19 agosto 2011

Come riempire il vuoto dei ragazzi?

Riempire il vuoto dei ragazzi significa capire anche se essi non parlano, riconoscere da pochi segni i loro stati d'animo e i loro sentimenti, le loro intenzioni come quello che li paralizza e impedisce loro di agire

Don Antonio Mazzi

Perché il nostro agire educativo sia efficace dobbiamo lavorare per riempire il vuoto che è nei ragazzi, cioè insegnare loro il significato della vita e della morte, dell'amicizia e dell'amore; la differenza tra maschio e femmina, il valore della fedeltà a se stessi, il piacere di godere di quello che si ha, il senso del tempo, i diritti degli altri.
Riempire il vuoto dei ragazzi significa aiutarli a comprendere che l'amore non è solo un sentimento ed un sentimento solo. Dentro l'esperienza dell'amore risaltano i nostri pregi e i nostri difetti. Entrano in gioco tutte le nostre sensibilità. Oltre l'innamoramento e l'idillio, affiorano le capacità di comprensione e di rispetto, la pazienza e la misura, la forza e il coraggio.
Riempire il vuoto dei ragazzi significa saper riconoscere i momenti in cui sono contenti ed essere contenti assieme a loro, saper riconoscere i momenti in cui sono tristi e riuscire a capire perché e trovare le parole per stare vicino alla loro tristezza senza sottovalutarla e senza esagerarla: arriverà il momento in cui si apriranno a noi, se saremo stati vicino a loro nel momento della gioia come nel momento del dolore.
Riempire il vuoto dei ragazzi significa capire anche se essi non parlano, riconoscere da pochi segni i loro stati d'animo e i loro sentimenti, le loro intenzioni come quello che li paralizza e impedisce loro di agire.
Riempire il vuoto dei ragazzi significa aiutarli,
a non affogare nella noia e nell'inazione, nell'inerzia e nella pigrizia,
a non 'inacidirsi' nel rancore e nel risentimento, nelle vane attese e nelle recriminazioni,
a non confondersi e a non identificarsi troppo con gli altri,
a non allontanarsi, presumendo che siano gli altri che debbono cercare noi,
a non dimenticare mai che è più importante capire che essere capiti,
a mettere al centro sempre gli altri, perché così facendo il mondo imparerà a riconoscere la loro umanità e a ripagarli della loro generosità,
a sperare sempre, perché la disperazione è sterile e vana, e perché solo il bene, in ultima istanza, è degno di considerazione.
Se dimostreremo ai ragazzi di essere in grado di riempire il vuoto della loro vita, si affideranno a noi, ci cercheranno sempre, si aspetteranno parole di incoraggiamento e di conforto. Sarà possibile indicare un valore, il significato alto di ciò che non ha prezzo, perché da solo e di per sé riempie la nostra vita, ripagandoci di tutte le mancanze e di tutte le perdite.

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