipanti. 

Questi incontri hanno affrontato vari argomenti riguardanti l'inclusione culturale delle minoranze, la sconfitta della povertà e la ricerca della pace interiore.

Il 10 settembre 2025, la Federazione ha organizzato un forum per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone di Discendenza Africana, tenutosi presso l'auditorium del Congresso del Perù a Lima, con la partecipazione d’illustri relatori. 

L'evento si è aperto con un discorso di Trevor Jones, Presidente di UPF Perù, pronunciato da Londra, seguito dalla presentazione di Jaime Fernández Túpac, Segretario Generale della Federazione. 

L'oratore ha richiamato l'attenzione sulle parole di Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, evidenziando l'importanza del rispetto dei diritti delle persone di origine africana, ovunque esse vivano nel mondo. 

Gerusalemme: la Sukkah della pace - Dove le religioni s’incontrano

Gerusalemme, Israele - Nell'ambito delle celebrazioni di Sukkot, Universal Peace Federation Israele e la Comunità Ebraica Riformata hanno organizzato un programma di preghiere, canti devozionali e momenti di riflessione, dedicati alla costruzione di un futuro di pace.

La riunione si è svolta sotto il tetto di rami e foglie della Sukkah, la tradizionale capanna della pace, che è stata allestita presso la sinagoga Har-El di Gerusalemme, l'8 ottobre 2025. Questo spazio, che rievoca le dimore temporanee in cui visse il popolo ebraico durante il viaggio nel deserto, ha accolto rappresentanti di diverse comunità religiose, in un’atmosfera di rispetto reciproco. 

Condotto da Tali Ben Dor e Adi Saski, Segretario Generale di UPF Israele, l'incontro ha visto la partecipazione di Rabbi Ada Zavidov. Nel suo discorso di benvenuto ha citato la compianta etologa e antropologa Jane Goodall, che affermava: "La mia missione è creare un mondo in cui possiamo vivere in armonia con la natura", parole che hanno riassunto lo spirito della serata, dedicata all'armonia universale.

Proposta di un Consiglio Interreligioso presso le Nazioni Unite

Promuovere integrazione sociale ed eguaglianza con un approccio dell’intera società (whole-of-society)

La Universal Peace Federation (UPF), fondata dalla Dr.ssa Hak Ja Han e dal compianto Dr. Sun Myung Moon, ONG con status consultivo generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), porge i suoi saluti a tutti i partecipanti al Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale (SWSSD 2025), che si tiene a Doha dal 4 al 6 novembre 2025

Nel segnare il trentesimo anniversario del Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale di Copenaghen (1995), questo incontro riafferma l’impegno globale per dignità, eguaglianza e solidarietà quali fondamenti dello sviluppo sostenibile, come enunciato nei tre pilastri: eradicazione della povertàpiena occupazione e integrazione sociale. Questi principi restano vitali mentre il mondo affronta diseguaglianze crescenti e frammentazione sociale.  

UPF sottolinea l’esigenza di andare oltre le divisioni settoriali attraverso un approccio dell’intera società (whole-of-society). Questo concetto, centrale nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, indica strategie che coinvolgono tutti i settori—pubblico, privato, società civile e comunità religiose—nel conseguire gli SDGs mediante partecipazione coordinata e responsabilità condivisa. Esso richiede una governance inclusiva che unisca istituzioni pubbliche, società civile, mondo accademico, impresa e comunità di fede, in linea con l’SDG 17 su partnership e accountability. UPF sostiene questo approccio promuovendo valori etici condivisi e la leadership morale necessaria a costruire fiducia e cooperazione tra attori diversi.  

1 novembre 2025

Oltre il merito: cura, interdipendenza e dignità per una società di pace

di Giorgio Gasperoni


Viviamo in un tempo in cui il valore dell’individuo sembra misurato più che mai dal successo personale, 
dal talento, dalla “performance”. La meritocrazia, principio apparentemente giusto e democratico, rischia però di trasformarsi in una nuova forma di esclusione: chi raggiunge certi traguardi si sente “vincitore per merito”, chi resta indietro spesso sperimenta non solo la fatica materiale, ma anche l’umiliazione morale.

Lo ricorda con forza il filosofo Michael Sandel:

“La vera sfida di una società giusta non è premiare il talento o il merito, ma riconoscere la fortuna morale e creare legami di rispetto e solidarietà tra cittadini diversi.”

Accanto a questa riflessione, la filosofia contemporanea — da Edith Stein a Martha Nussbaum — mette al centro la cura come principio fondante della giustizia e della convivenza umana. Per Stein,

“L’empatia è la via che conduce al cuore dell’altro, e la cura è la risposta responsabile al suo bisogno di essere riconosciuto e amato.”

Per Nussbaum,

“Una società giusta è quella che si prende cura della capacità di ciascuno di vivere una vita pienamente umana, riconoscendo la vulnerabilità come condizione universale.”